Caso Marrazzo. Gli sviluppi delle indagini.

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  • ma_75
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    Caso Marrazzo. Gli sviluppi delle indagini.

    Marrazzo ricattato per un video
    Il Governatore: "E' una bufala"


    "Atto di barbarie, ma io non mi dimetto e vado avanti"
    La Procura: "Nessun complotto, solo un caso di criminalità comune"








    ROMA - Quattro carabinieri arrestati, una sorta di associazione a delinquere nascosta tra le stellette, un video compromettente, un ricatto ai danni del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Ed ancora smentite e polemiche. E' una storia dai confini ancora oscuri quella che coinvolge il Governatore. Una vicenda che parte da un video che lo ritrarrebbe in un contesto tanto scomodo da poter essere usato per un ricatto. Girato da quattro carabinieri, ora arrestati e che saranno interrogati domani. Questi i reati: rapina, violazione della privacy, violazione di domicilio ed estorsione. Sarebbero stati proprio loro a filmare Marrazzo in "atteggiamenti compromettenti", per poi ricattarlo. E sempre loro avrebbero ricevuto dal Governatore 80 mila euro, consegnati in diverse tranche.

    Secondo indiscrezioni Marrazzo sarebbe stato sorpreso durante un "rapporto mercenario", pare con un transessuale, avvenuto a luglio scorso. Durante il quale sarebbe stato privato dei soldi che aveva nel portafoglio. A riferire il particolare, a quanto si apprende da fonti giudiziarie, sarebbe stato lo stesso Marrazzo, sentito nei giorni scorsi dagli inquirenti. Per questo Marrazzo, sempre stando a quanto accertato finora dagli inquirenti, per cercare di fermare il ricatto sarebbe stato anche costretto a staccare dal suo carnet, 4 assegni (mai riscossi) per circa 50mila euro complessivi. I 4 arrestati, però, sempre secondo indiscrezioni investigative, avrebbero sostenuto che il denaro sarebbe stato "offerto" dal presidente della regione Lazio e non estorto con ricatto. Da luglio ad oggi, si è appreso, nessuna denuncia in merito alla vicenda è stata fatta da Marrazzo. Verifiche si stanno svolgendo anche sul modesto quantitativo di sostanza stupefacente che sarebbe stato trovato durante il blitz dei carabinieri.

    In Procura, inoltre, si precisa come "in questa vicenda non esistano mandanti nè complotti di alcun tipo. Il caso va inquadrato in un ambito di criminalità comune che ha visto protagonisti quattro carabinieri che volevano fare i soldi colpendo il privato di altri soggetti".


    Marrazzo, però, nega tutto. E fermamente: "Mi vogliono colpire alla vigilia delle elezioni. Sono amareggiato e sconcertato per il tentativo di infangare l'uomo per colpire il Presidente. Quel filmato, se davvero esiste, è un falso. E' stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala. Non ho mai pagato, nego di aver mai versato soldi. Bisogna vedere se l'assegno che dimostrerebbe il pagamento l'ho firmato io. Occorrerà attendere l'esito delle perizie calligrafiche". Poi ribadisce: "Non ero a conoscenza di questa vicenda, quanto sta accadendo non risponde a verità. Quanto è successo, è un atto di una gravità inaudita, e dimostra che nel nostro paese la lotta politica ha raggiunto livelli di barbarie intollerabili. Ma io non mi dimetto e vado avanti".

    I quattro arrestati sarebbero sottufficiali di una compagnia dell'arma di Roma e sono stati bloccati dai carabinieri del Ros. Gli investigatori sono arrivati a loro tramite alcune intercettazioni che riguardavano un'altra inchiesta di competenza della Dda. Nel corso delle quali è saltata fuori la storia del ricatto a Marrazzo. I militari, inizialmente, avrebbero tentato di vendere il filmato a diverse agenzie in tutta Italia. Un tentativo che avrebbe permesso di smascherare il piano contro il presidente della Regione.



    PS: ma tutti con la fissa dei trans?
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com
  • ikuape86
    L' oristanese pizzaiolo
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    • Oristano
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    #2
    marrazzo da crema.

