Poi avete preso come esempio SOLO le sigarette, ma chi si sfonda di alcool non è lucido dall'inizio alla fine della sua esistenza, l'alcool però è legale quindi non vi crea problemi. Continuiamo con i paragoni inutili o vogliamo fare una discussione sensata?
Droghe.
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Per chiarire un punto: la nicotina, ad alte dosi, è letale. Ha un LD50 e un safety ratio immensamente più bassi di quelli del THC.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
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non sono neanche riportate controversie nella letteratura è proprio come dice bob.Last edited by Black87; 07-02-2010, 21:26:27.
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Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggiobeh se la gente avendo un parente tirato sotto in auto da uno che si fa le canne giudicasse che quel comportamento rientra nell'accettazione dell'utilizzo libero di alcune sostanze
Secondo il tuo ragionamento dovremmo proibire le auto perché la gente è deficiente e le usa in maniera irresponsabile.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza MessaggioIn che rapporto siete con esse? Come giudicate chi ne fa uso? Chi è per voi il tossicodipendente?
Sia chiaro, non voglio che si trasformi in un thread con una morale "le droghe fanno bene" o "male", vorrei che mi parlaste del vostro personale modo di vedere la cosa
Sarà old ma l'argomento sta tornando molto spesso in questo forum quindi voglio sentire che ne pensate
2) non giudico chi ne fa uso, caxxi loro, basta che non rompono a me
3) è tossicodipendente chi usa droga in maniera abituale.[
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza MessaggioPoi avete preso come esempio SOLO le sigarette, ma chi si sfonda di alcool non è lucido dall'inizio alla fine della sua esistenza, l'alcool però è legale quindi non vi crea problemi. Continuiamo con i paragoni inutili o vogliamo fare una discussione sensata?
ma che discorso è? legalizziamo la droga perchè tanto se uno vuole puo' ammazzarsi in altri modi? Non devi afre il discorso "un bicchiere di vino rincoglionisce quanto una canna", che magari è anche vero eh, quindi va bene legallizzare le droghe leggere. Devi pensare alle conseguenze..a quante persone saprebbero fare un uso responsabile di certe sostanze. Già con l'alcool la situazione è quella che è..ci manca solo che aggiungiamo gli stupefacenti..poi sai benissimo che una volta legalizzate certe sostanze la gente vorrebbe andare comunque oltre, giusto per il gusto di trasgredire.Last edited by BornAgain; 07-02-2010, 21:33:48.
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Le sigarette si possono fumare anche mentre si guida perchè non hanno effetti psicotropi, e dunque sono potenzialmente dannose solo per il singolo assuntore di nicotina, non per la comunità, al contrario degli abituali (sottolineo abituali) fumatori di cannabis (e ce ne sono, di ragazzi, che si riuniscono in auto per fumare, pronti a gettare fuori il tutto se vedono auto "sospette").
Ora, perchè si possa parlare a cuor leggero di liberalizzazione, noi non possiamo prendere gli esempi edificanti di chi sa "maneggiare" la roba, non possiamo perchè questo non è un criterio che si può estendere indifferentemente a tutta la comunità.
Riporto le conclusioni mediche della Società Italiana di Farmacologia:
Conclusioni
Questa rassegna dei principali effetti farmacologici e tossicologici della Cannabis non vuole essere esauriente e tralascia effetti endocrini, sulla riproduzione e intestinali. Essa ha lo scopo di elencare e descrivere brevemente quelle azioni della Cannabis nell’uomo che rendono complesso e difficile, da un punto di vista medico, il problema della liberalizzazione della Cannabis. Infatti, se da un lato non vi è dubbio che il rischio di tossicomania della Cannabis è ridotto, certamente non superiore a quello dell’alcool e della nicotina, una larga diffusione dell’uso della Cannabis allargherebbe le dimensioni di quella patologia cardiovascolare e respiratoria che già rappresenta un problema sanitario con il fumo del tabacco e che le autorità sanitarie cercano di ridurre limitandone l’uso.
È prevedibile che la diffusione della Cannabis porti alle seguenti conseguenze:
1) Aumento del numero di incidenti stradali durante l’intossicazione acuta;
2) Aumento di casi di psicosi in soggetti normali ma soprattutto in pazienti mentali;
3) Aumento di patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio nei fumatori cronici;
4) Aumento dei casi di sindrome amotivazionale nei giovani con conseguenze personali, familiari e sociali;
5) Aumento del rischio di patologie infettive, tumorali, di alterazione delle funzioni riproduttive e di disturbi nello sviluppo postnatale.
