lettera di Luigi Celli...

[Liam & Me]

1) cosa sai tu di quanto tempo sono stato all'estero io e in che contesti

2) l'esempio che facevo dei magazzinieri che rimangono tali anche all'estero era per fare capire che di miracoli non ne accadon neanche la, il discorso lauree l'ho fatto negli altri post dicendo che alcune all'estero possono trovare più sbocchi non perchè siano posti "più sani" ma perchè ci sia un mercato del lavoro diverso.

Sono i 3 mesi in uk in visita a tua sorella l'esperienza all'estero "non-di-vacanza", se posso chiedere?

Ma se uno faceva il magazziniere in Italia, pensi che se si trasferisce da un'altra parte lo possano nominare CEO di una multinazionale? Magari parlando in maniera approssimativa la lingua locale?

Guarda la situazione ribaltata. Prova a pensare se un magazziniere tedesco venisse in italia senza parlare italiano. Io dico che un posto di lavoro in regola non lo troverebbe neanche col binocolo (e non parlo di fare il magazziniere eh), e ho fatto un esempio del piffero.

Io quello che vedo tutti i giorni e' che, fatta la tara per i problemi che la crisi economica mondiale ha portato, un laureato qui uscito dall'universita' normalmente trova lavori piu' che dignitosi che gli permettono di vivere decentemente, mantenersi un'automobile (magari non bellissima) e comprarsi casa pagandosi il mutuo senza mai chiedere soldi ai genitori (e' contrario alla loro cultura).
La vedi la differenza con l'Italia o sto sognando io?

Ho amici chimici che con una quinquiennale in italia (neanche con voti strabilianti) adesso tirano 30-35k GBP (e i chimici mediamente non hanno dei gran stipendi) mentre tutti gli ex compagni di corso, anche i geni e quelli che hanno poi preso un PhD sono precari a 1000-1200 euro quando va bene.

Pur ricordando che l'eden non c'e' da nessuna parte (ma nessuno qui credo l'avesse detto) la differenza si vede e si tocca con mano.

[MAT86]

è un coglione, questo tipo di cose si dicono da padre a figlio in forma privata. Questo è veramente un super shit man. Se l'italia è davvero come la descrive è anche grazie agli inetti falliti e retorici immondi come sto tizio. E che il figlio sia trans. Gli starebbe bene.

Caro jpp, in quanto figlio dell'interessato ( si sono mattia celli), pur non facendolo in genere, non resisto alla tentazione di risponderti. Mi sembra evidente il fatto che o la lattera non l'hai letta tutta o non sei in grado di comprenderla. Non so quale delle due opzioni ti faccia più onore. Si può essere daccordo o in disaccordo ma questo almeno dopo averne colto il significato e, se si deve giudicare una persona, è bene almeno informarsi in modo sufficentemente approfondito su di essa . Con il livello della tua risposta hai palesato pubblicamente il basso profilo della tua persona.

se desideri altro materiale: "Io, mio figlio e l'arte della fuga" - Scuola&Giovani - Repubblica.it

senza rancore ma con dispiacere,
mattia

[Liam & Me]

Caro jpp, in quanto figlio dell'interessato ( si sono mattia celli), pur non facendolo in genere, non resisto alla tentazione di risponderti. Mi sembra evidente il fatto che o la lattera non l'hai letta tutta o non sei in grado di comprenderla. Non so quale delle due opzioni ti faccia più onore. Si può essere daccordo o in disaccordo ma questo almeno dopo averne colto il significato e, se si deve giudicare una persona, è bene almeno informarsi in modo sufficentemente approfondito su di essa . Con il livello della tua risposta hai palesato pubblicamente il basso profilo della tua persona.

se desideri altro materiale: "Io, mio figlio e l'arte della fuga" - Scuola&Giovani - Repubblica.it

senza rancore ma con dispiacere,
mattia

colpo di scena

[Leonida]

Caro jpp, in quanto figlio dell'interessato ( si sono mattia celli), pur non facendolo in genere, non resisto alla tentazione di risponderti. Mi sembra evidente il fatto che o la lattera non l'hai letta tutta o non sei in grado di comprenderla. Non so quale delle due opzioni ti faccia più onore. Si può essere daccordo o in disaccordo ma questo almeno dopo averne colto il significato e, se si deve giudicare una persona, è bene almeno informarsi in modo sufficentemente approfondito su di essa . Con il livello della tua risposta hai palesato pubblicamente il basso profilo della tua persona.

se desideri altro materiale: "Io, mio figlio e l'arte della fuga" - Scuola&Giovani - Repubblica.it

senza rancore ma con dispiacere,
mattia

cmq sono sostanzialmente d' accordo con tuo padre

[Liam & Me]

cmq sono sostanzialmente d' accordo con tuo padre

Ruffiano!!

