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Cattolicesimo e ignoranza.

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    #61
    Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
    In effetti la tua osservazione, parlando di "fedele medio", è un dato di fatto e non negabile; personalmente ritengo che sia anche una diretta conseguenza di come viene "elaborata" la dottrina di fede nel sociale.
    Ci sono almeno tre livelli in tal senso: quello "ufficiale", affidato alle istituzioni religiose; quello "ordinario", che è dominio di tutti (e spesso sfocia nel "superstizioso" uscendo dai canoni della fede); quello "accademico", che è prerogativa di chi produce il sapere religioso.
    E' chiaro come questi livelli presentino dei gap evidenti. Dovrebbe essere il canale ufficiale, tendendo le braccia ad entrambi gli altri ambiti, a fare da collante/collegamento per gli altri due. Purtroppo spesso non accade con le conseguenze che riporti: davanti al timore di una Chiesa che si spopola si scende facilmente a "compromessi".

    Perfetto...adesso,sulla base di quanto dici,rispondi alla mia prima domanda


    Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
    Sicuramente ci sono eccezioni ma è possibile che i dogmi della chiesa si possano accettare solo con una buona dose di ignoranza e che anche un minimo di cultura,faccia porre delle domande incompatibili con il cattolicesimo?
    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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      #62
      Il problema che ora le informazioni viaggiano più velocemente della fede
      Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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        #63
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Questo è evidente...Così come se entro in una libreria della San Paolo è difficile che mi ritrovi la vecchietta, mentre è probabile che vi siano dei credenti interessati a vedere se e come le verità di fede reggano e dove si fondino.
        Ma, vedi, io per esempio capisco benissimo chi magari va a Lourdes o nei santuari, trascinato dalla disperazione, a volte, più che dalla fede o da una fede ragionevole e ragionata:
        Ma una religione è anche questo, toccando la spiritualità serve anche come palliativo, come cura per i mali interiori, e qui la ragione e la cultura possono poco...C'è poi da dire che a riconoscere Cristo come figlio di Dio non furono i grandi dottori di Isralele, ma dei pescatori, dei lebbrosi, dei disperati.
        Il cattolicesimo ha, fin dalla sua origine, questa sua grande, maggioritaria componente di basso popolo.

        Mettiamola terra terra,altrimenti parliamo e non ci capiamo

        Perchè se entro in una chiesa Anglicana,Protestante,Ortodossa,Evangelica etc.etc.etc(Non in Italia),trovo gente di un certo spessore mentre in una chiesa cattolica trovo solo vecchie rincoglionite?
        « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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          #64
          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
          Mettiamola terra terra,altrimenti parliamo e non ci capiamo

          Perchè se entro in una chiesa Anglicana,Protestante,Ortodossa,Evangelica etc.etc.etc(Non in Italia),trovo gente di un certo spessore mentre in una chiesa cattolica trovo solo vecchie rincoglionite?
          No, dai Tu parlavi di pellegrinaggi, e lì siamo d'accordo;
          In chiesa ci vanno tutti i tipi di fedeli, da quelli che non andrebbero a Lourdes nemmeno a pagarli, fino a chi crede che le rivelazioni private, le apparizioni, il miracoloso (che sfocia poi, sovente, nel superstizioso) sono più importanti degli stessi Vangeli.
          Teniamo presente che il Cattolicesimo è una realtà di un miliardo e trecento milioni di persone circa:
          Bisogna piuttosto chiedersi chi di quel miliardo e passa sa davvero di cosa si parla, e cosa comporti, quando si dice aderente alla chiesa apostolica romana.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            #65
            Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
            Perfetto...adesso,sulla base di quanto dici,rispondi alla mia prima domanda
            Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
            Sicuramente ci sono eccezioni è possibile che i dogmi della chiesa si possano accettare solo con una buona dose di ignoranza e che anche un minimo di cultura,faccia porre delle domande incompatibili con il cattolicesimo?
            Diciamo che quello che spesso si intende per "dogmi della chiesa" rappresenta, in realtà, una "elaborazione" a livello "ordinario" del sapere religioso, modellata sul substrato culturale del fedele.
            Il livello "ufficiale" (istituzioni religiose), pur enunciando in forma rigorosa (e necessariamente sintetica) i contenuti di tale sapere, provenienti dal livello "accademico", spesso non si preoccupa di come questi vengano recepiti dal fedele. Rischia di velare quindi tutto con un atteggiamento forse "drasticamente permissivo" che punta innanzitutto a suscitare/alimentare lo spirito religioso (detto in soldoni: "riempire le chiese"). Tale spirito ovviamente prescinde dal grado culturale e, se da un canto sortisce l'effetto di attrarre alla fede "ad ampio spettro" (vedi vecchina che più che del Dogma Trinitario si preoccupa di come guadagnarsi il posto fisso in paradiso ), d'altro canto potrebbe allontanare i soggetti culturalmente più esigenti (diciamo così ).