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    • diavolettoroma81
      Bodyweb Senior
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      • Vicino Roma
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      #3
      Ma io dico................... ma porxx putxxxxx.

      Sei ricco, potente te la comandi ma almeno vai con le super fighe e non con i tranci

      Silvio docet uhauhauhauha (che paese dimmmmerda che siamo )
      sigpic

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      • thetongue
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        #4
        marrazzo ha una figura di un endomorfismo imbarazzante

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        • motorhead
          Inattivo
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          #5

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          • gabriele81
            eh eh son manzo
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            #6
            Zircana e Marrapo preferiscono i travoni, sono più da sinistroidi. berlusconi invece predilige harem di maialone da cinepanettone.

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            • CRI PV
              Mufasa
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              #7
              quanta verità in una sola riga

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              • Dan Master's
                Bodyweb Advanced
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                • liguria, west coast, dal verdummaro a parlare di giustizia.
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                #8
                Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                Zircana e Marrapo preferiscono i travoni, sono più da sinistroidi. berlusconi invece predilige harem di maialone da cinepanettone.
                La sinistra è vicina alle minoranze, si sa...
                Temo...

                Routine:
                http://www.youtube.com/watch?v=ZX0KunkVOog

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                • Theycallmechobo
                  Il Pontificatore misericordioso
                  • Apr 2006
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                  • Savana
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                  #9
                  Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                  Zircana e Marrapo preferiscono i travoni, sono più da sinistroidi. berlusconi invece predilige harem di maialone da cinepanettone.

                  beh ovvio,ad ognuno il suo

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                  • greenday2
                    Bodyweb Senior
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                    #10
                    Non ci sarebbe nemmeno da farla molto lunga se non ne avessero fatto il cavallo di battaglia contro Berlusca.

                    Ovviamente troppo marginale lo sviluppo economico, la ricerca, gli sprechi, la corruzione politica...meglio andare a puttane e transessuali e fare la gara.

                    E come sempre...noi sodomizzati per sillogismo.
                    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                    • motorhead
                      Inattivo
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                      #11
                      Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                      maialone da cinepanettone.

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                      • gabriele81
                        eh eh son manzo
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                        #12
                        Corriere:
                        L’irruzione e la coca nella casa di Natalie

                        Marrazzo: «Non mi rovinate». E firma tre assegni da 20 mila euro. Filmato per 90 secondi con solo una camicia


                        ROMA — Il filmato parte dalla camera da let­to. Si vede un uomo che indossa soltanto una camicia, accanto ha un transessuale seminu­do. «Favorite i documenti» intima una voce fuori campo. L’uomo sgrana gli occhi. «Non mi rovinate, non mi fate del male» risponde. Poi va verso un tavolino. Poco dopo vengono inquadrate alcune strisce di cocaina e una pic­cola cannula per aspirarla. Accanto c’è un tes­serino della Regione Lazio che viene «zooma­to » per captarne i dettagli. È intestato a Piero Marrazzo. È lui l’uomo ripreso con un telefoni­no all’interno dell’appartamento che si trova in via Gradoli, zona nord di Roma.


                        Repubblica:


                        "Piero lo conosco da sette anni, so che molti mi accusano ma io non c'entro nulla con il filmato"

                        ROMA - "Glielo dicevo, io: Piero, stai attento a con chi esci. Lasciala perdere, la Brendona, quella è drogata ti fa finire nei guai". Natalì, 30 anni, professionista del sesso a cottimo, brasiliana transessuale con studio-abitazione in via Gradoli, nella periferia ordinata lungo la Cassia, ha gli occhi lucidi ma giura che "è solo il collirio". Ci sono volute due ore per sciogliere il muro dei "non so nemmeno chi sia", e per farle raccontare la sua versione dei fatti. "Piero lo conosco da sette anni - dice - e non mi ha mai fatto niente di male, quindi non gliene voglio fare nemmeno io. L'ho sentito anche oggi, mi ha chiamata tre volte. Mi ha detto: "Stai tranquilla, Natalì, che non c'è nessun video. Ti voglio bene, non parlarne con nessuno"".

