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Destra sociale - Crisi degli ideali.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIn compenso sappiamo per certo che era finanziatrice della famiglia Bin Laden...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza MessaggioLeggiti tutto il topic prima di cominciare a tempestarmi con le tue solite domande pseudomaieutiche,grazie
Credo di averlo espresso abbastanza chiaramente nei post successivi.
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qualcuno di voi ha letto il libro di Parlato: Fascisti senza Mussolini?
L´autore di Fascisti senza Mussolini è un allievo di Renzo De Felice, insegna Storia contemporanea alla Libera Università San Pio V di Roma, presso la quale ricopre la carica di Rettore. È anche vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito.
Professor Parlato, lei riconduce le origini del Movimento Sociale al fascismo clandestino operante tra il 1943 e il 1945 nel Sud dell´Italia liberata.
«Sì, da lì discendono una serie di legami che consentono di leggere la nascita del Msi in modo totalmente diverso: non un movimento di reduci, ma una forza atlantica e nazionale nel quadro della Guerra fredda. Tra i personaggi-chiave della tessitura segreta negli anni della guerra spicca il principe Valerio Pignatelli della Cerchiara, un irrequieto e romantico personaggio mandato nel Sud per organizzare i gruppi fascisti. Le carte che ho consultato nei Nara, i National Archives and Records Administration, mostrano i contatti del nobile calabrese, che di fatto era il capo del fascismo clandestino, e soprattutto della sua influente moglie con ambienti dell´Oss, che facevano capo ad Angleton».
Quali episodi le paiono rivelatori?
«Nell´aprile del 1944 la principessa Pignatelli - che aveva collaborato con il marito nella creazione di una vasta rete clandestina tra Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - attraversò l´Italia scortata da agenti dell´Oss. Ora appare sconcertante che in piena guerra la moglie di uno dei capi riconosciuti del fascismo clandestino meridionale potesse tranquillamente varcare le linee, attesa dai tedeschi e poi da Mussolini, e più tardi tornarsene a Napoli con l´appoggio logistico e morale dell´Oss».
C´è anche il particolare del figlio.
«A Roma nello stesso periodo operava Emanuele De Seta, figlio della principessa e collaboratore di Peter Tompkins, agente segreto americano in Italia. In seguito Valerio Pignatelli si sarebbe guardato bene dal parlare del coinvolgimento dei servizi. E in campo neofascista questa ipotesi della collaborazione con il nemico storico è sempre stata rigettata con veemenza».
Anche Valerio Junio Borghese, capo della Decima Mas, andava tessendo rapporti con i servizi statunitensi.
«Sì, in quel caso il tramite fu l´ammiraglio Agostino Calosi, responsabile dell´Ufficio Informazioni della Regia Marina del Sud. L´attenzione degli americani per la Decima Mas fu notevole. Basti pensare che il 26 aprile del 1945 Borghese riuscì a rifugiarsi a casa di amici, per poi essere messo in salvo dallo stesso Angleton, che andò a prenderselo a Milano. I documenti americani non dicono quando esattamente cominciarono i primi contatti sotterranei, probabilmente alla fine del 1944. È evidente che anticiparono d´un paio d´anni la guerra fredda».
Meno conosciuto, in questa trama segreta, è il ruolo di Pino Romualdi.
«Sin dall´autunno del 1944 Romualdi, che era vicesegretario del Partito Fascista Repubblicano, entrò in contatto con l´Oss attraverso il suo segretario, l´ingegner Nadotti. Fu grazie a queste relazioni che il 27 aprile del 1945 riuscì a scampare alla fucilazione. Ma non furono contatti finalizzati alla salvezza personale. Sia Romualdi, sia Borghese e i fascisti clandestini di Pignatelli si ponevano il problema del "dopo", creando le basi del futuro Movimento Sociale».
Ma gli americani se ne fidavano?
«Quando nel 1946 Nino Buttazzoni, altro capo riconosciuto della Decima Mas, tenta di sottolineare presso gli Alleati la potenzialità anticomunista dei neofascisti, l´agente informatore che redige il rapporto si mostra disponibile al progetto. Però attenzione alle semplificazioni. I servizi americani non erano omogenei. In molte note informative la destra neofascista è vista con timore e perplessità. Se ci furono aperture e spiragli, fu per la paura del pericolo comunista: questo era molto avvertito negli ambienti vicini ad Angleton».
