Simulazione di reato e procurato allarme. Questi i reati per cui e' stato denunciato alla procura dalla digos il giornalista collaboratore della redazione genovese del 'Giornale' Francesco Guzzardi accusato di essersi auto inviato un messaggio minatorio corredato da stella a cinque punte. Questo il testo del mesaggio: 'non abbiamo ancora deciso se spaccare prima il culo al vostro servo Gizzardi l'infame della Valbisagno e degli sbirri o passare prima da voi molto presto lo scoprirete '. Il mesaggio, scritto a mano, era stato messo sotto la porta della redazione del ' Giornale' di viale Brigate Partigiane la scorsa settimana.
C'era stata un'immediata denuncia alla polizia. La stella a cinque punte aveva spinto gli agenti della digos ad farsi carico del caso. Il giornalista era stato convocato in questura. Una semplice prova calligrafica aveva fatto emergere la verita'. Guzzardi ha ammesso di avere vergato il mesaggio dicendo di essere stato oggetto di minacce insieme ad altri membri della sua famiglia in seguito alla propria attivita' di giornalista nel quartiere della Valbisagno e di avere scelto questo 'singolare' modo per sollevare il caso e fare partire un'indagine.
C'era stata un'immediata denuncia alla polizia. La stella a cinque punte aveva spinto gli agenti della digos ad farsi carico del caso. Il giornalista era stato convocato in questura. Una semplice prova calligrafica aveva fatto emergere la verita'. Guzzardi ha ammesso di avere vergato il mesaggio dicendo di essere stato oggetto di minacce insieme ad altri membri della sua famiglia in seguito alla propria attivita' di giornalista nel quartiere della Valbisagno e di avere scelto questo 'singolare' modo per sollevare il caso e fare partire un'indagine.
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