Islam e Corano

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  • gabriele81
    eh eh son manzo
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    Islam e Corano

    Posto un esauriente articolo di Simone Valtorta, tratto da storico.org, che riassume le mie idee su islam e Corano. Anche se è piuttosto lungo non è affatto noioso. Vorrei sapere cosa ne pensate. Evitiamo qualsiasi idiozia su Inquisizione/Crociate/barabbate/gazzettienerie.


    Ma che cos'è, esattamente, la «jihad»? Vi sono due interpretazioni:
    1) per il sufismo, la dottrina mistica dell'Islam (ora in declino), la jihâd-ul-akbar è la Grande Guerra Santa che viene combattuta contro il proprio «io» inferiore ed è di massima importanza per ogni musulmano: in pratica, si riferisce all'aspetto personale e spirituale di sopraffare i desideri peccaminosi;
    2) nel secondo significato, molto più letterale, la parola indica l'uso della violenza per diffondere la fede.
    Ci riferiremo, per andare a fondo nella questione, alle fonti islamiche del Corano e degli hadith. Il Corano, com'è noto, è una raccolta degli insegnamenti che Maometto dettò in vita a quattro scribi; fu standardizzato 19 anni dopo la morte di Maometto e ne esistono quattro diverse redazioni, di cui la più usata è quella seguita dai musulmani sunniti (che rappresentano l'85% di tutti i credenti nell'Islam) - ci riferiremo a questa. Gli hadith («ahadith») sono invece raccolte scritte («tradizioni») dei detti e delle azioni di Maometto, il cui esempio e autorità hanno grande importanza nell'Islam. Gli hadith, assieme al Corano, sono intesi a governare ogni aspetto della vita, inclusa la legge civile. Esistono diverse raccolte di hadith, ma quella compilata da Bukhari, che visse 200 anni dopo Maometto, è considerata molto importante. Il Corano è suddiviso in 114 capitoli chiamati sure. Gli hadith di Bukhari sono numerati consecutivamente, e sono suddivisi in 9 volumi, e a loro v olta in vari libri.
    Molti musulmani, è noto, sono persone straordinariamente benevole e desiderose della pace. E l'Islam ha in sé molti elementi di pacifismo: As-Salâm, ovvero «la Pace», è uno dei novantanove nomi di Allah; e «pace, pace» è il canto dei beati nel Paradiso musulmano. A parte queste premesse, però, chiunque voglia commettere una violenza è perfettamente giustificato dal Corano a farlo. Sebbene la violenza nel Corano a volte sia intesa come autodifesa, altre volte è violenza gratuita. Ci sono tre motivi per cui qualcuno può essere ucciso: assassinio, adulterio, o abbandono dell'Islam (apostasia); secondo la legge pakistana, chiunque insulti Maometto può essere messo a morte, mentre in Siria per essere uccisi basta pronunciare la parola «ebreo» (inserita in qualsiasi contesto).
    Molti passaggi nel Corano esortano i musulmani a uccidere gli infedeli, termine che in origine designava gli Arabi che non si sottomettevano all'Islam ma, dopo la morte di Maometto e la violenta espansione territoriale islamica, passò ad indicare tutti i non-musulmani.
    Così, per esempio, nella sura 2 (190-193): «Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono [...]. Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell'omicidio. [...] Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti. Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah».
    O nella sura 4 (76): «Coloro che credono combattono per la causa di Allah, mentre i miscredenti combattono per la causa degli idoli. Combattete gli alleati di Satana. Deboli sono le astuzie di Satana».
    Interessante è poi la sura 5 (33), ove alla «giustizia umana» si affianca la «giustizia divina»: «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al suo messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso».
    Ancora, nella sura 9 (5-23): «Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. [...] Combatteteli finché Allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la vittoria su di loro, guarisca i petti dei credenti [...]. Oh voi che credete, non prendete per alleati i vostri padri e i vostri fratelli se preferiscono la miscredenza alla fede». Il versetto 29 è illuminante: «Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il suo messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità»; questo è molto grave perché il popolo della Scrittura comprende gli Ebrei e i Cristiani! Inoltre, il Corano incita a non aver pietà del nemico finché non si converta (sura 47, versetto 35): «Non siate dunque deboli e non proponete l'armistizio mentre siete preponderanti».
    Quelle appena citate, ovviamente, sono solo alcune delle numerose sure che incitano alla «guerra santa» in nome di Allah.
    Ma il Corano non è la sola base per la violenza nell'Islam. L'esempio di Maometto stesso ha posto le fondamenta per la violenza mediante le sue opere e i suoi comandi, che si trovano negli hadith. L'11% delle pagine degli hadith di Bukhari fa riferimento alla Guerra Santa. La jihad militare è una parte tradizionale dell'Islam, sebbene la partecipazione alla guerra santa sia oggi ritenuto dalle correnti moderate un dovere facoltativo e non un obbligo.
    Maometto proclamò di aver avuto la sua prima visione da Dio nell'anno 610 dopo Cristo, e i primi 13 anni del suo ministero furono contraddistinti da una predicazione pacifica nella città della Mecca; durante questo periodo, Maometto si mostrò come un uomo ben intenzionato che cercava di elevare la condotta morale del suo popolo attraverso una serie di leggi che - perché fossero accettate da tutti - faceva credere gli fossero state dettate da Dio. Ma nell'anno 623 egli divenne un leader politico nella città di Medina: col suo potere politico comparve un nuovo comportamento aggressivo. Attaccò le carovane e usò la spada per diffondere la sua religione e accrescere il suo potere: nei soli 10 anni in Medina, Maometto condusse personalmente 27 sanguinose invasioni e ne preparò 65, ordinando ai suoi seguaci di condurne molte altre. Si trattava, in pratica, di razzie e saccheggi per procurarsi il cibo, tanto che alcuni teologi musulmani sostengono che le uniche «guerre sante» siano