[gorgone]

Infine, una lettera del genere sarebbe stata più credibile se scritta da un padre operaio ad un figlio che aspira a migliorare, nel mondo del lavoro, la propria posizione sociale (a proposito le statistiche sulla mobilità sociale in Italia sono drammatiche); se proviene da un padre che è espressione del potere univeristario, di una delle baronie che nessun cambio di vento politico è mai stata in grado di scalfire, rischia di risultare retorica e poco altro.

quoto davvero

scusatemi, per quale motivo?
allora dobbiamo dire che chiunque in italia abbia raggiunto posizioni di potere debba essere l'espressione della deformazione dello stesso?non dico che lo sia o non lo sia, la statistica e le leggi della probabilità sono dalla vostra, dico che mi sembra assurdo il presupposto da cui partite.

delle due l'una, o si rinuncia, e questa è la mia posizione, ma è una posizione di debolezza, non a caso, come dicevo tempo fa con ma_, quando entro dentro un monastero sento forte il richiamo del chiostro, non certo per vocazione religiosa, ma proprio per stare fuori dai meccanismi perversi di una società in cui faccio fatica a vivere, questo è un vero e proprio handicap, forse il mio handicap maggiore.

oppure tocca entrarci in quei meccanismi, ora vi chiedo - o meglio, vi chiedo di chiedervi - sapete qualcosa di quest'uomo, della gestione della luiss, o di altro?

perché se così non fosse (e vi dico sinceramente, credo che così non sia, perché da quel poco che so è, quanto meno, una personalità sui generis per la carica che ricorpre) perdonatemi, vi parlo apertis verbis proprio perché siete voi due: quello che avete espresso si chiama pregiudizio.

[ma_75]

scusatemi, per quale motivo?
allora dobbiamo dire che chiunque in italia abbia raggiunto posizioni di potere debba essere l'espressione della deformazione dello stesso?non dico che lo sia o non lo sia, la statistica e le leggi della probabilità sono dalla vostra, dico che mi sembra assurdo il presupposto da cui partite.

delle due l'una, o si rinuncia, e questa è la mia posizione, ma è una posizione di debolezza, non a caso, come dicevo tempo fa con ma_, quando entro dentro un monastero sento forte il richiamo del chiostro, non certo per vocazione religiosa, ma proprio per stare fuori dai meccanismi perversi di una società in cui faccio fatica a vivere, questo è un vero e proprio handicap, forse il mio handicap maggiore.

oppure tocca entrarci in quei meccanismi, ora vi chiedo - o meglio, vi chiedo di chiedervi - sapete qualcosa di quest'uomo, della gestione della luiss, o di altro?

perché se così non fosse (e vi dico sinceramente, credo che così non sia, perché da quel poco che so è, quanto meno, una personalità sui generis per la carica che ricorpre) perdonatemi, vi parlo apertis verbis proprio perché siete voi due: quello che avete espresso si chiama pregiudizio.

Io ne facevo un discorso di principio più che di persone. Un messaggio per essere credibile deve provenire da una fonte altrettanto credibile. Non posso parlare contro la guerra se sono un generale di corpo d'armata, per intenderci.
Non so come Celli amministri la Luiss, ma concedo che la amministri perfettamente e concedo anche che la regga in virtù solo del suo curriculum.
Celli, però, è stato a suo tempo anche DG della Rai, carica che non viene mai ricoperte senza un imprimatur politico, così come sono della stessa natura le poltrone su cui siede oggi o si è seduto in passato in numerosi CDA. Posso quindi dire che si tratta di una persona nella condizione migliore per muovere critiche al sistema paese? Posso quindi dire che è credibile il suo accorato appello al figlio perché fugga da un paese in cui i meriti non vengono riconosciuti?
Ripeto, questo esula dal contenuto del messaggio, sul quale peraltro ho detto di essere d'accordo. E' il fariseismo che non mi piace

[Liam & Me]

scusatemi, per quale motivo?
allora dobbiamo dire che chiunque in italia abbia raggiunto posizioni di potere debba essere l'espressione della deformazione dello stesso?non dico che lo sia o non lo sia, la statistica e le leggi della probabilità sono dalla vostra, dico che mi sembra assurdo il presupposto da cui partite.

