Come la Cina , frà (cit)

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  • Leonida
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    Come la Cina , frà (cit)

    Atteso entro il 4 febbraio il parere del Parlamento sul decreto Romani

    di Giampaolo Scaglione

    A voler imporre un pesante giogo alla libera diffusione delle idee via Internet la Cina non è sola. C’è un partner d’eccezione, che risponde al nome di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, nelle vesti stavolta, di tycoon.

    La faccenda è recentissima e poco nota, oscurata com’è stata dalle ultime notizie di reato sul fronte Mediaset (ipotesi di compravendita di titoli cinematografici a prezzi gonfiati con relativa frode fiscale etc. etc.). Oltreoceano se n’è parlato, in compenso, persino su Time.

    In apparenza, si tratta di misure che accoglierebbero nella nostra legislazione una direttiva comunitaria (la 2007/65), che prevede di mettere al bando de lege la pornografia dagli schermi degli internauti in tenera età. Non solo: anche i siti dal contenuto violento sarebbero d’ora in poi territorio proibito per bambini e adolescenti. Un’iniziativa in sé lodevole, insomma.

    Tanta solerzia da parte del governo nei confronti di navigatori meno…scafati per ragioni anagrafiche ha un suo perché: si vuole de facto attribuire agli Internet provider – cioè le aziende che permettono lo smistamento del traffico in Rete – la responsabilità di quel che accade sul Web: a partire, come è ovvio, dalla liceità dei contenuti.

    Con una similitudine non troppo azzardata, sarebbe come rendere la concessionaria di un’autostrada responsabile della guida pericolosa di un’automobilista in stato di ebbrezza. Basterebbe ben poco, in definitiva, a mettere fuori legge un qualsiasi video o un qualsiasi blog, senza che esso sia in sé "pornografico" o "violento": una (anche) piccola violazione di copyright e il gioco (del governo) è fatto.

    È altrettanto chiaro che i contenuti "vietati" per ragioni di salvaguardia del diritto d’autore potrebbero tornare in gioco…a pagamento su siti che la stessa Mediaset potrebbe fornire, in un domani non troppo lontano.

    Da notare che, a ovest dell’ex-cortina di ferro, l’Italia sarebbe il primo e unico Paese ad avere in vigore misure di legge di questo genere. Il pericolo "censura" comincerebbe così a concretizzarsi. Molto presto, peraltro, dato che entro il 4 febbraio le commissioni di entrambe le Camere che sono state interpellate sulla questione dovranno esprimere un loro parere; poi sarà il Consiglio dei Ministri, in una delle sue prossime riunioni, a prendere l’ultima decisione, ovvero a ratificare la volontà delle alte sfere governative, senza fare sconti a chicchessia.

    A prevenire ogni possibile obiezione è sceso in campo Paolo Romani, viceministro alle Comunicazioni nonché berlusconiano della primissima ora nonché ispiratore del decreto legislativo in questione (che verrà deliberato dal Consiglio dei Ministri il prossimo 4 febbraio) "non intende mettere il bavaglio all’informazione on-line né limitare la possibilità di espressione di blogger e utenti dei social network". E tanto per essere chiari, a finire sotto la lente d’ingrandimento del governo sono Youtube e Facebook. Il primo, per essere il più importante punto di riferimento per chi cerca immagini in Rete – e Mediaset non può non essere danneggiata da eventuali violazioni di copyright.

    Per Fb il discorso si fa più complesso: in gioco, le pagine che inneggiano alla violenza contro Berlusconi, da dove sarebbe partito secondo il ministro Maroni l’input per l’attentato di Milano al premier nello scorso dicembre.

    Tartaglia, il mancato carnefice, vittima di una suggestione mediatica di origine non televisiva, insomma. Pesanti le sanzioni previste dal governo per i siti che non rispetteranno le indicazioni contenute nel decreto: multe fino a 150.000 euro, per intenderci. Niente, però, rispetto ai 500 milioni di euro che Mediaset avrebbe intenzione di chiedere a Youtube-Google a titolo di risarcimento danni per l’abuso del materiale video prodotto dall’azienda del premier.

