Amore per la patria...

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  • Dehor
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    • May 2009
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    #76
    Originariamente Scritto da madmax68 Visualizza Messaggio
    Fiero di essere italiano? Perchè sei mai stato cinese in vita tua? E che significa essere italiano o cinese? Che valore aggiunto ti da? Forse se ti viene un cancro (esempio stupido scusami) tu non muori e il cinese si? O forse il tuo essere italiano dovrebbe renderti fiero di una classe politica inefficente?

    E' un etichetta che ti hanno attaccato sopra. Certo ci sono le tradizioni e tutto il resto. Io ad esempio amo Roma. Perchè ci sono nato, perchè la vivo e rappresenta qualcosa per ME. Ma al di fuori per me Canicatti o Bujumbura sono la stessa cosa. E poi che ti debbo dire...sarò fatto male io
    Tu ami Roma perchè ci sei nato perchè la vivi e rappresenta qualche cosa di te, io per lo stesso motivo amo l'ITALIA

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    • warry
      Bodyweb Advanced
      • Feb 2009
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      #77
      Originariamente Scritto da Dan Master's Visualizza Messaggio
      Invece viviamo parcellizzati nelle nostre regioni,città,vie,case,stanze, ognun per sé e Dio per tutti.
      tutte le persone che conosco sono parcellizzate in se stesse sisi

      la differenza sta nel saper sfruttare gli altri quando servono, dandogli le giuste, finte, motivazioni.

      politica, religione, patria, solo invenzioni

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      • ma_75
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        #78
        Originariamente Scritto da warry Visualizza Messaggio
        tutte le persone che conosco sono parcellizzate in se stesse sisi

        la differenza sta nel saper sfruttare gli altri quando servono, dandogli le giuste, finte, motivazioni.

        politica, religione, patria, solo invenzioni
        Se la politica è un'invenzione deduco che la condizione naturale dell'uomo sia l'anarchia?
        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
        ma_75@bodyweb.com

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        • warry
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          • Feb 2009
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          #79
          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
          Se la politica è un'invenzione deduco che la condizione naturale dell'uomo sia l'anarchia?
          politica e' solo il nome dato allo studio dei rapporti di forza in un gruppo sociale

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          • ma_75
            Super Moderator
            • Sep 2006
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            #80
            Originariamente Scritto da warry Visualizza Messaggio
            politica e' solo il nome dato allo studio dei rapporti di forza in un gruppo sociale

            Se non ricordo male la politica è l'arte di governare la città e, per estensione la cosa pubblica. In quanto tale connaturata alla società umana, salvo che se ne proponga, appunto, un modello anarchico.
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • Manx
              Pornotrainer SdS ("Mezzo-morto") - Arrivederci Bud. R.I.P
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              • Un tempo e per tanto tempo in Germania...
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              #81
              Originariamente Scritto da warry Visualizza Messaggio
              politica e' solo il nome dato allo studio dei rapporti di forza in un gruppo sociale
              forse nel peggiore manuale di sociologia potevi trovare una definizione cosi' riduttiva e superficiale.

              SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
              Anarco-Training
              M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
              No mental :seg: Crew
              Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
              I.O.M Jesi & Vallesina

              Le domande dell'aspirante bidibolder
              Originariamente Scritto da TONY_98
              Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
              Originariamente Scritto da Perineo
              vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
              Originariamente Scritto da Spratix
              C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
              Fai da te - Il tagliando
              Originariamente Scritto da erstef
              Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
              Disagio alimentare & logistica bidibolder
              Originariamente Scritto da Gianludlc17
              se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
              Estetica rulez
              Originariamente Scritto da 22darklord23
              la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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              • Ten. kawalsky
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                #82
                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                Se non ricordo male la politica è l'arte di governare la città e, per estensione la cosa pubblica. In quanto tale connaturata alla società umana, salvo che se ne proponga, appunto, un modello anarchico.
                i rapporti tra i cittadini forse... penso nasca da quello...

                manx pure il tu il venerdì sera a casa? niente festini in germania?

