ma la lega non sta passando il limite?

[boss123]

ma che discorsi fai ???

1 neretto: quindi tu li giustifichi ???
2 neretto: ci sono imprenditori che partono da zero... se girano col macchinone ma pagano le tasse regolarmente, tanto di cappello per il loro fatturato e sorpatutto utile, se ti senti sottopagato (ma ci son comunque i minimi sindacali) nessun padrone ti obbliga a lavorare per lui... puoi cercarti un altro posto (se lo trovi) e non dimentichiamoci che in una azienda nessuno è indispensabile o insostituibile.

1) ho solo detto come vanno le cose, certo che non li giustifico.. pero' li capisco, o meglio, capisco perchè lo posso fare..

2) era solo una provocazione la mia... certo posso capire che dia fastidio il sud che campa sulle spalle del nord..ma a me darebbe, anzi, da fastidio pure alcuna parte del nord, che non paga le tasse... tutto cio' per dire che se devo essere infastidito lo sono da entrambi le parti..

altrimenti è solo razzismo verso il meridione..

[PrinceRiky]

ma che discorsi fai ???

1 neretto: quindi tu li giustifichi ???
2 neretto: ci sono imprenditori che partono da zero... se girano col macchinone ma pagano le tasse regolarmente, tanto di cappello per il loro fatturato e sorpatutto utile, se ti senti sottopagato (ma ci son comunque i minimi sindacali) nessun padrone ti obbliga a lavorare per lui... puoi cercarti un altro posto (se lo trovi) e non dimentichiamoci che in una azienda nessuno è indispensabile o insostituibile.

in realtà, specialmente in italia, la figura dell'imprenditore nella sua persona è di fondamentale importanza. questo vale spesso anche per aziende multinazionali che di frequente non possono prescindere da figure cardine.

[Leonida]

chi si affatica per proteggere dialetto e tradizioni significa che ha gia perso entrambe. pensate ad una proposta del genere in campania, sarebbe assurda perche il dialetto è lingua corrente, vuoi , nei casi più odiosi, per analfabetismo e povertà culturale, vuoi perche effettivamente lo si parla nelle famiglie senza preoccuparsi di farlo perche cosi si conserva un' identità posticcia celtico-buzzurro-cristiana o come la si è scelta,lo si parla e basta.

[boss123]

molti ci ridono su e pensano che siano solo sparate..

a me dan i brividi..e da cio' si capisce

a) tra tutti i problemi ecco quelli che alla lega stanno piu a cuore
b) ecco il loro livello culturale e sopratutto di serietà

in altri stati sarebbero votati da 4 nostalgigi..qua da noi ha fatto il botto..e di giovani che la votano è pieno..gli stessi giovani che, per come parlano ( ), anni e anni addietro avrebbero votato ciecamente il fascio.

[ma_75]

chi si affatica per proteggere dialetto e tradizioni significa che ha gia perso entrambe. pensate ad una proposta del genere in campania, sarebbe assurda perche il dialetto è lingua corrente, vuoi , nei casi più odiosi, per analfabetismo e povertà culturale, vuoi perche effettivamente lo si parla nelle famiglie senza preoccuparsi di farlo perche cosi si conserva un' identità posticcia celtico-buzzurro-cristiana o come la si è scelta,lo si parla e basta.

In Sardegna dove pure esiste un reale problema di bilinguismo essendo, come noto, il sardo una lingua e non un dialetto, il problema è stato affrontato già da molti anni con soluzioni assolutamete risibili come l'obbligo, per le amministrazioni regionali, di pubblicare atti ufficiali in sardo e non solo in italiano. I problemi sono nati quando i linguisti hanno iniziato a litigare tra loro su quale varietà di sardo dovesse essere utilizzata negli atti amministrativi arrivando alla fine alla definizione di una lingua franca che tiene conto un po' di tutte le varianti locali che è, però, una lingua fittizia, una sorta di esperanto che nesuno parla. Sin qui l'aspetto ridicolo. Poi c'è quello peggiore, i finanziamenti a pioggia a qualunque progetto prevedesse, nelle forme più assurde ed improbabili, la tutela della lingua e della cultura sarde. E quindi la nascita, come funghi, di associazioni culturali dai nomi improbabili, il fiorire di progetti ben retribuiti e, non ultimo, l'invasione nelle scuole di progetti sul sardo che vanno a sottrarre spazio alle ore curricolari di materie ben più importanti e arricchiscono sedicenti esperti di sardo per i quali, naturalmente, sono nati anche corsi universitari ad hoc di incerta utlità al di fuori dei suddetti progetti. Temo che la Lega miri a diffondere questo modello sciagurato, funzionale solo ad interessei politici, su scala nazionale o, almeno, padana.