delle due l'una, o si rinuncia, e questa è la mia posizione, ma è una posizione di debolezza, non a caso, come dicevo tempo fa con ma_, quando entro dentro un monastero sento forte il richiamo del chiostro, non certo per vocazione religiosa, ma proprio per stare fuori dai meccanismi perversi di una società in cui faccio fatica a vivere, questo è un vero e proprio handicap, forse il mio handicap maggiore.

oppure tocca entrarci in quei meccanismi, ora vi chiedo - o meglio, vi chiedo di chiedervi - sapete qualcosa di quest'uomo, della gestione della luiss, o di altro?

perché se così non fosse (e vi dico sinceramente, credo che così non sia, perché da quel poco che so è, quanto meno, una personalità sui generis per la carica che ricorpre) perdonatemi, vi parlo apertis verbis proprio perché siete voi due: quello che avete espresso si chiama pregiudizio.

Per quanto mi riguarda ammetto di aver espresso un'opinione basandomi su un pregiudizio. Ho supposto che uno per occupare certe posizioni, presenti e passate, debba per forza scendere a compromessi tali da rendere la lettera in questione almeno un tantinello ipocrita.

Non avendo approfondito piu' di tanto ammetto che potrei essermi sbagliato e, nel caso, sarei felice di fare ammenda.

[gorgone]

Io ne facevo un discorso di principio più che di persone. Un messaggio per essere credibile deve provenire da una fonte altrettanto credibile. Non posso parlare contro la guerra se sono un generale di corpo d'armata, per intenderci.
Non so come Celli amministri la Luiss, ma concedo che la amministri perfettamente e concedo anche che la regga in virtù solo del suo curriculum.
Celli, però, è stato a suo tempo anche DG della Rai, carica che non viene mai ricoperte senza un imprimatur politico, così come sono della stessa natura le poltrone su cui siede oggi o si è seduto in passato in numerosi CDA. Posso quindi dire che si tratta di una persona nella condizione migliore per muovere critiche al sistema paese? Posso quindi dire che è credibile il suo accorato appello al figlio perché fugga da un paese in cui i meriti non vengono riconosciuti?
Ripeto, questo esula dal contenuto del messaggio, sul quale peraltro ho detto di essere d'accordo. E' il fariseismo che non mi piace

ecco, come spesso ci accade, siamo proprio su due posizioni diverse. io credo che sia possibile, o meglio sia possibile una posizione in cui non sei contro tout court, né, in effetti, mi pare che celli sia contro l'università, ma puoi credere che ci siano delle storture, e - ripeto - delle due l'una. puoi fuggire, e quindi dire "questo sistema è troppo grande, troppo radicato, troppo tentacolare" e decidere di stare sempre fuori dai giri di potere. oppure - sartrianamente - tocca sporcarsi le mani.
e quindi, certo, scendere a qualche compromesso, bisogna vedere se è migliore, non per la persona in sé, ma per la società la mia posizione di isolamento o quella di chi si sporca le mani, va da sé che sia una domanda retorica..
l'altra forma di lotta, quella "contro" e basta, quelle dei puri di cuore, dubito che possa portare davvero a qualcosa, ma forse tu saresti per questa, in che modo mi chiedo?

come cercheresti di cambiare l'università senza entrarci?

[gorgone]

Per quanto mi riguarda ammetto di aver espresso un'opinione basandomi su un pregiudizio. Ho supposto che uno per occupare certe posizioni, presenti e passate, debba per forza scendere a compromessi tali da rendere la lettera in questione almeno un tantinello ipocrita.

Non avendo approfondito piu' di tanto ammetto che potrei essermi sbagliato e, nel caso, sarei felice di fare ammenda.

concordo sul scendere a qualche compromesso, e l'ho scritto nel post seguente, tuttavia, ripeto l'altra scelta è quella di "prendere le proprie ovaia" e scappare e non so quale sia per la società la scelta migliore.

bisogna capire quale è il limite del compromesso, credo, del resto i santi stanno solo in paradiso, come dice sean - e gliel'avevo detto che l'avrei usata questa frase, gli ideali, se li porti su questa terra si sporcano sempre un po'.

[gorgone]

SCUSATE LA DIGRESSIONE TRASH

cmq sono sostanzialmente d' accordo con tuo padre

lo dici solo perché mattia è più gruosso di te.