Lei scrive che il reclutamento dei neofascisti iniziò prestissimo, all´indomani della Liberazione: sia da parte della Dc che del Pci.
«Il proselitismo cominciò nei campi di concentramento, circa centodieci, dove furono rinchiusi i fascisti. A Terni, al principio del 1946, durante la visita del vescovo agli internati, si fece capire ai fascisti che, se avessero voluto uscire presto, l´iscrizione alla Dc non sarebbe stata inopportuna».
Anche la Chiesa, lei documenta, ebbe un ruolo nell´ordito di rapporti che darà poi origine al Msi.
«Molti fascisti latitanti, tra cui reduci di Salò, trovarono riparo presso il Seminario maggiore al Laterano, lo stesso che durante l´occupazione tedesca aveva ospitato De Gasperi, Nenni e Saragat. Figure come quelle di Giorgio Pini e Giorgio Almirante ebbero lavoro presso istituzioni ecclesiastiche. Roma si presentava come "una mammona sensibile e accogliente", così la raccontano i testimoni».
Lei insiste anche sulla campagna di reclutamento ad opera del Pci.
«Ha raccontato Sandro Curzi che nel campo di reclusione di Coltano ci andava anche lui, insieme ad altri suoi compagni: la direttiva del partito era conquistare gli internati alla causa comunista. Già durante la guerra, alla fine del 1941, dai microfoni di radio Milano Libertà Togliatti s´era rivolto a chi aveva creduto nel fascismo. Dopo la fine della guerra fu Pajetta ad aprire per primo la strada al recupero, con una serie di interventi sull´Unità».
Quest´apertura è nota, come l´appello di Togliatti ai fratelli in camicia nera. Lei però va oltre, sostenendo che l´idea di Togliatti era quella di travasare nel Pci l´intera classe dirigente fascista.
«Naturalmente è una mia interpretazione, e come tale può essere discussa. D´altra parte analogo processo era avvenuto sul piano sindacale: la Cgil ereditò dirigenti e struttura organizzativa del sindacato fascista. Ma il progetto di Togliatti era ancora più ambizioso: annettere al partito la spina dorsale dell´amministrazione che aveva operato sotto il fascismo. L´amnistia e l´affossamento dell´epurazione vanno visti in questa chiave».
Sempre secondo la sua ricostruzione, la Dc comprese l´operazione.
«Intanto Togliatti non si aspettava che i rapporti tra fascisti e servizi segreti americani fossero così intensi. E poi i democristiani smontarono il piano di Togliatti, opponendovi subito una contromossa: intanto la reimmissione nello Stato dei funzionari e degli impiegati già epurati, successivamente la "non opposizione" alla costituzione di un unico movimento neofascista, legale, strutturato, e in grado di partecipare alle elezioni. In questo modo De Gasperi riuscì a sventare la campagna comunista di conquista dei fascisti».
Fu grazie al referendum del 1946 che Romualdi acquistò un ruolo politico.
«Si trattò in realtà di una beffa, che però gli riuscì. Promise sia ai monarchici che ai repubblicani la neutralità dei neofascisti in cambio della promessa dell´amnistia. Va detto che intanto lavorava sotterraneamente per far arrivare al governo la minaccia d´una possibile azione eversiva. Infatti i verbali del consiglio dei ministri, prima e dopo il referendum, ci mostrano tutta la preoccupazione per un possibile golpe da parte della Corona con l´aiuto della manovalanza fascista».
Un dettaglio non secondario è che Romualdi era latitante, condannato a morte in contumacia da una straordinaria Corte d´Assise.
«Ma non mancarono incontri segreti con esponenti dei vari partiti, dal Psi alla Dc, che schierò alcuni dirigenti molto vicini a De Gasperi. Colloqui che si intensificheranno in vista dell´amnistia. Con il falso nome di Dottor Rossi, Romualdi andò a parlare con Ivanoe Bonomi nell´appartamento privato dei nipoti, in piazza della Libertà, a Roma. Probabilmente l´ex capo del governo non realizzò con chi stesse parlando, ma accettò di porre fine alla legislazione straordinaria contro i fascisti e di favorire l´amnistia».