[Gore]

molti ci ridono su e pensano che siano solo sparate..

a me dan i brividi..e da cio' si capisce

a) tra tutti i problemi ecco quelli che alla lega stanno piu a cuore
b) ecco il loro livello culturale e sopratutto di serietà

in altri stati sarebbero votati da 4 nostalgigi..qua da noi ha fatto il botto..e di giovani che la votano è pieno..gli stessi giovani che, per come parlano ( ), anni e anni addietro avrebbero votato ciecamente il fascio.

prova a leggerla come una mancanza di alternative...
per esempio non voto comunista .... ma manco berlusconi....
piuttosto che votare di pietro o pannella...

cmq molti la votano perchè vorrebbero piu investimenti per il territorio dove risiedono...

[Liam & Me]

chi si affatica per proteggere dialetto e tradizioni significa che ha gia perso entrambe. pensate ad una proposta del genere in campania, sarebbe assurda perche il dialetto è lingua corrente, vuoi , nei casi più odiosi, per analfabetismo e povertà culturale, vuoi perche effettivamente lo si parla nelle famiglie senza preoccuparsi di farlo perche cosi si conserva un' identità posticcia celtico-buzzurro-cristiana o come la si è scelta,lo si parla e basta.

E' una soluzione sbagliata, ma vedo bene da dove viene.

Da noi (Emilia) il dialetto per anni è stato visto come una lingua per gente ignorante ed è stato velocemente soppiantato dall'italiano. Mio padre, per dire, mi diceva che quando era bambino lui solo i benestanti usavano correntemente l'italiano, lui fu costretto ad impararlo alle elementari.

Ora il nostro dialetto si è perso o si è imbastardito parecchio. La mia generazione credo sia l'ultima in grado di sostenere una conversazione in dialetto.

Il che per come la vedo io è un vero peccato, per una serie di motivi. Secondo me un paio di ore alla settimana alle elementari non guasterebbe.

[boss123]

se la leggo come mancanza di alternative, non se ne esce piu:

io come "alternativa" ho scelto dipietro..altri i comunisti..

e cmq anche se fosse, per alternativa eviterei i "fanculo alla bandiera et similia"

[Gore]

E' una soluzione sbagliata, ma vedo bene da dove viene.

Da noi (Emilia) il dialetto per anni è stato visto come una lingua per gente ignorante ed è stato velocemente soppiantato dall'italiano. Mio padre, per dire, mi diceva che quando era bambino lui solo i benestanti usavano correntemente l'italiano, lui fu costretto ad impararlo alle elementari.

Ora il nostro dialetto si è perso o si è imbastardito parecchio. La mia generazione credo sia l'ultima in grado di sostenere una conversazione in dialetto.

Il che per come la vedo io è un vero peccato, per una serie di motivi. Per come la vedo io un paio di ore alla settimana alle elementari non guasterebbe.

io abito in un paesino circondato da cascine, e ricordo che alle elementari gia alcuni alunni erano ripresi per l'uso di termini dialettali nei temi....

ma cio non toglie che in molte case si usa il dialetto, mia mamma lo usa, io lo capisco e lo so parlare senza problemi, altri miei coetanei no....

di sicuro con la prossima generazione andrebbe perso...

[bersiker1980]

Premettiamo che la questione meridionale esiste e non da oggi, a meno di pensare che Gaetano Salvemini fosse un visionario agitato da pregiudizio antileghista. Esiste per tante ragioni storiche che non è certo il caso di riprendere ora. Ma non si può liquidare il tutto con l'atteggiamento dei meridionali quasi che questi avessero nel DNA un comportamento sbracato e truffaldino (ripeto: i casi giudiziari di Mani Pulite, da soli, indicano quale sia la portata della corruzione e del clientelismo nel profondo nord). Cito solo un esempio, la Salerno-Reggio Calabria. Le autostrade, si sa, le costruiscono non i comuni, non le Regioni, ma lo stato. Lo stato, tramite l'ANAS la gestisce, esattamente come gestisce tante autostrade del nord e del centro. Eppure questa autostrada è, sotto gli occhi di tutti, da sempre uno scandalo, un buco nero che brucia miliardi senza fine. Come mai i lavori pubblici in certe aree del paese vanno a ritmi enormemente rallentati rispetto al nord? Pensate che derivi dal fatto che gli operai meridionali hanno meno voglia di lavorare di quelli settentrionali? O non deriverà, invece, dal fatto che in certe rgioni del paese giova a tanti, politica in primis, mantenere un sistema arretrato in cui funziona un meccanismo di raccomandazione mafioso?
Ma via, qui siamo arrivati all'assurdo di dire che i laureati del nord sono più prearati di quelli del sud, che gli inseganti del sud sono più ignoranti di quelli del nord ed altre amenità. Non po se ve ne siete accorti, ma si stanno ponendo le basi di una discriminazione razziale basata sulla superiorità intellettiva della razza padana. Roba che se non fosse tragica sarebbe comica .

