A me non risulta che i ragazzi che non siano "normalissimi" debbano morire in circostanze ignote e ridotti a quel modo, non è scritto da nessuna parte e non è norma di una società civile, ma semmai di quelle tribali simil-giungla, che tanto, e in tanti Thread, ci impegniamo a condannare.
Ora Cucchi ha avuto un passato da tossico dipendente, ed è stato trovato con alcuni grammi di erba:
C'è la pena di morte, magari via sevizie?
C'è la galera, c'è il recupero, ci deve essere, da parte dello Stato (e anche qui ne abbiamo parlato a iosa), un contrasto netto e irriducibile allo spaccio, alla diffusione e, secondo me (e per le ragioni espresse altrove), anche al consumo di ogni forma di droga, ma da qui a dire o sottindendere che questa persona, solo perchè non "normalissima", meritava la fine che ha fatto, beh, insomma, dobbiamo forse rivedere un attimo di che stato stiamo parlando, a quale ente vogliamo affidare la nostra sicurezza, la tutela, il diritto, la legge.
"Normale"...Ma, signori, Cucchi non ha mica ammazzato nessuno, non ha mica stuprato nessuno; e lo Stato, dal momento che prende in consegna un individuo, anche e sopratutto una consegna carceraria, lo Stato diventa garante, secondo le leggi che tutti ci governano, di quell'individuo:
"Ho consegnato allo Stato mio figlio, e me lo hanno ridato ammazzato":
Se così fosse queste parole della madre ci catapultano direttamente all'Argentina dei desaparecidos, alla Russia dei Soviet, a certi stati africani, a Pol Pot, e non nella nazione dalla quale è nata Roma ed il diritto.
Richiamarsi al diritto non vuol dire fare sconti, ma pagare la giusta pena.
Richiamarsi al diritto non vuol dire assolvere l'individuo dai propri peccati, come se nulla avesse commesso, ma cercare di capire in che Stato viviamo, e se è "normalissimo" che qua si possa morire massacrati per un pò di erba in tasca, massacrati per mano di quello Stato che magari firma i papelli con la Mafia.
"Lo stanno santificando"...Ma chi?
Ossigeniamo il cervello:
Scrivere, chiedere, implorare, come fa una madre, di sapere di che morte è morto il figlio, vuol dire "santificarlo"?..Giuliani si lo hanno santificato, ma qua il caso è un attimo diverso;
Qua c'è un ragazzo con un pò di erba in tasca ed un passato, e magari pure un presente, difficile, ma allora anche a chi grida, giovane pure lui, al "normalissimo", mi chiedo se può tendere la mano e cogliere la prima pietra, se si senta così al di là del bene e del male...Potrebbero massacrare chi magari attacca un cartellone per chiedere di cacciare gli extracomunitari, potrebbero massacrare chi, per qualunque ideale, anche quello di una Patria pura, alta, forte, e giusta, fa lotta politica, ragazzi sani, che lo spinello non sanno neppure cosa sia...Chi la prende la pietra?
Chi è che vuole colpire per primo Stefano Cucchi?
Chi è più pulito di questo Stato che ci contiene, di questa Italia presente, di tutta questa baracconata?
Questo stato, amici miei, è il primo che non si può permettere di sfiorare nessuno, di ergersi a giudice di alcunchè, nè a boia:
E' lui per primo a non essere "normalissimo".
Ora Cucchi ha avuto un passato da tossico dipendente, ed è stato trovato con alcuni grammi di erba:
C'è la pena di morte, magari via sevizie?
C'è la galera, c'è il recupero, ci deve essere, da parte dello Stato (e anche qui ne abbiamo parlato a iosa), un contrasto netto e irriducibile allo spaccio, alla diffusione e, secondo me (e per le ragioni espresse altrove), anche al consumo di ogni forma di droga, ma da qui a dire o sottindendere che questa persona, solo perchè non "normalissima", meritava la fine che ha fatto, beh, insomma, dobbiamo forse rivedere un attimo di che stato stiamo parlando, a quale ente vogliamo affidare la nostra sicurezza, la tutela, il diritto, la legge.
"Normale"...Ma, signori, Cucchi non ha mica ammazzato nessuno, non ha mica stuprato nessuno; e lo Stato, dal momento che prende in consegna un individuo, anche e sopratutto una consegna carceraria, lo Stato diventa garante, secondo le leggi che tutti ci governano, di quell'individuo:
"Ho consegnato allo Stato mio figlio, e me lo hanno ridato ammazzato":
Se così fosse queste parole della madre ci catapultano direttamente all'Argentina dei desaparecidos, alla Russia dei Soviet, a certi stati africani, a Pol Pot, e non nella nazione dalla quale è nata Roma ed il diritto.
Richiamarsi al diritto non vuol dire fare sconti, ma pagare la giusta pena.
Richiamarsi al diritto non vuol dire assolvere l'individuo dai propri peccati, come se nulla avesse commesso, ma cercare di capire in che Stato viviamo, e se è "normalissimo" che qua si possa morire massacrati per un pò di erba in tasca, massacrati per mano di quello Stato che magari firma i papelli con la Mafia.
"Lo stanno santificando"...Ma chi?
Ossigeniamo il cervello:
Scrivere, chiedere, implorare, come fa una madre, di sapere di che morte è morto il figlio, vuol dire "santificarlo"?..Giuliani si lo hanno santificato, ma qua il caso è un attimo diverso;
Qua c'è un ragazzo con un pò di erba in tasca ed un passato, e magari pure un presente, difficile, ma allora anche a chi grida, giovane pure lui, al "normalissimo", mi chiedo se può tendere la mano e cogliere la prima pietra, se si senta così al di là del bene e del male...Potrebbero massacrare chi magari attacca un cartellone per chiedere di cacciare gli extracomunitari, potrebbero massacrare chi, per qualunque ideale, anche quello di una Patria pura, alta, forte, e giusta, fa lotta politica, ragazzi sani, che lo spinello non sanno neppure cosa sia...Chi la prende la pietra?
Chi è che vuole colpire per primo Stefano Cucchi?
Chi è più pulito di questo Stato che ci contiene, di questa Italia presente, di tutta questa baracconata?
Questo stato, amici miei, è il primo che non si può permettere di sfiorare nessuno, di ergersi a giudice di alcunchè, nè a boia:
E' lui per primo a non essere "normalissimo".
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