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              #66
              Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
              Diciamo che quello che spesso si intende per "dogmi della chiesa" rappresenta, in realtà, una "elaborazione" a livello "ordinario" del sapere religioso, modellata sul substrato culturale del fedele.
              Il livello "ufficiale" (istituzioni religiose), pur enunciando in forma rigorosa (e necessariamente sintetica) i contenuti di tale sapere, provenienti dal livello "accademico", spesso non si preoccupa di come questi vengano recepiti dal fedele. Rischia di velare quindi tutto con un atteggiamento forse "drasticamente permissivo" che punta innanzitutto a suscitare/alimentare lo spirito religioso (detto in soldoni: "riempire le chiese"). Tale spirito ovviamente prescinde dal grado culturale e, se da un canto sortisce l'effetto di attrarre alla fede "ad ampio spettro" (vedi vecchina che più che del Dogma Trinitario si preoccupa di come guadagnarsi il posto fisso in paradiso ), d'altro canto potrebbe allontanare i soggetti culturalmente più esigenti (diciamo così ).
              Scusate, sintetizzo ulteriormente.
              Se le istituzioni religiose si preoccupassero di più di come viene percepita la dottrina dai fedeli, e provvedessero in tal senso, è probabile che avremmo chiese meno piene, ma necessariamente con gente di una maggiore cultura.

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                #67
                C'è una pagina nei diari di Lucia dos Santos, la veggente di Fatima, dove ricorda il giorno del famoso "miracolo del sole", e dove lei descrive la folla che quasi stritola i tre bambini al passaggio verso la Cova di Iria, una folla composta per lo più da disperati, malati, anziani, fanciulli, madri e padri del volgo, lo strato "basso", una folla che implora grida, toccando i veggenti, una grazia, un segno, e Lucia, con acume, riflette "se per soli tre bambini si mosse tutta quella folla, che cosa era, allora, quando per i paesi della Palestina camminava il Signore?.."
                Ecco, la fede non è solo quella "alta" di chi può spiegarci a menadito tutti i dogmi e tutta la dottrina, ed ogni passo del Vangelo, non è nato così il cristianesimo;

                Il cristianesimo è la religione del Dio incarnato, vi è questo al principio (nella venuta del Verbo che si fa carne) e alla fine (nella morte del Dio crocifisso nella sua carne) della parabola terrena del Fondatore.
                Al passaggio di Cristo l'uomo, oggi come ieri, chiede un segno, vuol toccare Dio in tutta la sua umanità, che la Chiesa ha forse troppo coperto da secoli di speculazioni dogmatiche, ed ecco perchè oggi non riusciamo più a comprendere il religioso popolare, che si nutre di senso e sentimento, che non sa rispondere magari sulla Trinità o sul concetto di consustanzialità del corpo e del sangue di Cristo, ma che quel corpo e quel sangue crede vivo, lo cerca, lo vuole toccare, come in Palestina quando Cristo andava per guarire le genti che incontrava.