Una pagina sorprendente è quella sui rapporti tra Decima Mas e Israele.
«Fu Ada Sereni, nel giugno del 1946, a rivolgersi all´ammiraglio Calosi perché le indicasse elementi fidati che da un lato potessero condurre le imbarcazioni dirette in Israele, dall´altro fossero in grado di addestrare alla guerriglia le formazioni militari degli ebrei palestinesi presenti in Italia: questo in vista dell´inevitabile scontro con gli inglesi, decisi ad opporsi allo sbarco degli ebrei in Palestina. Calosi le indicò uomini della Decima Mas, che furono reclutati a tale scopo. Due anni più tardi sarà Fiorenzo Capriotti ad accettare l´incarico di trasferirsi in Israele per addestrare unità specializzate della neonata marina. Diventerà in brevissimo tempo uno dei più apprezzati consiglieri militari».
Secondo la sua ricostruzione l´attentato all´ambasciata britannica, nell´ottobre del 1946, fu il risultato della collaborazione tra fascisti e destra sionista.
«Sì, Romualdi confessò che c´era anche il loro zampino».
Professore, posso muoverle un´obiezione? Lei dà una ricostruzione molto dettagliata del neofascismo, ma un ragazzo che non sappia cos´è stato il fascismo non coglie minimamente la drammaticità della dittatura e della Repubblica di Salò. Molti dei personaggi dei quali lei tratta furono responsabili di violenze o comunque conniventi con un regime oppressivo e persecutore. L´ideologia nera lascerà poi una traccia nella storia d´Italia, fino alla stagione delle stragi.
«Penso che il compito d´uno storico sia ricostruire le vicende nella loro fattualità, soprattutto se di quel periodo è stato scritto finora molto poco. Non credo che debbano intervenire giudizi di carattere etico. Se entro in un´ottica morale, se faccio l´errore di avvertire il lettore "guarda, sono dei criminali", finisco per condizionarlo, anche perché "criminali" si trovano anche nelle file avversarie. E così che l´ideologia annulla la ricerca storica».
Da un libro sull´eredità del fascismo ci si aspetta la sottolineatura delle vaste zone d´ombra. Nella sua narrazione si sorvola sulle vittime dei fascisti, mentre ci si sofferma a lungo sulle vittime delle violenze partigiane. Anche il fatto che molte figure compromesse con la dittatura e con Salò rimangano in posti chiave dello Stato non sembra turbarla più di tanto. Altri storici, a cominciare dalle ricerche fondamentali di Claudio Pavone, individuano in questa continuità un grave vulnus per la crescita democratica del paese.
«Ma il mio compito non è scandalizzarmi. Certo, lei mi fa notare che sulla continuità tra fascismo e postfascismo è uscito un libro importante come quello di Claudio Pavone, ma con accenti molto diversi dai miei. Considero positivo che emerga una nuova generazione di storici capace di sottrarsi a categorie moralistiche».
Morali, non moralistiche, professore, non disgiunte da ricostruzioni storiografiche documentate.
«Va bene, morali. Ma io rimango persuaso che lo storico debba compiere un passo indietro rispetto all´etica. Solo così può capire la storia del Novecento italiano. Credo poi che il mio libro scontenterà sostanzialmente un´altra categoria di lettori, ossia coloro che hanno sempre coltivato un´immagine reducistica e testimoniale del Msi. Non è un caso che i contatti con i servizi segreti americani, con gli ambienti ecclesiastici, con i gruppi monarchici, con settori massonici, ebbene tutta questa tessitura sia rimasta per sessant´anni sotto una coltre di silenzio. Il mio lavoro riempie una pagina rimasta fin troppo a lungo bianca».
da repubblica.it"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioE' errato il termine "oppiare", perchè i Romani non mossero nulla che il popolo già non contenesse in sè, ovvero l'apertura alla nuova (ma già vecchia, in verità, di trecento anni) religione cristiana, che non è caduta dall'alto come ideologia, ma è nata dal basso come ideale sul quale innestare l'antica e tramontante civiltà romana.
Gli oppiati siamo noi, che languiamo tra le spire di una civiltà-menzogna che non riesce più a muovere le energie spirituali dei popoli per vivificarsi:
La grande frattura, nella continuità dei cicli di successione storica, è avvenuta nella Seconda Guerra Mondiale.