La possibilità che la Cannabis causi questi problemi medici non può essere disconosciuta, come abbiamo documentato, e il loro costo va attentamente valutato dal legislatore che intenda liberalizzare l’uso della Cannabis e confrontato con i benefici ottenuti dal togliere il commercio della Cannabis alla malavita organizzata e attenuare le conseguenze per l’ordine pubblico e giudiziarie dell’attuale sistema. D’altra parte queste ultime, soprattutto per i più giovani, potrebbero essere attenuate con una riduzione delle pene e parziale decriminalizzazione del consumo di Cannabis. Il sostenere che la maggior parte dei problemi medici che abbiamo elencato sono simili a quelli dell’alcool, che è legale, non è una giustificazione perché, senza arrivare ad un proibizionismo impensabile nella nostra cultura, anche l’uso dell’alcool andrebbe meglio regolamentato. Ugualmente il sostenere che i problemi medici elencati già esistono nella società perché la Cannabis è già usata da molti, soprattutto giovani, significa non tenere conto che, per quanto esteso, l’uso della Cannabis nel mondo occidentale ha sempre incontrato le remore della sua illegalità. È difficile prevedere quale estensione assumerebbe nel caso di una liberalizzazione e quale prevalenza avrebbero sia i fenomeni di intossicazione acuta che gli effetti cronici.
Pertanto, valutando le informazioni farmacologiche, tossicologiche e mediche oggi disponibili, il parere della SIF sulla liberalizzazione dell’uso della Cannabis è negativo.
Come si vede i rischi sono maggiori degli eventuali, assai ipotetici e controversi benefici, e dunque persiste il no alla liberalizzazione.
Sulla doppia etica dello Stato, che invece permette l'acquisto di dosi personali, mi sono già espresso, ma quale Stato, mi chiedo, si può prendere la responsabilità di autorizzare i suoi cittadini a drogarsi, quando neppure la comunità scientifica - perchè così è - è giunta a conclusioni univoche e condivise?
Per chi vuole farsi il joint la sera, per rilassarsi, esiste già la possibilità:
Liberalizzare vuol dire dare il via ad una corsa al fumo che non avrebbe più freni nè inibizioni, e dalle conseguenze, sui nostri debolissimi giovani, inimmaginabili.Last edited by Sean; 07-02-2010, 21:34:52....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioguarda non me ne parlare proprio, in italia abbiamo delle leggi fatte per difendere parlamentari e premier, non le prenderò sicuramente per giuste perchè le ha scritte il signor "legge" che sa cosa e giusto e cosa no.
Legge non equivale a giustizia.
Sino a qualche decennio fa in molti stati potevano votare solo gli uomini, era una legge giusta? Solo perchè era legge?
No, dico che la cannabis è difficilissimo che crei dipendenza, la media di sigarette di un fumatore sono 10 al giorno, chi assume cannabis di sicuro non se ne fuma 10 al giorno. Abusare di qualsiasi cosa è negativo, che sia cocaina, cannabis o sigarette. A mio avviso è molto più facile abusare delle sigarette, per chiari meccanismi neurochimici, che della cannabis.
Voi continuate a controbattere con questo "sfondarsi di". Chiunque si "sfondi" di una qualsiasi droga è ovviamente un idiota, solo che ci sono droghe di cui ci si può sfondare perchè è legge.
Detto questo, non capisco perchè per voi chi fuma MODERATAMENTE cannabis non esista. Esiste, ed è molto più facile trovare chi fumi moderatamente cannabis di chi fumi moderatamente sigarette.
Ma continuo a parlare con chi ha capacità argomentative di un bambino di quinta elementare o parla di me in terza persona. Il prossimo passo sarà specchio riflesso.
mai dtt una cosa simile...nn continui a rispondere alla domandaper la quale la quasi totlità degli stati vieta la cannabis..nn parlo in riferimento all'italia solamente
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza MessaggioFarmacognosia generale e applicata ... - Google Libri
non sono neanche riportate controversie nella letteratura è proprio come dice bob.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLe sigarette si possono fumare anche mentre si guida perchè non hanno effetti psicotropi, e dunque sono potenzialmente dannose solo per il singolo assuntore di nicotina, non per la comunità, al contrario degli abituali (sottolineo abituali) fumatori di cannabis (e ce ne sono, di ragazzi, che si riuniscono in auto per fumare, pronti a gettare fuori il tutto se vedono auto "sospette").
Ora, perchè si possa parlare a cuor leggero di liberalizzazione, noi non possiamo prendere gli esempi edificanti di chi sa "maneggiare" la roba, non possiamo perchè questo non è un criterio che si può estendere indifferentemente a tutta la comunità.