                        Dalla comunità trans che la notte si vende al Flaminio e all'Acqua Acetosa, a Prati e alla Moschea, esce un ritratto sconvolgente - e tutto da provare - se riferito al presidente della Regione Lazio. "Marrazzo lo conosciamo tutte benissimo da anni", afferma Luana, anche lei transessuale brasiliana della Cassia: "Quando lo vedono passare - dice - i trans si tirano su le tette per essere scelte: lui paga molto, molto bene. Ci sono "ragazze" come Natalì che ci hanno fatto una fortuna, decine di migliaia di euro. Natalì è la sua preferita, ma stava spesso anche con Brenda, una tipa grande e grossa che chiamiamo la Brendona e che da un pezzo andava in giro a dire che cercava di vendere un video compromettente ma non trovava nessuno che lo comprasse. Una vera stronza: questa è estorsione, mi sa che con questo caos è scappata".

                        Da quando è scoppiata la bufera, le transessuali che abitano nella zona di via Gradoli hanno ricevuto visite a raffica dai carabinieri del Ros: "Sono andati dalla Palomina sulla Cassia, da Tiffany e Maira in via Gradoli, da Camilla ai Due Ponti, da Brenda e da un sacco di altre. A tutte - dice Natalì - hanno preso i computer e i telefonini per cercare immagini. Ma non troveranno nulla. Lo so che accusano tutti me, ma io giuro che non c'entro proprio niente con le foto e i video. Io sono sicura che non usciranno mai perché non ci sono, ma se spunterà fuori un video vi invito a confrontarlo con me e con casa mia". Un appartamentino ordinato, pulito, arredato con gusto in stile etnico: salotto con cucinino, bagno e camera con il letto in ferro battuto e il quadro di un cherubino dietro la testiera.

                        "Di Piero non voglio parlare - insiste Natalì ogni volta che si accorge di aver raccontato più di quello che avrebbe voluto - ma una cosa su quei quattro carabinieri la voglio proprio dire. Li conoscevamo tutti, sono vera gentaccia. C'è una questione di droga, dietro tutto questo casino. Quando un cliente ci chiede un festino con la cocaina, c'è uno spacciatore, uno che ora è morto e si chiamava Rino (è citato anche nell'ordinanza di custodia cautelare, ndr), che ce la porta a domicilio a patto che ne acquisti almeno dieci grammi. Quei carabinieri lo lasciavano lavorare a patto che lui li avvertisse sempre della consegna e della situazione: quando la giudicavano interessante facevano irruzione e ci rapinavano, si prendevano droga e soldi ricattando i clienti". Sono le "mele marce" di cui parla il comandante provinciale dei carabinieri, il generale Tommasone.

                        Ne parla anche la Luana (che in realtà si chiama con un altro nome) di Rino che portava la droga e dei clienti rapinati e ricattati per questo dai quattro carabinieri. Una situazione in cui, afferma Luana, avrebbe riguardato anche il governatore del Lazio. Anche di questo, dice Luana, "della cocaina", tutti sapevano tutto nel mondo romano della prostituzione transessuale. "Lui, Marrazzo, andava quasi sempre con Natalì - insiste Luana - che aveva conosciuta alla Moschea, dove batteva fino a qualche anno fa. Ma stava spesso anche con Tabata, che è morta sei mesi fa. E anche con Paloma e Brenda: non sapete che liti, quando lui sceglieva una anziché l'altra".

