Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
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Il discorso è in larga parte condivisibile, quando fai riferimento alle atrocità da entrambe le parti. Non ignori, però, che la ricostruzione ufficiale, a partire dai processi ai criminali di guerra nazisti, non ha sancito una parità di trattamento nei confronti di queste azioni, marchiando come criminali sono una parte die belligeranti. Se, oggi, si avesse ben chiara l'equivalenza delle colpe non staremmo qui a fare questo discorso. E, ciononostante, mi sento di dire che Hiroshima ha qualcosa di diverso dalle altre azioni, per il suo deliberato intento di colpire e terrorizzare una popolazione civile, di usarla come cavia per testare armamenti e per impostare i rapporti di forza postbellici. Questo cinismo credo la differenzi dalle molte azioni belliche disonorevoli compiute durante il secondo conflitto mondiale. Non ho dubbi, invece, sul fatto che si possa parlare di crimine. "Criminali di guerra", come ben sai, è un'etichetta che ancora oggi si affibbia ai vari Karadzic, Mladic e tanti altri e già gli antichi avevano una precisa etica della guerra per cui esisteva un confine molto preciso tra il lecito e l'illecito, tra l'eroismo e la brutalità. Se, dunque, ammettiamo che non tutto in guerra sia lecito, certo l'atomica di Hiroshima rientra a pieno titolo tra ciò che non è lecito, anzi ne diviene l'emblema sanguinante e la colpa non può che ricadere sul paese che se ne è reso colpevole.
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