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Secondo me è un modo indegno di ricordare il nostro dio, ma come? Suo figlio muore crocifisso e noi esponiamo una croce? Se moriva annegato cosa appendevamo un piccolo acquario?
E un modo di fare alquanto indelicato
non è il simbolo ma cosa ci sta dietro, certo che vista cosi è solo uno strumento di tortura e morte, ma con cristo appesso acquista un altro significato
cmq si sono d'accordissimo che venga apposta, e se non fossi credente lo sarei comunque gli islamici finchè non ci fanno costruire chiese e tenere crocifissi in terra loro comprela la mecca posso tacere e basta
Io sono laico, e non è una captatio benevolentiae per ciò che seguirà nel mio discorso, ma francamente ritengo il crocifisso assolutamente non turbativo ne invasivo rispetto al credo altrui.
Da laico non mi ha mai turbato.
Piuttosto ritengo pesanti e, quelle si, fuoriluogo le ore di religioni come così strutturate -diventano de facto ore di dottrina vera e propria- all'interno della scuola pubblica.
Per me il crocifisso è un simbolo nato come religioso che però col tempo ha radicato la propria presenza e il proprio significato diventando di fatto un simbolo della nostra cultura, se vogliamo non in modo puramente giuridico ma sicuramente in modo consuetudinario.
La laicità di uno stato a mio avviso non si vede e non si misura levando un crocifisso, ma dando la possibilità a chi ne ha l'intenzione di essere laico piuttosto che islamico, buddhista o che altro.
E soprattutto si dimostra non facendo della dottrina di una religione "x" una legge.
Per questo sono ad esempio a favore dell'aborto, eutanasia, divorzio, sesso dopo il matrimonio ecc.ecc. e di altre pratiche simili, che in uno stato laico (come il nostro di fatto, essendo permesse in modo più o meno totale, nonostante l'ostruzionismo della chiesa) dovrebbero essere libere, per quanto alcune monitorate.
A mio avviso chi è a favore della sentenza anti crocifisso (o senza perdersi in giochi di parole, chi è contro all'affissione del crocifisso nei luoghi pubblici) dovrebbe a valanga essere contro a tante altre cose tra le quali: le festività religiose che in uno stato "puramente laico" (secondo la loro ottica) non dovrebbero comportare la chiusura di fabbriche e pubblici uffici, della presenza della carne di maiale nei supermercati (che potrebbe di fatto turbare i concittadini di religione musulmana..), dovrebbero assolutamente non festeggiare la domenica ecc.ecc.ecc.
Bisogna iniziare a entrare nell'ottica che la laicità dello stato si misura da altre cose.
Come ad esempio il potere professare di essere laici.
Il rinnegare simboli che sono ormai per consuetudine all'ordine del giorno della nostra cultura, soprattutto se ciò avviene non per desuetudine ma su sentenza, è semplicemente uno svendere o annullare di forza la propria cultura e tradizione.
I simboli sono molto importanti.
Vanno considerati secondo il significato di cui si caricano e il significato che intendo trasmettere.
La croce cosa simboleggia?
Che messaggio intende dare?
Si, ma perchè esporre un tale simbolo?
che valore ha?
rispondete per favore?
Originariamente Scritto da Leonida
gary io più ti leggo e più maledico l' alfabetizzazione, la democrazia e la rivoluzione francese, tu dovevi coltivare il tuo manso in padania dietro un affitto che dovevi al tuo signore.
Originariamente Scritto da Bad Girl
ho sempre pensato che tu hai proprio bisogno di prenderlo di più,scusami se te lo dico ma ricordi me ai tempi della tristezza..per me puoi cambiare, se ce l'ho fatta io.. puoi farcela anche tu
Originariamente Scritto da gorgone
ma manca la verità più vera, le donne non vanno ascoltate, ma virilmente guidate.
Si, ma perchè esporre un tale simbolo?
che valore ha?
rispondete per favore?
Quale altro simbolo è nostro?
Che ci vogliamo mettere?
In cosa ci vogliamo specchiare?
