nel topic aperto dal nostro amico sacerdote avevo posto ai signori forumisti una serie di domande che non hanno trovato risposta.
ma proprio: zero.
domande a carattere religioso.
non voglio essere ripetitivo e noioso, tuttavia lo spunto mi sembra interessante ma - soprattutto - potrebbe aiutarmi a capire qualcosa di un mondo che mi pare oscuro.
ovvero: la fede.
(mussulmana, indù, cattolica: la fede intesa in senso generale).
chiederlo nel forum a me più consueto, quello dell'uaar (atei) è inutile. è come chiedere a berlusconi un parere sull'elemosina. in quel forum ci sono animatissimi topic su come si è *persa* la fede, per chi l'ha persa. ma sul processo che al contrario ha portato a credere nelle divinità, è un ossimoro, una contraddizione.
come nasce questo sentimento?
1) ci si accorge d'un tratto dell'esistenza delle divinità? una luce, una folgorazione?
oppure è un processo che dura anni?
un'acquisizione graduale? una fede che comincia piccina e poi viene alimentata con studi e preghiere?
2) un forumista di pregiuo ha scritto in questo forum che la fede è una scelta.
come si sceglie la fede?
è un fatto razionale? "preferisco gli indù, no è meglio la religione ortodossa, ma quasi quasi non avrò alcuna fede e mi faccio ateo"
con quali criteri si preferisce l'una religione all'altra?
3) come ci si rapporta con le altre divinità? per esempio, poniamo che tu sia indù e credi nel profondo che esistano il dio elefante ganescia, krishna raffinatissimo, visnù e così via (una miliardata di persone crede in queste divinità): ma le altre divinità, lo yhwh ebraico-cristiano, l'allà musulmano, manitù eccetera, esistono pure o sono fandonie e solo i tuoi dèi sono veri?
4) di conseguenza: con quale criterio si privilegia il messaggio dell'yhwh ebraico-cristiano mentre (che so) poseidone, toutatis, odino, zeus, il grande architetto massone dell'universo, babbo natale o amon ra?
urca, belle domandine.
chi vorrà, sono tutt'orecchi.
ma proprio: zero.
domande a carattere religioso.
non voglio essere ripetitivo e noioso, tuttavia lo spunto mi sembra interessante ma - soprattutto - potrebbe aiutarmi a capire qualcosa di un mondo che mi pare oscuro.
ovvero: la fede.
(mussulmana, indù, cattolica: la fede intesa in senso generale).
chiederlo nel forum a me più consueto, quello dell'uaar (atei) è inutile. è come chiedere a berlusconi un parere sull'elemosina. in quel forum ci sono animatissimi topic su come si è *persa* la fede, per chi l'ha persa. ma sul processo che al contrario ha portato a credere nelle divinità, è un ossimoro, una contraddizione.
come nasce questo sentimento?
1) ci si accorge d'un tratto dell'esistenza delle divinità? una luce, una folgorazione?
oppure è un processo che dura anni?
un'acquisizione graduale? una fede che comincia piccina e poi viene alimentata con studi e preghiere?
2) un forumista di pregiuo ha scritto in questo forum che la fede è una scelta.
come si sceglie la fede?
è un fatto razionale? "preferisco gli indù, no è meglio la religione ortodossa, ma quasi quasi non avrò alcuna fede e mi faccio ateo"
con quali criteri si preferisce l'una religione all'altra?
3) come ci si rapporta con le altre divinità? per esempio, poniamo che tu sia indù e credi nel profondo che esistano il dio elefante ganescia, krishna raffinatissimo, visnù e così via (una miliardata di persone crede in queste divinità): ma le altre divinità, lo yhwh ebraico-cristiano, l'allà musulmano, manitù eccetera, esistono pure o sono fandonie e solo i tuoi dèi sono veri?
4) di conseguenza: con quale criterio si privilegia il messaggio dell'yhwh ebraico-cristiano mentre (che so) poseidone, toutatis, odino, zeus, il grande architetto massone dell'universo, babbo natale o amon ra?
urca, belle domandine.
chi vorrà, sono tutt'orecchi.
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