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                • ma_75
                  Super Moderator
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                  #83
                  Originariamente Scritto da Ten. kawalsky Visualizza Messaggio
                  i rapporti tra i cittadini forse... penso nasca da quello...

                  manx pure il tu il venerdì sera a casa? niente festini in germania?
                  Etimologicamente la politica è l'arte di amministrare la polis che, in italiano, corrisponde alla città in senso lato, ovvero città in senso fisico ma anche coloro che la abitano, dal momento che costituiscono un corpo unico con la città. Mi chiedevo, quindi, a che tipo di società si pensasse quando si parlava di una società senza politica.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                  • Ten. kawalsky
                    Bodyweb Advanced
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                    #84
                    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                    Etimologicamente la politica è l'arte di amministrare la polis che, in italiano, corrisponde alla città in senso lato, ovvero città in senso fisico ma anche coloro che la abitano, dal momento che costituiscono un corpo unico con la città. Mi chiedevo, quindi, a che tipo di società si pensasse quando si parlava di una società senza politica.
                    mah, non esiste una società senza politica... pure nella preistoria se ci si pensa c'erano delle gerarchie, che possono essere intese come la forma antica di politica e diritto... l'anarchia vera e propria non esiste se non in kenshiro... ma pure là esiste la legge del piu forte... cioè... è utopia...pura utopia

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                    • LARRY SCOTT
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                      #85
                      Originariamente Scritto da madmax68 Visualizza Messaggio
                      P.S Per tua info voto AN

                      Povero Almirante, allora

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                      • warry
                        Bodyweb Advanced
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                        #86
                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        Se non ricordo male la politica è l'arte di governare la città e, per estensione la cosa pubblica. In quanto tale connaturata alla società umana, salvo che se ne proponga, appunto, un modello anarchico.
                        questa e' solo una definizione, solo una delle piu' caritatevoli. io mi riferivo alle ragioni politiche per cui si richiede una scelta o si obbliga qualcuno a fare una scelta, o si spingono individui a vivere in un determinato modo o a morire in un altro. in questo post si parla di patria, morti per la patria e altre cose che con sono vendute come ragioni politiche. in questo senso la politica e' una invenzione come la religione e le patrie umane.

                        Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
                        forse nel peggiore manuale di sociologia potevi trovare una definizione cosi' riduttiva e superficiale.
                        dici? io la trovo corretta. lui ha citato aristotele e per aristotele era l'arte del governo tra pari. questo governo si basava sulla capacita' di spostare piu' consenso verso un'idea o l'altra al fine di acquistare potere e governare al proprio modo. tanto e' vero che la cittadinanza non era di tutti ma solo di pochi e il bene finale era quello di quei pochi, basta ricordare il discorso degli ambasciatori ateniesi ai melii durante la guerra del peloponneso. in ogni gruppo sociale c'e' una dinamica di forza, questa forza e' finalizzata ad ottenere il potere sul gruppo. la politica e' un modo per studiare questa dinamica e il modo in cui si organizza. poi puo' anche diventare dottrina, credo oppure manifesto o ideale... ma scavando alla fine si trova sempre il fondo. togliendo gli orpelli inutili sono solo diverse modalita' per esprimere la propria concezione di potere, tutto sta a come si riesca a pubblicizzare il proprio credo politico. si puo' giungere addirittura a convincere altri esseri umani a morire per il beneficio di una finzione, di una ideologia... figurati un po', morire per una credenza, per una costruzione fittizia e parziale del mondo e delle sue dinamiche

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                        • Dan Master's
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                          • liguria, west coast, dal verdummaro a parlare di giustizia.
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                          #87
                          Originariamente Scritto da warry Visualizza Messaggio
                          tutte le persone che conosco sono parcellizzate in se stesse sisi

                          la differenza sta nel saper sfruttare gli altri quando servono, dandogli le giuste, finte, motivazioni.

                          politica, religione, patria, solo invenzioni
                          Politica e patria invenzioni dell'uomo (non tocco volutamente la religione, ma sotto alcuni aspetti ci starebbe)?
                          Certo, invenzioni necessarie per vivere meglio, emanazioni della stessa natura umana, natura sociale per minimizzare (non eliminare) la violenza degli uni contro gli altri, un singolo può dirsi tale solo perchè vive in gruppo ed un gruppo non esiste senza singoli individui.
                          Il fatto che siano invenzioni non ne modifica l'importanza, vanno difese coi denti perché sono le nostre.
                          Ciò non significa distruggere le altre tradizioni, ma neanche distruggere le proprie.
                          I giochi di potere ci sono, in democrazia vince la maggioranza, ma nella democrazia liberale la minoranza ha diritto di esprimersi ed esistere, ognuno ha il proprio ruolo.
                          Sfruttamento? termine improprio, ogni cittadino ha diritto di scegliere ed esiste anche la collaborazione, non solo lo sfruttamento.