    quelle da lui combattute; tuttavia, già nel VII secolo il califfo Omar proibì ai suoi soldati di comperare e coltivare appezzamenti di terra - desiderava restassero una casta militare dedita alle arti belliche, anche se avrebbero dovuto essere in gran parte mantenuti a spese dello Stato: ovviamente, una tale situazione rendeva la guerra inevitabile per procurarsi i beni con cui pagare i soldati. Maometto, inoltre, assassinò molti dei suoi oppositori durante la sua vita, compresi poeti e poetesse di opere satiriche. Durante la sua battaglia contro i quraisciti, attaccati a tradimento dopo che lui stesso li aveva convinti ad una tregua, donne e bambini furono venduti come schiavi, e centinaia di uomini catturati furono decapitati (pratica che abbiamo visto essere comune per i terroristi di oggi); anche alcuni del suo stesso popolo furono inorriditi da queste cose.
    Inoltre, ai musulmani viene insegnato che chi combatte e muore in una jihad riceve il perdono di tutti i peccati commessi, e viene ricompensato con una vita sensuale e lussuriosa in Paradiso: il Paradiso islamico si chiama «Giardino delle Delizie» ed è descritto come una grande oasi, dove i beati vivono in ricchi palazzi, banchettano con cibi squisiti e bevande inebrianti (comprese quelle proibite sulla terra) e fanno l'amore con le sempre-vergini urì. Molte sure promettono, a chi muore in guerra, di andare «nel più alto dei Paradisi»; si veda, ad esempio, la sura 3 (157-158): «E se sarete uccisi sul sentiero di Allah, o perirete, il perdono e la misericordia di Allah valgono di più di quello che accumulano. Che moriate o che siate uccisi, invero è verso Allah che sarete ricondotti» e più ancora nel versetto 195: «Il loro Signore risponde all'invocazione: "In verità non farò andare perduto nulla di quello che fate, uomini o donne che siate, ché gli uni vengono dagli altri. A coloro che sono emigrati, che sono stati scacciati dalle loro case, che sono stati perseguitati per la mia causa, che hanno combattuto, che sono stati uccisi, perdonerò le loro colpe e li farò entrare nei Giardini dove scorrono i ruscelli, ricompensa questa da parte di Allah. Presso Allah c'è la migliore delle ricompense"». Oppure alla sura 4, versetto 74 si legge: «Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l'altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa», come anche si esplicita alla sura 22 (58-59): «Quanto a coloro che sono emigrati per la causa di Allah, che furono uccisi o morirono, Allah li ricompenserà nei migliore dei modi. In verità Allah è il migliore dei compensatori! Li introdurrà in un luogo di cui saranno soddisfatti. In verità Allah è il Sapiente, il Magnanimo». Inoltre si veda Bukhari 4:63, 72, 80, 85, 137, 175, 216, 266.
    Dunque, uccidendo i non-musulmani si ottiene la ricompensa più elevata in questa religione. Non solo: poiché Allah è libero nelle sue scelte, può far andare un uomo all'Inferno anche se quello non ha mai fatto nulla di male e, anzi, si è comportato sempre in modo irreprensibile. C'è un solo modo per essere quasi sicuri di andare in Paradiso: morire in una jihad.
    Da qui ai kamikaze (parola giapponese che durante la Seconda Guerra Mondiale designava i piloti nipponici che si suicidavano gettandosi con gli aerei contro le navi americane per avere la certezza di colpirle) il passo è breve: sebbene Maometto condanni il suicidio, negli anni '80 del XX secolo il dittatore iraniano Khomeini stabilì che chi si toglie la vita per uccidere - o tentare di uccidere - un nemico non-musulmano diventa martire e va in Paradiso. Agli aspiranti kamikaze vengono imposte veglie, digiuni e la lettura di passi del Corano (non solo quelli che abbiamo segnalato) che inneggiano alla morte per Allah ed ai premi che si riceveranno. Un vero e proprio «lavaggio del cervello»!
    Già nel «Milione» (e siamo quindi in pieno Medioevo!), Marco Polo racconta del Vecchio della Montagna che aveva fondato la «setta degli assassini»: nel suo inaccessibile castello aveva fatto crescere un rigoglioso giardino e qui faceva crescere dei giovani facendo loro credere d'essere in Paradiso. Quando voleva uccidere un nemico, addormentava uno di questi giovani e lo faceva trasportare in una stanzetta fredda e angusta. Poi gli prometteva che l'avrebbe fatto tornare in Paradiso in cambio di un omicidio. Sia che il giovane sopravvivesse sia che morisse nell'impresa, era sicuro di tornare in Paradiso!
    Nel 2005, la televisione di Stato iraniana mandò in onda un cartone animato orripilante: era la storia di un ragazzino palestinese che, dopo aver visto uccidere i suoi genitori dai soldati israeliani, si recava dai kamikaze e si faceva dare una cintura esplosiva, gettandosi poi su un convoglio israeliano e facendosi saltare in aria insieme agli odiati nemici. Questo cartone era la «ciliegina sulla torta» che andava a coronare una serie di affermazioni con cui nei giorni precedenti si era auspicata la cancellazione dello Stato d'Israele dal planisfero geopolitico e fu trasmesso sul canale governativo nell'ora di maggior ascolto dei bambini.
    La tradizione di violenza, che è iniziata con Maometto, continua ai giorni nostri. In ogni parte del mondo molti musulmani uccidono o comunque perseguitano le persone semplicemente perché non sono musulmane. Questi fatti sono ben documentati in Nigeria, Algeria, Sudan (dove è presente anche la moderna schiavitù), Egitto, Iran, Afghanistan, Tajikistan, Pakistan, Iraq e Malesia.
    Secondo l'organizzazione «Voice of the Martyr» (i dati risalgono al 2002-2003), ben 160.000 Cristiani vengono uccisi ogni anno a causa della loro fede, e la stragrande maggioranza sono uccisi da musulmani. Se l'Islam è una religione di pace, come si sente dire di tanto in tanto non solo dai musulmani ma anche dai mass-media, perché c'è così tanta oppressione in tutti i Paesi islamici?

