Originariamente Scritto da thetongue
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Poi che mi guardino male o mi vedano come uno che soffre internamente perchè vorrebbe fare come gli altri e invece si priva di un piacere sai quanto me ne può fregare, per me l'alcool non è più un piacere e non mi pirvo di nulla, la vedo solo come una forma di schiavitù a cui lentamente ci si abitua fino a non prendere neanche più in esame la questione. Di gente che non è più in grado di rinunciare ad un superalcolico ne conosco tanta, gente che se non beve pesante non è felice, gente che considera la sbronza da alcol un divertimento perchè effettivamente si ride come tanti deficienti anche alla minima battuta o smorfia ma in realtà si capisce poco di quello che sta succedendo intorno.
Neanche una settimana fa una ragazzina di 15 anni è finita in coma etilico e i suoi amici ignoravano completamente cosa stesse succedendo perchè completamente strafatti di alcol, pensavano fosse una trovata per divertirsi in modo alternativo e se non era per un passante che si è accorto della situazione a quest'ora ci sarebbe un'altra lapide al cimitero. Caso limite, ok... ma quante volte si sfiora la tragedia e neanche ce ne rendiamo conto perchè la percezione della realtà è alterata (anche solo minimamente)?
Per il thè al club francamente non saprei argomentare bene perchè quelli sono ambienti che non frequento, dici che è simile al succo di frutta preso al pub?
Poi sono punti di vista, lungi da me fare il moralista, infatti non mi metto a fare prediche ai miei amici, mi limito a far loro presente il perchè della mia scelta... che poi capiscano o meno non mi tange
P.S. : comunque la soddisfazione di riuscire a fare colpo su una donzella quando nè tu nè lei avete bevuto è nettamente superiore al riuscirci per inerzia per la perdita di freni inibitori dovuta a sostanze esterne.
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