Il papello: stato e mafia

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  • ma_75
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    Il papello: stato e mafia

    Ne abbiamo sentite tante in questi giorni, ma l'intervista di Grasso è di quelle che fanno rumore. La tesi che le morti di Falcone e Borsellino siano servite a far trattare mafia e stato e che abbiano evitato (?!) la morte di gente come Andreotti, Martelli e Mannino mette i brividi

    Grasso: «Con la mafia ci fu trattativa.
    Salvata la vita di molti ministri»


    Di Pietro: «Parole gravissime. Adesso faccia i nomi di chi ha gestito questa indecente mercificazione dello Stato»



    MILANO
    - La trattativa con la mafia nei primi anni ’90 c’è stata ed anzi Cosa Nostra aveva capito di poter ricattare lo Stato. A sostenerlo è il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervistato dal Tg 3. «Quando Riina dice a Brusca, come lui ci riferisce, che "si sono fatti sotto" vuol dire che è scattato il meccanismo di ricatto nei confronti dello Stato: la strage di Falcone ha funzionato in questo modo. L’accelerazione probabile della strage di Borsellino può allora essere servita a riattivare, ad accelerare la trattativa con i rappresentanti delle istituzioni», dice Grasso. Per il procuratore «il momento era terribile, bisognava cercare di fermare questa deriva stragista che era iniziata con la strage di Falcone: questi contatti dovevano servire a questo e ad avere degli interlocutori credibili. Il problema - continua - è di non riconoscere a Cosa nostra un ruolo tale da essere al livello di trattare con lo Stato, ma non c’è dubbio che questo primo contatto ha creato delle aspettative che poi ha creato ulteriori conseguenze». In ogni caso dopo l’arresto di don Vito Ciancimino e Riina «le stragi prendono un’altra strada, ma continuano. Io ritengo - conclude Grasso - che ci sia sempre un unico filo che collega le stragi iniziali, come l’omicidio Lima, a tutte le altre, tra cui quelle mancate dell’attentato all’Olimpico».
    «LA TRATTATIVA HA SALVATO LA VITA A MOLTI MINISTRI» - L'intervista in serata al Tg3 ha fatto seguito a un'altra, uscita sulla Stampa, nella quale il procuratore nazionale antimafia sosteneva che la trattativa tra Stato e mafia «ha salvato la vita a molti ministri. Anche via D'Amelio -afferma Grasso- potrebbe essere stata fatta per "riscaldare" la trattativa. In principio pensavano di attaccare il potere politico e avevano in cantiere gli assassinii di Calogero Mannino, di Martelli, Andreotti, Vizzini e forse mi sfugge qualche altro nome. Cambiano obiettivo - dice il magistrato - probabilmente perché capiscono che non possono colpire chi dovrebbe esaudire le loro richieste. In questo senso si può dire che la trattativa abbia salvato la vita a molti politici». Grasso, cita le carte processuali e anche di un "papellino" comparso poco tempo prima del "papello": «Potrebbe essere stato consegnato ai carabinieri del Ros, al col. Mori che nega l'episodio, da uno strano collaboratore dei servizi che chiedeva l'abolizione dell'ergastolo per i capimafia Luciano Liggio, Giovanbattista Pullará, Pippo Calò, Giuseppe Giacomo Gambino e Bernardo Brusca. Anche quelle richieste ovviamente finirono nel nulla perchè irrealizzabili».