    Come a dire: la libertà ha un prezzo. Per Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd, la strategia del Biscione ha come obiettivo un rilancio in grande stile della tv (privata, come è ovvio) quale asse portante della comunicazione di massa. I cinesi, dal canto loro, lo fanno per una questione ideologica e per introdurre una sorta di autarchia dell’e-commerce.

    Ma attenzione: c’è chi crede, come Carlo Carnevali Maffe, docente alla Bocconi di Milano, che la direttiva europea recepita dal governo italiano possa introdurre una sorta di "fattore di regolazione" della Rete: "Io non posso considerare Youtube un qualcosa che ha apportato dei benefici all’umanità – ha chiarito il professore in un’intervista – piuttosto diamoci una piattaforma legale più aggiornata per dare a tutti pari opportunità nella competizione in Rete".

    Dal quartier generale in Europa di Youtube-Google si spera in un ripensamento del governo italiano prima del fatidico 4 febbraio. Ma a voler considerare i precedenti in questo senso (vedi innalzamento dell’Iva a Sky), non c’è da essere troppo ottimisti: sarà una coincidenza, ma Internet è (o era?) l’unico ramo della comunicazione ancora non dominato dalle aziende del premier.
    Originariamente Scritto da gorgone
    è plotino la chiave universale per le vagine
    Originariamente Scritto da gorgone
    secondo me sono pazzi.
  • Adam
    Pretty damn terrific
    • Jun 2005
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    • Dove capita
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    #2
    ahahah i nostri politici non han capito che Youtube, Facebook e compagnia bella li rivoltano come calzini se si azzardano a proporre per davvero qualcosa del genere. Figurati se queste compagnie si possono permettere di perdere un intero paese per colpa di uno gnomo pazzo.

    Ancora una volta ci sono vari punti da toccare: la dittatura di Berlusconi, i leccaculo che lo appoggiano, i profitti di Mediaset, politici vecchi e ignoranti che non sanno di che parlano
    Originariamente Scritto da DR. MORTE
    Un cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.

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    • ikuape86
      L' oristanese pizzaiolo
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      • Oristano
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      #3
      Il professore della bocconi è un imbecille.

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      • Gary
        Queen Of The Balls - Ex Mod.
        • Mar 2007
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        • Tempio Pausania
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        #4
        nha dai non ci voglio credere
        Originariamente Scritto da modgallagher
        gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
        " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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        • Adam
          Pretty damn terrific
          • Jun 2005
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          #5
          a sto punto proporrei un gemellaggio con la Cina
          Originariamente Scritto da DR. MORTE
          Un cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.

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          • bersiker1980
            decisamente grosso
            • Dec 2006
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            • Serenissima Veneta Repubblica
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            #6
            Era ora, internet è uno schifo (cit. Ruochy)
            sigpic

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            • Gary
              Queen Of The Balls - Ex Mod.
              • Mar 2007
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              • Tempio Pausania
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              #7
              berlusca odia i comunisti ma gli piacciono le loro leggi
              Originariamente Scritto da modgallagher
              gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
              " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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              • Adam
                Pretty damn terrific
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                #8
                destra o sinistra, i piani per instaurare una dittatura son sempre quelli
                Originariamente Scritto da DR. MORTE
                Un cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.

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                • catastrophy
                  catabolic,modest&notturno
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                  #9
                  Originariamente Scritto da Adam Visualizza Messaggio
                  ahahah i nostri politici non han capito che Youtube, Facebook e compagnia bella li rivoltano come calzini se si azzardano a proporre per davvero qualcosa del genere. Figurati se queste compagnie si possono permettere di perdere un intero paese per colpa di uno gnomo pazzo.
                  nope, credo che molti in italia non si rendano conto di quanto si possa limitare youtube per esempio...
                  vieni in germania e cerca un qualsiasi videoclip di musica italiana (tanto per fare un esempio)... non troverai mai una versione ufficiale decente... e se cerchi direttamente su google e poi segui il link ti dirá "proprietà della EMI/Sony/BMG... Italia, contenuto non (più) disponibile nel tuo paese"... e fidati che sono limitati molto bene, anche con nomi cambiati ecc. non ci si passa... perciò figurati se non sono capaci di filtrare della roba che magari interessa ancora di meno...
                  Originariamente Scritto da Mizard
                  ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                  Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                  Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                  Originariamente Scritto da TheSandman
                  Silvio compreso.
                  Originariamente Scritto da TheSandman
                  Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                  • ma_75
                    Super Moderator
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                    #10
                    Ricordo che il pudico Romani che vuole evitare che i giovinetti italici si masturbino sul web è lo stesso Romani che da editore di "lombardia 7" lanciò la celebre intellettuale Maurizia Paradiso con la quale, nel corso di un dibattito socratico, venne alle mani facendole scoppiare una delle poppe posticce
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                    • Leonida
                      Filosofo del *****
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                      #11
                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      Ricordo che il pudico Romani che vuole evitare che i giovinetti italici si masturbino sul web è lo stesso Romani che da editore di "lombardia 7" lanciò la celebre intellettuale Maurizia Paradiso con la quale, nel corso di un dibattito socratico, venne alle mani facendole scoppiare una delle poppe posticce
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      è plotino la chiave universale per le vagine
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      secondo me sono pazzi.

