Francia: Sarkozy vieta il burqa, è “contrario ai valori del Paese”
Sarkozy ha annunciato la scorsa notte che intende apportare una risoluzione parlamentare sul bando del burqa o niqab in Francia. Il presidente francese ha manifestato la sua intenzione di bandire il velo islamico integrale aspettandosi un voto parlamentare “inequivocabile” contro un capo di abbigliamento considerato “non gradito”, in quanto contrario ai principi di uguaglianza sessuale del Paese.
Una Commissione parlamentare sta lavorando da diversi mesi sulla questione e Sarkozy, anche per smorzare i toni di quello che si preannuncia un dibattito animato, ha suggerito ai deputati di attendere comunque i risultati della consultazione prima di deliberare. L’invito è rivolto soprattutto a Jean-Francois Copè, leader dell’UMP e promotore di una legge anti-burqa. Questi sarebbe per un bando totale del velo nei luoghi pubblici e per le strade ad eccezione di eventi culturali particolari e il Carnevale, dove sarebbe invece ammesso. Propone inoltre una multa di 750 euro verso tutti coloro che coprano il loro viso in pubblico e verso chiunque forzi una donna a coprirsi il volto. Secondo Copé la misura è un mezzo per difendere la Francia dagli “estremisti”. E giustifica la proposta in termini di rispetto per le donne, dichiarando a Le Figaro che “il grado di modernità di una società si misura da come vengono trattate le donne”.
Il presidente della Commissione parlamentare, André Gerin, ha riferito che i risultati dell’indagine verranno resi noti a fine gennaio. E ha aggiunto che la raccomandazione è quella di muoversi verso un divieto del burqa più selettivo, circoscrivendolo ad alcuni aspetti della vita pubblica, come ad esempio la scuola, dove è importante poter identificare le madri che vanno a prendere i loro bambini.
Sarkozy, che è stato accusato di nutrire sentimenti ostili verso la comunità musulmana, ha precisato che le motivazioni che sottostanno alla sua decisione si riferiscono all’amore che nutre per i principi della nazione e sono da intendersi come completamente scollegate da valutazioni razziste o religiose. Ha inoltre ribadito che qualunque eventuale delibera legislativa deve evitare di “stigmatizzare” sezioni della società. Le intenzioni del presidente sono in primis arrivare ad una condanna del burqa da parte del parlamento, per poi poter considerare seriamente il divieto. Non bisogna offrire agli oppositori della democrazia e della parità sessuale, continua, nessuna possibilità di vittoria. Questa rappresenterebbe un pericolo per la società.
La Francia ospita una delle più popolose comunità musulmane d’Europa e solo una minoranza delle donne indossa il burqa. Il partito socialista, nonostante la settimana scorsa abbia espresso la sua opposizione al velo integrale ha tuttavia avvertito che un bando sarebbe controproducente, mettendo in guardia contro mosse estreme che rischierebbero di alienare ulteriormente una larga fetta di società.
Francia: Sarkozy vieta il burqa, è “contrario ai valori del Paese†| Periodico Italiano
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Brava la Carfagna (ma_ sii positivo ):
Il burqa non sarà mai benvenuto" Altolà della Carfagna ai simboli religiosi che mortificano la donna
Roma, 22 gen. (Adnkronos/Ign) - "Sono assolutamente favorevole a prevedere delle norme che pongano il divieto di simboli religiosi che segnano in realtà la volontà di mortificare la donna, la vogliono tenere in una condizione di sottomissione e vera e propria segregazione". Lo dice all'Adnkronos il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, commentando il rapporto dei parlamentari francesi che propongono la proibizione del velo integrale per chi usufruisce dei servizi pubblici d'Oltralpe.
"Il problema delle imposizioni di un certo estremismo religioso -prosegue- cominicia a manifestarsi anche in Italia e penso sia giusto impedire che certe pratiche si possano diffondere in un Paese come il nostro dove le donne hanno lottato per decenni per l'emancipazione e la libertà. E anche le donne di fede islamica devono poter trarre beneficio da queste lotte e dei diritti conquistati. Io non ho mai creduto a quelle donne che dichiarano di scegliere il burqa, perché -argomenta Mara Carfagna- una limitazione della libertà non puo' essere una scelta autenticamente libera".
