Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
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In realtà a Torino la storia è diversa e più vergognosa.
Le amministrazioni comunali, guidate prima da Valentino Castellani e poi dal suo luogotenente Sergio Chiamparino, hanno sempre sposato la propaganda del loro partito del "volemose bene, semo tutti fratelli". Salvo spostare le zone fuori controllo da una parte all'altra quando i loro interessi immobiliari richiedevano di bonificare lo sfacelo. Metti gli stranieri, fai crollare il valore degli immobili, compra tutto con un sacchetto di patatine, ripulisci e sposta la gente.
Incredibilmente, Torino viene considerata un esempio di integrazione da chi segue una certa propaganda.
I Murazzi del Po sono una storia ancora a parte. Una lunga banchina fluviale sotto il livello della strada, una serie di magazzini trasformati in locali. Un capitale per Torino, perché la zona notturna nata spontaneamente e viva 365 giorni all'anno è rinomata anche all'estero.
Da alcuni anni viene lasciata allo stato selvaggio: io porto i capelli lunghi, perciò non c'è modo che li attraversi tutti senza ricevere offerte di "fumo fumo" da almeno cinque o sei spacciatori, alla luce del sole. Gli stranieri hanno anche libertà di vendere carne alla griglia di dubbia provenienza in maniera totalmente abusiva - ovviamente gli italiani con i camion dei panini devono invece pagare un grosso affitto per l'area.
Ma la cosa migliore è la violenza pressocchè impunita. Mi capita spesso di dover spintonare marocchini troppo aggressivi, e in alcuni casi sono sato costretto a reagire anche con maggior brutalità. In particolare ricordo "con piacere" quando un mio amico ed io siamo dovuti intervenire per impedire che un magrebino aggredisse un ragazzino con una bottiglia rotta. Ma avrei tanti altri aneddoti.
Ci sono solo quattro accessi ai Muri. Solo nei giorni di maggior affluenza vengono mandate le forze dell'ordine a presidiare solo uno degli accessi... insomma, quando ci sono tanti italiani è meglio controllare che non facciano casino, quando ci sono due marocchini per ogni italiano va tutto bene.
Chi ha la sventura di capitare lì nei giorni poco affollati invece se la deve cavare da solo, nessun presidio. A rischio di essere rapinato.
Due anni or sono un gruppo di stranieri scagliò uno scooter dalla strada soprastante, un tendone ha evitato la tragedia. Più volte ci sono stati stupri nel parco vicino, il Valentino. I Murazzi hanno perso gran parte del giro d'affari, visto che la gente è stufa di essere importunata, aggredita e derubata.
Ma l'amministrazione comunale ama troppo i suoi gentili ospiti abbronzati, e poi che vuoi che sia: solo una banda armata di acido e spade inpieno centro città, un piccolo prezzo sull'altare della multiculturalità.
Le amministrazioni comunali, guidate prima da Valentino Castellani e poi dal suo luogotenente Sergio Chiamparino, hanno sempre sposato la propaganda del loro partito del "volemose bene, semo tutti fratelli". Salvo spostare le zone fuori controllo da una parte all'altra quando i loro interessi immobiliari richiedevano di bonificare lo sfacelo. Metti gli stranieri, fai crollare il valore degli immobili, compra tutto con un sacchetto di patatine, ripulisci e sposta la gente.
Incredibilmente, Torino viene considerata un esempio di integrazione da chi segue una certa propaganda.
I Murazzi del Po sono una storia ancora a parte. Una lunga banchina fluviale sotto il livello della strada, una serie di magazzini trasformati in locali. Un capitale per Torino, perché la zona notturna nata spontaneamente e viva 365 giorni all'anno è rinomata anche all'estero.
Da alcuni anni viene lasciata allo stato selvaggio: io porto i capelli lunghi, perciò non c'è modo che li attraversi tutti senza ricevere offerte di "fumo fumo" da almeno cinque o sei spacciatori, alla luce del sole. Gli stranieri hanno anche libertà di vendere carne alla griglia di dubbia provenienza in maniera totalmente abusiva - ovviamente gli italiani con i camion dei panini devono invece pagare un grosso affitto per l'area.
Ma la cosa migliore è la violenza pressocchè impunita. Mi capita spesso di dover spintonare marocchini troppo aggressivi, e in alcuni casi sono sato costretto a reagire anche con maggior brutalità. In particolare ricordo "con piacere" quando un mio amico ed io siamo dovuti intervenire per impedire che un magrebino aggredisse un ragazzino con una bottiglia rotta. Ma avrei tanti altri aneddoti.
Ci sono solo quattro accessi ai Muri. Solo nei giorni di maggior affluenza vengono mandate le forze dell'ordine a presidiare solo uno degli accessi... insomma, quando ci sono tanti italiani è meglio controllare che non facciano casino, quando ci sono due marocchini per ogni italiano va tutto bene.
Chi ha la sventura di capitare lì nei giorni poco affollati invece se la deve cavare da solo, nessun presidio. A rischio di essere rapinato.
Due anni or sono un gruppo di stranieri scagliò uno scooter dalla strada soprastante, un tendone ha evitato la tragedia. Più volte ci sono stati stupri nel parco vicino, il Valentino. I Murazzi hanno perso gran parte del giro d'affari, visto che la gente è stufa di essere importunata, aggredita e derubata.
Ma l'amministrazione comunale ama troppo i suoi gentili ospiti abbronzati, e poi che vuoi che sia: solo una banda armata di acido e spade inpieno centro città, un piccolo prezzo sull'altare della multiculturalità.
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