If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Devo anche notare, concedimi la malizia, come il Vaticano alzi molto la voce per difendere le proprie-legittime-posizioni in tema di morale sessuale quando si parla di vite intrauterine (aborto) o potenziali vite (contraccezione), mentre la stessa voce diviene flebile sussurro quando si parla di morale sessuale di individui adulti e vaccinati
La malizia è concessa perchè è legittima.
Difficile non rilevare quel travicello che rischia di diventare trave
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Un aggiornamento che trovo interessante, sopratutto riguardo alle cifre dei medici obiettori che sono in netta crescita.
A fronte di un cristianesimo vissuto con "tiepidezza" circa la pratica religiosa e morale, sembra che quando in ballo ci sono temi etici ci si ricompatti, forse perchè questi non riguardano la sola sfera della dottrina della Chiesa ma anche quella profonda della riflessione dell'uomo, che la Chiesa porta soltanto alla luce.
e in italia è Boom di medici obiettori: dal 58% al 70% dal 2005 al 2007
Ru486, l'appello della Cei ai medici
«Scelgano l'obiezione di coscienza»
Il cardinale Bagnasco: «Il sì alla Ru486 è una discesa della civiltà del nostro Paese»
CITTÀ DEL VATICANO - Appello dei vescovi italiana ai medici sulla Ru486. «È auspicabile che l'obiezione di coscienza nata da profondi convincimenti cresca ancora, sia come dato in sé, sia come testimonianza per l'opinione pubblica sulla persistenza di una consapevolezza profonda» è l'invito rivolto dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ai medici affinchè essi oppongano l'obiezione di coscienza alla somministrazione della pillola abortiva. «Ho avuto una reazione di tristezza, di amarezza e di preoccupazione - spiega il numero uno dei vescovi italiani in un'intervista ad Avvenire, riferendosi all'ammissione da parte dell'Aifa anche in Italia della Ru486 - perché penso che questa decisione rappresenti una discesa della civiltà del nostro Paese, nel senso che laddove la vita umana nella sua integra dignità non è riconosciuta, ma è offesa e ferita ulteriormente, certamente non si può dire che la civiltà cresca ma semmai diminuisce». La vicenda di Eluana prima e ora quella della Ru486 «ci fanno vedere - ha sottolineato il cardinale - un indirizzo prevalente se non assoluto verso la libertà dell'individuo, una libertà che sembra essere assoluta. Mentre le libertà devono dialogare, devono contemperarsi». Bagnasco sottolinea poi che il dato dell'obiezione di coscienza al 70 per cento, contenuto nell'ultima relazione annuale al Parlamento sulla attuazione della legge 194 per l'Ivg, «dovrebbe far riflettere sulla sensibilità ancora fortemente radicata nel cuore degli italiani».
OBIETTORI IN AUMENTO - Stando ai numeri contenuti nella relazione al Parlamento, sempre più medici in Italia scelgono l'obiezione di coscienza rispetto agli interventi di interruzione volontaria di gravidanza. I ginecologi obiettori, sono infatti passati dal 58% registrato nel 2005 al 70% del 2007. Per gli anestesisti, negli stessi tre anni, si passa dal 45,7% al 52,3%. Per il personale non medico si passa dal 38,6% al 40,9%. La relazione segnala inoltre come per alcune Regioni l'aumento sia molto rilevante: percentuali superiori all'80% si registrano tra i ginecologi nel Lazio (85,6%), in Basilicata (84,1%), in Campania (83,9%), in Sicilia (83,5%) e in Molise (82,8%).
LE POLEMICHE SUL RICOVERO - A tre giorni dalla decisione dell'Aifa intanto, continuano le polemiche sulla pillola abortiva e sull'ipotesi di ricovero per le donne in trattamento con la Ru486. Il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella spiega che «nessuno vuole trattenere le donne con la forza, ma - sottolinea - certamente si pone un problema di sicurezza per la loro salute se tornano a casa, e si pone anche un problema di rispetto della legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza». «Non si è mai parlato di ricoveri coatti ed è evidente - ci tiene a precisare il sottosegretario - che la donna che vuole firmare le dimissioni può farlo e andare via dall'ospedale, ma la questione è proprio questa: si pone così un problema di responsabilità, poiché due pareri del Consiglio superiore di sanità affermano che l'aborto farmacologico non è sicuro allo stesso modo di quello chirurgico se avviene fuori dall'ospedale». Ciò vuol dire che «sia le dimissioni firmate dalla donna, che nessuno può impedire, sia il day hospital pongono problemi di sicurezza per la salute, poiché la domiciliarità rende il metodo meno sicuro e non si può non tenerne conto».
