Sarà presentato alla prossima edizione del festival di Venezia, Videocracy ,film di Erik Gandini, italiano d’origine e svedese di adozione, che racconta il sistema di potere televisivo di cui l’Italia offre oggi l’esempio più significativo e di come tale sistema abbia influenzato la società, i costumi e soprattutto la politica italiana. "Videocrazia non è esattamente un film su Berlusconi ma un film sull’Italia berlusconiana di lunga durata: fisiologicamente, sociologicamente e forse persino antropologicamente berlusconiana. L’Italia in cui, come afferma Nanni Moretti ne Il Caimano, «Berlusconi ha già vinto». "
Giusto per non smentire ciò che d'altra parte è la realtà, il trailer del film, di prossima uscita nelle sale, è stato censurato da Rai e mediaset, con motivazioni tanto assurde quanto pretestuose:
Come sempre abbiamo mandato i trailer all’AnicaAgis che gestisce gli spazi che la Rai dedica alla promozione del cinema. La risposta è stata che la Rai non avrebbe mai trasmesso i nostri spot perché secondo loro, parrà surreale, si tratta di un messaggio politico, non di un film. Una delle motivazioni che mi ha colpito di più è quella in cui si dice che lo spot veicola un “inequivocabile messaggio politico di critica al governo” perché proietta alcune scritte con i dati che riguardano il paese alternate ad immagini di Berlusconi, ma quei dati sono statistiche ufficiali, che sò “l’Italia è al 67mo posto nelle pari opportunità. Siamo in uno di quei casi in cui si è più realisti del re. Ci sono stati film assai più duri nei confronti di Berlusconi come “Viva Zapatero” o a “Il caimano”, che però hanno avuto i loro spot sulle reti Rai. E il governo era dello stesso segno di oggi. Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l’Italia è cambiata.
(Domenico Procacci, produttore)
per saperne di più sul film:
http://www.fandango.it/default.asp?i...Contenuto=1939
Qui il trailer(che è stato anche trasmesso dalla Sette)
Videocracy: il trailer che Rai e Mediaset hanno rifiutato di trasmettere
Comunque ,benchè tutto ciò renda palese quanto la libera informazione non sia affatto libera(e si sapeva già), forse meglio così,
visto che la polemica darà un bel pò di visibilità...
Commenta