Originariamente Scritto da crostantino
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Esistenza di Dio
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioQuesto è un interrogativo importante. Prima di ricondurre il tutto ad argomentazioni da tifo ("io tifo scienza!", "io tifo fede!"), sarebbe bene approfondire le conoscenze su questo rapporto per constatare che tra i due ambiti non vi è alcun conflitto di carattere logico e i che relativi pensieri possono essere benissimo in grado di convivere. Anzi, la ricerca sulle interrelazioni scienza-fede è, recentemente, molto fiorente e fruttuosa.
Qui (e in altri post) sembri applicare un "sillogismo" molto comune (per mia personale esperienza) quanto fallace nei ragionamenti atei (l'ho rilevato anche in altre discussioni) che, in realtà, più che una deduzione, enuncia un "principio di presunzione": poiché non ho "dimostrazione" dell'esistenza di Dio, ho "dimostrazione" della sua non esistenza.
Che esso rappresenti una "presunzione" e non una conoscenza si comprende dal fatto che può essere ribaltato, a seconda dei gusti, senza intaccarne la "logica": poiché non ho una "dimostrazione" della non esistenza, ho "dimostrazione" della sua esistenza.
Principi di questo tipo, sebbene applicabili in altri contesti umani divenendo mere convenzioni, rappresentano di fatto un limite dal punto di vista epistemologico quando appunto vengano adeguati ad un originario preconcetto.
Non avere una dimostrazione (di esistenza o di non esistenza) può condurre, al più, ad un pensiero agnostico, non ateo. Finché il pensiero ateo si fonda su "deduzioni" come questa rimarrà, a mio avviso, piuttosto fragile e non fondato su logica reale.
Tu dici che l'impossibilità di una prova di esistenza non può bastare a dimostarne la non-esistenza. Tralasciando per un momento la trascendenza divina, noterai che il realtà non funziona così (e non dico per me o per te, dico per tutti). Non è mai stata "provata" l'esistenza (neanche in passato) di draghi e unicorni e quindi si è portati a credere che non esistano, non si è una situazione di totale ambiguità. Anche qua il non-esistere viene piuttosto interpretato come "mai apparso sulla terra", ma l'analogia con Dio mi sembra comunque ben delineata.Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioQuesta idea del "dio scelto a propria immagine e somiglianza", però, non è generalizzabile, visto che:
- è un dato di fatto che personali principi morali possano essere sovvertiti abbracciando una religione;
- l'accettazione di testi avviene nelle religioni rivelate e tipicamente definisce, da quel momento in poi, l' etica personale; non esiste (o non dovrebbe) un' "etica personale" parallela all'etica religiosa abbracciata.
Sul secondo punto sarei d'accordo ma mi pare che in giro non accada...
Ad ogni modo la tua argomentazione sul "relativo" sembrerebbe ridursi a dire: ci sono troppe tesi/modi per definire una realtà (universale), quindi nutro dubbi sull' esistenza di una tale realtà (universale) ...Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioScusa Richard riprendo anche questa tua risposta perchè vedo che affronti le questioni in maniera completa, e questa la ritengo interessante.
Tu dici che l'impossibilità di una prova di esistenza non può bastare a dimostarne la non-esistenza. Tralasciando per un momento la trascendenza divina, noterai che il realtà non funziona così (e non dico per me o per te, dico per tutti). Non è mai stata "provata" l'esistenza (neanche in passato) di draghi e unicorni e quindi si è portati a credere che non esistano, non si è una situazione di totale ambiguità. Anche qua il non-esistere viene piuttosto interpretato come "mai apparso sulla terra", ma l'analogia con Dio mi sembra comunque ben delineata.