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La vicenda di Eluana prima e ora quella della Ru486 «ci fanno vedere - ha sottolineato il cardinale - un indirizzo prevalente se non assoluto verso la libertà dell'individuo, una libertà che sembra essere assoluta. Mentre le libertà devono dialogare, devono contemperarsi».
Questo passaggio è interessantissimo. Il moto verso la libertà assoluta dell'individuo è stato il motore, con intrinseco anche il seme del suo stesso possibile disfacimento, della società occidentale da secoli
Questo passaggio è interessantissimo. Il moto verso la libertà assoluta dell'individuo è stato il motore, con intrinseco anche il seme del suo stesso possibile disfacimento, della società occidentale da secoli
Non posso non quotare.
E' un tema assai sensibile, quello della libertà "assoluta", col quale, molto probabilmente, avremo a che fare sopratutto nel prossimo futuro.
Sarà il reale terreno di scontro tra due diverse concezioni dell'uomo, e dunque della società, degli stati, dei meccanismi etici, politici ed economici.
E' un dramma che ci sovrasta da molto vicino.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Questo passaggio è interessantissimo. Il moto verso la libertà assoluta dell'individuo è stato il motore, con intrinseco anche il seme del suo stesso possibile disfacimento, della società occidentale da secoli
Il concetto e' giusto, ma detto dalla persona sbagliata.
La chiesa non mi pare cerchi un dialogo tra libertà, ma semplicemente impone una seconda libertà assoluta
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Questo passaggio è interessantissimo. Il moto verso la libertà assoluta dell'individuo è stato il motore, con intrinseco anche il seme del suo stesso possibile disfacimento, della società occidentale da secoli
Mi pare un po' fumoso questo concetto della libertà assoluta. Sappiamo bene che la libertà individuale è sempre e comunque ristretta dalle norme della convivenza sociale che pongono dei precisi paletti, quindi direi che una libertà in senso assoluto, non esiste nemmeno nella più smaliziata delle società occidentali. Ma poi, il caso dell'aborto, credo non sia nemmeno esemplificativo per parlare di libertà individuale. La chiesa insiste sulla teoria del feto-individuo quindi è ovvio che, nel caso dell'aborto, non si debba parlare tanto di libertà individuale ma di una libertà esercitata nei confronti di un altro individuo, ossia il nascituro. La libertà individuale, invece, potrebbe essere più giustamente chiamata in causa in questioni che riguardano i singoli individui, senza che vengano lese le libertà di altri, e parlo della droga o della contraccezione. Insomma, mi stupisce che, secondo la morale cattolica in tema di aborto, non si sia posto l'accento sulla libertà violata del feto piuttosto che su quella esercitata all'eccesso della madre.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Mi pare un po' fumoso questo concetto della libertà assoluta. Sappiamo bene che la libertà individuale è sempre e comunque ristretta dalle norme della convivenza sociale che pongono dei precisi paletti, quindi direi che una libertà in senso assoluto, non esiste nemmeno nella più smaliziata delle società occidentali. Ma poi, il caso dell'aborto, credo non sia nemmeno esemplificativo per parlare di libertà individuale. La chiesa insiste sulla teoria del feto-individuo quindi è ovvio che, nel caso dell'aborto, non si debba parlare tanto di libertà individuale ma di una libertà esercitata nei confronti di un altro individuo, ossia il nascituro. La libertà individuale, invece, potrebbe essere più giustamente chiamata in causa in questioni che riguardano i singoli individui, senza che vengano lese le libertà di altri, e parlo della droga o della contraccezione. Insomma, mi stupisce che, secondo la morale cattolica in tema di aborto, non si sia posto l'accento sulla libertà violata del feto piuttosto che su quella esercitata all'eccesso della madre.
Hai ragione, si parla di una libertà individuale esercitata su di un altro essere.
Ma questa libertà individuale si focalizza su chi la compie perchè è sua la responsabilità del bene (la vita del nascituro) che le viene affidato.
Cosa accade?
