Sentenza contro Google per il famoso "Video del ragazzo down"

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  • bersiker1980
    decisamente grosso
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    • Serenissima Veneta Repubblica
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    #76
    Strano che nessuno parli di toghe azzurre..non era Mediaset che ha chiesto i danni a google e youtube per violazione del copyright?
    sigpic

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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
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      • Italy [IT]
      • In piedi tra le rovine
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      #77
      Sono uscite le motivazioni:

      Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata»
      Le motivazioni della sentenza di condanna di tre dirigenti di Google: «Carente e inefficace informativa su privacy»


      MILANO - Non può esistere «la "sconfinata" prateria di Internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato». A spiegarlo è il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza con cui il 24 febbraio scorso ha condannato tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile vessato dai compagni in una scuola di Torino. Il filmato venne caricato nel maggio del 2006 e fu uno dei più cliccati della rete. Nelle 111 pagine di motivazioni, il giudice spiega ora che «esistono leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità». Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, «non esiste» la «sconfinata prateria di Internet (...) pena la scomunica mondiale del popolo del web».

      «INEFFICACE L'INFORMATIVA SULLA PRIVACY»- Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei tre dirigenti Google, il giudice Magi specifica inoltre che l'informativa sulla privacy «visualizzabile per l'utente dalla pagina iniziale del servizio Google Video» era «talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge». Non solo. Magi scrive anche che il reato di violazione della privacy non è stato commesso solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.

      «In particolare - si legge nelle motivazioni della sentenza - deve ritenersi che il reato in questione sia stato commesso sicuramente anche all'estero. Non vi è dubbio che perlomeno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall'Italia in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server (cioè le macchine che trattano e immagazzinano i dati) di proprietà di Google Inc».
      IL CASO - Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L'inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall'ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che «il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie
      Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata» - Corriere della Sera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • bersiker1980
        decisamente grosso
        • Dec 2006
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        • Serenissima Veneta Repubblica
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        #78
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Sono uscite le motivazioni:

        Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata»
        Le motivazioni della sentenza di condanna di tre dirigenti di Google: «Carente e inefficace informativa su privacy»

        MILANO - Non può esistere «la "sconfinata" prateria di Internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato». A spiegarlo è il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza con cui il 24 febbraio scorso ha condannato tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile vessato dai compagni in una scuola di Torino. Il filmato venne caricato nel maggio del 2006 e fu uno dei più cliccati della rete. Nelle 111 pagine di motivazioni, il giudice spiega ora che «esistono leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità». Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, «non esiste» la «sconfinata prateria di Internet (...) pena la scomunica mondiale del popolo del web».

        «INEFFICACE L'INFORMATIVA SULLA PRIVACY»- Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei tre dirigenti Google, il giudice Magi specifica inoltre che l'informativa sulla privacy «visualizzabile per l'utente dalla pagina iniziale del servizio Google Video» era «talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge». Non solo. Magi scrive anche che il reato di violazione della privacy non è stato commesso solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.

        «In particolare - si legge nelle motivazioni della sentenza - deve ritenersi che il reato in questione sia stato commesso sicuramente anche all'estero. Non vi è dubbio che perlomeno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall'Italia in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server (cioè le macchine che trattano e immagazzinano i dati) di proprietà di Google Inc».
        IL CASO - Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L'inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall'ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che «il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie
        Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata» - Corriere della Sera
        mah...per me è inconcepibile
        sigpic

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        • Je ssò Foorttt''
          Bodyweb Senior
          • Jan 2008
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          • Pescara
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          #79
          Il mondo ci ride dietro.

