Secondo voi in che maniera si intreccia il legame tra la psiche mistica (con riferimento alla religione) e la psiche sessuale nella nostra società? In che maniera la religione influisce sul nostro modo di vivere il sesso?
Ci ho pensato leggendo vari articoli a riguardo, con particolare riferimento ad una figura che mi è parsa emblematica. Santa teresa.
Nell'estasi di santa teresa d'avila del Bernini, secondo alcuni, si intrecciano la negazione della sessualità ed il raggiungimento dell'estasi, quasi di natura "orgasmica", tramite la sofferenza. E' possibile il sadomasochismo affondi le sue radici archetipiche proprio nella religione, nel nostro caso cattolica? Che questo nasca da una eccessiva negazione di una sessualità esplicita e si palesi nel momento in cui il corpo, tramite la auto-punizione, in questo caso per il peccato, trova nella sofferenza una soluzione alternativa per raggiungere l'"estasi"? (precisiamo, quasi in ogni cultura c'è un qualche tipo di sofferenza che permette di raggiungere uno stato di coscienza prossimo all'estasi).
"Quoto" un passo degli scritti di santa teresa che ritengo essenziale ai fini del discorso:
“Io vidi accanto a me… un angelo in figura umana…Fra le mani vidi un lungo giavellotto dorato e all’estremità del fero mi sembrò di vedere un po’ di fuoco. Mi sembrò che col dardo alcune volte mi trafiggesse il cuore fin nel più profondo, e quando lo estraevo era come se lo estraessi dalla parte più intima del mio cuore. Quando mi lasciò ero tutta infiammata di un amore ardente per Dio. Il dolore di questa ferita era tanto grande che mi strappò i sospiri di pena di cui ho parlato; ma anche il godimento causato da questa pena straordinaria era così eccessivo che io, impossibilitata a liberarmene, non potevo trovare soddisfazione con nessun altro se non con Dio.”
Ci ho pensato leggendo vari articoli a riguardo, con particolare riferimento ad una figura che mi è parsa emblematica. Santa teresa.
Nell'estasi di santa teresa d'avila del Bernini, secondo alcuni, si intrecciano la negazione della sessualità ed il raggiungimento dell'estasi, quasi di natura "orgasmica", tramite la sofferenza. E' possibile il sadomasochismo affondi le sue radici archetipiche proprio nella religione, nel nostro caso cattolica? Che questo nasca da una eccessiva negazione di una sessualità esplicita e si palesi nel momento in cui il corpo, tramite la auto-punizione, in questo caso per il peccato, trova nella sofferenza una soluzione alternativa per raggiungere l'"estasi"? (precisiamo, quasi in ogni cultura c'è un qualche tipo di sofferenza che permette di raggiungere uno stato di coscienza prossimo all'estasi).
"Quoto" un passo degli scritti di santa teresa che ritengo essenziale ai fini del discorso:
“Io vidi accanto a me… un angelo in figura umana…Fra le mani vidi un lungo giavellotto dorato e all’estremità del fero mi sembrò di vedere un po’ di fuoco. Mi sembrò che col dardo alcune volte mi trafiggesse il cuore fin nel più profondo, e quando lo estraevo era come se lo estraessi dalla parte più intima del mio cuore. Quando mi lasciò ero tutta infiammata di un amore ardente per Dio. Il dolore di questa ferita era tanto grande che mi strappò i sospiri di pena di cui ho parlato; ma anche il godimento causato da questa pena straordinaria era così eccessivo che io, impossibilitata a liberarmene, non potevo trovare soddisfazione con nessun altro se non con Dio.”
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