Strano che nessuno parli di toghe azzurre..non era Mediaset che ha chiesto i danni a google e youtube per violazione del copyright?
Sentenza contro Google per il famoso "Video del ragazzo down"
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Sono uscite le motivazioni:
Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata»
Le motivazioni della sentenza di condanna di tre dirigenti di Google: «Carente e inefficace informativa su privacy»
MILANO - Non può esistere «la "sconfinata" prateria di Internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato». A spiegarlo è il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza con cui il 24 febbraio scorso ha condannato tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile vessato dai compagni in una scuola di Torino. Il filmato venne caricato nel maggio del 2006 e fu uno dei più cliccati della rete. Nelle 111 pagine di motivazioni, il giudice spiega ora che «esistono leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità». Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, «non esiste» la «sconfinata prateria di Internet (...) pena la scomunica mondiale del popolo del web».
«INEFFICACE L'INFORMATIVA SULLA PRIVACY»- Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei tre dirigenti Google, il giudice Magi specifica inoltre che l'informativa sulla privacy «visualizzabile per l'utente dalla pagina iniziale del servizio Google Video» era «talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge». Non solo. Magi scrive anche che il reato di violazione della privacy non è stato commesso solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.
«In particolare - si legge nelle motivazioni della sentenza - deve ritenersi che il reato in questione sia stato commesso sicuramente anche all'estero. Non vi è dubbio che perlomeno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall'Italia in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server (cioè le macchine che trattano e immagazzinano i dati) di proprietà di Google Inc».
IL CASO - Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L'inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall'ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che «il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie
Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata» - Corriere della Sera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSono uscite le motivazioni:
Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata»
Le motivazioni della sentenza di condanna di tre dirigenti di Google: «Carente e inefficace informativa su privacy»
MILANO - Non può esistere «la "sconfinata" prateria di Internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato». A spiegarlo è il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza con cui il 24 febbraio scorso ha condannato tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile vessato dai compagni in una scuola di Torino. Il filmato venne caricato nel maggio del 2006 e fu uno dei più cliccati della rete. Nelle 111 pagine di motivazioni, il giudice spiega ora che «esistono leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità». Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, «non esiste» la «sconfinata prateria di Internet (...) pena la scomunica mondiale del popolo del web».
«INEFFICACE L'INFORMATIVA SULLA PRIVACY»- Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei tre dirigenti Google, il giudice Magi specifica inoltre che l'informativa sulla privacy «visualizzabile per l'utente dalla pagina iniziale del servizio Google Video» era «talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge». Non solo. Magi scrive anche che il reato di violazione della privacy non è stato commesso solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.
«In particolare - si legge nelle motivazioni della sentenza - deve ritenersi che il reato in questione sia stato commesso sicuramente anche all'estero. Non vi è dubbio che perlomeno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall'Italia in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server (cioè le macchine che trattano e immagazzinano i dati) di proprietà di Google Inc».
IL CASO - Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L'inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall'ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che «il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie
Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata» - Corriere della Serasigpic
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Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata»
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MILANO - Non può esistere «la "sconfinata" prateria di Internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato». A spiegarlo è il giudice di Milano, Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza con cui il 24 febbraio scorso ha condannato tre dirigenti di Google, per violazione della privacy, in relazione ad un filmato che riprendeva un minore disabile vessato dai compagni in una scuola di Torino. Il filmato venne caricato nel maggio del 2006 e fu uno dei più cliccati della rete. Nelle 111 pagine di motivazioni, il giudice spiega ora che «esistono leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi; obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità». Dunque, per il giudice monocratico della quarta sezione penale, «non esiste» la «sconfinata prateria di Internet (...) pena la scomunica mondiale del popolo del web».
«INEFFICACE L'INFORMATIVA SULLA PRIVACY»- Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei tre dirigenti Google, il giudice Magi specifica inoltre che l'informativa sulla privacy «visualizzabile per l'utente dalla pagina iniziale del servizio Google Video» era «talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge». Non solo. Magi scrive anche che il reato di violazione della privacy non è stato commesso solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.
«In particolare - si legge nelle motivazioni della sentenza - deve ritenersi che il reato in questione sia stato commesso sicuramente anche all'estero. Non vi è dubbio che perlomeno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall'Italia in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server (cioè le macchine che trattano e immagazzinano i dati) di proprietà di Google Inc».
IL CASO - Il 24 febbraio scorso tre dirigenti di Google vennero condannati a sei mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della privacy, mentre vennero assolti dal reato contestato di diffamazione. Un quarto dirigente, accusato solo di diffamazione, venne assolto. Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase cliccatissimo per circa due mesi. L'inchiesta a carico dei dirigenti di Google è stata coordinata dai pm di Milano Alfredo Robledo e Francesco Cajani. La condanna dei tre dirigenti era stata criticata duramente dall'ambasciata Usa a Roma, la quale aveva sostenuto che «il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie
Disabile vessato, il giudice di Milano: «Internet non è una prateria sconfinata» - Corriere della SeraAppassionato di Playstation? Trovami su PS-Secrets.com
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioutente con nick numerico, non è che se io creo un sistema incontrollabile allora sono giustificato nel non tenerlo sotto controllo...
Se io telefono e minaccio una persona anche l'amministratore delgato di Telecom va dentro perchè il sistema non è "controllabile"?
Ergastolo al sig. Beretta
Mhhh....
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Originariamente Scritto da 619619 Visualizza MessaggioDei 201 stati considerati indipendenti nel mondo, solo uno ha emesso una sentenza simile: O siamo veramente avanti, oppure...
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioQuindi se io in macchina schiaccio una persona anche il costruttore deve finire in galera perchè ha costruito un sistema "non controllabile"?
Se io telefono e minaccio una persona anche l'amministratore delgato di Telecom va dentro perchè il sistema non è "controllabile"?
Ergastolo al sig. Beretta
Mhhh....Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioAppassionato di Playstation? Trovami su PS-Secrets.com
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Originariamente Scritto da 619619 Visualizza MessaggioDei 201 stati considerati indipendenti nel mondo, solo uno ha emesso una sentenza simile: O siamo veramente avanti, oppure...
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Originariamente Scritto da raspa Visualizza Messaggiooppure?
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