    DI PIETRO: «ADESSO FACCIA I NOMI» - «Quelle di Grasso sono parole che non avremmo mai voluto ascoltare». E' di Pietro a reagire nel modo più critico alle due interviste del procuratore: «Deve fare i nomi di chi ha gestito questa indecente mercificazione dello Stato e della sua dignità». «Piero Grasso - continua Di Pietro - deve dire quali politici sono stati salvati e perché la mafia voleva ucciderli. Cosa avevano promesso i politici? Cosa hanno ottenuto? Chi sono i porta nome e porta interessi della mafia in Parlamento? Alcuni nomi li conosciamo: il primo sarebbe stato Giulio Andreotti, uomo di "esperienza" nei rapporti con la mafia, salvato dal reato di favoreggiamento per prescrizione; un altro è Marcello Dell'Utri, fondatore di Forza Italia, oggi in appello con 9 anni di condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa». «Vogliamo tutti i nomi -prosegue Di Pietro- l'intera lista, per poterli allontanare dalle istituzioni e processare, oltre che per i reati più ovvi, anche per alto tradimento della Patria. Si, di questo stiamo parlando e nessuno in uno Stato ha l'autorità per poter "vendere" i suoi cittadini alla criminalita. I politici coinvolti nella trattativa con la mafia -conclude Di Pietro- vadano a dare le loro indecenti spiegazioni ai familiari di Giovanni Falcone, della moglie, Francesca Morvillo, dei tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montanaro, a quelli di Borsellino, di Agostino Catalano, di Emanuela Loi, di Vincenzo Li Muli, di Walter Eddie Cosina, di Claudio Traina».
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com
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    #2
    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Ne abbiamo sentite tante in questi giorni, ma l'intervista di Grasso è di quelle che fanno rumore. La tesi che le morti di Falcone e Borsellino siano servite a far trattare mafia e stato e che abbiano evitato (?!) la morte di gente come Andreotti, Martelli e Mannino mette i brividi



    DI PIETRO: «ADESSO FACCIA I NOMI» - «Quelle di Grasso sono parole che non avremmo mai voluto ascoltare». E' di Pietro a reagire nel modo più critico alle due interviste del procuratore: «Deve fare i nomi di chi ha gestito questa indecente mercificazione dello Stato e della sua dignità». «Piero Grasso - continua Di Pietro - deve dire quali politici sono stati salvati e perché la mafia voleva ucciderli. Cosa avevano promesso i politici? Cosa hanno ottenuto? Chi sono i porta nome e porta interessi della mafia in Parlamento? Alcuni nomi li conosciamo: il primo sarebbe stato Giulio Andreotti, uomo di "esperienza" nei rapporti con la mafia, salvato dal reato di favoreggiamento per prescrizione; un altro è Marcello Dell'Utri, fondatore di Forza Italia, oggi in appello con 9 anni di condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa». «Vogliamo tutti i nomi -prosegue Di Pietro- l'intera lista, per poterli allontanare dalle istituzioni e processare, oltre che per i reati più ovvi, anche per alto tradimento della Patria. Si, di questo stiamo parlando e nessuno in uno Stato ha l'autorità per poter "vendere" i suoi cittadini alla criminalita. I politici coinvolti nella trattativa con la mafia -conclude Di Pietro- vadano a dare le loro indecenti spiegazioni ai familiari di Giovanni Falcone, della moglie, Francesca Morvillo, dei tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montanaro, a quelli di Borsellino, di Agostino Catalano, di Emanuela Loi, di Vincenzo Li Muli, di Walter Eddie Cosina, di Claudio Traina».
    In Italia sappiamo due cose per certe:
    Che a morire o a pagare sono sempre le persone sbagliate, e che si arriva a certi spifferi di verità sempre un pò troppo tardi.
    Non avremo alcun processo per alto tradimento, perchè i traditori reggono ancora tutto il baraccone.
    Dal dopoguerra ad oggi nessun paese, più dell'Italia, ha una storia fatta di misteri sanguinosi, delitti di stato impuniti, stragi, guerre civili, assassinii di quei poveracci che, pagati dallo stato, sono stati ammazzati dallo stato.
    Altrove sarebbe la rivoluzione, ma notizie come questa non trovano più alcuna coscienza da sollevare.
    Last edited by Sean; 18-10-2009, 23:04:26.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • ma_75
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      #3
      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      In Italia sappiamo due cose per certe:
      Che a morire o a pagare sono sempre le persone sbagliate, e che si arriva a certi spifferi di verità sempre un pò troppo tardi.
      Non avremo alcun processo per alto tradimento, perchè i traditori reggono ancora tutto il baraccone.
      Dal dopoguerra ad oggi nessun paese, più dell'Italia, ha una storia fatta di misteri sanguinosi, delitti di stato impuniti, stragi, guerre civili, assassini di quei poveracci che, pagati dallo stato, sono stati ammazzati dallo stato.
      Altrove sarebbe la rivoluzione, ma notizie come questa non trovano più alcuna coscienza da sollevare.
      La cosa assurda è che questa parole non vengono da qualche misterioso pentito ma da un magistrato ch ha retto la procura di Palermo fino a tempi recentissimi. Come mai, allora, non ha mai rivelato ciò che sapeva, ad esempio durante il processo per la strage di via D'Amelio? Come mai tutti, solo ora, ritrovano improvvisa loquacità? Ma veramente si vuole accreditare come "sensato" in baratto di quel genere? La vita di Andreotti non vale un uomo della scorta di Falcone o di Borsellino, non scherziamo.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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      • Barone Bizzio
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        #4
        Dette da Piero Grasso, uno che bollava Caselli e Scarpinato, quando indagavano i rapporti tra stato e mafia, come dei giudici che volevano solo far spettacolo, queste parole non hanno senso

