Rissa fra la movida, buttafuori ferito da un marocchino
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Sandra Riccio
Torino
"Kill Bill sabato notte ai Murazzi. Scimitarre e lanci d’acido, sangue, scontri e aggressioni multi-etniche: esattamente tra Alcatraz e Giancarlo. In un lampo la lingua finale della sottile striscia di locali notturni si è trasformata in un surreale campo di battaglia tra giovani festaioli da una parte e i marocchini che si dividono le aree destinate allo spaccio di ogni genere di droga. Luca Rognone detto «Bazooka», 45 anni, via Ormea, è rimasto ferito alla testa da un violento fendente: lungo taglio e via di corsa, in ambulanza, al Mauriziano. Guarirà in 20 giorni. Vittima di un gesto generoso, cioè il tentativo di bloccare un gigantesco nordafricano che brandiva la scimitarra. Infine, tutti gli extracomunitari armati sono svaniti nel nulla, ora ricercati dai carabinieri.
Il «Tango dei Murazzi», nella versione più hard, è roba già vista tanto che è diventato anche un brano di Vinicio Capossela. Questa volta però a movimentare la scena c'erano anche lunghe sciabole, micidiali bottiglie rotte e bottiglie di acido. La storia ha del surreale eppure è tutto accaduto sotto gli occhi di centinaia di persone per concludersi, poi, con il buttafuori ferito e con quella quindicina di giovani marocchini, molti minorenni, in fuga perenne, ogni volta che i tenui equilibri dell’area dominata dal racket della droga si infrangono per le più svariate ragioni.
Il tutto ha avuto inizio poco dopo le due e mezza di notte, nel pieno della movida estiva. Dai racconti dei molti giovani presenti, pare che l’enorme marocchino - una montagna d'uomo - a un certo punto abbia iniziato a colpire a casaccio a colpi di scimitarra le persone che si stavano facendo strada attraverso il serpentone di persone in cerca di divertimento. Addirittura, sempre secondo le testimonianze, due o forse tre persone sarebbero state colpite a sangue dall'arma brandita a caso in aria. Ma non ci sono ancora tracce di referti, negli ospedali torinesi.
Nonostante la calca, il fatto non è sfuggito ai molti buttafuori che stazionano alle entrate dei numerosi locali sulla striscia finale del lungo Po dei divertimenti. Ne è nato subito un acceso muro contro muro fatto dagli addetti alla sicurezza, supportati da un gruppo di ultrà del Toro (per caso) presenti alla scena, da una parte.
Dall'altra, invece, un agguerrito fronte di marocchini immediatamente accorsi in aiuto del gigante con la lama. Solo che i marocchini, almeno una trentina, hanno subito sfoderato le loro sciabole (ne sono state contate almeno cinque) e brandito le bottiglie di acido in teoria corrosivo.
Così è finita che uno dei buttafuori, appunto Luca Bazooka, si è beccato una sciabolata in piena fronte. Un taglio profondo e lungo una ventina di centimetri sulla testa rasata, poco sopra all’occhio sinistro.
A quel punto i marocchini sono spariti a gambe levate o in bicicletta, subito inseguiti, prima a piedi e un po' di tempo dopo anche in macchina, da chi forse avrebbe voluto vendicare Luca Bazooka. I carabinieri, in pochi minuti, sono intervenuti per coordinare i soccorsi e per tentare di individuare gli aggressori. Centinaia di ragazzi, nella confusione, non riuscivano a capire che cosa stava succedendo e perché una persona stava sanguinando ai bordi della strada. E così un ragazzo s’è precipitato verso le pattuglie dell’Arma, nel frattempo salite a tre, per sollecitare - con parole non proprio gentili - l’intervento dei militari. Ci sono stati un po’ di insulti, frutto della tensione, e alla fine il ragazzo è stato solo identificato, senza altre conseguenze penali.
Giù, sulle banchine dei Murazzi, ultimo flash di una notte violenta e bizzarra: la scimitarra insanguinata, abbandonata sul selciato, tra le mani di un ubriaco sfatto. In piena euforia da serata alla Quentin Tarantino ha pensato bene di raccoglierla, poco lontano dal luogo del fattaccio e scaraventarla nelle acque nere del Po, sotto gli occhi ancora più increduli dei presenti. Addio corpo del reato."
Questa città è frustrante, con la sua incapacità (o non volontà) di controllare in qualsivoglia modo gli stranieri barbari.