spero non ti riferisca a me, perchè non ho mai detto una cosa del genere. Se si è capito questo vuol dire che il mio italiano è scadente...forse dovrei scrivere in dialetto
E quel che penso della Lega lo sai: sono dei cialtroni e per il nord non hanno fatto nulla. Sapessi poi cosa ne pensano della LN gli "indipendentisti veneti"...

[bersiker1980]

Bersiker ti regalerei un mangiagatti su facebook!

Però non si può paragonare la serenissima al paesotto sfigato che rimpiange il feudo e vorrebbe il regno padano. Anche la lega nord ne è cosciente, non a caso si fa forte del dialetto veneto e non del lumbard. Devono fare leva su uno spirito di indipendenza più colto per ottenere una dignità istituzionale che altrimenti gli sarebbe preclusa.
A me sembra la solita storia... Roma ladrona... il federalismo... l'islam i dialetti... e poi mangiano alle spalle degli italiani, in parlamento. Mi ricorda qualcosa di molto meridionale.

Come sempre hai indovinato, Comandante Generale da Mar Sartorio

[ma_75]

spero non ti riferisca a me, perchè non ho mai detto una cosa del genere. Se si è capito questo vuol dire che il mio italiano è scadente...forse dovrei scrivere in dialetto
E quel che penso della Lega lo sai: sono dei cialtroni e per il nord non hanno fatto nulla. Sapessi poi cosa ne pensano della LN gli "indipendentisti veneti"...

Guarda se fosse una cosa che dice un utete di bw sarebbe anche normale, ciascuno ha le sue opinioni. La cosa grave è che lo dicono ministri della repubblica italiana

[Pedro17]

Premettiamo che la questione meridionale esiste e non da oggi, a meno di pensare che Gaetano Salvemini fosse un visionario agitato da pregiudizio antileghista. Esiste per tante ragioni storiche che non è certo il caso di riprendere ora. Ma non si può liquidare il tutto con l'atteggiamento dei meridionali quasi che questi avessero nel DNA un comportamento sbracato e truffaldino (ripeto: i casi giudiziari di Mani Pulite, da soli, indicano quale sia la portata della corruzione e del clientelismo nel profondo nord). Cito solo un esempio, la Salerno-Reggio Calabria. Le autostrade, si sa, le costruiscono non i comuni, non le Regioni, ma lo stato. Lo stato, tramite l'ANAS la gestisce, esattamente come gestisce tante autostrade del nord e del centro. Eppure questa autostrada è, sotto gli occhi di tutti, da sempre uno scandalo, un buco nero che brucia miliardi senza fine. Come mai i lavori pubblici in certe aree del paese vanno a ritmi enormemente rallentati rispetto al nord? Pensate che derivi dal fatto che gli operai meridionali hanno meno voglia di lavorare di quelli settentrionali? O non deriverà, invece, dal fatto che in certe rgioni del paese giova a tanti, politica in primis, mantenere un sistema arretrato in cui funziona un meccanismo di raccomandazione mafioso?
Ma via, qui siamo arrivati all'assurdo di dire che i laureati del nord sono più prearati di quelli del sud, che gli inseganti del sud sono più ignoranti di quelli del nord ed altre amenità. Non po se ve ne siete accorti, ma si stanno ponendo le basi di una discriminazione razziale basata sulla superiorità intellettiva della razza padana. Roba che se non fosse tragica sarebbe comica .

vero ke nn bisogna fare di tutta l'erba 1 fascio ma le analisi dell'INVALSI dell'anno scorso hanno mostrato quanta differenza ci sia tra l'educazione superiore nel nostro paese...la percentuale di ditribuzione dei voti di maturità (quanti 100 quanti 60 quanti bocciati ecc......) è uguale al nord e al sud eppure di fronte ad 1 prova uguale x tutta italia la differenza tra i risultati degli studenti del nord e del sud era a dir poco imbarazzante mi pare di ricordare...