Pensiamo a cosa è stato nella sua interezza quell'evento, l'ultimo grande slancio apicale della storia umana, due concezioni diversissime di civiltà che si andarono a scontrare, e che riuscirono, in entrambi i campi, a trascinare forze oggi inimmaginabili;
Pensiamo a cosa fecero i Tedeschi, alle immani opere di costruzione (gli straordinari collegamenti ferroviari che unirono il Reich alla Russia, per rifornire le truppe, o la produzione bellica che nel '44, a guerra ormai perduta, Speer riuscì ad aumentare a livelli mai raggiunti), alla fedeltà e allo spirito di sacrificio delle truppe e della popolazione, e, nel campo avverso, allo sforzo bellico americano, che sostenne, oltre al suo, anche quello di Inghilterra e Unione Sovietica, le masse mandate a morire su tutti i fronti, l'ultima volta che sulla scena tremenda e affascinante della storia si scontrarono le volontà dei popoli, senza i quali tutto questo non poteva essere possibile:
Si credeva allora, in un qualcosa che non è oppio, ma senso di costruzione, di difesa e di slancio civilizzatore, se è vero che si entrò in quell'evento con le armi della Prima Guerra e se ne uscì con l'Atomica.
Ci si credeva:
Oggi per l'America è difficile muovere 30000 soldati da schierare in Afghanistan (secondo Obama ci vorrà un anno...), perchè, semplicemente, i suoi figli ed i figli dell'americanismo non sono più disposti a morire per nulla, perchè il Nulla di una civiltà mendace li ha svirilizzati e resi antiumani, degli automi, perfetti acquirenti dell'ultimo prodotto consumistico ma incapaci di costruire e perseguire alcunchè, neppure il mantenimento della stessa civiltà-fantoccio di cui sono figli;
Eccola l'importanza di quello che tu, con una parola cassata dalla storia e un pò troppo facilona, chiami "oppio", che è invece la capacità di innervare di potenza creatrice lo spirito ed il corpo del popolo, come l'ultimo palcoscenico della Guerra ha dimostrato.
I prodotti subumani della civilizzazione americana (che si vorrebbe imposta a tutto il mondo) hanno le mani e la testa nel Nulla per cui, educati al Nulla, ti possono solo, al momento del bisogno, dare il Nulla.
Una cupio dissolvi che si è voluta e che porterà, senza possibilità alcuna di salvezza, alla scomparsa di questa civiltà del Nulla, che è il fine naturale di se stessa scaturito dalla sua nascita.
Il Legionario era figlio di Patria,Stirpe e Religione: tre entità che in realtà,secondo il Capo di Cuib,si equivalgono.Il Legionario era forgiato nella storia del suo popolo,la Tradizione dacica,moldava,cristiana ad ogni modo religiosa nel midollo.Egli portava con se le urla e le sofferenze della stirpe,la povertà,i patimenti.
I Legionari erano cristiani nella carne sin dentro le ossa.
Giuravano di rinunciare alla propria personalità,dare tutto,offrire la vita i sogni e le speranze,le loro forze,per la rinascista della Patria Romena.Veniva detto loro chiaramente che non avrebbero mai avuto alcuna ricompensa,che la sofferenza li avrebbe accompagnati dall'inizio alla morte,che la loro unica gioia doveva essere la sofferenza stessa perchè un patimento maggiore significava uno sforzo maggiore per il popolo Romeno.I Legionari erano proprio come angeli esclusivamente in funzione della loro gente.La cristianità fu proprio il fuoco che,ardente,permise loro di sacrificarsi in funzione del bene,insieme al fortissimo senso nazionalistico di stampo fascista e filo-nazista.Essi volevano migliorare le condizioni dei loro fratelli e rendere il paese finalmente Giusto,Equo e Potente...furono ammazzati per questo.Il collante che li univa e aiutava nel loro intento era il cameratismo.
Secondo me,nell'eroismo di questi pochi risplende appieno il senso della rivoluzione spirituale cristiana,una forza civilizzatrice innamorata della giustizia,non intesa precisamente nel senso di eguaglianza socialista.
