Fortunatamente come in altri casi la legge "ad clerum" è stata formulata "ad minchiam",ed ecco i risultati dei primi ricorsi (ovviamente ne ha parlato solo la Gabanelli):
Il Giudice Antonio Scarpa del Tribunale di Salerno ha autorizzato, per la prima volta in Italia, una diagnosi preimpianto. Il provvedimento permette a una coppia fertile, portatrice di Atrofia muscolare spinale di tipo 1 (SMA1, una grave malattia ereditaria), di sottoporsi alla fecondazione artificiale, nonostante la legge 40/2004 lo consenta soltanto alle coppie infertili. Il tribunale ha pertanto autorizzato l’impianto in utero dei soli embrioni sani: la coppia ricorda di aver “vissuto quattro lutti, prima di decidere di ricorrere al giudice”. Eugenia Roccella, sottosegretario alla salute, ha dichiarato che la sentenza “introduce un principio di eugenetica: per il diritto alla salute di un embrione si sacrifica il diritto alla vita di altri venti”.
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