[ma_75]

vero ke nn bisogna fare di tutta l'erba 1 fascio ma le analisi dell'INVALSI dell'anno scorso hanno mostrato quanta differenza ci sia tra l'educazione superiore nel nostro paese...la percentuale di ditribuzione dei voti di maturità (quanti 100 quanti 60 quanti bocciati ecc......) è uguale al nord e al sud eppure di fronte ad 1 prova uguale x tutta italia la differenza tra i risultati degli studenti del nord e del sud era a dir poco imbarazzante mi pare di ricordare...

Guarda i dati dell'Invalsi sono usciti pochi giorni fa e sono stati molto criticati per come sono stati gestiti. Faccio prima a postare il link qui

Il Sud batte il Nord anche alle scuole medie

Repubblica — 14 agosto 2009 pagina 13 sezione: CRONACA



ROMA - Più cervelloni al Sud negli ultimi esami di terza media. Secondo il monitoraggio condotto per l' Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) dalla Rete scolastica bresciana (sulla base dei questionari compilati e inviati on line dai presidenti di commissione) sugli esami di licenza media svolti lo scorso mese di giugno, sono stati proprio i ragazzini delle regioni meridionali a strappare alle commissioni giudicatrici il maggior numero di votazioni massime: 10 decimi. Il dato si riferisce a 439 mila studenti ed è quasi definitivo. Dopo le polemiche sugli esiti degli esami di maturità (col boom di "lodi" nelle regioni meridionali contestato dai leghisti), sulle prove Invalsi (con studenti e insegnanti del Sud retrocessi dall' Invalsi dal primo all' ultimo posto per "comportamenti opportunistici") e il niet ai presidi meridionali pronunciato dal consiglio provinciale di Vicenza, con tutta probabilità anche su questi dati si aprirà l' ennesima diatriba. Prof meridionali troppo generosi o ragazzini effettivamente più preparati? Quest' anno, per effetto delle novità introdotte dal ministro dell' istruzione Mariastella Gelmini, la scuola elementare e media italiana è passata dai giudizi ai voti, licenza media compresa. Così, in luogo del cosiddetto giudizio sintetico (sufficiente, buono, distinto, ottimo) i ragazzini della terza media, durante l' anno e agli esami, si sono ritrovati in pagella un voto secco: dal 6 al 10. Nelle otto regioni a sud della Capitale, gli studenti considerati al top, e quindi meritevoli del massimo dei voti, sono parecchi: l' 8 e mezzo per cento. Salendo su per lo Stivale le percentuali calano: 8 per cento netto nelle regioni dell' Italia centrale e 7,2 per cento nelle sei regioni padane. Trend che rimane immutato se si vanno a guardare i dati relativi agli studenti diplomati con 9: 13,8 per cento al Sud, 13,6 al Centro e 13,3 al Nord. Stando ai numeri, sembrerebbe proprio chei ragazzini meridionali siano riusciti a prepararsi e a fare meglio agli esami. Chi pensa che l' exploit possa essere dovuto a professori di manica larga è destinato ad essere smentito da un altro dato: quello relativo alle bocciature, che al Sud sono quasi il doppio rispetto alle regioni centrali e settentrionali. E il presunto buonismo degli insegnanti meridionali? Oltre metà dei bocciati agli esami (1.135 ragazzini su 2.193) hanno frequentato istituti del Sud e delle Isole: in totale 7 studenti su mille. Nelle altre regioni italiane il dato è quasi dimezzato: 4 bocciati ogni mille candidati. I dati dell' ultima licenza media confermano anche che l' introduzione dei voti ha tagliato le gambe a parecchi ragazzini. Coloro che, per effetto della norma che prevedeva la sufficienza in ogni disciplina per accedere alle prove finali, non sono neppure riusciti ad arrivarci agli esami sono passati dal 3,3 per cento del 2008 al 4,9 : record degli ultimi dieci anni. I numeri confermano che anche nel 2009 un terzo (quasi 143 mila) degli studenti ce l' hanno fatta per il rotto della cuffia col minimo dei voti: 6 decimi. - SALVO INTRAVAIA

[CRI PV]

sarà ma nella mia carriers scolastica, ho incontrato 3/4 prof merdionali che con l italiano ci litigavano, ed uno era perfino avvocato