PALERMO - La procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio del parlamentare dell'Udc ed ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro per concorso in associazione mafiosa. Secondo il procuratore Francesco Messineo e il sostituto Nino Di Matteo, Cuffaro ha tenuto un comportamento teso a rafforzare in maniera sistematica e continuativa l'associazione mafiosa. Cuffato è già stato condannato in primo grado a 5 anni nel processo alla Talpe della Dda per favoreggiamento, con una richiesta in appello di aggravamento della pena a 8 anni in ordine all'aggravante di avere agevolato l'organizzazione criminale.
ROMA - La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha respinto la richiesta di arresto nei riguardi del sottosegretario Nicola Cosentino. Contro l'arresto hanno votato 11 deputati, in 6 si sono espressi a favore del provvedimento giudiziario mentre il radicale Maurizio Turco si è astenuto.
Ad esprimersi definitivamente sulla richiesta della magistratura sarà l'aula di Montecitorio tra un paio di settimane.
Due notizie, entrambe freschissime, che rimarcano (ce ne fosse stato bisogno) come Mafia e Camorra siano forti più che mai, introdotte nei palazzi del potere, difese dai rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero combatterle.
Una cosa per cui provo grande vergogna e dispiacere.
Tra l'altro abbiamo un presidente del consiglio mafioso, quindi c'è poco da meravigliarsi.
Speravo che almeno su Cosentino riuscissero a sembrare dei politici "normali", e invece no, l'omertà prima di tutto. Un camorrista fatto e finito che non solo è sottosegretario, ma diventerà pure presidente di una Regione.
ROMA - La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha respinto la richiesta di arresto nei riguardi del sottosegretario Nicola Cosentino. Contro l'arresto hanno votato 11 deputati, in 6 si sono espressi a favore del provvedimento giudiziario mentre il radicale Maurizio Turco si è astenuto.
Ad esprimersi definitivamente sulla richiesta della magistratura sarà l'aula di Montecitorio tra un paio di settimane.
Due notizie, entrambe freschissime, che rimarcano (ce ne fosse stato bisogno) come Mafia e Camorra siano forti più che mai, introdotte nei palazzi del potere, difese dai rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero combatterle.
Una cosa per cui provo grande vergogna e dispiacere.
Tra l'altro abbiamo un presidente del consiglio mafioso, quindi c'è poco da meravigliarsi.
Speravo che almeno su Cosentino riuscissero a sembrare dei politici "normali", e invece no, l'omertà prima di tutto. Un camorrista fatto e finito che non solo è sottosegretario, ma diventerà pure presidente di una Regione.
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