                          La consapevolezza che gli individui uniti sono più forti che singoli fa nascere l'amor di patria.
                          Il nichilismo di chi rinuncia a questo non porta a nulla.

                          La domanda anarchica: "staremmo meglio senza questa o quella costrizione?Senza questa o quella legge?" è una domanda corretta, la forma di governo deve essere meno costrittiva possibile, ma deve esistere poichè è destino degli uomini vivere in in società.

                          Il problema è questo, in Italia non esiste una solida tradizione in questo senso ed il rischio di cadere in discorsi come il tuo (tanto è tutto uno sfruttamento) è altissimo.

                          Allora rinunciamo alla patria quindi allo sfruttamento ed alla legge magari e vediamo cosa resta.
                          Last edited by Dan Master's; 31-10-2009, 00:26:15.

                          Routine:
                          http://www.youtube.com/watch?v=ZX0KunkVOog

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                          • warry
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                            #88
                            Originariamente Scritto da Dan Master's Visualizza Messaggio
                            Politica e patria invenzioni dell'uomo (non tocco volutamente la religione, ma sotto alcuni aspetti ci starebbe)?
                            Certo, invenzioni necessarie per vivere meglio, emanazioni della stessa natura umana, natura sociale per minimizzare (non eliminare) la violenza degli uni contro gli altri, un singolo può dirsi tale solo perchè vive in gruppo ed un gruppo non esiste senza singoli individui.
                            Il fatto che siano invenzioni non ne modifica l'importanza, vanno difese coi denti perché sono le nostre.
                            Ciò non significa distruggere le altre tradizioni, ma neanche distruggere le proprie.
                            I giochi di potere ci sono, in democrazia vince la maggioranza, ma nella democrazia liberale la minoranza ha diritto di esprimersi ed esistere, ognuno ha il proprio ruolo.
                            Sfruttamento? termine improprio, ogni cittadino ha diritto di scegliere ed esiste anche la collaborazione, non solo lo sfruttamento.

                            La consapevolezza che gli individui uniti sono più forti che singoli fa nascere l'amor di patria.
                            Il nichilismo di chi rinuncia a questo non porta a nulla.

                            La domanda anarchica: "staremmo meglio senza questa o quella costrizione?Senza questa o quella legge?" è una domanda corretta, la forma di governo deve essere meno costrittiva possibile, ma deve esistere poichè è destino degli uomini vivere in in società.

                            Il problema è questo, in Italia non esiste una solida tradizione in questo senso ed il rischio di cadere in discorsi come il tuo (tanto è tutto uno sfruttamento) è altissimo.

                            Allora rinunciamo alla patria quindi allo sfruttamento ed alla legge magari e vediamo cosa resta.
                            io non parlo di importanza. dico che sono finzioni. tant'e' vero che mentre si vuole costruire una nazione (come se si potesse dire cosa e' nazione) altre persone rivendicano l'indipendenza sul medesimo suolo... cosa divide i due modi di pensare? solo chi vincera' lo scontro, non la verita'.

                            allo stesso modo in cui io e te possiamo difendere il diritto della minoranza ad avere una sua voce "perche' e' linfa vitale per una realta'" altre persone, altrettanto intelligenti, con altrettettanta cultura e ragion di causa, possono dire che la voce della minoranza mina la forza di quella stessa realta'... cosa ci fa essere diversi in questo caso? la sola capacita' di reclutare consenso, non la correttezza di una delle due posizioni.

                            qui si sta parlando di quanto rispetto bisogna portare per chi e' morto per la "patria", ma cos'e' patria? territorio? cultura? lingua? vogliamo fare come il manzoni? patria tutto e il contrario di tutto? se basta la lingua, allora chiunque la parla e' parte della nostra nazione. la religione? mmm non credo che esista qualcosa di piu' abusato e falso, la fede puo' esistere ma la religione e' una dottrina, quindi creata ad hoc. per il resto lasciamo che la poesia sia solo poesia...