Qua parliamo del Creatore, di colui che, ex-nihilo, ha dato il via al tutto:
Una possibile prova, e fonte di ricerca per la ragione, risiede nella creazione stessa....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMa lo spazio di Dio non è su questa terra, non stiamo parlando di una creautura mitologica di cui non si registra un suo passaggio o della quale non se ne trovano tracce, per cui siamo portati a dire che non è mai esistita;
Qua parliamo del Creatore, di colui che, ex-nihilo, ha dato il via al tutto:
Una possibile prova, e fonte di ricerca per la ragione, risiede nella creazione stessa.
Però è da notare come storicamente il Dio a cui normalmente ci si riferisce si è "trasceso" sempre più. Da un Dio egizio "mezzo-uomo" , a un Dio biblico che interveniva nelle questioni umane, a un Dio evangelico annunciato e manifestato appena, a un Dio moderno, totalmente estraneo e indagabile principalmente a livello filosofico.
Quasi come se la trascendenza rimanesse più una scusa che una reale proprietà, ma questa è ovviamente una considerazione personale.
Per quanto riguarda la creazione è, almeno ai miei occhi, sicuramente uno dei motivi che più rendono plausibile l'esistenza di un'entità "diversa" da noi. Ma la creazione in sè non assicurerebbe che Dio abbia tutte le proprietà che il culto cristiano gli attribuisce (anzi non ci sarebbe proprio nessuna correlazione), nemmeno l'esistenza (nel senso che Dio potrebbe esserci stato prima e non più ora).Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioUna possibile prova, e fonte di ricerca per la ragione, risiede nella creazione stessa.
infatti qnd chiedi ad un ateo "ma secondo te chi ha creato l'universo, il mondo e le infinite creature che lo compongono?" pur considerandosi intelligente ... cambia discorso
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Originariamente Scritto da 0positivo Visualizza Messaggioesatto
infatti qnd chiedi ad un ateo "ma secondo te chi ha creato l'universo, il mondo e le infinite creature che lo compongono?" pur considerandosi intelligente ... cambia discorso
A me è capitata la stessa identica cosa a ruoli invertiti,non sai quante volte.
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioAppunto quello a cui volevo arrivare allora. L'unico modo per diciamo non portare avanti quel tipo di sillogismo (che forse così sbagliato non è) è considerare la trascendenza divina.
Però è da notare come storicamente il Dio a cui normalmente ci si riferisce si è "trasceso" sempre più. Da un Dio egizio "mezzo-uomo" , a un Dio biblico che interveniva nelle questioni umane, a un Dio evangelico annunciato e manifestato appena, a un Dio moderno, totalmente estraneo e indagabile principalmente a livello filosofico.
Quasi come se la trascendenza rimanesse più una scusa che una reale proprietà, ma questa è ovviamente una considerazione personale.
Per quanto riguarda la creazione è, almeno ai miei occhi, sicuramente uno dei motivi che più rendono plausibile l'esistenza di un'entità "diversa" da noi. Ma la creazione in sè non assicurerebbe che Dio abbia tutte le proprietà che il culto cristiano gli attribuisce (anzi non ci sarebbe proprio nessuna correlazione), nemmeno l'esistenza (nel senso che Dio potrebbe esserci stato prima e non più ora).
Il primo attributo di Dio è l'eterno, per cui non capisco quel finale, quel "potrebbe esserci stato prima e non più ora":
Se si deve pensare a Dio in maniera corretta, allora gli deve essere riconosciuta la trascendenza e l'eternità, come ha fatto la filosofia e le religioni più evolute (le tre monoteiste).
Se si parla dell'Ente supremo è inutile pure capziare sulle etichette da appiccicargli, non si tratta qua di solo cristianesimo, potremmo anche ipotizzare un Dio impersonale, un Dio-Cosmo che si preoccupa di "regolare" e mantenere nell'ordine le meccaniche dell'universo, e che non si cura affatto delle sue creature (e sarebbe anche un modo per sciogliere lo scandalo del male presente nella storia e nell'uomo).