    Secondo un documentario PBS Frontline intitolato «Saudi Time Bomb?» («Bomba a orologeria Saudita?»), nell'anno 2000 i libri di testo del Ministero dell'Educazione dell'Arabia Saudita contenevano un insegnamento ripugnante proveniente dagli hadith (Bukhari 4:176-177) e secondo l'insegnamento di Maometto stesso. Quest'insegnamento fa parte dell'istruzione dell'obbligo per tutti i bambini delle scuole medie dell'Arabia Saudita. L'insegnamento, intitolato «La vittoria dei musulmani sugli ebrei», è il seguente: «L'ultima ora non verrà prima che i musulmani combatteranno gli ebrei, e i musulmani li uccideranno. Così gli ebrei si nasconderanno dietro le rocce e gli alberi. Allora le rocce e gli alberi grideranno: "Oh, musulmani. Oh, servitori di Dio. C'è un ebreo dietro di me. Venite e uccidetelo"».
    Fa parte del testo anche un elenco di princìpi, che comprendono il seguente: «Ebrei e Cristiani sono i nemici dei credenti. Essi non approveranno mai i musulmani. State attenti a loro». Quest'insegnamento è perfettamente in linea con i precetti del Corano (sura 5, versetto 51): «Oh voi che credete, non sceglietevi per amici i giudei e i Cristiani».
    E vengono in mente le parole che aveva pronunciato Gesù dinanzi ai suoi discepoli: «L'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio. E faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me» (Vangelo secondo Giovanni, capitolo 16, versetti 2-4). Queste parole hanno oggi un significato potente.
    Quanto detto finora spiega perché i leader musulmani in tutto il mondo siano stati così accomodanti nel condannare l'attacco dell'11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti. Anche in America, la loro risposta è stata: «Sì, l'attacco era sbagliato, ma...» È ciò che segue il «ma» che è importante per comprendere le loro reali opinioni.
    L'Islam è una dottrina di potere e di gloria. I musulmani trovano difficile credere che i Cristiani possano adorare Gesù, data la sua mancanza di potere politico e la sua apparente sconfitta per mano delle autorità. Inoltre, non ammettono che Gesù possa essere stato crocifisso, sia perché nell'Islam nessuno può versare il proprio sangue in remissione di altri, sia perché Allah non poteva permettere che un suo messaggero morisse; secondo il Corano (che ha ripreso l'eresia nestoriana), Dio portò in salvo Gesù in cielo e i Romani crocifissero «un'ombra vaga». In realtà, l'Islam non è una religione: è un'ideologia con dei chiari interessi sociopolitici. Non esiste la separazione tra Chiesa e Stato nell'Islam ortodosso. Le nozioni occidentali di democrazia e libertà sono in opposizione all'Islam ortodosso: così come Allah è uno, unico deve essere il suo rappresentante sulla terra. L'umanità intera deve essere controllata completamente dalla legge islamica, e non deve essere permesso allontanarsi dall'autorità di Allah. Per usare le parole del dottor Samuel Schlorff, esperto di religione islamica dell'Arab World Ministries, «i musulmani credono che il destino dell'Islam sia di estendere il proprio controllo fino a quando l'intera Dar al-Harb [che significa "Casa della Guerra", e designa l'intero mondo non-musulmano] sia soggetta alla legge islamica in uno Stato islamico, e ciò include l'uso della forza». Il fatto stesso che non esista libertà di religione in molti dei Paesi musulmani è una prova che dimostra che l'Islam non vuole altro che il dominio globale attraverso il controllo politico.
    Si sente affermare comunemente dalla stampa e dai media che l'Islam è una religione di pace. Questo è vero soltanto se inteso in un senso - la pace verrà quando tutte le religioni «concorrenti» saranno state sottomesse all'Islam (vedere la sura 9, versetto 29, già citata più sopra).
  • Sergio
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    #2
    E adesso chi controbatte?


