                            io non penso assolutamente che tutto sia sfruttamento, penso che giustificare delle carneficine con scuse ridicole come la patria o la politica sia inutile e soprattutto un raggiro per chi non ha mezzi per andare a fondo nelle cose.

                            io non ho parlato di leggi o costituzioni, anche se sono figlie di una classe dirigente che nasce proprio da quelle dinamiche di potere e quindi eticamente prive di valori, le ritengo indispensabili. esattamente come in un certo periodo della storia europea era indispensabile la presenza di un forte senso religioso e la presenza di un controllo "religioso" sulla societa'.

                            ma il fatto che una cosa sia necessaria non la rende automaticamente giusta o anche solo gradevole.

                            non credo poi che la patria nasca dalla "consapevolezza che gli individui uniti sono più forti che singoli", non capisco bene cosa tu voglia dire... cioe' cosi' qualunque cosa e' patria.

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                            • Dan Master's
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                              #89
                              Originariamente Scritto da warry Visualizza Messaggio
                              io non parlo di importanza. dico che sono finzioni. tant'e' vero che mentre si vuole costruire una nazione (come se si potesse dire cosa e' nazione) altre persone rivendicano l'indipendenza sul medesimo suolo... cosa divide i due modi di pensare? solo chi vincera' lo scontro, non la verita'.

                              Patria è ciò che tu vivi come tale ed è diversa per tanti popoli
                              Ciò non dà meno importanza alla vittoria (chi vince ha in quel momento ragione), il relativismo non è una soluzione, giacchè è la mia patria sarebbe bello amarla.

                              allo stesso modo in cui io e te possiamo difendere il diritto della minoranza ad avere una sua voce "perche' e' linfa vitale per una realta'" altre persone, altrettanto intelligenti, con altrettettanta cultura e ragion di causa, possono dire che la voce della minoranza mina la forza di quella stessa realta'... cosa ci fa essere diversi in questo caso? la sola capacita' di reclutare consenso, non la correttezza di una delle due posizioni.

                              Certo e non c'è nulla di male, chi ha il consenso vince perchè esprime il volere dei più. Non si può gettare alle ortiche un valore come questo solo perchè è nostro e basta, ma bisogna difenderlo coi denti perchè nostro, storicamente poi la scorrettezza di alcune posizioni vengono determinate dalla pratica, per dirne una il comunismo si è accartocciato su se stesso.

                              qui si sta parlando di quanto rispetto bisogna portare per chi e' morto per la "patria", ma cos'e' patria? territorio? cultura? lingua? vogliamo fare come il manzoni? patria tutto e il contrario di tutto? se basta la lingua, allora chiunque la parla e' parte della nostra nazione. la religione? mmm non credo che esista qualcosa di piu' abusato e falso, la fede puo' esistere ma la religione e' una dottrina, quindi creata ad hoc. per il resto lasciamo che la poesia sia solo poesia...

                              Certo relativizzando tutto (operazione che rivela comunque una riflessione) perde senso tutto, anche difendere la patria.
                              Attenzione così si lascia campo aperto a chi viene per distruggere.
                              America ed Unione Sovietica hanno fermato 60 anni fa l'avanzata nazista (non voglio discutere il bene o male), due paesi diversissimi, ma con un enorme amor di patria.
                              Se avessero ragionato in maniera relativista pensando che in fondo nessuno ha ragione e che tanto son solo poesie?
                              Sicuramente l'hanno fatto per motivi pratici, sopravvivenza in primis, ma l'hanno fatto e credo che in mezzo ci sia quell'amor di patria che nasce da motivi pratici e non per questo è meno nobile.


                              io non penso assolutamente che tutto sia sfruttamento, penso che giustificare delle carneficine con scuse ridicole come la patria o la politica sia inutile e soprattutto un raggiro per chi non ha mezzi per andare a fondo nelle cose.

                              Patria non è una scusa, è un insieme di valori (anche economici perché no) che spingono gli individui a difendere ciò che è loro.
                              Non sto parlando di iperuranio o di qualcosa di perfetto, ma di qualcosa di terreno, imperfetto perchè umano, ma nostro.