                Quelle folle - le prime a riconoscere la sua eccezionalità - avrebbero saputo rispondere, da laureati, a qualunque domanda sul divino, con un microfono davanti al naso?
                Ovviamente no, ma i Vangeli ci raccontano che erano più vicine alla Verità di quanto lo fossero i dotti farisei che interrogavano Gesù.
                C'è un Cristo di carne e di sangue, un Cristo che mangia anche coi farisei o i pubblicani, che si fa accompagnare da donne di dubbia reputazione;
                C'è un Cristo che lega la sua divinità alla terra, non all'astrazione teologica (c'è anche quella, certo, ma la teologia la riserva ai suoi discepoli ed ai dottori dei Giudei nelle sinagoghe), c'è un Cristo a cui le donne abbracciano le ginocchia o lavano, coi capelli, i suoi piedi, un Cristo che, pure nella gloria della sua risurrezione, invita ancora l'incerto Tommaso a mettere le sue dita nella carne, e toccare quel corpo divino che contiene già, è già tutta la teologia.

                Il Cattolicesimo oggi è il visibile corpo di Cristo, ed in quanto universale vi conprende tutto, anche chi, per la sua fede, non ha bisogno di altro che delle semplici parabole di Gesù, di andare alla fonte, all'origine della Parola salvifica, Parola che si è fatta carne, viva ancora oggi, e per questo produce gli stessi effetti, sui semplici, che provocava allora per i paesi della Galilea e della Giudea.
                La pretesa di arrivare a Cristo col solo intelletto, con la Sola Scriptura (come vogliono i protestanti) è falsa, perchè non tiene nel dovuto conto l'umanità di Cristo, che ha avvinto i suoi anche col segno, per impossessarsi poi dello spirito e della mente di chi lo ha seguito.
                E' manicheismo scindere la natura di Cristo, che è tanto divina quanto umana, e di cui partecipa, completamente, tanto l'intelletto quanto l'istinto del cristiano, ed è per questo che il Cattolicesimo conosce, a fianco degli Agostino e dei Tommaso d'Aquino, anche le Loudes e le Fatima, i Santi i veggenti ed i guaritori, così come il fedele che vuole essere vinto dalla armonia della ragione e quello che nulla sa della sapienza dei libri ma tutto conosce alla stessa maniera.

                La Chiesa non può rinunciare, sulle orme di Cristo, ad essere anche corpo oltre che capo.
                Last edited by Sean; 07-11-2009, 20:02:32.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  #68
                  ..

                  Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                  Guardavo in tv una serie di interviste a cattolici in pellegrinaggio e notavo che il fedele medio è molto avanti negli anni,spesso del sud e quasi sempre con al massimo il diploma elementare conseguito.Ho iniziato a pensarci e raramente ho riscontrato esempi di praticanti di estrazione sociale e cultura più elevata.
                  Sicuramente ci sono eccezioni ma è possibile che i dogmi della chiesa si possano accettare solo con una buona dose di ignoranza e che anche un minimo di cultura,faccia porre delle domande incompatibili con il cattolicesimo?
                  scusami ma quest'analisi che sopra hai scritto , a me , appare come la vera nemesi dell'intelletto. , brutalmente , direi da osteria.
                  Ti ricordo che l'animo umano ben al di sopra dell'intelligenza prettamente logica non è misurabile da cariche istituzionali o bravura con i logaritmi.
                  mi sembra un analisi assai superficiale.
                  peace&love

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                    #69
                    Il fedele del sud ama ostentare la propria fede. NOn scordiamolo.

                    Un protestante o un anglicano concepisce la fede come un processo interiore piu che come una manifestazione esteriore.

                    Io credo che fondamentalmente sia una questione di forma, e che man mano si scenda come latitudine...si senta il bisogno di ostentare maggiormente la propria fede.
                    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                      #70
                      Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                      Il fedele del sud ama ostentare la propria fede. NOn scordiamolo.