Non ve ne è un altro, da quando nell'universalismo romano si innestò, magnificamente, quello cristiano;
E' una chiamata, una chiamata alla libertà e all'inviolabilità della persona, alla sua dignità, una chiamata al diritto, alla cultura, alla costruzione e al mantenimento di una civiltà comune, che sta drammaticamente deperendo per causa di un materialismo individualista che osa affermare la sua libertà assoluta a costo di far perire quella del bene comune e dei suoi simili, spaventosa cecità che ci priva della nostra storia e che desidera il nulla, l'abisso marcio dell'Io e non più del Noi:
Se un uomo nato in Europa arriva a chiedersi che valore abbia il crocifisso, siamo alle danze, macabre e finali, dell'oscurantismo e dell'ignoranza barbara.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Si, ma perchè esporre un tale simbolo?
che valore ha?
rispondete per favore?
Secondo me è sbagliato proprio il tuo punto di vista. Un simbolo non deve essere esposto perchè ha dei valori universalmente riconosciuti, ma solo perchè è rappresentativo di qualcosa. Ecco perchè è sbagliato che ci sia un obbligo di affissione ( in questo modo sono sfavoriti tutti quelli che non amano il crocifisso) ed è pure sbagliato vietarlo a prescindere.
Ogni tribunale, ospedale, scuola o classe dovrebbe scegliere quale simbolo appendere al muro, se un crocifisso o altro, ovviamente nel rispetto della sensibilità altrui
Non so a te , ma a me sembra un discorso semplicissimo
Faccio notare che fino a qualche anno fa di questi dibattiti neppure l'ombra...Ora il fatto che venga tirato in ballo il crocifisso (da tutti, pure dalla Lega che venera il Po...) non è altro che la spia di un problema ineludibile:
L'invasione dell'Europa da parte di elementi ad essa alieni, favorita dall'indifferentismo degli stessi europei, che si preoccupano tanto della croce ma non, magari, di quella mezzaluna destinata, se si continua così, a soppiantarla;
E, signori, se sparisce la croce sparisce, ora come ora, l'Europa come siamo abituati a conoscerla, ovvero vogliamo gli stati teocratici di stampo musulmano, con tutto ciò che ne consegue?
Solo uno Stato forte, che abbia una sua religione civile può permettersi di dire no all'esposizione pubblica dei simboli religiosi, ma non è questo il caso dell'Italia e della maggioranza delle nazioni europee, ed è per questo che, come a Lepanto, ci si stringe attorno all'ultimo simbolo identitario che ci è rimasto, e che comunque è nostro, e che rimanda a qualcosa di più che non ad una semplice professione di fede;
Se questo tema non fosse sentito, se non fosse una questione di pericolo, non ci scandalizzeremmo di ciò che abbiamo sempre conosciuto e che dobbiamo salvaguardare, superando lo spaventoso e venefico individualismo in cui siamo precipitati e che ci fa tutti orbi.
Quale altro simbolo è nostro?
Che ci vogliamo mettere?
In cosa ci vogliamo specchiare?
Non ve ne è un altro, da quando nell'universalismo romano si innestò, magnificamente, quello cristiano;
E' una chiamata, una chiamata alla libertà e all'inviolabilità della persona, alla sua dignità, una chiamata al diritto, alla cultura, alla costruzione e al mantenimento di una civiltà comune, che sta drammaticamente deperendo per causa di un materialismo individualista che osa affermare la sua libertà assoluta a costo di far perire quella del bene comune e dei suoi simili, spaventosa cecità che ci priva della nostra storia e che desidera il nulla, l'abisso marcio dell'Io e non più del Noi:
Se un uomo nato in Europa arriva a chiedersi che valore abbia il crocifisso, siamo alle danze, macabre e finali, dell'oscurantismo e dell'ignoranza barbara.
quoto,in Europa cmq la situazione peggiora sempre di + da questo punto di vista,l'entrata della Turchia darà la botta finale
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
dove sta scritto che laicità voglia dire tenere alcuni simboli e vietarne altri?
Perchè il tricolore è simbolo, anche costituzionale, dello stato italiano, a differenza del crocifisso. Si porta dietro il percorso dell'unità nazionale, quello che, a dirla tutta, il crocifisso ha sempre osteggiato.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Si, ma perchè esporre un tale simbolo?
che valore ha?
rispondete per favore?
Il crocifisso per me non ha solo un valore religioso. Può avere un significato etico (ed addirittura laico) legata a quei valori che anche molti non cristiani professano: giustizia, non violenza, uguale dignità degli esseri umani, perdono dei nemici e amore verso il prossimo.