Il ministro sottolinea che "l'estremismo religioso, che puo' portare a imposizioni e violenze aberranti (come la mutilazione genitale femminile), va combattuto senza se e senza ma, se non vogliamo che si facciano fare all'Italia passi indietro di decenni". Alla domanda se immagina la possibilità di introdurre una normativa che vieti l'uso del velo integrale, Carfagna replica: "Sarei favorevole a studiare norme adeguate, magari anche nell'ambito del progetto sulla cittadinanza, volte ad impedire questi atti di sopraffazione. Bisogna prevenire una tendenza pericolosissima: il burqa non sarà mai il benvenuto in Italia".
Sulla stessa liena si era espressa poco prima Daniela Santanché, leader del Movimento per l'Italia. "La Francia -sottolinea- mette al centro la libertà delle donne musulmane rispetto all'uso di questi veli che non sono simboli religiosi, ma simboli della sottomissione delle al clan maschile della famiglia". E rimarca: "Mi auguro che venga approvata in Italia una legge in proposito, dato che in Parlamento vi sono delle proposte precise, come quella da me presentata. Questa è la strada della convivenza civile e pacifica: l'integrazione -conclude- parte dalla libertà delle donne musulmane".
Chiede invece che il divieto diventi una norma Ue Mario Borghezio, capo delegazione della Lega Nord al Palamento europeo. Quella della Francia, "paese laico notoriamente alieno dall'estremismo xenofobo è una presa di posizione -prevede l'esponente del Carroccio- che avrà effetti positivi in tutta Europa e in tutto l'Occidente, perché colpisce uno dei simboli del fondamentalismo nella sua espressione più mortificante nei confronti dei diritti delle donne''. Il velo integrale, sottolinea Borghezio, è ''un'imposizione che lede uno dei capisaldi delle conquiste del mondo civile. Non apppena questa proposta verrà incardinata in Francia me ne farò portavoce in sede di Parlamento europeo''. Quanto all'Italia, dice, ''sono certo che questa battaglia troverà accoglienza nei parlamentari della Lega e che possa diventare una linea comune in Europa''.
Accoglie con favore il rapporto francese anche Roberto Calderoli per il quale il divieto di indossare il burqa negli uffici e luoghi che offrono servizi al pubblico ''mi sembra la cosa più naturale del mondo, anche per motivi di sicurezza''. Mentre la parlamentare del Pdl Souad Sbai si scaglia contro "gli Onorevoli Touadi, Turco e Pollastrini, firmatari di una proposta di legge che, di fatto, avalla e giustifica l'uso del burqa e del niqab". Dalle audizioni, prosegue Sbai, "emerge chiaramente, come affermato dai musulmani moderati, e non, auditi, che il burqa e il niqab non hanno nessun giustificato motivo di appartenenza religiosa, ma rappresentano il risvolto piu' estremista di un bieco tribalismo medievale che non ha alcun rispetto per la parità e diritti delle donne".
"Sono solo inutili invettive", risponde la deputata del Pd Barbara Pollastrini. "Invettive inutili -insiste la deputata del Pd- e dal sapore vagamente provocatorio. Perche' e' evidente che tutte siamo contro il burqa e il niqab. C'e' da augurarsi che su un tema cosi' delicato in Parlamento possa svolgersi un confronto sereno, pacato e scevro da ideologismi".
''Il burqa non sarà mai benvenuto" Altolà della Carfagna ai simboli religiosi che mortificano la donna - Adnkronos Politica
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Addirittura i musulmani moderati in Italia sostengono quanto sia discriminatorio questo indumento, e condividono nella sua eliminazione ma ovviamente non potevano mancare le solite idiozie dei mongoli di turno.
ISLAM: SBAI (PDL), SDEGNO PER FIRME TOUADI-TURCO-POLLASTRINI SU PDL BURQA
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Apprendo con sconcerto e con
rammarico che gli Onorevoli Touadi, Turco e Pollastrini compaiano tra
i firmatari di una proposta di legge che, di fatto, avalla e
giustifica l'uso del burqa e del niqab. La proposta del PD dal titolo
'Modifica dell'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, in
materia di tutela dell'ordine pubblico e di uso di indumenti indossati
per ragioni di natura religiosa, etnica o culturale' continua ad
ignorare quanto scaturito dalle recenti audizioni svolte alla
Commissione Affari Costituzionali della Camera". Lo afferma, in una
nota, la parlamentare del Pdl Souad Sbai.
