Hanno votato quasi il triplo degli elettori rispetto a 5 anni fa
Nel comitato del governatore uscente già si prepara la festa
Puglia, quasi 200mila al voto per le primarie
Vendola verso la vittoria: "Siamo al 70%"
di DOMENICO CASTELLANETA e PAOLO RUSSO
BARI - Nichi Vendola è a un passo dalla vittoria delle primarie. I primi risultati che arrivano dagli oltre 200 seggi sparsi in tutta la regione parlano di un risultato schiacciante a vantaggio del Presidente della Regione. Il clima della sede del comitato di Vendola è di euforia, a stento contenuta. Fuori dal comitato sono in attesa numerosi sostenitori. Vendola è chiuso in una stanza e al momento non vuole parlare con i giornalisti e con i suoi sostenitori. Ma a breve è attesa una sua dichiarazione ufficiale. Intanto parla Nicola Fratoianni, il suo braccio destro e coordinatore pugliese di Sinistra e Libertà: "Il dato riguarda oltre il 30% dei seggi in tutte le province e dà un 70% a favore di Vendola. E Il dato si va consolidando in modo irreversibile".
Taranto, che è il Comune più grande che abbia sinora finito la conta, ha registrato - secondo i dati del comitato vendoliano - una percentuale del 65 per Vendola, contro il 35 del suo sfidante Boccia. Anche a Bari, dove è sindaco il presidente del Pd Michele Emiliano, i primi dati sono a vantaggio del governatore uscente. In provincia di Foggia, in 28 Comuni su 57, si registrano 4097 voti in favore di Vendola, meno di tremila per Boccia. Ma il dato più emblematico arriva da Gallipoli. Persino il collegio storico di Massimo D'Alema ha voltato le spalle al candidato imposto dai democratici: Boccia ha avuto 204 voti, Vendola 684. Superiore alle attese anche l'affluenza alle urne, i votanti sfiorano i 200mila, quasi il triplo rispetto alle primarie del 2005.
Una massa di voti che sembra decisamente essere confluiti su Nicki Vendola. In elezioni primarie che si presentavano, a parte i veleni politici interni al Pd nella vigilia, come una sorta di riedizione di quelle del 2005 quando con il 51% dei voti (40.358) Nichi Vendola sconfisse Francesco Boccia che si fermò al 49% (38.676), ossia 1682 voti in meno. Le schede nulle e bianche furono 262. Si votò domenica 16 gennaio 2005 in 112 seggi allestiti in tutta la regione.
Le operazioni si sono svolte in un clima tranquillo, con lunghe code sono ai seggi, soprattutto a Bari città. Ora è possibile che occorrano molte ore per le operazioni di scrutinio definitive per designare il candidato tra il presidente uscente della Regione, Nichi Vendola e il suo sfidante, il deputato del Pd, Francesco Boccia. Ogni seggio è composto dal presidente e da quattro scrutatori indicati due per ogni candidato ed uno degli scrutatori svolge le funzioni di segretario, i presidenti di seggio, individuati al 50% dai comitati Boccia e al 50% dai comitati Vendola, sono responsabili della raccolta dei contributi. Nei seggi elettorali non possono essere affissi manifesti dei due candidati alle primarie nè bandiere di partito, fuori dai seggi non devono essere esposte bandiere di partito, all'interno dei seggi possono sostare solo i componenti dei seggi, i candidati e due rappresentanti di lista per ogni candidato.
da repubblica.it
Nel comitato del governatore uscente già si prepara la festa
Puglia, quasi 200mila al voto per le primarie
Vendola verso la vittoria: "Siamo al 70%"
di DOMENICO CASTELLANETA e PAOLO RUSSO
BARI - Nichi Vendola è a un passo dalla vittoria delle primarie. I primi risultati che arrivano dagli oltre 200 seggi sparsi in tutta la regione parlano di un risultato schiacciante a vantaggio del Presidente della Regione. Il clima della sede del comitato di Vendola è di euforia, a stento contenuta. Fuori dal comitato sono in attesa numerosi sostenitori. Vendola è chiuso in una stanza e al momento non vuole parlare con i giornalisti e con i suoi sostenitori. Ma a breve è attesa una sua dichiarazione ufficiale. Intanto parla Nicola Fratoianni, il suo braccio destro e coordinatore pugliese di Sinistra e Libertà: "Il dato riguarda oltre il 30% dei seggi in tutte le province e dà un 70% a favore di Vendola. E Il dato si va consolidando in modo irreversibile".
Taranto, che è il Comune più grande che abbia sinora finito la conta, ha registrato - secondo i dati del comitato vendoliano - una percentuale del 65 per Vendola, contro il 35 del suo sfidante Boccia. Anche a Bari, dove è sindaco il presidente del Pd Michele Emiliano, i primi dati sono a vantaggio del governatore uscente. In provincia di Foggia, in 28 Comuni su 57, si registrano 4097 voti in favore di Vendola, meno di tremila per Boccia. Ma il dato più emblematico arriva da Gallipoli. Persino il collegio storico di Massimo D'Alema ha voltato le spalle al candidato imposto dai democratici: Boccia ha avuto 204 voti, Vendola 684. Superiore alle attese anche l'affluenza alle urne, i votanti sfiorano i 200mila, quasi il triplo rispetto alle primarie del 2005.
Una massa di voti che sembra decisamente essere confluiti su Nicki Vendola. In elezioni primarie che si presentavano, a parte i veleni politici interni al Pd nella vigilia, come una sorta di riedizione di quelle del 2005 quando con il 51% dei voti (40.358) Nichi Vendola sconfisse Francesco Boccia che si fermò al 49% (38.676), ossia 1682 voti in meno. Le schede nulle e bianche furono 262. Si votò domenica 16 gennaio 2005 in 112 seggi allestiti in tutta la regione.
Le operazioni si sono svolte in un clima tranquillo, con lunghe code sono ai seggi, soprattutto a Bari città. Ora è possibile che occorrano molte ore per le operazioni di scrutinio definitive per designare il candidato tra il presidente uscente della Regione, Nichi Vendola e il suo sfidante, il deputato del Pd, Francesco Boccia. Ogni seggio è composto dal presidente e da quattro scrutatori indicati due per ogni candidato ed uno degli scrutatori svolge le funzioni di segretario, i presidenti di seggio, individuati al 50% dai comitati Boccia e al 50% dai comitati Vendola, sono responsabili della raccolta dei contributi. Nei seggi elettorali non possono essere affissi manifesti dei due candidati alle primarie nè bandiere di partito, fuori dai seggi non devono essere esposte bandiere di partito, all'interno dei seggi possono sostare solo i componenti dei seggi, i candidati e due rappresentanti di lista per ogni candidato.
da repubblica.it
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