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        • Sean
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          #5
          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
          La cosa assurda è che questa parole non vengono da qualche misterioso pentito ma da un magistrato ch ha retto la procura di Palermo fino a tempi recentissimi. Come mai, allora, non ha mai rivelato ciò che sapeva, ad esempio durante il processo per la strage di via D'Amelio? Come mai tutti, solo ora, ritrovano improvvisa loquacità? Ma veramente si vuole accreditare come "sensato" in baratto di quel genere? La vita di Andreotti non vale un uomo della scorta di Falcone o di Borsellino, non scherziamo.
          Perchè nei processi (di mafia o di terrorismo) la verità non può mai emergere, quando gli interessi legano tutti, dai mammasantissima politici in giù, a doppio filo:
          Alle menti candide si rifila la "ragione di stato", mentre a quelle più acute si fa palesare qualche guadagno futuro, a fronte di un silenzio presente..."Sa, lo stato le sarà grato...".
          Se quanto riporta Grasso corrisponde a verità, è stato fatto immaginare ai magistrati che si sarebbero resi responsabili di decine, centinaia di morti, se avessero ostacolato un contatto con la mafia, come se poi fosse una cosa nuova, questo canale, e non, invece, ovvia, come la storia dimostra, con tutti quei politici ammazzati per lanciare segnali di poco gradimento a Roma.
          Spacciare oggi per sensato quel baratto è un misero tentativo di tacitare almeno la coscienza, dicendosi che non si poteva fare altrimenti.
          Ma quando Falcone e Borsellino chiedevano aiuti, sostegno, chiedevano di non essere lasciati soli, chiedevano di morire, certo, ma con lo stato al fianco, ma dov'erano tutti?
          Là, a trattare il prezzo di quelle morti, e della nostra morte civile.
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          • PrinceRiky
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            #6
            Ma cosa vuol cacciare Di Pietro... se si dovessero vagliare tutte le ingerenze mafiose sarebbe da rifare 3/4 del parlamento ed ovviamente non è possibile.

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            • ma_75
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              #7
              Se si potevano barattare con la mafia i due giudici che rappresentavano il simbolo del paese onesto, se si potevano sacrificare agli interessi mafiosi uomini e donne servitori dello stato che avevano la sola colpa di tutelarlo, nella figura dei giudici che scortavano, se si è potuto gettare il paese nel sangue di una guerra civile mentre nel frattempo sottobanco si pranzava col nemico proponendogli ributtanti accordi, se è successo tutto questo, se lo stato in cui viviamo oggi ha le sue fondamenta in questo vergognoso baratto, allora, veramente, dovremmo sprofondare tutti in una Geenna di vergogna, ed essere inghiottiti in un abisso di disonore nel quale financo il nome dell'Italia non possa più essere ricordato
              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
              ma_75@bodyweb.com

