MILANO - Allarme carne rossa: gli italiani ne mangiano troppa. Lo dice una ricerca dell’Aiom (associazione italiana di oncologia medica) condotta su 600 cittadini.
Inconsapevoli
Secondo i dati raccolti, gli italiani mangiano troppi insaccati e carne rossa: il 9% tutti i giorni; il 56% 3/4 volte alla settimana. Solo il 10% assume frutta e verdura correttamente. Ma, nonostante queste cattive abitudini, il 70% non si considera a rischio. Sarà perché solo il 42% considera alimentazione scorretta e mancanza di attività fisica come fattori di rischio, anteponendo ad essi l’inquinamento (49%), l’età (51%), l’obesità (61%) e i casi di tumore in famiglia (66%). Inoltre il 7% degli italiani non ha mai sentito parlare di tumore allo stomaco, per il 79% è inguaribile. Invece proprio il tumore allo stomaco è una delle patologie più comuni derivanti da un’alimentazione troppo sbilanciata sulla carne. Il tumore allo stomaco è la seconda causa di morte associata al cancro nel mondo. In Italia è il quarto “big killer”, con 10.620 decessi nel 2006 e 12.600 nuovi casi nel 2008. Tra i fattori che aumentano il rischio ci sono: il fumo, l’obesità, l’elevato consumo di cibi salati e, appunto, di carne conservata. City
01 marzo 2010
Inconsapevoli
Secondo i dati raccolti, gli italiani mangiano troppi insaccati e carne rossa: il 9% tutti i giorni; il 56% 3/4 volte alla settimana. Solo il 10% assume frutta e verdura correttamente. Ma, nonostante queste cattive abitudini, il 70% non si considera a rischio. Sarà perché solo il 42% considera alimentazione scorretta e mancanza di attività fisica come fattori di rischio, anteponendo ad essi l’inquinamento (49%), l’età (51%), l’obesità (61%) e i casi di tumore in famiglia (66%). Inoltre il 7% degli italiani non ha mai sentito parlare di tumore allo stomaco, per il 79% è inguaribile. Invece proprio il tumore allo stomaco è una delle patologie più comuni derivanti da un’alimentazione troppo sbilanciata sulla carne. Il tumore allo stomaco è la seconda causa di morte associata al cancro nel mondo. In Italia è il quarto “big killer”, con 10.620 decessi nel 2006 e 12.600 nuovi casi nel 2008. Tra i fattori che aumentano il rischio ci sono: il fumo, l’obesità, l’elevato consumo di cibi salati e, appunto, di carne conservata. City
01 marzo 2010
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