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Sandra Riccio
Torino
"Kill Bill sabato notte ai Murazzi. Scimitarre e lanci d’acido, sangue, scontri e aggressioni multi-etniche: esattamente tra Alcatraz e Giancarlo. In un lampo la lingua finale della sottile striscia di locali notturni si è trasformata in un surreale campo di battaglia tra giovani festaioli da una parte e i marocchini che si dividono le aree destinate allo spaccio di ogni genere di droga. Luca Rognone detto «Bazooka», 45 anni, via Ormea, è rimasto ferito alla testa da un violento fendente: lungo taglio e via di corsa, in ambulanza, al Mauriziano. Guarirà in 20 giorni. Vittima di un gesto generoso, cioè il tentativo di bloccare un gigantesco nordafricano che brandiva la scimitarra. Infine, tutti gli extracomunitari armati sono svaniti nel nulla, ora ricercati dai carabinieri.
Il «Tango dei Murazzi», nella versione più hard, è roba già vista tanto che è diventato anche un brano di Vinicio Capossela. Questa volta però a movimentare la scena c'erano anche lunghe sciabole, micidiali bottiglie rotte e bottiglie di acido. La storia ha del surreale eppure è tutto accaduto sotto gli occhi di centinaia di persone per concludersi, poi, con il buttafuori ferito e con quella quindicina di giovani marocchini, molti minorenni, in fuga perenne, ogni volta che i tenui equilibri dell’area dominata dal racket della droga si infrangono per le più svariate ragioni.
Il tutto ha avuto inizio poco dopo le due e mezza di notte, nel pieno della movida estiva. Dai racconti dei molti giovani presenti, pare che l’enorme marocchino - una montagna d'uomo - a un certo punto abbia iniziato a colpire a casaccio a colpi di scimitarra le persone che si stavano facendo strada attraverso il serpentone di persone in cerca di divertimento. Addirittura, sempre secondo le testimonianze, due o forse tre persone sarebbero state colpite a sangue dall'arma brandita a caso in aria. Ma non ci sono ancora tracce di referti, negli ospedali torinesi.
Nonostante la calca, il fatto non è sfuggito ai molti buttafuori che stazionano alle entrate dei numerosi locali sulla striscia finale del lungo Po dei divertimenti. Ne è nato subito un acceso muro contro muro fatto dagli addetti alla sicurezza, supportati da un gruppo di ultrà del Toro (per caso) presenti alla scena, da una parte.
Dall'altra, invece, un agguerrito fronte di marocchini immediatamente accorsi in aiuto del gigante con la lama. Solo che i marocchini, almeno una trentina, hanno subito sfoderato le loro sciabole (ne sono state contate almeno cinque) e brandito le bottiglie di acido in teoria corrosivo.
Così è finita che uno dei buttafuori, appunto Luca Bazooka, si è beccato una sciabolata in piena fronte. Un taglio profondo e lungo una ventina di centimetri sulla testa rasata, poco sopra all’occhio sinistro.
A quel punto i marocchini sono spariti a gambe levate o in bicicletta, subito inseguiti, prima a piedi e un po' di tempo dopo anche in macchina, da chi forse avrebbe voluto vendicare Luca Bazooka. I carabinieri, in pochi minuti, sono intervenuti per coordinare i soccorsi e per tentare di individuare gli aggressori. Centinaia di ragazzi, nella confusione, non riuscivano a capire che cosa stava succedendo e perché una persona stava sanguinando ai bordi della strada. E così un ragazzo s’è precipitato verso le pattuglie dell’Arma, nel frattempo salite a tre, per sollecitare - con parole non proprio gentili - l’intervento dei militari. Ci sono stati un po’ di insulti, frutto della tensione, e alla fine il ragazzo è stato solo identificato, senza altre conseguenze penali.
Giù, sulle banchine dei Murazzi, ultimo flash di una notte violenta e bizzarra: la scimitarra insanguinata, abbandonata sul selciato, tra le mani di un ubriaco sfatto. In piena euforia da serata alla Quentin Tarantino ha pensato bene di raccoglierla, poco lontano dal luogo del fattaccio e scaraventarla nelle acque nere del Po, sotto gli occhi ancora più increduli dei presenti. Addio corpo del reato."
Questa città è frustrante, con la sua incapacità (o non volontà) di controllare in qualsivoglia modo gli stranieri barbari.
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