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          • 619619
            Bodyweb Advanced
            • Nov 2008
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            • Brianza
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            #80
            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Sono uscite le motivazioni:

            Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata»
            Le motivazioni della sentenza di condanna di tre dirigenti di Google: «Carente e inefficace informativa su privacy»


            MILANO - Non può esistere «la "sconfinata" prateria di Internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato». A spiegarlo è il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza con cui il 24 febbraio scorso ha condannato tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile vessato dai compagni in una scuola di Torino. Il filmato venne caricato nel maggio del 2006 e fu uno dei più cliccati della rete. Nelle 111 pagine di motivazioni, il giudice spiega ora che «esistono leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità». Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, «non esiste» la «sconfinata prateria di Internet (...) pena la scomunica mondiale del popolo del web».

            «INEFFICACE L'INFORMATIVA SULLA PRIVACY»- Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei tre dirigenti Google, il giudice Magi specifica inoltre che l'informativa sulla privacy «visualizzabile per l'utente dalla pagina iniziale del servizio Google Video» era «talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge». Non solo. Magi scrive anche che il reato di violazione della privacy non è stato commesso solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.

            «In particolare - si legge nelle motivazioni della sentenza - deve ritenersi che il reato in questione sia stato commesso sicuramente anche all'estero. Non vi è dubbio che perlomeno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall'Italia in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server (cioè le macchine che trattano e immagazzinano i dati) di proprietà di Google Inc».
            IL CASO - Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L'inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall'ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che «il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie
            Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata» - Corriere della Sera
            Dei 201 stati considerati indipendenti nel mondo, solo uno ha emesso una sentenza simile: O siamo veramente avanti, oppure...
            Appassionato di Playstation? Trovami su PS-Secrets.com

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            • Barone Bizzio
              Bodyweb Senior
              • Dec 2008
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              #81
              Verrà sicuramente brutalizzata, sembra, anzi è, l' opinione personale di un giudice, di diritto io non ci vedo nulla

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              • luigi_ego
                PanzaLifter-SeccoBuilder
                • Feb 2007
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                #82
                giusta la sanzione economica imho... insensato che sia dovuta a una violazione della privacy
                le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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                • Drakul
                  Registered User
                  • Apr 2008
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                  • Milano (più o meno)
                  • Send PM

                  #83
                  Non capisco come mai ci vada di mezzo google.. ma vabbè..

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                  • Sergio
                    Administrator
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                    #84
                    Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                    utente con nick numerico, non è che se io creo un sistema incontrollabile allora sono giustificato nel non tenerlo sotto controllo...
                    Quindi se io in macchina schiaccio una persona anche il costruttore deve finire in galera perchè ha costruito un sistema "non controllabile"?

                    Se io telefono e minaccio una persona anche l'amministratore delgato di Telecom va dentro perchè il sistema non è "controllabile"?

                    Ergastolo al sig. Beretta


                    Mhhh....



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                    • Sergio
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                      #85
                      Originariamente Scritto da 619619 Visualizza Messaggio
                      Dei 201 stati considerati indipendenti nel mondo, solo uno ha emesso una sentenza simile: O siamo veramente avanti, oppure...



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                        #86
                        Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                        Quindi se io in macchina schiaccio una persona anche il costruttore deve finire in galera perchè ha costruito un sistema "non controllabile"?

                        Se io telefono e minaccio una persona anche l'amministratore delgato di Telecom va dentro perchè il sistema non è "controllabile"?

                        Ergastolo al sig. Beretta


                        Mhhh....
                        Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                        Il capoccia capisce cosa vuol dire avere un sistema da gestire
                        Appassionato di Playstation? Trovami su PS-Secrets.com

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                        • raspa
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                          • on a solitary beach against the sea "le grand hotel Sea-Gull Magique" mentre lontano un minatore bruno tornava.
                          • Send PM

                          #87
                          Originariamente Scritto da 619619 Visualizza Messaggio
                          Dei 201 stati considerati indipendenti nel mondo, solo uno ha emesso una sentenza simile: O siamo veramente avanti, oppure...
                          oppure?

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                          • Sergio
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                            #88
                            Originariamente Scritto da raspa Visualizza Messaggio
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