Dalle audizioni, prosegue Sbai, "emerge chiaramente, come
affermato dai musulmani moderati, e non, auditi, che il burqa e il
niqab non hanno nessun giustificato motivo di appartenenza religiosa,
ma rappresentano il risvolto piu' estremista di un bieco tribalismo
medievale che non ha alcun rispetto per la parita' e diritti delle
donne. In Europa l'orientamento in materia e' chiaro: perfino Francia
e Danimarca, proprio oggi, si sono pronunciate contro il burqa. Eppure
alcuni parlamentari italiani, che si cullano ancora tra le pieghe di
un relativismo che avalla la segregazione e la sottomissione della
donna, in barba a quanto sancito dalla 'Convenzione su tutte le forme
di discriminazione nei confronti delle donne' adottata dalle Nazioni
Unite nel 1979, si ostinano a predicare bene e razzolare male".
"Mentre in tv hanno l'ardire di schierarsi dalla parte degli
immigrati, in Parlamento firmano una tale barbara proposta. Non mi
stupisce il comportamento dell'Onorevole Pollastrini che, quando era
Ministro delle Pari opportunita', aveva dichiarato di volersi
presentare parte civile nel processo per l'omicidio di Hina Salem, ma
non l'ha mai fatto. Credo sia ora che alcuni esponenti del Pd vadano a
toccare per mano la sofferenza che c'e' sotto il burqa: si rivolgano
ad Acmid donna per capire cio' che i colleghi del loro partito di
Imola hanno onestamente ammesso. Sia chiaro che la mia battaglia
andra' ben oltre la presentazione della proposta di legge contro il
burqa di cui sono promotrice. Perche' intendo liberare queste donne,
senza se e senza ma", conclude Sbai.
ISLAM: SBAI (PDL), SDEGNO PER FIRME TOUADI-TURCO-POLLASTRINI SU PDL BURQA = - Stranieri in Italia - il portale dell'immigrazione e degli immigrati stranieri*-*Stranieri in Italia - il portale dell'immigrazione e degli immigrati stranieri
ecco le facce di questi 3 geni:
Onorevole Touadi
Onorevole Pollastrini
Onorevole Turco, il mio preferito
Penso possiate immaginare il loro partito
Da Radio Liberazione Europea è tutto
Sarkozy ha annunciato la scorsa notte che intende apportare una risoluzione parlamentare sul bando del burqa o niqab in Francia. Il presidente francese ha manifestato la sua intenzione di bandire il velo islamico integrale aspettandosi un voto parlamentare “inequivocabile” contro un capo di abbigliamento considerato “non gradito”, in quanto contrario ai principi di uguaglianza sessuale del Paese.
Una Commissione parlamentare sta lavorando da diversi mesi sulla questione e Sarkozy, anche per smorzare i toni di quello che si preannuncia un dibattito animato, ha suggerito ai deputati di attendere comunque i risultati della consultazione prima di deliberare. L’invito è rivolto soprattutto a Jean-Francois Copè, leader dell’UMP e promotore di una legge anti-burqa. Questi sarebbe per un bando totale del velo nei luoghi pubblici e per le strade ad eccezione di eventi culturali particolari e il Carnevale, dove sarebbe invece ammesso. Propone inoltre una multa di 750 euro verso tutti coloro che coprano il loro viso in pubblico e verso chiunque forzi una donna a coprirsi il volto. Secondo Copé la misura è un mezzo per difendere la Francia dagli “estremisti”. E giustifica la proposta in termini di rispetto per le donne, dichiarando a Le Figaro che “il grado di modernità di una società si misura da come vengono trattate le donne”.
Il presidente della Commissione parlamentare, André Gerin, ha riferito che i risultati dell’indagine verranno resi noti a fine gennaio. E ha aggiunto che la raccomandazione è quella di muoversi verso un divieto del burqa più selettivo, circoscrivendolo ad alcuni aspetti della vita pubblica, come ad esempio la scuola, dove è importante poter identificare le madri che vanno a prendere i loro bambini.
Sarkozy, che è stato accusato di nutrire sentimenti ostili verso la comunità musulmana, ha precisato che le motivazioni che sottostanno alla sua decisione si riferiscono all’amore che nutre per i principi della nazione e sono da intendersi come completamente scollegate da valutazioni razziste o religiose. Ha inoltre ribadito che qualunque eventuale delibera legislativa deve evitare di “stigmatizzare” sezioni della società. Le intenzioni del presidente sono in primis arrivare ad una condanna del burqa da parte del parlamento, per poi poter considerare seriamente il divieto. Non bisogna offrire agli oppositori della democrazia e della parità sessuale, continua, nessuna possibilità di vittoria. Questa rappresenterebbe un pericolo per la società.