Riporto le conclusioni mediche della Società Italiana di Farmacologia:
Conclusioni
Questa rassegna dei principali effetti farmacologici e tossicologici della Cannabis non vuole essere esauriente e tralascia effetti endocrini, sulla riproduzione e intestinali. Essa ha lo scopo di elencare e descrivere brevemente quelle azioni della Cannabis nell’uomo che rendono complesso e difficile, da un punto di vista medico, il problema della liberalizzazione della Cannabis. Infatti, se da un lato non vi è dubbio che il rischio di tossicomania della Cannabis è ridotto, certamente non superiore a quello dell’alcool e della nicotina, una larga diffusione dell’uso della Cannabis allargherebbe le dimensioni di quella patologia cardiovascolare e respiratoria che già rappresenta un problema sanitario con il fumo del tabacco e che le autorità sanitarie cercano di ridurre limitandone l’uso.
È prevedibile che la diffusione della Cannabis porti alle seguenti conseguenze:
1) Aumento del numero di incidenti stradali durante l’intossicazione acuta;
2) Aumento di casi di psicosi in soggetti normali ma soprattutto in pazienti mentali;
3) Aumento di patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio nei fumatori cronici;
4) Aumento dei casi di sindrome amotivazionale nei giovani con conseguenze personali, familiari e sociali;
5) Aumento del rischio di patologie infettive, tumorali, di alterazione delle funzioni riproduttive e di disturbi nello sviluppo postnatale.
La possibilità che la Cannabis causi questi problemi medici non può essere disconosciuta, come abbiamo documentato, e il loro costo va attentamente valutato dal legislatore che intenda liberalizzare l’uso della Cannabis e confrontato con i benefici ottenuti dal togliere il commercio della Cannabis alla malavita organizzata e attenuare le conseguenze per l’ordine pubblico e giudiziarie dell’attuale sistema. D’altra parte queste ultime, soprattutto per i più giovani, potrebbero essere attenuate con una riduzione delle pene e parziale decriminalizzazione del consumo di Cannabis. Il sostenere che la maggior parte dei problemi medici che abbiamo elencato sono simili a quelli dell’alcool, che è legale, non è una giustificazione perché, senza arrivare ad un proibizionismo impensabile nella nostra cultura, anche l’uso dell’alcool andrebbe meglio regolamentato. Ugualmente il sostenere che i problemi medici elencati già esistono nella società perché la Cannabis è già usata da molti, soprattutto giovani, significa non tenere conto che, per quanto esteso, l’uso della Cannabis nel mondo occidentale ha sempre incontrato le remore della sua illegalità. È difficile prevedere quale estensione assumerebbe nel caso di una liberalizzazione e quale prevalenza avrebbero sia i fenomeni di intossicazione acuta che gli effetti cronici.
Pertanto, valutando le informazioni farmacologiche, tossicologiche e mediche oggi disponibili, il parere della SIF sulla liberalizzazione dell’uso della Cannabis è negativo.
Come si vede i rischi sono maggiori degli eventuali, assai ipotetici e controversi benefici, e dunque persiste il no alla liberalizzazione.
Sulla doppia etica dello Stato, che invece permette l'acquisto di dosi personali, mi sono già espresso, ma quale Stato, mi chiedo, si può prendere la responsabilità di autorizzare i suoi cittadini a drogarsi, quando neppure la comunità scientifica - perchè così è - è giunta a conclusioni univoche e condivise?
Per chi vuole farsi il joint la sera, per rilassarsi, esiste già la possibilità:
Liberalizzare vuol dire dare il via ad una corsa al fumo che non avrebbe più freni nè inibizioni, e dalle conseguenze, sui nostri debolissimi giovani, inimmaginabili.
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Originariamente Scritto da arkon86 Visualizza Messaggioma perchè devi negare l'evidenza..sulla rubrica della cannabis è chiaramente specificato che la letteratura è controversa! ma come si puo discutere con uno come te?vuoi ke ti si dica ke hai ragione come ai deficienti?ok te lo dico!continua anche a drogarti che ti fa bene!
Non buttarla sul personale, alla prossima ti metto in ignore list anche perchè sono francamente stanco di discutere a questo livello.
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Originariamente Scritto da arkon86 Visualizza Messaggiose sentiamo black è giunta a conclusioni univoche
La nicotina è legale e la cannabis no.
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioma quale evidenza? Ok, c'è scritto che la letteratura è controversa, io ho detto che per la nicotina la letteratura non è controversa, 60 mg sono sufficienti a farti fuori.
Non buttarla sul personale, alla prossima ti metto in ignore list anche perchè sono francamente stanco di discutere a questo livello.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLe sigarette si possono fumare anche mentre si guida perchè non hanno effetti psicotropi, e dunque sono potenzialmente dannose solo per il singolo assuntore di nicotina, non per la comunità, al contrario degli abituali (sottolineo abituali) fumatori di cannabis (e ce ne sono, di ragazzi, che si riuniscono in auto per fumare, pronti a gettare fuori il tutto se vedono auto "sospette").
