Esistenza di Dio

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    • Quel paese
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    #61
    Originariamente Scritto da Owens Visualizza Messaggio
    Esprimeva un pensiero su ciò se non erro schopenhauer, non ricordo bene ma affermava come l'uomo abbia bisogno per forza di dare un senso alla propria vita per non renderla "inutile". Dopo tutto "la vita è come un pendolo che oscilla fra la noia e il dolore attraversando l'intervallo illusorio di gioia e piacere" il che appare razionale.
    su questo si può anche essere d'accordo, non capisco il come un'aldilà dovrebbe aiutare nella ricerca di questo "senso" della vita.
    Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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    • MikaelPROBass
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      #62
      Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
      su questo si può anche essere d'accordo, non capisco il come un'aldilà dovrebbe aiutare nella ricerca di questo "senso" della vita.
      uno dei piu grandi sogni dell uomo è di aver altro tempo...essere immortali...

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        #63
        Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
        uno dei piu grandi sogni dell uomo è di aver altro tempo...essere immortali...
        Ma avere più tempo di per sè non da un senso alla vita. E anzi l'immortalità accuirebbe ancora di più il problema.
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        • MikaelPROBass
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          #64
          Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
          Ma avere più tempo di per sè non da un senso alla vita. E anzi l'immortalità accuirebbe ancora di più il problema.
          no,se si pensa che la morte sia la sofferenza ultima...

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            #65
            Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
            no,se si pensa che la morte sia la sofferenza ultima...
            ...non ho capito che intendi.
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            • richard
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              #66
              Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
              Non posso fare a meno di chiederti quali. Anche un link andrebbe benissimo.
              Credo di aver citato in altre occasioni i criteri di scelta, ma non mi costa nulla ripeterli. Il Cristianesimo accetta tutto il Vecchio Testamento (alcuni testi, in realtà, appartengono a certe tradizioni, ma non ad altre) che condivide, nella fede, con la religione ebraica. In più accetta i Testi del Nuovo Testamento che compiono la Rivelazione: Vangeli Canonici, Atti degli Apostoli, Lettere degli Apostoli ed Apocalisse.

              Qusti ultimi, in particolare, sono stati scelti perché:

              - sono i più vicini all'evento storico del Cristo;
              - presentano un'immagine del Cristo coerente e "sobria" che consente di ricostruirne l'opera pubblica;
              - sono stati usati sin dalle origini della Chiesa per scopi liturgici, hanno cioè fondamento nelle radici della Tradizione cristiana.

              La maggior parte dei Vangeli apocrifi non soddisfa questi requisiti. Alcuni li soddisfano solo parzialmente (il Vangelo di Tommaso, ad esempio, pur essendo probabilmente vicino alle vicende del Cristo storico, ha una struttura frammentaria che non consente di tracciare coerentemente la sua opera pubblica; d'altra parte non ha avuto il successo nella Tradizione che hanno avuto gli altri).

              Originariamente Scritto da 600
              Ma nel momento in cui nelle scritture sacre vengono inseriti insegnamenti di tipo morale qualsiasi "protocredente" non credo possa fare a meno di confontare almeno quelli con i propri valori. Credo che la scelta (se di scelta si tratta) di credere o no venga fatta anche in base a questo confronto. A questo punto l'apertura alla rivelazione non diventa quindi una questione culturale indagabile "razionalmente", e volendo anche parziale?
              Certamente la Rivelazione è indagabile razionalmente, ma, se essa è realmente tale, ha anche il potere di stravolgere "schemi morali" preesistenti a favore di altri (magari nuovi).
              Se non esercitasse sull'uomo questo potere non sarebbe Rivelazione e l'uomo non potrebbe mai essere Cristiano.

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              • MikaelPROBass
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                #67
                Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                ...non ho capito che intendi.
                la morte per alcuni è sentita come il doloroso prezzo da pagare per godere in eterno...

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                  #68
                  Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                  Credo di aver citato in altre occasioni i criteri di scelta, ma non mi costa nulla ripeterli. Il Cristianesimo accetta tutto il Vecchio Testamento (alcuni testi, in realtà, appartengono a certe tradizioni, ma non ad altre) che condivide, nella fede, con la religione ebraica. In più accetta i Testi del Nuovo Testamento che compiono la Rivelazione: Vangeli Canonici, Atti degli Apostoli, Lettere degli Apostoli ed Apocalisse.

                  Qusti ultimi, in particolare, sono stati scelti perché:

                  - sono i più vicini all'evento storico del Cristo;
                  - presentano un'immagine del Cristo coerente e "sobria" che consente di ricostruirne l'opera pubblica;
                  - sono stati usati sin dalle origini della Chiesa per scopi liturgici, hanno cioè fondamento nelle radici della Tradizione cristiana.

                  La maggior parte dei Vangeli apocrifi non soddisfa questi requisiti. Alcuni li soddisfano solo parzialmente (il Vangelo di Tommaso, ad esempio, pur essendo probabilmente vicino alle vicende del Cristo storico, ha una struttura frammentaria che non consente di tracciare coerentemente la sua opera pubblica; d'altra parte non ha avuto il successo nella Tradizione che hanno avuto gli altri).
                  Scusa io cercavo più che altro un confronto con altre religioni. sul perchè per esempio antico e nuovo testamento debbano essere "migliori" del corano, anche se mi rendo conto che un discorso del genere sviluppato bene forse non è facile da portare avanti...
                  Certamente la Rivelazione è indagabile razionalmente, ma, se essa è realmente tale, ha anche il potere di stravolgere "schemi morali" preesistenti a favore di altri (magari nuovi).
                  Se non esercitasse sull'uomo questo potere non sarebbe Rivelazione e l'uomo non potrebbe mai essere Cristiano.
                  Su questo non sono d'accordo, nel senso che dubito che qualcuno possa accettare schemi morali totalmente nuovi "senza un motivo". Una persona può averne di simili e notare delle "migliorie" in quelli proposti oppure può avere inconsciamente la percezione di essere in errore (magari per via di alcune contraddizioni) e vedere in un sistema diverso una buona alternativa. Non credo che invece si possa accettare nuovi valori totalmente contrari ai propri perchè presenti nella rivelazione. Insomma in questo caso invertirei il rapporto causa effetto, accettare la rivelazione per la nuova morale proposta, e non viceversa.
                  Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                    #69
                    Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
                    la morte per alcuni è sentita come il doloroso prezzo da pagare per godere in eterno...
                    e quindi lo scopo diventerebbe quel godere in eterno?
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                      #70
                      Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                      e quindi lo scopo diventerebbe quel godere in eterno?
                      no,piu che uno scopo è una speranza