                              io non ho parlato di leggi o costituzioni, anche se sono figlie di una classe dirigente che nasce proprio da quelle dinamiche di potere e quindi eticamente prive di valori, le ritengo indispensabili. esattamente come in un certo periodo della storia europea era indispensabile la presenza di un forte senso religioso e la presenza di un controllo "religioso" sulla societa'.

                              Leggi e costituzioni sono figlie di una classe dirigente nata dalle dinamiche di potere, certo.
                              Che siano eticamente prive di valori non ci giurerei, anche nel peggiore dei casi lo stato ed il suo potere sono la ricerca della violenza minima necessaria per tenere un popolo fuori dall'anarchia, senza di esse la violenza e la mancanza di etica sarebbero all'ordine del giorno.
                              Eticamente privo di valori? Il più efficiente deve comandare, il più meritevole per motivi pratici deve comandare, il più meritevole (pur sapendo che la perfezione non esiste essendo la poiltica una scienza umana), questa è una forma di etica.
                              Se poi è la cittadinanza a sceglierlo e vengono garantite le libertà fondamentali allora come si fa a parlare di mancanza di etica.



                              ma il fatto che una cosa sia necessaria non la rende automaticamente giusta o anche solo gradevole.

                              Io non parlo di giusto o ingiusto, parlo di necessario e pratico e il fatto che l'italiano medio non riconosca il valore della patria è un pericoloso segnale.
                              Se la patria, la politica e le leggi sono condizioni necessarie per lo stato, una volta che decedono le condizioni necessarie decade anche lo stato.


                              non credo poi che la patria nasca dalla "consapevolezza che gli individui uniti sono più forti che singoli", non capisco bene cosa tu voglia dire... cioe' cosi' qualunque cosa e' patria.

                              Non nasce solo da quello, ma è la condizione che porta l'uomo ad accettare di vivere in gruppo con i compromessi, le limitazioni e la fatica che comporta.

                              .
                              Last edited by Dan Master's; 31-10-2009, 11:35:20.

                              Routine:
                              http://www.youtube.com/watch?v=ZX0KunkVOog

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                                #90
                                riferendomi al post principale ritengo che la domanda da porsi sia innanzi tutto perchè l'amor di patria dovrebbe mantenersi? quali sono le ragioni che dovrebbero spingere una persona ad mantenere un sentimento selettivo nei confronti del proprio paese di origine all'intero di un sistema che volenti o nolenti per sua natura ha intrapreso la strada della globalizzazione... economia globale, spostamenti sempre facili e rapidi da un paese all'altro, necesistà di uniformare determinati standard per facilitare gli scambi, maggior accesso alla cultura tra cui le lingue, internet e la comunicazione anch'essa sempre più globale. buona parte, forse tutti gli elementi, che caratterizzano la "tradizione" vanno distribuendosi, mischiandosi, uniformandosi, cibo, musica, vestiti... ed è un sistema che evolve naturalmente in questa direzione, perchè al di la delle proprie aberrazioni è un sistema di scambio che tende ad aumentare i propri profitti molto più che non un sistema di autarchia delle singole nazioni. fattore al quale si può aggiungere la spinta data dall'avanzamento tecnologico (esemplificabile nelle già citate comunicazioni o mezzi di trasporto). giusto lo sport forse spinge ancora verso uno spirito nazionalistico...
                                un tempo un certo sistema di scambio non era possibile e il proprio status passava tramite lo status del proprio paese, il quale spesso passava tramite la prevaricazione e lo scontro con gli altri. le cose ora stanno prendendo un'altra piega, in tante questioni l'elevazione del proprio status passa per una cooperazione statale, e ancor più individuale, di stampo internazionale (esempio lavorare per una società estera, o addirittura andare a lavorare all'estero). una certa tendenza è quindi ben marcata, e in futuro tutto sommato non così lontano lo sarà ancora di più grazie alle tecnologie già a buon livello di sviluppo che andranno a dirimere certe questioni inerenti agli equilibri incentrati sulle materie prime.
                                data questa analisi direi che le risposte alla domanda iniziale si stanno via via riducendo, e che se si manterrà l'andamento attuale (e per quanto possa fluttuare dubito che subirà in tempi apprezzabili un'inversione di tendenza) probabilmente è un sentimento che andrà morendo...
                                "Tu vedi delle cose e chiedi: perche'? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state, e che forse non ci saranno mai, e dico: perche' no?"
                                W. Gullich

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