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E difatti leggo nell'articolo che neppure la sinistra si è opposta nel merito.
Trovo strani i tempi però:
A vent'anni dalla caduta del Muro, con la Polonia nella UE, non vedo questo "pericolo rosso", e credo che anche là le nuove generazioni siano in tutt'altre faccende affacendate, che non a coltivare nostalgie sovietiche.
Avrebbe avuto un senso, forse, nell'89, ma ora...
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
E difatti leggo nell'articolo che neppure la sinistra si è opposta nel merito.
Trovo strani i tempi però:
A vent'anni dalla caduta del Muro, con la Polonia nella UE, non vedo questo "pericolo rosso", e credo che anche là le nuove generazioni siano in tutt'altre faccende affacendate, che non a coltivare nostalgie sovietiche.
Avrebbe avuto un senso, forse, nell'89, ma ora...
Si non so come mai solo ora.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Trovo sempre qualcosa di "sospetto" nel voler censurare i simboli ideologici del passato, di qualunque colore essi siano. Come una paura del passato che ritorna, un non sentirsi sicuri della nuova idologia dominante, che, se fosse forte e salda come proclama, non dovrebbe temere uno sparuto gruppo di nostalgici. In questo senso noi, con il fascismo, forniamo un esempio di grande valore paradigmatico.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
E difatti leggo nell'articolo che neppure la sinistra si è opposta nel merito.
Trovo strani i tempi però:
A vent'anni dalla caduta del Muro, con la Polonia nella UE, non vedo questo "pericolo rosso", e credo che anche là le nuove generazioni siano in tutt'altre faccende affacendate, che non a coltivare nostalgie sovietiche.
Avrebbe avuto un senso, forse, nell'89, ma ora...
Appunto, mi sorgeva lo stesso dubbio, che sia un attacco? In merito sarebbe interessante sentire il capo del governo.
Appunto, mi sorgeva lo stesso dubbio, che sia un attacco? In merito sarebbe interessante sentire il capo del governo.
A chi ti riferisci parlando di "attacco"?
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nella necropoli deserta»
Non lo so, a chi e che fa comodo togliere simboli di sinistra?
Mah...Stando appunto a quanto ci riporta l'articolo, anche la sinistra ha approvato il provvedimento.
Leggo poi dal CorSera:
EMENDAMENTO – La nuova legge infatti proibisce espressamente tutte le immagini che inneggiano a sistemi antidemocratici: l'articolo afferma che è vietata «la produzione, la distribuzione, la vendita o il solo possesso di oggetti che richiamano al fascismo, al comunismo o ad altri simboli di totalitarismi». Uno dei principali promotori della norma è Jaroslaw Kaczynski, fratello gemello del Presidente della Repubblica e capo del partito di opposizione «Legge e Giustizia». Secondo Kaczynski questa legge è sacrosanta perché il comunismo è uno dei simboli negativi del '900: «Nessuna immagine del comunismo ha diritto di esistere in Polonia - ha spiegato ai media locali il leader dell'opposizione - Il comunismo e il suo sistema genocida deve essere comparato al nazismo». Molti storici polacchi condividono la tesi di Kaczynski: «Quello comunista era un sistema terribile e omicida che ha causato la morte di milioni di vite» ha dichiarato lo storico Wojciech Roszkowski. «Non è sbagliata la comparazione con il nazismo - sottolinea lo studioso polacco - e per questo i due sistemi e i loro simboli devono essere trattati allo stesso modo».
Quindi è una decisione che trova ampi consensi un pò ovunque, anche tra gli storici.
La causa di questa delibera va cercata nel passato della Polonia, e nei segni profondi che cinquant'anni di comunismo hanno lasciato in quel paese;
Illuminante, a tal proposito, quest'altro passaggio del medesimo articolo:
PASSATO CHE NON PASSA - Sebbene i comunisti non abbiano più alcuna influenza politica, in Polonia sembra che il passato non voglia proprio passare. Nelle scorse settimane la Polonia infatti è stato il Paese che più si è battuto contro la candidatura di Massimo D'Alema a Ministro degli Esteri dell'Ue. L'ambasciatore della Polonia presso la Ue Tombinski definì D'Alema «un problema» per il suo passato comunista e precisò che era più adatto a quest'incarico «una persona la cui autorità non può essere contestata a causa delle sue appartenenze politiche passate»
Mentre da noi un D'Alema è diventato presidente del Consiglio, per i polacchi un comunista resta sempre comunista, una macchia che impedirebbe una qualsiasi legittimazione democratica, e questo a significare lo spessore della ferita ancora aperta e la serietà della questione.
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nella necropoli deserta»
come ogni Paese che ha vissuto un regime sconfitto, c'è una parte dell'opinione pubblica che si aggrappa alle paranoie del popolino sul ritorno del passato per acquisire consensi.