Ora, perchè si possa parlare a cuor leggero di liberalizzazione, noi non possiamo prendere gli esempi edificanti di chi sa "maneggiare" la roba, non possiamo perchè questo non è un criterio che si può estendere indifferentemente a tutta la comunità.
Riporto le conclusioni mediche della Società Italiana di Farmacologia:
Conclusioni
Questa rassegna dei principali effetti farmacologici e tossicologici della Cannabis non vuole essere esauriente e tralascia effetti endocrini, sulla riproduzione e intestinali. Essa ha lo scopo di elencare e descrivere brevemente quelle azioni della Cannabis nell’uomo che rendono complesso e difficile, da un punto di vista medico, il problema della liberalizzazione della Cannabis. Infatti, se da un lato non vi è dubbio che il rischio di tossicomania della Cannabis è ridotto, certamente non superiore a quello dell’alcool e della nicotina, una larga diffusione dell’uso della Cannabis allargherebbe le dimensioni di quella patologia cardiovascolare e respiratoria che già rappresenta un problema sanitario con il fumo del tabacco e che le autorità sanitarie cercano di ridurre limitandone l’uso.
È prevedibile che la diffusione della Cannabis porti alle seguenti conseguenze:
1) Aumento del numero di incidenti stradali durante l’intossicazione acuta;
2) Aumento di casi di psicosi in soggetti normali ma soprattutto in pazienti mentali;
3) Aumento di patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio nei fumatori cronici;
4) Aumento dei casi di sindrome amotivazionale nei giovani con conseguenze personali, familiari e sociali;
5) Aumento del rischio di patologie infettive, tumorali, di alterazione delle funzioni riproduttive e di disturbi nello sviluppo postnatale.
La possibilità che la Cannabis causi questi problemi medici non può essere disconosciuta, come abbiamo documentato, e il loro costo va attentamente valutato dal legislatore che intenda liberalizzare l’uso della Cannabis e confrontato con i benefici ottenuti dal togliere il commercio della Cannabis alla malavita organizzata e attenuare le conseguenze per l’ordine pubblico e giudiziarie dell’attuale sistema. D’altra parte queste ultime, soprattutto per i più giovani, potrebbero essere attenuate con una riduzione delle pene e parziale decriminalizzazione del consumo di Cannabis. Il sostenere che la maggior parte dei problemi medici che abbiamo elencato sono simili a quelli dell’alcool, che è legale, non è una giustificazione perché, senza arrivare ad un proibizionismo impensabile nella nostra cultura, anche l’uso dell’alcool andrebbe meglio regolamentato. Ugualmente il sostenere che i problemi medici elencati già esistono nella società perché la Cannabis è già usata da molti, soprattutto giovani, significa non tenere conto che, per quanto esteso, l’uso della Cannabis nel mondo occidentale ha sempre incontrato le remore della sua illegalità. È difficile prevedere quale estensione assumerebbe nel caso di una liberalizzazione e quale prevalenza avrebbero sia i fenomeni di intossicazione acuta che gli effetti cronici.
Pertanto, valutando le informazioni farmacologiche, tossicologiche e mediche oggi disponibili, il parere della SIF sulla liberalizzazione dell’uso della Cannabis è negativo.
Come si vede i rischi sono maggiori degli eventuali, assai ipotetici e controversi benefici, e dunque persiste il no alla liberalizzazione.
Sulla doppia etica dello Stato, che invece permette l'acquisto di dosi personali, mi sono già espresso, ma quale Stato, mi chiedo, si può prendere la responsabilità di autorizzare i suoi cittadini a drogarsi, quando neppure la comunità scientifica - perchè così è - è giunta a conclusioni univoche e condivise?
Per chi vuole farsi il joint la sera, per rilassarsi, esiste già la possibilità:
Liberalizzare vuol dire dare il via ad una corsa al fumo che non avrebbe più freni nè inibizioni, e dalle conseguenze, sui nostri debolissimi giovani, inimmaginabili.
Sean ma così torniamo al punto di partenza. Tutti questi effetti ed effetti peggiori, alla guida, ce li ha l'alcool. Ci sono utilizzatori occasionali ed "abuser", gente che ammazza alla guida, gente che muore di cirrosi o in preda a crisi di astinenza da alcool. Io non mi sento di condannare l'alcool per questo, anche perchè come abbiamo visto il proibizionismo ha fallito ovunque ed alimentato il "fatturato" delle mafie.
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