Originariamente Scritto da Shamash
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Proprio perchè il comunismo "non è un ideale da instaurare", come se fosse qualcosa slegato dalla storia, o meglio, dal reale sviluppo delle forze produttive.
In un paese arretrato come la Russia, dove era ancora da fare la rivoluzione borghese e sviluppare il capitalismo vero e proprio, anche Lenin sapeva che il comunismo non sarebbe stato possibile... sperava in una rivoluzione nell'occidente più avanzato che avesse potuto "salvare" e "trainare" la russia contadina.
Tutta l'ideologia "comunista" (e dico "ideologia" in senso marxiano, quindi distorsione della realtà), tutta la volontà e la buona fede di individui o gruppi di individui, non può nulla contro il reale movimento materiale.
Un paese arretrato deve per forza passare attraverso il capitalismo, e quindi fare una riforma agraria, come è accaduto in tutto il mondo.
Una rivoluzione proletaria in un paese contadino privo di proletari, era possibile solo "per finta", e per mano di una piccola elite di intellettuali borghesi, che era il partito bolscevico (che infatti si è subito affrettato ad eliminare ogni opposizione alla sua sinistra). Marx avrebbe chiamato questo fenomeno "blanquismo", criticandolo.
Marx, dopo la Comune del 1871, ha scritto chiaramente che tutto il capitolo del Manifesto del 1848 sulle questioni politiche della rivoluzione è completamente superato, che era ancora influenzato dalle rivoluzioni borghesi dell'epoca...
Se mai ci sarà l'emancipazione dell'uomo dal lavoro alienato, sarà ad opera dei lavoratori stessi, e avverrà quando il capitalismo avrà dato fiato a tutte le forze produttive che può sviluppare (se la razza umana riesce a non distruggersi nel frattempo)
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