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                      • Leonida
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                        #12
                        Berlusconi contro Google: l’italia censurerà YouTube?


                        Articolo di Politica interna, pubblicato venerdì 22 gennaio 2010 in USA.
                        [Time]
                        Sulla scia dell’arroventata controversia riguardante la censura tra Google e Cina, in Italia si sta aprendo un nuovo fronte tra il potere statale e la libertà di Internet. Il governo del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sta mettendo in atto nuove misure che consentirebbero il controllo statale sui contenuti dei video online, costringendo chiunque voglia regolarmente caricare video ad ottenere una licenza dal Ministero delle Comunicazioni. La manovra viene vista come un ulteriore sfida a Google — proprietario di YouTube — secondo cui le nuove regole avrebbero come effetto quello di costringere i fornitori di servizi Internet (ISP) a vigilare sui loro contenuti.
                        Le nuove misure, senza precedenti tra le democrazie occidentali, sono in attesa d’approvazione finale da parte del Consiglio dei Ministri il 4 febbraio, a meno che l’opposizione non riesca a bloccarle in tribunale. Per Berlusconi, questo non è altro che un ulteriore tentativo di ottenere il controllo dei nuovi media, secondo una sua vecchia linea di condotta storica. Si dà il caso che il miliardario Premier sia il proprietario delle maggiori reti televisive private del Paese, un conflitto di interesse ritenuto dai detrattori molto più preoccupante per la nazione di ogni altra sua passione privata o imprudenza verbale.
                        La cosiddetta mediocrazia di Berlusconi lavora in due direzioni. Chi lo critica afferma che con le sue reti Mediaset distorce l’informazione presentata dai propri tgêlegiornali per favorire le proprie fortune politiche. Parallelamente, i suoi alleati in Parlamento vengono accusati di usare le leve del potere per dare una spinta agli interessi economici del gran capo (i quali includono l’editoria, patrimoni immobiliari e finanziari, oltre il nucleo principale delle reti televisive). In realtà, i critici ritengono che Mediaset abbia potuto contare su una legislazione favorevole grazie ai suoi recenti tentativi per indebolire la TV satellitare Sky Italia, gestita dal rivale di Berlusconi, Rupert Murdoch.
                        Le nuove restrizioni su Internet, dicono gli oppositori, rappresentano un ulteriore tentativo del partito di Berlusconi di proteggere gli interessi di Mediaset nell’era della condivisione online dei filmati. “Questo decreto è un enorme regalo a Mediaset” ha dichiarato Paolo Gentiloni, ex Ministro delle Comunicazioni ora uomo di punta dell’opposizione riguardo alla politica dei media. “Sospettiamo che questa manovra miri a frenare la crescita delle offerte video del web, dato che il governo ha un interesse personale a sostenere la TV privata.” Dario Denni, rappresentate dell’Associazione Italiana degli ISP, ha usato questa analogia per descrivere la nuova norma: “È come delegare la responsabilità di ciò che commettono i guidatori sulla strada alla compagnia per la manutenzione dell’autostrada.”
                        La legge potrebbe colpire i singoli blogger e i proprietari di siti web caratterizzati da contenuti video, sebbene il controllo di un cosí vasto numero di persone sarebbe incredibilmente difficile da ottenere. Come in Cina, il principale bersaglio del governo è Google, che si trova attualmente a sostenere una battaglia con Mediaset riguardo i proventi del copyright per programmi televisivi che vengono caricati su YouTube. Le nuove norme imporrebbero agli ISP di rimuovere i contenuti giudicati dallo Stato in violazione della legge sul copyright oppure il pagamento una multa che arriverebbe fino a 150.000€. “Siamo preoccupati del fatto che gli ISP, come YouTube, che offrono contenuti disponibili al vasto pubblico, vengano di fatto equiparati, nell’insieme, ai media tradizionali televisivi che attualmente gestiscono i contenuti” ha dichiarato Marco Pancini, responsabile degli interessi di Google in Europa, al giornale La Stampa. “Ciò equivale a distruggere l’intero sistema di Internet”.