Solo una volta abbracciata una religione, ecco che allora la creazione e il destino ultimo dell'uomo e del mondo viene letto con gli occhiali di quella fede, che, avendovi aderito, si reputa vera e ragionevole:
Ma la giustezza o meno di quanto si professa umanamente la si potrà verificare con certezza solo oltre la soglia, ma questo vale per tutte le religioni....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da _Jamez_ Visualizza MessaggioDipenda dalla persona che ti trovi davanti veramente.
A me è capitata la stessa identica cosa a ruoli invertiti,non sai quante volte.
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Originariamente Scritto da 0positivo Visualizza Messaggioè ovvio xchè il cattolicesimo nn da molte risposte, anche il papa nn puo riso a certi interrogativi e come avevo detto gesu' disse d credere in Dio senza porsi domande, ma è inevitabile che nella vita di ognuno di noi ci si chieda prima o poi come è nato l'universo, l'umanità , da chi ecc ... e mi sembra strano che una persona di fronte a tutto questo arrivi a negare l'esistenza di una forza superiore
..... ma inventarsi le risposte non la vedo come una soluzione
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggioun Dio-Cosmo che si preoccupa di "regolare" e mantenere nell'ordine le meccaniche dell'universo, e che non si cura affatto delle sue creature (e sarebbe anche un modo per sciogliere lo scandalo del male presente nella storia e nell'uomo).
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fondamentalmente l'uomo si rivolge alla religione per trovare delle risposte alle eterne domande. però la religione non risponde affatto a queste stesse domande: pone un veto, una sospensione dei quesiti sempiterni stessi propinando dei dogmi inquestionabili
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Originariamente Scritto da 0positivo Visualizza Messaggioil libero arbitrio è la ragione x cui Dio nn interviene nel male del mondo, lo spiegano anche al catechismo x la comunione ma ancora molta gente nn lo capisce
C'e del buono? E' stato dio! Wooow.
C'è del marcio? E' stato il libero arbitrio dell'uomo! Too bad.
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggiofondamentalmente l'uomo si rivolge alla religione per trovare delle risposte alle eterne domande. però la religione non risponde affatto a queste stesse domande: pone un veto, una sospensione dei quesiti sempiterni stessi propinando dei dogmi inquestionabili
"S'aggiunge un'altra forma di tentazione,pericolosa per molteplici ragioni...E' la curiosità vana,ammantata del nome di cognizione e di scienza"
Questa frase è di Sant'Agostino.
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Ti rispondo prendendo per buona l'idea che dalla creazione potremmo ricavarne la presenza di un'entità creatrice, cosa che personalmente reputo solo plausbile.
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioE' ovviamente nella trascendenza che Dio sussiste, altrimenti non avrebbe potuto creare la materia dal nulla, e non potrebbe essere il Creatore ma una creatura, che vive e muore nel tempo e nello spazio.
Il primo attributo di Dio è l'eterno, per cui non capisco quel finale, quel "potrebbe esserci stato prima e non più ora":
Se si deve pensare a Dio in maniera corretta, allora gli deve essere riconosciuta la trascendenza e l'eternità, come ha fatto la filosofia e le religioni più evolute (le tre monoteiste).
Se si parla dell'Ente supremo è inutile pure capziare sulle etichette da appiccicargli, non si tratta qua di solo cristianesimo, potremmo anche ipotizzare un Dio impersonale, un Dio-Cosmo che si preoccupa di "regolare" e mantenere nell'ordine le meccaniche dell'universo, e che non si cura affatto delle sue creature (e sarebbe anche un modo per sciogliere lo scandalo del male presente nella storia e nell'uomo).
Solo una volta abbracciata una religione, ecco che allora la creazione e il destino ultimo dell'uomo e del mondo viene letto con gli occhiali di quella fede, che, avendovi aderito, si reputa vera e ragionevole:
Ma la giustezza o meno di quanto si professa umanamente la si potrà verificare con certezza solo oltre la soglia, ma questo vale per tutte le religioni.Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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