ODERZO (3 settembre) - Non ce l'ha fatta la piccola Giuliana Favaro, due anni e mezzo, scomparsa ieri in tarda serata a Oderzo e trovata un'ora dopo in fin di vita nelle acque gelide del Monticano, il fiume che scorre nel centro della città.
La piccola, che abitava con la madre a Ponte di Piave, era stata recuperata oltre un chilometro più a valle e a testa in giù dopo che era rimasta immersa oltre un’ora nell’acqua gelida. Era in stato di gravissima ipotermia e a nulla è valsa una disperata terapia rianimativa cardiopolmonare.
Resta qualche incertezza sulla dinamica dell’incidente. Madre e figlia dopo cena erano andate e Oderzo per mangiare un gelato. La bambina verso le 22.30 stava giocando davanti agli occhi della madre in un parcheggio in via Martini, a pochi metri dalla riva del fiume, quando la donna si è assentata per pochi istanti con un’amica (è arrivata fino alla sua auto distante qualche metro) e, al suo ritorno, non l’ha più trovata. Subito s’è messa a cercarla chiamandola a gran voce, poi ha chiamato al telefono il compagno Michele quindi sono stati avvertiti i carabinieri di Oderzo.
Il fondato timore era che la piccola fosse caduta in acqua: i Vigili del fuoco - chiamati alle 23 - pur con i problemi dovuti all’oscurità hanno iniziato a cercarla nel canale trovandola un paio di chilometri più a valle.
È stato anche il padre, Michele, a calarsi in acqua arrivando fino al ponticello dove la corrente è più forte. Anche grazie a lui si è capito che la piccola poteva essere scivolata lì forse arrivandoci per gioco: sarebbe finita in un pertugio fra i cespugli, poi potrebbe aver perso conoscenza in seguito a una caduta.
Quando è stata recuperata da un vigile del fuoco del distaccamento di Motta di Livenza, è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Oderzo dove, nella notte, le sue condizioni sono state subito giudicate molto gravi per lo stato di ipotermia e per un principio di annegamento. A tarda notte è stata sottoposta a terapia extracorporea per cercare di salvarla, ma non è servito a nulla.
I genitori della piccola, papà Michele e madre di origini brasiliane, in nottata sono stati accompagnati in caserma dai carabinieri per chiarire dettagli dell’incidente.
Ora la madra rischia la condanna per omicidio colposo e ci sono insinuazioni che dicono che sia stata lei a gettare la bambina in mare...
che ne pensate?
R.I.P. povera piccola
La piccola, che abitava con la madre a Ponte di Piave, era stata recuperata oltre un chilometro più a valle e a testa in giù dopo che era rimasta immersa oltre un’ora nell’acqua gelida. Era in stato di gravissima ipotermia e a nulla è valsa una disperata terapia rianimativa cardiopolmonare.
Resta qualche incertezza sulla dinamica dell’incidente. Madre e figlia dopo cena erano andate e Oderzo per mangiare un gelato. La bambina verso le 22.30 stava giocando davanti agli occhi della madre in un parcheggio in via Martini, a pochi metri dalla riva del fiume, quando la donna si è assentata per pochi istanti con un’amica (è arrivata fino alla sua auto distante qualche metro) e, al suo ritorno, non l’ha più trovata. Subito s’è messa a cercarla chiamandola a gran voce, poi ha chiamato al telefono il compagno Michele quindi sono stati avvertiti i carabinieri di Oderzo.
Il fondato timore era che la piccola fosse caduta in acqua: i Vigili del fuoco - chiamati alle 23 - pur con i problemi dovuti all’oscurità hanno iniziato a cercarla nel canale trovandola un paio di chilometri più a valle.
È stato anche il padre, Michele, a calarsi in acqua arrivando fino al ponticello dove la corrente è più forte. Anche grazie a lui si è capito che la piccola poteva essere scivolata lì forse arrivandoci per gioco: sarebbe finita in un pertugio fra i cespugli, poi potrebbe aver perso conoscenza in seguito a una caduta.
Quando è stata recuperata da un vigile del fuoco del distaccamento di Motta di Livenza, è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Oderzo dove, nella notte, le sue condizioni sono state subito giudicate molto gravi per lo stato di ipotermia e per un principio di annegamento. A tarda notte è stata sottoposta a terapia extracorporea per cercare di salvarla, ma non è servito a nulla.
I genitori della piccola, papà Michele e madre di origini brasiliane, in nottata sono stati accompagnati in caserma dai carabinieri per chiarire dettagli dell’incidente.
Ora la madra rischia la condanna per omicidio colposo e ci sono insinuazioni che dicono che sia stata lei a gettare la bambina in mare...
che ne pensate?
R.I.P. povera piccola
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