                        Gli alleati di Berlusconi insistono sul fatto che stanno semplicemente rispondendo alla direttiva dell’Unione Europea del 2007, la quale esige dagli Stati membri la disposizione di nuove regolamentazioni sui nuovi mezzi di comunicazione. “Il decreto non intende censurare il diritto all’informazione online, né limitare la possibilità di esprimere le proprie idee e opinioni tramite blog e social network” ha ribadito il Vice Ministro delle Comunicazioni italiano Paolo Romani.
                        Ma gli oppositori ritengono che le misure video siano solo una tra le tante manovre fatte dal governo per bersagliare ciò che percepisce come un attività web senza restrizioni. Gli accusatori hanno intrapreso azioni penali contro quattro dirigenti di Google, dopo che un video raffigurante un turpe episodio di bullismo scolastico rimase su YouTube per diverse ore nel 2006, prima di essere rimosso definitivamente. Negli ultimi mesi, il Ministro degli Interni, Roberto Maroni, chiese anche a Facebook di oscurare due pagine prodotte da fans contro Berlusconi — una intitolata “Uccidiamo Berlusconi” e un’altra di sostegno allo psicolabile Massimo Tartaglia, che a dicembre colpì il Presidente del Consiglio a Milano. Ci sono stati comunque altri disegni di legge, proposti sia dalla coalizione di Berlusconi sia dal precedente governo di centro-sinistra, mirati alla regolamentazione dei blog e a proibire l’anonimato sul web.
                        Alcuni ritengono che la classe dirigente italiana fatichi a tenere il passo con la rivoluzione di Internet. “La cultura politica in Italia è molto distante dalla nuova tecnologia” afferma Luca Conti, un blogger che risiede nella città costiera di Senigallia. “Ancora non riescono a focalizzare il problema su come controllare Internet, dato che non sono neppure capaci di immaginare come usarlo a proprio vantaggio”.
                        Come quando più di 100.000 persone il mese scorso manifestarono contro Berlusconi a Roma, iniziativa interamente organizzata su Facebook, ma il vertice dei politici dell’opposizione snobbò l’evento. Conti afferma che i leader del Paese — sinistra, destra e centro — siano ancora rivolti esclusivamente, per quanto riguarda propaganda e informazione, alla televisione e ai giornali. E a differenza di Internet, i membri influenti dei vecchi media hanno volti molto familiari.
                        Originariamente Scritto da gorgone
                        è plotino la chiave universale per le vagine
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                        secondo me sono pazzi.

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                        • Icarus
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                          #13

                          ormai riesco solo a ridere o ad augurare cose spiacevoli
                          Presidente siamo con Te,
                          meno male che Silvio muore.

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                          • catastrophy
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                            #14
                            sì, solo che in fondo c'è così poco da ridere...
                            soprattutto i nostri giornali ne parlano molto... sta stampa comunista...
                            Originariamente Scritto da Mizard
                            ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                            Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                            Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                            Originariamente Scritto da TheSandman
                            Silvio compreso.
                            Originariamente Scritto da TheSandman
                            Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                            • greenday2
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                              #15
                              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                              Ricordo che il pudico Romani che vuole evitare che i giovinetti italici si masturbino sul web è lo stesso Romani che da editore di "lombardia 7" lanciò la celebre intellettuale Maurizia Paradiso con la quale, nel corso di un dibattito socratico, venne alle mani facendole scoppiare una delle poppe posticce

                              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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