Delitto in strada, egiziano ucciso
E' guerriglia urbana in via Padova
Auto ribaltate, devastato un negozio: scontri fra africani e sudamericani
Un egiziano di 19 anni è stato ucciso a coltellate in strada in via Padova a Milano. Non si conoscono ancora le cause dell'omicidio. Oltre un centinaio di stranieri si sono raggruppati per nascondere alla polizia eventuali testimoni dell'omicidio. La tensione è salita col passare dei minuti. Dopo aver sfondato a sassate la vetrina di un ristorante, il gruppo di immigrati ha cominciato a ribaltare alcune auto parcheggiate e si è mosso in corteo verso il consolato egiziano al grido "italiani di merda, vi ammazziamo tutti".
FOTO Gli incidenti e le auto ribaltate in via Padova
Caccia ai sudamericani. Nei vicoli quattro o cinque gruppi di venti-trenta nordafricani ciascuno si spostano, si sciolgono e si raggruppano di nuovo compiendo ulteriori danni in una specie di caccia al sudamericano. Le forze dell'ordine, a loro volta, danno la caccia a questi gruppi.
Aggressioni e danneggiamenti. I gruppi di nordafricani infuriati non si stanno limitando ai danneggiamenti, ma hanno aggredito anche alcune persone, prevalentemente di etnia latino-americana. Alcuni italiani che abitano lungo la via hanno lanciato in strada bottiglie e altri oggetti.
Il delitto. L'omicidio, avvenuto alle 17,40 per strada in via Padova all'altezza del numero civico 80, secondo una prima ricostruzione della questura, è avvenuto dopo un diverbio per motivi banali fra tre africani e cinque latino-americani su un autobus. I gruppi, scesi dal mezzo pubblico, si sono affrontati. Un egiziano di 19 anni, raggiunto da una coltellata al torace, è morto quasi all'istante. Gli altri due sono stati feriti, ma non sono in pericolo di vita. Quando medici e polizia, terminati i rilievi, stavano rimuovendo il corpo sono iniziate le proteste che si sono fatte sempre più violente tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine.
La testimonianza. "Hanno cominciato a spaccare tutto poco dopo l'omicidio - spiega Antonia, la titolare di un bar nella parte iniziale di via Padova, quella verso piazzale Loreto - e adesso pare si siano un po' calmati". "A me hanno rotto solo una panca - dice - ma quello che mi fa più paura è che si respira un odio profondo, il desiderio di vendetta. Non so cosa succederà domani. Meno male che è domenica e non devo aprire".
(13 febbraio 2010)
E' guerriglia urbana in via Padova
Auto ribaltate, devastato un negozio: scontri fra africani e sudamericani
Un egiziano di 19 anni è stato ucciso a coltellate in strada in via Padova a Milano. Non si conoscono ancora le cause dell'omicidio. Oltre un centinaio di stranieri si sono raggruppati per nascondere alla polizia eventuali testimoni dell'omicidio. La tensione è salita col passare dei minuti. Dopo aver sfondato a sassate la vetrina di un ristorante, il gruppo di immigrati ha cominciato a ribaltare alcune auto parcheggiate e si è mosso in corteo verso il consolato egiziano al grido "italiani di merda, vi ammazziamo tutti".
FOTO Gli incidenti e le auto ribaltate in via Padova
Caccia ai sudamericani. Nei vicoli quattro o cinque gruppi di venti-trenta nordafricani ciascuno si spostano, si sciolgono e si raggruppano di nuovo compiendo ulteriori danni in una specie di caccia al sudamericano. Le forze dell'ordine, a loro volta, danno la caccia a questi gruppi.
Aggressioni e danneggiamenti. I gruppi di nordafricani infuriati non si stanno limitando ai danneggiamenti, ma hanno aggredito anche alcune persone, prevalentemente di etnia latino-americana. Alcuni italiani che abitano lungo la via hanno lanciato in strada bottiglie e altri oggetti.
Il delitto. L'omicidio, avvenuto alle 17,40 per strada in via Padova all'altezza del numero civico 80, secondo una prima ricostruzione della questura, è avvenuto dopo un diverbio per motivi banali fra tre africani e cinque latino-americani su un autobus. I gruppi, scesi dal mezzo pubblico, si sono affrontati. Un egiziano di 19 anni, raggiunto da una coltellata al torace, è morto quasi all'istante. Gli altri due sono stati feriti, ma non sono in pericolo di vita. Quando medici e polizia, terminati i rilievi, stavano rimuovendo il corpo sono iniziate le proteste che si sono fatte sempre più violente tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine.
La testimonianza. "Hanno cominciato a spaccare tutto poco dopo l'omicidio - spiega Antonia, la titolare di un bar nella parte iniziale di via Padova, quella verso piazzale Loreto - e adesso pare si siano un po' calmati". "A me hanno rotto solo una panca - dice - ma quello che mi fa più paura è che si respira un odio profondo, il desiderio di vendetta. Non so cosa succederà domani. Meno male che è domenica e non devo aprire".
(13 febbraio 2010)
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