La Francia ospita una delle più popolose comunità musulmane d’Europa e solo una minoranza delle donne indossa il burqa. Il partito socialista, nonostante la settimana scorsa abbia espresso la sua opposizione al velo integrale ha tuttavia avvertito che un bando sarebbe controproducente, mettendo in guardia contro mosse estreme che rischierebbero di alienare ulteriormente una larga fetta di società.
Francia: Sarkozy vieta il burqa, è “contrario ai valori del Paese†| Periodico Italiano
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Brava la Carfagna (ma_ sii positivo ):
Il burqa non sarà mai benvenuto" Altolà della Carfagna ai simboli religiosi che mortificano la donna
Roma, 22 gen. (Adnkronos/Ign) - "Sono assolutamente favorevole a prevedere delle norme che pongano il divieto di simboli religiosi che segnano in realtà la volontà di mortificare la donna, la vogliono tenere in una condizione di sottomissione e vera e propria segregazione". Lo dice all'Adnkronos il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, commentando il rapporto dei parlamentari francesi che propongono la proibizione del velo integrale per chi usufruisce dei servizi pubblici d'Oltralpe.
"Il problema delle imposizioni di un certo estremismo religioso -prosegue- cominicia a manifestarsi anche in Italia e penso sia giusto impedire che certe pratiche si possano diffondere in un Paese come il nostro dove le donne hanno lottato per decenni per l'emancipazione e la libertà. E anche le donne di fede islamica devono poter trarre beneficio da queste lotte e dei diritti conquistati. Io non ho mai creduto a quelle donne che dichiarano di scegliere il burqa, perché -argomenta Mara Carfagna- una limitazione della libertà non puo' essere una scelta autenticamente libera".
Il ministro sottolinea che "l'estremismo religioso, che puo' portare a imposizioni e violenze aberranti (come la mutilazione genitale femminile), va combattuto senza se e senza ma, se non vogliamo che si facciano fare all'Italia passi indietro di decenni". Alla domanda se immagina la possibilità di introdurre una normativa che vieti l'uso del velo integrale, Carfagna replica: "Sarei favorevole a studiare norme adeguate, magari anche nell'ambito del progetto sulla cittadinanza, volte ad impedire questi atti di sopraffazione. Bisogna prevenire una tendenza pericolosissima: il burqa non sarà mai il benvenuto in Italia".
Sulla stessa liena si era espressa poco prima Daniela Santanché, leader del Movimento per l'Italia. "La Francia -sottolinea- mette al centro la libertà delle donne musulmane rispetto all'uso di questi veli che non sono simboli religiosi, ma simboli della sottomissione delle al clan maschile della famiglia". E rimarca: "Mi auguro che venga approvata in Italia una legge in proposito, dato che in Parlamento vi sono delle proposte precise, come quella da me presentata. Questa è la strada della convivenza civile e pacifica: l'integrazione -conclude- parte dalla libertà delle donne musulmane".
Chiede invece che il divieto diventi una norma Ue Mario Borghezio, capo delegazione della Lega Nord al Palamento europeo. Quella della Francia, "paese laico notoriamente alieno dall'estremismo xenofobo è una presa di posizione -prevede l'esponente del Carroccio- che avrà effetti positivi in tutta Europa e in tutto l'Occidente, perché colpisce uno dei simboli del fondamentalismo nella sua espressione più mortificante nei confronti dei diritti delle donne''. Il velo integrale, sottolinea Borghezio, è ''un'imposizione che lede uno dei capisaldi delle conquiste del mondo civile. Non apppena questa proposta verrà incardinata in Francia me ne farò portavoce in sede di Parlamento europeo''. Quanto all'Italia, dice, ''sono certo che questa battaglia troverà accoglienza nei parlamentari della Lega e che possa diventare una linea comune in Europa''.