    Comunque.... interessanti questi passi della bibbia



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    • Blaster
      Bodyweb Advanced
      • Nov 2000
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      • Caucaso
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      #3
      io sbannerei conan che può di certo controbattere con un copiaincolla assai più possente

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      • KURTANGLE
        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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        • Borgo D'io
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        #4
        interessante.....molto interessante...
        mi chiedo pero' quanto il loro integralismo potra' resistere ai vizi del capitalismo...
        i loro figli nati e cresciuti nei nostri paesi come vivono la religione ?
        integralisti anche loro...o si stanno relativizzando ?
        una domanda la cui risposta potrebbe spiegare il mondo di domani
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        • gabriele81
          eh eh son manzo
          • Jul 2006
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          • roma
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          #5
          Almeno sono citate tutte le sure ed eventi storicamente accertati. Conan mi risponderebbe con l'intervista allo shapeshifter rettiliano sodomizzato da Andreotti.

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
            • 120809
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            • In piedi tra le rovine
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            #6
            Articolo interessante che condensa un pò tutto ciò che sapevamo della storia e dei precetti religiosi dell'Islam.
            Leggendolo, mi è venuta una domanda:
            Vi è un odio radicale verso gli ebrei, il nemico numero uno per i musulmani.
            In questo passo:

            «L'ultima ora non verrà prima che i musulmani combatteranno gli ebrei, e i musulmani li uccideranno. Così gli ebrei si nasconderanno dietro le rocce e gli alberi. Allora le rocce e gli alberi grideranno: "Oh, musulmani. Oh, servitori di Dio. C'è un ebreo dietro di me. Venite e uccidetelo"».

