Originariamente Scritto da thetongue
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ma poi secondo me un raffronto fra i 2 tipi di morte non è attinente alla discussione. Lo sarebbe se al posto del povero bimbo ci fosse una persona che per sua scelta e per amore nei confronti di Dio avesse dato la sua vita e si fosse reso martire.
Detto questo io credo che onestamente una malattia sia sempre e comunque un accadimento naturale.
Sgradevole, doloroso, agli occhi dei più ingiusto ma pur sempre un accadimento naturale.
capisco perfettamente lo sdegno e la rabbia che possa provare una persona nel vedere un bambino che patisce le pene da te descritte, sarebbero i miei stessi sentimenti (ne ho visti tanti purtroppo)
Perciò la risposta che posso darti, al costo di sembrare ripetitivo, è che l'immortalità riguarda la nostra anima non il nostro corpo.
Per un cristiano accettare questo è molto più semplice.
Per un Ateo invece un'assurdità.
Vedo personalmente la vita terrena come una piccola parentesi della mia esistenza, un passaggio per un qualcosa di grandioso.
La fede quindi è la chiave per affrontare nel modo più sereno la vita, altro non saprei dirti.
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