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                        • thetongue
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                          #13
                          si ma a noi che differenza fa se va a trannies? è un buon amministratore o no? siccome non vivo in italia, è questo di cui sono curioso e vorrei sapere. se lo fosse, sti cazzi : è come se un paziente mi giudicasse professionalmente non in base alle mie abilità chirurgiche, ma in base alla mia vita sessuale/ludica

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                          • ma_75
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                            #14
                            E' veramente interessante vedere come alcuni giornali cambino atteggiamento a seconda della parte politica coinvolta.
                            Ecco Battista, sul Corriere di oggi, consigliare a Marazzo di dimettersi, dopo aver difeso a spada tratta Berlusconi dalle ingerenze nella sua vita privata.
                            La coerenza, evidentemente, non fa fare carriera

                            Il chiarimento necessario



                            Certamente la politica italiana sta raggiungendo «livelli intollerabili di barbarie». La melma dei ricatti, delle indiscrezioni compromettenti, delle intrusioni corsare nella vita privata di tutti sta sommergendo ciò che resta del dibattito pubblico. È una giungla di dossier, di video, di foto rubate, di registrazioni devastanti, di pedinamenti che sta sostituendo da mesi la lotta politica. Che non è mai un minuetto, ma neanche può diventare una rissa senza argini e senza esclusione di colpi, preferibilmente molto bassi.
                            Ed è sventurato il Paese in cui Piero Marrazzo, governatore di una Regione decisiva nell’equilibrio politico nazionale, si vede costretto a dar conto della sua sfera più personale. In cui l’opinione pubblica viene messa al corrente delle scelte sessuali di un esponente di rilievo della politica. In cui chi, all’interno delle forze dell’ordine, deve badare alla sicurezza dei cittadini e al perseguimento dei reati viene invece associato a una trama di ricatti che sembra il canovaccio di un film sulla Los Angeles corrotta degli anni Venti e Trenta. Ricatti che travolgono la vita privata di un politico, non gli atti della sua vicenda pubblica. E anche questo degradante capitolo della vita nazionale, purtroppo, rischia di diventare materia di un gossip internazionale che da un po’ di tempo in qua tiene nel mirino l’Italia.
                            Anche in questo caso, il garantismo non può essere un’opzione facoltativa, da subordinare alla logica della convenienza politica. E perciò costituirebbe un ulteriore sprofonda*mento nella «barbarie» sottoporre Marrazzo alla gogna. Resta solo da chiedersi se e quanto sia stata condizionata l’attività pubblica di un presidente della Regione che da mesi vive costantemente in una condizione di ricattabilità. Se fosse vero, ma è tutto da dimostrare e da documentare oltre ogni dubbio, che il presidente del Lazio ha dovuto pagare per neutralizzare le manovre dei suoi estorsori, questo significherebbe che da molto tempo Marrazzo è costretto a vivere in una condizione di minorità politica e amministrativa. Un governatore sotto ricatto è un governatore politicamente dimezzato e azzoppato, impossibilitato a svolgere con serenità e responsabilità istituzionale le funzioni che gli sono proprie e che vanno ben al di là delle sue privatissime vicende, nelle quali l’opinione pubblica non deve emettere giudizi.

                            Si tratta di un punto delicatissimo, in cui la sensibilità politica dei protagonisti dovrebbe far premio su ogni altra considerazione giudiziaria ed etica. Se l’eventuale accettazione di un sordido ricatto è stata la scelta di un rappresentante delle istituzioni, è difficile non immaginare che le istituzioni stesse debbano essere messe al riparo da ogni sospetto e da ogni interferenza. Non spetta ai giornali fare processi o anticipare sentenze. Ma certo Marrazzo deve valutare se fare un passo indietro non sia l’unico gesto pieno di dignità in un momento della nostra politica in cui la dignità sembra tristemente smarrita, sommersa da una «barbarie» cui bisogna mettere, per sempre, la parola fine.
                            Pierluigi Battista
                            Last edited by ma_75; 24-10-2009, 10:38:32.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • thetongue
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                              #15
                              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                              E' veramente interessante vedere come alcuni giornali cambino atteggiamento a seconda della parte politica coinvolta.
                              Ecco Battista, sul Corriere di oggi, consigliare a Marazzo di dimettersi, dopo aver difeso a spada tratta Berlusconi dalle ingerenze nella sua vita privata.
                              La coerenza, evidentemente, non fa fare carriera
                              la sola coerenza che abbia una qualche lungimiranza è quella alla propria parte politica. in questo, è coerente

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