            è chiaro il riferimento a Paolo quando parla, per la fine dei tempi, di una completa conversione del popolo ebraico a Cristo, ed è per questo che ancora oggi la Chiesa prega perchè Sion si converta.
            I musulmani, pur richiamandosi ai tempi escatologici, ne danno una lettura ancor più violenta, com'è nella natura del Corano, ovvero non si avrà il giudizio di Allah finchè gli ebrei non saranno completamente sterminati:
            Mi chiedevo (se qualcuno può rispondere, magari lo stesso Gabriele), da dove deriva, in quale causa storica o religiosa affondi quel principio che non lascia spazio ad interpretazioni.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Barone Bizzio
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              #7
              Penso che verranno ammorbiditi dal capitalismo. Una settimana di televisione plasma le menti molto più che qualunque sura del corano

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              • Lucone
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                #8
                é dimostarto che nei paese arabi ricchi Emirati arabi uniti sù tutti, il fanatismo è quesi assente.
                Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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                • Sean
                  Csar
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                  #9
                  Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
                  é dimostarto che nei paese arabi ricchi Emirati arabi uniti sù tutti, il fanatismo è quesi assente.
                  Dissento.
                  In Arabia Saudita vi è una legge islamica stringentissima, mentre così non è in Palestina, ad esempio.
                  La cosa non riguarda tanto il livello economico, quanto le interpretazioni che del Corano ne vuole dare l'autorità.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • KURTANGLE
                    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                    #10
                    ma infatti io non parlo di paesi islamici ricchi.....
                    parlo dei ragazzi islamici che nascono e crescono in Europa , alcuni in condizioni economico-sociali decenti
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




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                    • Lucone
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                      #11
                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Dissento.
                      In Arabia Saudita vi è una legge islamica stringentissima, mentre così non è in Palestina, ad esempio.
                      La cosa non riguarda tanto il livello economico, quanto le interpretazioni che del Corano ne vuole dare l'autorità.
                      Sean in Arabia la distribuzione del reddito è molto meno omogenea che negli eau..la palestina stà avendo ultimamente una deriva fanatico religiosa, con arafat era molto + laica.
                      Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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                      • gabriele81
                        eh eh son manzo
                        • Jul 2006
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                        • roma
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                        #12
                        Maometto inizialmente non aveva nulla contro ebrei e cristiani. Quando però rifiutarono il credo che aveva appena inventato, elaborò le sure più violente. L'odio per gli ebrei, in particolare, derivò da un'esperienza personale. La comunità ebraica di Medina (città controllata da Maometto) si schierò dalla parte della città nemica, La Mecca, durante i duri scontri per estendere la nuova religione a tutta la popolazione araba. Maometto rese schiavi tutte le donne e bambini della comunità e fece decapitare i 500-1000 maschi adulti.

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                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
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                          #13
                          Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
                          Sean in Arabia la distribuzione del reddito è molto meno omogenea che negli eau..la palestina stà avendo ultimamente una deriva fanatico religiosa, con arafat era molto + laica.
                          Beh, questo può essere ribaltato dicendo che i soli EAU non fanno testo, data l'estrema piccolezza dello stato e la sua ridotta popolazione.
                          Quanto dici riguardo alla Palestina è vero, e infatti torna utile per quanto dicevo, e cioè che è la guida politica a dare una interpretazione più o meno dura del Corano, e questo lo abbiamo visto anche in Iraq, dove Saddam aveva più o meno imposto un laicismo di stato, spazzato via dall'invasione americana, che ha reso la regione preda di una lettura e applicazione fanatica dei precetti religiosi.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            #14
                            Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                            Maometto inizialmente non aveva nulla contro ebrei e cristiani. Quando però rifiutarono il credo che aveva appena inventato, elaborò le sure più violente. L'odio per gli ebrei, in particolare, derivò da un'esperienza personale. La comunità ebraica di Medina (città controllata da Maometto) si schierò dalla parte della città nemica, La Mecca, durante i duri scontri per estendere la nuova religione a tutta la popolazione araba. Maometto rese schiavi tutte le donne e bambini della comunità e fece decapitare i 500-1000 maschi adulti.
                            Ottimo, grazie
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • diavolettoroma81
                              Bodyweb Senior
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                              • Vicino Roma
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                              #15
                              Originariamente Scritto da Blaster Visualizza Messaggio
                              io sbannerei conan che può di certo controbattere con un copiaincolla assai più possente
                              Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                              Almeno sono citate tutte le sure ed eventi storicamente accertati. Conan mi risponderebbe con l'intervista allo shapeshifter rettiliano sodomizzato da Andreotti.
                              uhauhauhauha

                              Tutto questo fanatismo e ristrettezza a Sharm o a Mars Alam non l'ho visto eheheheh dove arrivano Euro e benessere se ne fregano di Allah
                              sigpic

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