                      Un protestante o un anglicano concepisce la fede come un processo interiore piu che come una manifestazione esteriore.

                      Io credo che fondamentalmente sia una questione di forma, e che man mano si scenda come latitudine...si senta il bisogno di ostentare maggiormente la propria fede.
                      Questa è indubbiamente un'altra verità, tanto che, senza il bisogno di scomodare le altre confessioni cristiane, lo stesso cattolicesimo, in Italia, è assai diverso, nelle sua manifestazioni, a Milano rispetto a Napoli, in Baviera piuttosto che nella calda Spagna.
                      Si devono tenere in debito conto, come fai notare, la cultura e l'antropologia propria dei popoli e degli uomini nel loro esprimere il religioso.
                      Last edited by Sean; 07-11-2009, 19:30:53.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

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                        #71
                        Originariamente Scritto da Sciamannado Visualizza Messaggio
                        scusami ma quest'analisi che sopra hai scritto , a me , appare come la vera nemesi dell'intelletto. , brutalmente , direi da osteria.
                        Ti ricordo che l'animo umano ben al di sopra dell'intelligenza prettamente logica non è misurabile da cariche istituzionali o bravura con i logaritmi.
                        mi sembra un analisi assai superficiale.
                        Prima di tutto,devo chiederti se hai idea di cosa significhi "Nemesi".
                        Visto il modo in cui l'hai usato,dubito ne conosca il significato ma andiamo avanti....devo anche ricordarti che analisi è femminile e di conseguenza il suo articolo prevede un apostrofo ma anche volendo andare oltre errori grammaticali e paroloni usati a sproposito,la sola cosa che mi viene da dirti è:e quindi????













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                          #72
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Questa è indubbiamente un'altra verità, tanto che, senza il bisogno di scomodare le altre confessioni cristiane, lo stesso cattolicesimo, in Italia, è assai diverso, nelle sua manifestazioni, a Milano rispetto a Napoli, in Baviera piuttosto che nella calda Spagna.
                          Si devono tenere in debito conto, come fai notare, la cultura e l'antropologia propria dei popoli e degli uomini nel loro esprimere il religioso.
                          vero ma il numero di "fedeli attivi" al sud aumenta di parecchio e stranamente si abbassa il livello di istruzione media.
                          Detto ciò,me ne vac' a durmì,visto che sono quasi le due....rispondo domani con calma a te e allo scienziato logorroico che si autoquota
                          « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                            #73
                            Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                            Il fedele del sud ama ostentare la propria fede. NOn scordiamolo.

                            Un protestante o un anglicano concepisce la fede come un processo interiore piu che come una manifestazione esteriore.

                            Io credo che fondamentalmente sia una questione di forma, e che man mano si scenda come latitudine...si senta il bisogno di ostentare maggiormente la propria fede.
                            Devo dire, collegandomi a quello che dicevo in un post precedente, che mi ha sempre attratto (da laico, s'intende) il rigore formale luterano, così antitetico rispetto al folklore di molto cattolicesimo e la sua concezione tragica dell'esistenza umana, rispetto al buonismo cattolico.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                              #74
                              Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                              Mettiamola terra terra,altrimenti parliamo e non ci capiamo

                              Perchè se entro in una chiesa Anglicana,Protestante,Ortodossa,Evangelica etc.etc.etc(Non in Italia),trovo gente di un certo spessore mentre in una chiesa cattolica trovo solo vecchie rincoglionite?
                              Ecco, sempre più concreto, questo mi piace



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                                #75
                                Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                                Il fedele del sud ama ostentare la propria fede. NOn scordiamolo.

                                Io credo che fondamentalmente sia una questione di forma, e che man mano si scenda come latitudine...si senta il bisogno di ostentare maggiormente la propria fede.
                                Dici?




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