[ma_75]

ecco, come spesso ci accade, siamo proprio su due posizioni diverse. io credo che sia possibile, o meglio sia possibile una posizione in cui non sei contro tout court, né, in effetti, mi pare che celli sia contro l'università, ma puoi credere che ci siano delle storture, e - ripeto - delle due l'una. puoi fuggire, e quindi dire "questo sistema è troppo grande, troppo radicato, troppo tentacolare" e decidere di stare sempre fuori dai giri di potere. oppure - sartrianamente - tocca sporcarsi le mani.
e quindi, certo, scendere a qualche compromesso, bisogna vedere se è migliore, non per la persona in sé, ma per la società la mia posizione di isolamento o quella di chi si sporca le mani, va da sé che sia una domanda retorica..
l'altra forma di lotta, quella "contro" e basta, quelle dei puri di cuore, dubito che possa portare davvero a qualcosa, ma forse tu saresti per questa, in che modo mi chiedo?

come cercheresti di cambiare l'università senza entrarci?

Vorrei fare una considerazione linguistica, per iniziare.

"Sporcarsi le mani con il potere" dovrebbe indicare una sofferenza nello scnedere a compromessi ma, ribadisco, quando il frutto di quei compromessi sono dei ruoli di primo piano nella gestione del potere, siamo sicuri che sia uno "sporcarsi le mani?" Siamo certi che non si tratti di una frase fatta che si usa per giustificare una incoerenza apparente nei comportamenti, da parte di chi prima critica il sistema e poi ne divente cinghia di trasmissione?
Intendiamoci, scendere a compromessi con il potere significa, per me ad esempio, accettare di lavorare come assegnista o come semplice cultore della materia all'unversità sotto un barone per il quale sgobbi 100 e ricevi 10 (...) Ma diventare quel barone, ecco, con tutta franchezza, non riesco a vederlo un compromesso, piuttosto una scelta di campo.
Si può criticare il sistema all'interno? Mi pare la tua domanda, ridotta in estrema sintesi, si riduca a questo. Certo, si può, però ecco che allora non capisco la raccomandazione al figliolo di andare via dal paese: se la battaglia che ha condotto il padre è una battaglia contro il sistema (per migliorarlo) e non per il sistema (per ottenerne benefici), perché al figlio consiglia di rinunciare a questa battaglia invece di seguire le sue orme?
Io, ormai lo sanno tutti, sono poco malleabile, poco disposto ai compromessi. Sono scelte, delle qualei conosco bene i lati negativi e quelli positivi. Oggi posso dire con sicurezza che la mia libertà, che ha un costo, non la baratterei per niente al mondo: si può essere Lafayette o Robespierre e tu immagino sappia chi io preferisca

[gorgone]

Vorrei fare una considerazione linguistica, per iniziare.

"Sporcarsi le mani con il potere" dovrebbe indicare una sofferenza nello scnedere a compromessi ma, ribadisco, quando il frutto di quei compromessi sono dei ruoli di primo piano nella gestione del potere, siamo sicuri che sia uno "sporcarsi le mani?" Siamo certi che non si tratti di una frase fatta che si usa per giustificare una incoerenza apparente nei comportamenti, da parte di chi prima critica il sistema e poi ne divente cinghia di trasmissione?
Intendiamoci, scendere a compromessi con il potere significa, per me ad esempio, accettare di lavorare come assegnista o come semplice cultore della materia all'unversità sotto un barone per il quale sgobbi 100 e ricevi 10 (...) Ma diventare quel barone, ecco, con tutta franchezza, non riesco a vederlo un compromesso, piuttosto una scelta di campo.
Si può criticare il sistema all'interno? Mi pare la tua domanda, ridotta in estrema sintesi, si riduca a questo. Certo, si può, però ecco che allora non capisco la raccomandazione al figliolo di andare via dal paese: se la battaglia che ha condotto il padre è una battaglia contro il sistema (per migliorarlo) e non per il sistema (per ottenerne benefici), perché al figlio consiglia di rinunciare a questa battaglia invece di seguire le sue orme?
Io, ormai lo sanno tutti, sono poco malleabile, poco disposto ai compromessi. Sono scelte, delle qualei conosco bene i lati negativi e quelli positivi. Oggi posso dire con sicurezza che la mia libertà, che ha un costo, non la baratterei per niente al mondo: si può essere Lafayette o Robespierre e tu immagino sappia chi io preferisca

non vedi un nesso tra le due frasi evidenziate?
si può scegliere di condurre una battaglia, ma sconsigliare a chi amiamo di intraprenderla.

[ma_75]

non vedi un nesso tra le due frasi evidenziate?
si può scegliere di condurre una battaglia, ma sconsigliare a chi amiamo di intraprenderla.

Capisco, ma non riesco a seguirti in questa Passio Secundum Cellium, anche perchè siamo vicno a Natale, non a Pasqua

[gorgone]

Capisco, ma non riesco a seguirti in questa Passio Secundum Cellium, anche perchè siamo vicno a Natale, non a Pasqua