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              • ikuape86
                L' oristanese pizzaiolo
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                • Oristano
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                #8
                Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                Ma cosa vuol cacciare Di Pietro... se si dovessero vagliare tutte le ingerenze mafiose sarebbe da rifare 3/4 del parlamento ed ovviamente non è possibile.
                perchè no? certo che è possibile...deve volerlo il popoo ovviamente

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                • ma_75
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                  #9
                  Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                  Ma cosa vuol cacciare Di Pietro... se si dovessero vagliare tutte le ingerenze mafiose sarebbe da rifare 3/4 del parlamento ed ovviamente non è possibile.
                  Credo, lo dicevo nel post sopra, che se la seconda repubblica nasce da quegli accordi, veramente è meglio dare fuoco a tutto l'edificio dello stato. Cosa c'è da salvare, che tipo di fiducia si può avere nella politica se è stata capace di una simile intelligenza con il nemico? Lo stato italiano è già fallito, non economicamente ma moralmente.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                  • PrinceRiky
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                    #10
                    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                    Credo, lo dicevo nel post sopra, che se la seconda repubblica nasce da quegli accordi, veramente è meglio dare fuoco a tutto l'edificio dello stato. Cosa c'è da salvare, che tipo di fiducia si può avere nella politica se è stata capace di una simile intelligenza con il nemico? Lo stato italiano è già fallito, non economicamente ma moralmente.
                    Sono pienamente d'accordo: c'è un virus che non è ancora debellato perché radicato ed estremamente diffuso. Bisognerebbe sterilizzare tutto quanto e l'unico modo per farlo è rivoluzionare ribaltando la maggior parte delle poltrone che nel tempo si sono adattate ai sederi marci dei loro possessori e senza un cambiamento radicale, anche i giovani senza macchia si trovano costretti ad accettare la situazione, se vogliono lavorare.

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                    • Sean
                      Csar
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                      #11
                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      Se si potevano barattare con la mafia i due giudici che rappresentavano il simbolo del paese onesto, se si potevano sacrificare agli interessi mafiosi uomini e donne servitori dello stato che avevano la sola colpa di tutelarlo, nella figura dei giudici che scortavano, se si è potuto gettare il paese nel sangue di una guerra civile mentre nel frattempo sottobanco si pranzava col nemico proponendogli ributtanti accordi, se è successo tutto questo, se lo stato in cui viviamo oggi ha le sue fondamenta in questo vergognoso baratto, allora, veramente, dovremmo sprofondare tutti in una Geenna di vergogna, ed essere inghiottiti in un abisso di disonore nel quale financo il nome dell'Italia non possa più essere ricordato
                      Ci siamo cascati tutti nella Geenna, e difatti oramai vomitiamo mostri, come i Berlusconi al potere con i mafiosi in casa, i Bossi che straparlano, in faccia ai garanti della nazione, di sedizioni e confini nuovi con cui spezzettare la patria, trattando metà degli italiani da animali; l'opposizione complice, che ha abiurato pure a se stessa, tanti piccoli Berlusconi più bassi dello stesso gran visir, che li ha ridotti a predellino, asservendoli con l'odore delle briciole.
                      E noi, popolo?
                      Noi non li meritiamo quei morti, come non meritiamo la verità.
                      Dovremmo andarcene tutti, indegni solo di calpestare questo suolo che ci ha dato i natali, e che non sappiamo più salvare e sanare, e lasciare che questo paese si riappropri della propria bellezza silente, che tutti ha sempre incantato, e che la bellezza parli per se stessa, finalmente, senza più noi, interpreti inadeguati, che con la nostra sola presenza la sfregiamo.
                      Last edited by Sean; 18-10-2009, 23:45:57.
                      ...ma di noi
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                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • naturalmentebig
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                        [B]
                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        In Italia sappiamo due cose per certe:
                        Che a morire o a pagare sono sempre le persone sbagliate, e che si arriva a certi spifferi di verità sempre un pò troppo tardi.
                        Non avremo alcun processo per alto tradimento, perchè i traditori reggono ancora tutto il baraccone.
                        Dal dopoguerra ad oggi nessun paese, più dell'Italia, ha una storia fatta di misteri sanguinosi, delitti di stato impuniti, stragi, guerre civili, assassinii di quei poveracci che, pagati dallo stato, sono stati ammazzati dallo stato.
                        Altrove sarebbe la rivoluzione, ma notizie come questa non trovano più alcuna coscienza da sollevare.
                        non succederà nulla,è ovvio. Secondo te importa a qualcuno?
                        https://t.me/pump_upp