Accoglie con favore il rapporto francese anche Roberto Calderoli per il quale il divieto di indossare il burqa negli uffici e luoghi che offrono servizi al pubblico ''mi sembra la cosa più naturale del mondo, anche per motivi di sicurezza''. Mentre la parlamentare del Pdl Souad Sbai si scaglia contro "gli Onorevoli Touadi, Turco e Pollastrini, firmatari di una proposta di legge che, di fatto, avalla e giustifica l'uso del burqa e del niqab". Dalle audizioni, prosegue Sbai, "emerge chiaramente, come affermato dai musulmani moderati, e non, auditi, che il burqa e il niqab non hanno nessun giustificato motivo di appartenenza religiosa, ma rappresentano il risvolto piu' estremista di un bieco tribalismo medievale che non ha alcun rispetto per la parità e diritti delle donne".
"Sono solo inutili invettive", risponde la deputata del Pd Barbara Pollastrini. "Invettive inutili -insiste la deputata del Pd- e dal sapore vagamente provocatorio. Perche' e' evidente che tutte siamo contro il burqa e il niqab. C'e' da augurarsi che su un tema cosi' delicato in Parlamento possa svolgersi un confronto sereno, pacato e scevro da ideologismi".
''Il burqa non sarà mai benvenuto" Altolà della Carfagna ai simboli religiosi che mortificano la donna - Adnkronos Politica
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Addirittura i musulmani moderati in Italia sostengono quanto sia discriminatorio questo indumento, e condividono nella sua eliminazione ma ovviamente non potevano mancare le solite idiozie dei mongoli di turno.
ISLAM: SBAI (PDL), SDEGNO PER FIRME TOUADI-TURCO-POLLASTRINI SU PDL BURQA
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Apprendo con sconcerto e con
rammarico che gli Onorevoli Touadi, Turco e Pollastrini compaiano tra
i firmatari di una proposta di legge che, di fatto, avalla e
giustifica l'uso del burqa e del niqab. La proposta del PD dal titolo
'Modifica dell'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, in
materia di tutela dell'ordine pubblico e di uso di indumenti indossati
per ragioni di natura religiosa, etnica o culturale' continua ad
ignorare quanto scaturito dalle recenti audizioni svolte alla
Commissione Affari Costituzionali della Camera". Lo afferma, in una
nota, la parlamentare del Pdl Souad Sbai.
Dalle audizioni, prosegue Sbai, "emerge chiaramente, come
affermato dai musulmani moderati, e non, auditi, che il burqa e il
niqab non hanno nessun giustificato motivo di appartenenza religiosa,
ma rappresentano il risvolto piu' estremista di un bieco tribalismo
medievale che non ha alcun rispetto per la parita' e diritti delle
donne. In Europa l'orientamento in materia e' chiaro: perfino Francia
e Danimarca, proprio oggi, si sono pronunciate contro il burqa. Eppure
alcuni parlamentari italiani, che si cullano ancora tra le pieghe di
un relativismo che avalla la segregazione e la sottomissione della
donna, in barba a quanto sancito dalla 'Convenzione su tutte le forme
di discriminazione nei confronti delle donne' adottata dalle Nazioni
Unite nel 1979, si ostinano a predicare bene e razzolare male".
"Mentre in tv hanno l'ardire di schierarsi dalla parte degli
immigrati, in Parlamento firmano una tale barbara proposta. Non mi
stupisce il comportamento dell'Onorevole Pollastrini che, quando era
Ministro delle Pari opportunita', aveva dichiarato di volersi
presentare parte civile nel processo per l'omicidio di Hina Salem, ma
non l'ha mai fatto. Credo sia ora che alcuni esponenti del Pd vadano a
toccare per mano la sofferenza che c'e' sotto il burqa: si rivolgano
ad Acmid donna per capire cio' che i colleghi del loro partito di
Imola hanno onestamente ammesso. Sia chiaro che la mia battaglia
andra' ben oltre la presentazione della proposta di legge contro il
burqa di cui sono promotrice. Perche' intendo liberare queste donne,
senza se e senza ma", conclude Sbai.
ISLAM: SBAI (PDL), SDEGNO PER FIRME TOUADI-TURCO-POLLASTRINI SU PDL BURQA = - Stranieri in Italia - il portale dell'immigrazione e degli immigrati stranieri*-*Stranieri in Italia - il portale dell'immigrazione e degli immigrati stranieri
ecco le facce di questi 3 geni:
Onorevole Touadi
Onorevole Pollastrini
Onorevole Turco, il mio preferito
Penso possiate immaginare il loro partito
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