E un altro esempio è senz'altro il Rexismo di Leon Degrelle,forse in una dimensione Universale in misura maggiore che nel legame con le proprie radici.il re si è disteso e non sorgerà più,
il Signore di Kullab non sorgerà più;
egli ha vinto il male,non verrà più;
benchè fosse forte di braccio,non sorgerà più.
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Devo a Owens ciò che mi chiedeva su qualche libro per cominciare ad approcciare temi così affascinanti e impegnativi
In questo Thread: http://www.bodyweb.com/caffetteria/2...y-outside.html fu già consigliato dell'ottimo materiale.
Qua aggiungo un volume imperdibile, del grande storico Paul Veyne, dal titolo "Quando l'Europa è diventata cristiana":Quando l'Europa è diventata cristiana (312-394). Costantino, la conversione, l'impero il libro di Paul Veyne edito da Garzanti Libri - BOL.IT di recente uscita affronta temi capitali quali (leggo dall'articolo del CorSera, a firma della Cantarella, in mio possesso) "Cos'è il sentimento religioso?" "Quale il rapporto tra cristiani, pagani ed ebrei?" "Quale l'atteggiamento degli imperatori cristiani nei confonti di altri culti?".
Lo consiglio proprio perchè non è autore filocattolico, ma getta uno sguardo profondo e approfondito in uno snodo cruciale per tutta la nostra storia, e cioè quando Roma scelse di farsi cristiana.
Altri suoi titoli:
La società romana il libro di Paul Veyne edito da Laterza - BOL.IT
La vita privata nell'Impero romano il libro di Paul Veyne edito da Laterza - BOL.IT
E buona letturaLast edited by Sean; 02-01-2010, 22:27:08....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Grazie sean.Il diario di owens
Originariamente Scritto da Rocco SiffrediTu possiedi il mai più moscioOriginariamente Scritto da Naturalissimo.88E' arrivato Owens!!!
Donne spalle al muro e si salvi chi può!!!!Originariamente Scritto da ciccio.htmlowens, voglio far parte di te
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Originariamente Scritto da nitro84 Visualizza Messaggioma la mia è un analisi sulle cose che poco mi piacciono dei movimenti di destra oggi....ne ho fatto parte e ho amici che ne fanno parte tuttora, per quello parlo!!
fascista ero e fascista rimango.
Ho un pò di difficoltà a credere che uno che scriva via rep ad un altro utente "zozzo napoletano",sia un fascista.Per me è un coglione e le due cose non sono compatibili.Quindi che sei,un fascista o un coglione?
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Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggiodi che hai fatto parte?dove hai militato?quando?con chi?
Ho un pò di difficoltà a credere che uno che scriva via rep ad un altro utente "zozzo napoletano",sia un fascista.Per me è un coglione e le due cose non sono compatibili.Quindi che sei,un fascista o un coglione?
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Ho letto la discussione fino a quando si inizia a parlare di Roma.
Una domanda: cosa ne pensate dell'unico movimento politico italiano dichiaratamente fascista, cioè il Movimento Fascismo e Libertà, nato nel 91?Il mio diario:
http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...-italiano.html
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Originariamente Scritto da Stallone Italiano Visualizza MessaggioHo letto la discussione fino a quando si inizia a parlare di Roma.
Una domanda: cosa ne pensate dell'unico movimento politico italiano dichiaratamente fascista, cioè il Movimento Fascismo e Libertà, nato nel 91?
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Originariamente Scritto da manzinator Visualizza MessaggioNon credo che un partito possa dichiararsi pubblicamente fascista in quanto esiste il reato di aggregazione nazi/fascista . Mi informerò sul partito di cui parli.
Cmq non ha mai contato nulla e non conterà mai nulla.
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Originariamente Scritto da manzinator Visualizza MessaggioNon credo che un partito possa dichiararsi pubblicamente fascista in quanto esiste il reato di aggregazione nazi/fascista . Mi informerò sul partito di cui parli.Il mio diario:
http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...-italiano.html
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Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggioesiste,esiste....e Pisanò è anche uscito indenne da tutti i procedimenti giudiziari in cui è stato tirato in ballo.
Cmq non ha mai contato nulla e non conterà mai nulla.Il mio diario:
http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...-italiano.html
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