mi sn iscritto a giurisprudenza

**ma_75** · 24-09-2009, 18:56:07

Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio

di certo perché lo dice Arkon di bw?
Non capisco ilbisogno sottovalutare facoltà/materie per dar importanza al proprio ambito, quasi non si fosse sicuri del proprio percorso, ponendo X al di sotto di Y, ma pur sempre al di sopra di Z.
Per eccellere in qualsiasi campo ci vuole intelligenza e dedizione. Non penso che sia più facile scrivere un libro sul Medioevo piuttosto che una ricerca di biologia, né che sia più difficile fare l'ingegnere che l'avvocato.
Bisogna mirare ad eccellere nel proprio ambito, piuttosto che a screditare gli altri campi per dare un senso al proprio.

Ottimo Icarus, come sempre. Io non sottovaluto nessuna facoltà, nè penso che la mia sia migliore di altre. Ogni facoltà, basta essere onesti nell'ammetterlo, ha esami che sono scogli grossi ed altri che si preparano in due settimane, e questo vale tanto per medicina che per lettere. Ogni facoltà è tagliata per un certo tipo di talenti, e sbaglia chi ritiene che il suo talento, scientifico o umanistico che sia, valga più degli altri.
Detto questo vado ad allenarmi, non senza qualche apprensione dal momento che, essendo laureato in lettere, potrei avere difficoltà a contare il numero delle reps

***arkon86*** · 24-09-2009, 19:00:28

Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio

è un eminente giurista appena tornato da un erasmus ad amsterdam

gran modo di discutere..amico mio visto ke sfotti tanto, che media hai?sei in regola con gli esami?hai mai ftt un esperienza all'estero?e quante lingue parli?

***arkon86*** · 24-09-2009, 19:02:13

Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio

Ottimo Icarus, come sempre. Io non sottovaluto nessuna facoltà, nè penso che la mia sia migliore di altre. Ogni facoltà, basta essere onesti nell'ammetterlo, ha esami che sono scogli grossi ed altri che si preparano in due settimane, e questo vale tanto per medicina che per lettere. Ogni facoltà è tagliata per un certo tipo di talenti, e sbaglia chi ritiene che il suo talento, scientifico o umanistico che sia, valga più degli altri.
Detto questo vado ad allenarmi, non senza qualche apprensione dal momento che, essendo laureato in lettere, potrei avere difficoltà a contare il numero delle reps

ripeto per la 34879638936857839475389 volta ke il mio discorso non è riferito alle persone ma alla facoltà in se stessa.
ma_75 allora se i gradi di difficoltà delle facoltà sono uguali devo dedurre ke a ingegneria e medicina sono iscritti solo deficienti mentre a lettere e psicologia solo geni, perchè i primi non vivono per studiare...

***arkon86*** · 24-09-2009, 19:05:37

a giurisprudenza ci troviamo a metà fra i dottoribabbei e gli psicologici genialoidi..son contento di avere almeno un quoziente nella media. Avessi preso ingegneria sarei un babbo ora

***Black87*** · 24-09-2009, 19:10:02

edit

***Icarus*** · 24-09-2009, 19:10:26

Originariamente Scritto da arkon86 Visualizza Messaggio

io faccio giurisprundeza nn ingengeria..il mio è il parere piu disinteressato fin qui espresso. A me sembra piuttosto ke ognugno di voi cerchi di tirare acqua al suo mulino..

Io non ho nessun bisogno di tirare acqua al mio mulino, nè penso ci siano parere interessati o disinteressati.
Tu per primo hai detto che "giurisprudenza è un gradino sopra x" anche se è pur sempre "sotto ingegneria e medicina".

Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio

Ottimo Icarus, come sempre. Io non sottovaluto nessuna facoltà, nè penso che la mia sia migliore di altre. Ogni facoltà, basta essere onesti nell'ammetterlo, ha esami che sono scogli grossi ed altri che si preparano in due settimane, e questo vale tanto per medicina che per lettere. Ogni facoltà è tagliata per un certo tipo di talenti, e sbaglia chi ritiene che il suo talento, scientifico o umanistico che sia, valga più degli altri.

Esatto

La difficoltà può derivare solo dalla bontà della scelta.. Qualsiasi facoltà, se non cattura l'interesse e la passione di chi vi si iscrive, diventa difficile. Fare raffronti è ottuso proprio perché lo studio - e domani il lavoro - devono essere cuciti addosso a chi intraprende il percorso.
Quindi dire che l'esame di matematica è più difficile di quello di greco o che che Psicologia è più facile di Ingegneria vuol dire innanzitutto scordarsi che lo studio è attivo, non passivo, quindi non si può considerare l'oggetto dello studio prescindendo dal soggetto che studia.
In secondo luogo, facendo tale operazione di comparazione e "messa in scala" delle varie facoltà, si appiattiscono i vari talenti e le varie aspirazioni su una linea che permette di compararli, spogliando appunto lo *studio* da qualsiasi considerazione del rapporto che si viene a creare tra noi e la materia.
Possiamo dire che per Icaro sarebbe stata più difficile ingegneria di giurisprudenza, e Psicologia più difficile di Lettere. Ma perché Icaro ha sue passioni, sue inclinazioni, una sua intelligenza.
Arkon invece, che ha altre inclinazioni (90°), troverà più facile giurisprudenza di Biologia.
Questo si può dire, l' "oggettivamente" non è contemplabile giudicando il rapporto di difficoltà **soggettivo** tra lo studioso e la materia.

Detto questo vado ad allenarmi, non senza qualche apprensione dal momento che, essendo laureato in lettere, potrei avere difficoltà a contare il numero delle reps

***Black87*** · 24-09-2009, 19:13:13

minuto 15.

***Black87*** · 24-09-2009, 19:15:46

arkon ti chiedo cortesemente di non quotarmi e leggere soltanto, perchè a breve editerò tutto

***arkon86*** · 24-09-2009, 19:15:49

ma in tutto questo brillante cv vitae nel quale la modestia risalta già dal suo incipit(io ho gia dato) nn ti sei ancora laureato?ancora mi parli di relatore di tesi?