Mah...Stando appunto a quanto ci riporta l'articolo, anche la sinistra ha approvato il provvedimento.
Leggo poi dal CorSera:
EMENDAMENTO – La nuova legge infatti proibisce espressamente tutte le immagini che inneggiano a sistemi antidemocratici: l'articolo afferma che è vietata «la produzione, la distribuzione, la vendita o il solo possesso di oggetti che richiamano al fascismo, al comunismo o ad altri simboli di totalitarismi». Uno dei principali promotori della norma è Jaroslaw Kaczynski, fratello gemello del Presidente della Repubblica e capo del partito di opposizione «Legge e Giustizia». Secondo Kaczynski questa legge è sacrosanta perché il comunismo è uno dei simboli negativi del '900: «Nessuna immagine del comunismo ha diritto di esistere in Polonia - ha spiegato ai media locali il leader dell'opposizione - Il comunismo e il suo sistema genocida deve essere comparato al nazismo». Molti storici polacchi condividono la tesi di Kaczynski: «Quello comunista era un sistema terribile e omicida che ha causato la morte di milioni di vite» ha dichiarato lo storico Wojciech Roszkowski. «Non è sbagliata la comparazione con il nazismo - sottolinea lo studioso polacco - e per questo i due sistemi e i loro simboli devono essere trattati allo stesso modo».
Quindi è una decisione che trova ampi consensi un pò ovunque, anche tra gli storici.
La causa di questa delibera va cercata nel passato della Polonia, e nei segni profondi che cinquant'anni di comunismo hanno lasciato in quel paese;
Illuminante, a tal proposito, quest'altro passaggio del medesimo articolo:
PASSATO CHE NON PASSA - Sebbene i comunisti non abbiano più alcuna influenza politica, in Polonia sembra che il passato non voglia proprio passare. Nelle scorse settimane la Polonia infatti è stato il Paese che più si è battuto contro la candidatura di Massimo D'Alema a Ministro degli Esteri dell'Ue. L'ambasciatore della Polonia presso la Ue Tombinski definì D'Alema «un problema» per il suo passato comunista e precisò che era più adatto a quest'incarico «una persona la cui autorità non può essere contestata a causa delle sue appartenenze politiche passate»
Mentre da noi un D'Alema è diventato presidente del Consiglio, per i polacchi un comunista resta sempre comunista, una macchia che impedirebbe una qualsiasi legittimazione democratica, e questo a significare lo spessore della ferita ancora aperta e la serietà della questione.
Quindi sembrerebbe una "svolta democratica", ma non capisco perchè dopo 30 anni, comunque se così fosse è un passo avanti, ma più che il proibizionismo sarebbe più logico sensibilizzare le generazioni sugli errori dei totalitarismi europei, da una parte all'altra.
Più giù nell'articolo si può leggere "lo scopo dei politici polacchi è chiaro: «rendere invisibile il comunismo». Il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski ha ribadito che il Palazzo della Cultura e della Scienza, il più alto grattacielo in Polonia, deve essere abbattuto solo perché è un regalo fatto da Stalin" questo non mi sembra il modo più corretto per dimenticare un passato per questo parlo di sensibilizzazione.
ma infatti qui nessuno sa cosa volgia dire davvero, nessuno
diciamo che per un motivo a me oscuro il sistema ha fatto si che nessuno lo dica.
Ma se vieni dalle mie parti a 100 m da casa mia ho 2 fosse comuni dove sono stati uccisi dopo la seconda guerra mondiale 50 civili per il solo motivo di essere sospettati di essere di destra.
Detto questo, anche io penso che le ideologie nascono-continuano-muoiono nella testa delle persone e non è elimandone i simboli che si leva il "pericolo"; però penso anche che se generalmente, come in Italia, devono essere censurati o comunque messi al bando i simboli che furono del vecchio fascismo, non vedo perchè non debbano allora essere messi al bando anche quelli del comunismo che di danni ne ha fatti -perlomeno, ma io penso anche di più- in egual misura.
diciamo che per un motivo a me oscuro il sistema ha fatto si che nessuno lo dica.
Ma se vieni dalle mie parti a 100 m da casa mia ho 2 fosse comuni dove sono stati uccisi dopo la seconda guerra mondiale 50 civili per il solo motivo di essere sospettati di essere di destra.
In guerra ci sono azioni moralmente discutibili, partigiani condannati a morte durante processi lampo perchè "forse" colpevoli di crimini di guerra, civili uccisi dalla sinistra civili uccisi dalla destra, stupri da un lato e campi di concentramento dall'altro, penso che sia futile litigare su chi ne abbia fatte di meno.
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