Molti valori legati al crocifisso fondano oggi molte società democratiche.
Obama ha giurato sulla Bibbia, dovrebbe sparire anche questo in nome del politicamente corretto?
Il crocifisso può essere percepito anche come non religioso, quindi non turba l'animo di nessuno.
Quindi per esempio sulla esposizione o meno del crocifisso penso che basti il conteggio delle teste, a maggioranza, a ben vedere mantenerlo è una difesa anche di quel pensiero, laico che fonda le democrazie liberali.
quoto,in Europa cmq la situazione peggiora sempre di + da questo punto di vista,l'entrata della Turchia darà la botta finale
A me sembra che il discorso sia viziato da un errore di fondo: quasi che il crocifisso fosse in competizione con la mezzaluna (e perché non con la menorah?) La corte europea non è un covo di barbuti maomettani, non ci sta indicando La Mecca, ci sta invitando a tenere distinta la sfera dello stato da quella della religione, la qual cosa, in uno stato non confessionale, non avrebbe nemmeno bisogno di essere ribadita.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Senza crocefisso non ci sarebbe stata la "riconquista" e nemmeno Poiters, forse saremo meno omogenei a livello culturale, ma credo che senza di essa non ci sarebbe una notre dame un san pietro in roma un giudizio universale e st pauli.......quindi da come la vedo io come simbolo culturale il crocefisso deve rimanere, altresì la nuova invasione "mora" la vedo poco arginabile perchè l'europa in nome del politicamente corretto si stà prostituendo a livello culturale.
Sono un Laico
Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)
A me sembra che il discorso sia viziato da un errore di fondo: quasi che il crocifisso fosse in competizione con la mezzaluna (e perché non con la menorah?) La corte europea non è un covo di barbuti maomettani, non ci sta indicando La Mecca, ci sta invitando a tenere distinta la sfera dello stato da quella della religione, la qual cosa, in uno stato non confessionale, non avrebbe nemmeno bisogno di essere ribadita.
io mi riferivo alla mancanza d'identità e all'ignoranza sulle proprie radici socio-culturali
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Io trovo molto + indecorose le servitù parlamentari verso il vaticano.....da dx a sx è quella la vergogna, 0,8km2 ci comandano
Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)
A me sembra che il discorso sia viziato da un errore di fondo: quasi che il crocifisso fosse in competizione con la mezzaluna (e perché non con la menorah?) La corte europea non è un covo di barbuti maomettani, non ci sta indicando La Mecca, ci sta invitando a tenere distinta la sfera dello stato da quella della religione, la qual cosa, in uno stato non confessionale, non avrebbe nemmeno bisogno di essere ribadita.
Ho parlato, in precedenza, di "religione civile" riguardo allo Stato laico, quella che, per fare un esempio, voleva far germogliare nello spirito degli italiani il Fascismo, operazione, ahinoi, disintegrata dalla guerra.
Ecco, in questo caso e solo in questo caso uno Stato può permettersi di separare i simboli, dato che il popolo è al più alto concetto di Stato che si rifà e in cui si rispecchia:
Ma è il caso, questo, dell'Italia, o, più estensivamente, dell'Europa così come oggi è concepita?
C'è un abbattare tutto, senza che nulla di altro e di veramente sentito ed identitario venga a sostituire il bene perso:
Si crea dunque un vuoto che viene riempito da ciò che, in ultima analisi, non ci appartiene, ma che porta con sè valori forti e irriducibili allo stesso nostro concetto di laicismo.
In questa ora presente e pericolosa è a questo che dobbiamo guardare, una lotta comune che ci stringa attorno (nonostante le visioni e le opinioni di ciascuno) a quel simbolo entro il quale, ove è stato posto, è pure nata la libertà e la laicità (solo nei paesi occidentali e cristiani sono sorte queste due colonne, e non altrove).
Gli eurocrati ci additano tutto, lo sai, eterodirigono i popoli, ma non tutti i popoli:
Chi ci guadagna dallo sfaldamento identitario e valoriale che stiamo subendo attraverso massicce dosi di immigrazione forzata, senza che ci sia permesso di porre rimedio?
Guarda alle sinanoghe, guarda al differente tono di voce che si alza rispetto a chi è la vittima di turno:
Come sempre alle porte di Roma e di Bisanzio sta l'orrore.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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