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                      • 600
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                        #71
                        Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
                        no,piu che uno scopo è una speranza
                        si va bene, la speranza è che crepando (per usare un gergo bwebbiano) si raggiunga una felicità eterna. Ma la vita avrebbe uno scopo a questo punto? Continuo a non vedere il nesso...
                        Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                        • crostantino
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                          #72
                          Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                          Ma nel momento in cui nelle scritture sacre vengono inseriti insegnamenti di tipo morale qualsiasi "protocredente" non credo possa fare a meno di confontare almeno quelli con i propri valori. Credo che la scelta (se di scelta si tratta) di credere o no venga fatta anche in base a questo confronto. A questo punto l'apertura alla rivelazione non diventa quindi una questione culturale indagabile "razionalmente", e volendo anche parziale?
                          Ogni opinione sull'esistenza di Dio si lega nell'immediato alla "scelta religiosa". E' chiaro che ogni scelta umana (compresa quella religiosa) è scelta IN un dato contesto storico, culturale appunto (per usare la tua stessa parola, peraltro appropriata).
                          Ne segue che la storia delle religioni è indagabile "razionalmente".
                          Ti invito a considerare come l'aggettivo "sacro" abbia più di un significato etimologico plausibile:
                          1)* dal latino sac-rum, da cui il significato di "aderire"
                          2)* dalla radice sanscrita sac-ate, da cui "seguire, onorare"
                          *cerca "dizionario etimologico online" da un motore di ricerca
                          3) dalla radice sanscrita sec (indica separazione) + reor (dire), che vale come "ciò che è separato dal dirsi"

                          Secondo me tutti e 3 i significati sono interessanti per una ragione comune: il fatto che risolvono "tautologicamente" (com'è proprio di un significato etimologico) il problema del sacro.
                          Alla fine sacra è 1)"la cosa avvinta alla divinità", 2)la divinità "che viene onorata", ma anche 3)ciò che è separato dal dirsi.
                          Conclusione: può essere utile, ai fini di quella "indagine razionale" di cui dicevi sopra, considerare la genesi storica del concetto di sacro.
                          Lo scrivo piccolo perchè è un esempio che può essere considerato futile ai più, dei quali non voglio urtare la sensibilità: un esempio abbastanza felice del 3) è quello che nella religione ebraica viene definito "sancta sanctorum", l'area più sacra del Tempio di Jahvé. Una breve ricerca su internet a riguardo può essere interessante!

                          Quello che invece non è indagabile razionalmente è la Rivelazione stessa, è chiaro...
                          Last edited by crostantino; 16-09-2009, 02:11:24.

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                          • Dsquared
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                            #73
                            Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                            si va bene, la speranza è che crepando (per usare un gergo bwebbiano) si raggiunga una felicità eterna. Ma la vita avrebbe uno scopo a questo punto? Continuo a non vedere il nesso...
                            La vita sarebbe il mezzo per ottenere tale scopo.
                            Originariamente Scritto da TheSandman
                            Ridete ridete...tanto io col Chievo a Championship Manager ho vinto la Champions

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                            • cla89
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                              #74
                              non credo in dio, ma apprezzo il tentativo della chiesa.

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                              • richard
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                                • May 2006
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                                #75
                                Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                                Scusa io cercavo più che altro un confronto con altre religioni. sul perchè per esempio antico e nuovo testamento debbano essere "migliori" del corano, anche se mi rendo conto che un discorso del genere sviluppato bene forse non è facile da portare avanti...
                                Difatti Vecchio e Nuovo Testamento costituiscono la Rivelazione per il cristiano, non di certo per un musulmano. I due (cristiano e musulmano) hanno visto Verità differenti.
                                Ma questa argomentazione non può portare razionalmente a negare entrambe le Verità, nella stessa misura in cui non porta, d'altra parte, ad affermarne una in particolare, o entrambe.

                                Su questo non sono d'accordo, nel senso che dubito che qualcuno possa accettare schemi morali totalmente nuovi "senza un motivo". Una persona può averne di simili e notare delle "migliorie" in quelli proposti oppure può avere inconsciamente la percezione di essere in errore (magari per via di alcune contraddizioni) e vedere in un sistema diverso una buona alternativa. Non credo che invece si possa accettare nuovi valori totalmente contrari ai propri perchè presenti nella rivelazione. Insomma in questo caso invertirei il rapporto causa effetto, accettare la rivelazione per la nuova morale proposta, e non viceversa.
                                La storia comunque riporta frequentemente casi di morali sovvertite. Si tratta delle conversioni probabilmente più significative nell'esperienza cristiana.
                                Quell'apparente "senza un motivo", che in realtà si incastra nella soggettività e nel privato di ogni uomo, è la manifestazione a mio avviso più tangibile e al contempo misteriosa della Rivelazione.

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