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                        • Liam & Me
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                          #13
                          "lo stato deve convivere con la Mafia": le parole di Lunardi (dichiarazione del 2001) oggi hanno un po' più senso.
                          B & B with a little weed










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                          • ma_75
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                            #14
                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Ci siamo cascati tutti nella Geenna, e difatti oramai vomitiamo mostri, come i Berlusconi al potere con i mafiosi in casa, i Bossi che straparlano, in faccia ai garanti della nazione, di sedizioni e confini nuovi con cui spezzettare la patria, trattando metà degli italiani da animali; l'opposizione complice, che ha abiurato pure a se stessa, tanti piccoli Berlusconi più bassi dello stesso gran visir, che li ha ridotti a predellino, asservendoli con l'odore delle briciole.
                            E noi, popolo?
                            Noi non li meritiamo quei morti, come non meritiamo la verità.
                            Dovremmo andarcene tutti, indegni solo di calpestare questo suolo che ci ha dato i natali, e che non sappiamo più salvare e sanare, e lasciare che questo paese si riappropri della propria bellezza silente, che tutti ha sempre incantato, e che la bellezza parli per essa, senza più noi, interpreti inadeguati, che con la nostra sola presenza la sfregiamo.
                            Come ben sai tu, Massimiliano, e come sa chi mi conosce, sia pure solo per il tramite di bodyweb, ho una soglia di sopportazione molto alta. Ne ho visto troppe, da tutte le parti, per non avere maturato degli anticorpi. Eppure ci sono ancora delle cose capaci di farmi balzare sulla sedia, delle verità che, improvvisamente, ti balzano davanti agli occhi e ti lasciano senza fiato, come un pugno nello stomaco. "Abbiamo salvato tanti ministri" dice Grasso, come se questo dovesse consolarci, come se il prezzo pagato fosse equo, come se la miserabile vita di un Andreotti o di un Martelli fosse un sacrario da proteggere. Ci sono momenti nei quali si raggiunge l'apice del disgusto e allora vorresti veramente che un fuoco purificatore facesse terra bruciata dell'Italia. Mi vergogno profondamente di questo paese
                            Piangi, che ben hai donde, Italia mia.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                              #15
                              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                              Come ben sai tu, Massimiliano, e come sa chi mi conosce, sia pure solo per il tramite di bodyweb, ho una soglia di sopportazione molto alta. Ne ho visto troppe, da tutte le parti, per non avere maturato degli anticorpi. Eppure ci sono ancora delle cose capaci di farmi balzare sulla sedia, delle verità che, improvvisamente, ti balzano davanti agli occhi e ti lasciano senza fiato, come un pugno nello stomaco. "Abbiamo salvato tanti ministri" dice Grasso, come se questo dovesse consolarci, come se il prezzo pagato fosse equo, come se la miserabile vita di un Andreotti o di un Martelli fosse un sacrario da proteggere. Ci sono momenti nei quali si raggiunge l'apice del disgusto e allora vorresti veramente che un fuoco purificatore facesse terra bruciata dell'Italia. Mi vergogno profondamente di questo paese
                              Piangi, che ben hai donde, Italia mia.
                              Siamo ad un altro De Profundis, c'è poco o nulla da aggiungere Un senso di tragedia che non si rischiara mai, un'alba che non viene.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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