Accade che in nome appunto della libertà assoluta l'individuo (la madre in questo caso) rifiuta la responsabilità di cui è stata investito per una ragione che pesca dentro se stesso, quindi sommamente egoistica:
Ecco pechè l'accento viene posto sulla madre, come viene posto sul drogato o sull'ubriaco o sull'omicida, dove la società (al pari del feto) è la parte in subordine che subisce le conseguenze dell'azione del soggetto che male interpreta l'anelito alla libertà, che diventa libertario, ovverosia malato perchè insufficiente, solo ripiegato su se stesso e sui suoi desideri.
Il cardinale, giustamente, parla di "libertà dialogante e temperata";
All'assoluto del singolo si deve necessariamente opporre un criterio che lo temperi, come nella concezione cara agli stati etici.
L'uomo lasciato da solo è capace di tutto, e l'aborto è solo un accidente al confronto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
nessuno ha ancora ben chiaro quando nasca la vita..
ci sono molte teorie...partendo da quella che reputa vita l'incontro tra gamete maschio e gamete donna..a quella di uno studioso inglese il quale disse che uomo è solo colui che da solo è in grado di stipulare contratti..
nel mezzo ci sono moltissime teorie, ogni corte ha cercato di dire la sua, cedu inclusa.. in italia la tutela della libertà della donna vi è fino al terzo mese (90 gg)..in amercia è fino al sesto mese..(con intervalli sempre piu' restrittivi tra il 2 e 3 trimestre pero')
logicamente in tema di vita anche la chiesa (a mio avviso) ha il diritto di dire la sua, e per la chiesa e per chi crede la vita non è un "gioco" ma sacra ed inviolabile...
Il concetto e' giusto, ma detto dalla persona sbagliata.
La chiesa non mi pare cerchi un dialogo tra libertà, ma semplicemente impone una seconda libertà assoluta
infatti il problema è proprio questo
la chiesa "impone" e non propone, attività che ha intensificato con il nuovo papa che come ha la possibilità di fare uscite sensazionalistiche non perde mai tempo e attacca subito (quella sui preservativi, condannata da praticamente tutto il mondo, è stata un'uscita assurda)
piuttosto la sensazione è che proprio perchè il vaticano sta perdendo potere nel mondo, stiano cercando di rinforzare nei seguaci più accaniti la propria presenza tramite dichiarazioni molto opinabili
Per quanto riguarda la notizia in sé, infatti, poichè la pillola introduce un metodo nuovo dell'aborto che porta a meno effetti collaterali o problemi (se ho capito tutto giusto), se davvero la chiesa avesse voluto dare una valutazione oggettiva la miglior cosa era magari starsene zitti, invece ancora una volta è subito invettiva
detta così in effetti è bruttina, tuttavia dubitavo che ratzi se ne fosse uscito con un'ingenuità tale ed in, effetti, anche solo da sito dell'ansa, senza andare a cercare il discorso integrale del popepope è chiaro che ha detto tutt'altra cosa.
tutt'altra, perché le parole sono importanti e quasi quasi linko di nuovo "palombella rossa" di nanni moretti così sean ha un fremito.
il papa non ha detto di rifutare la legge ingiusta, ma che i cattolici non possono accettare le ingiustizie elevate a diritto e, quindi, in buona sostanza, anche se la legge lo permette il cattolico non può abortire:
"rifiutarsi di fare ciò che negli ordinamenti giuridici non è diritto, ma ingiustizia".
niente di nuovo sotto il sole e, francamente, un papa che dice: uè abortite pure in libertà sarebbe, quantomeno, bizzarro.
lo dico in difesa non del papa, ma dell'uso distorto della parole, c'è un abisso tra i due concetti espressi.
Leggo dal sito del Corriere questa frase di Ratzi:
«Anche oggi è importante per i cristiani non accettare un’ingiustizia che viene elevata a diritto - per esempio quando si tratta dell’uccisione di bambini innocenti non ancora nati».
Una interpretazione cautelativa è quella che proproni tu: dico ad un cristiano che non può abortire anche se la legge lo permette. Sta bene, direi perfino che è supeefluo dal momento che un cristiano, in piena coscienza, probabilmente non abortisce per principio, senza che il Papa glielo ricordi. Però il messaggio è rivolto ad una platea più ampia, tiro a caso, i medici, i farmacisti, tutti coloro che, in un modo o nell'altro, diventano, nell'ottica cattolica, "complici" dell'aborto. E, con buona pace del Papa, se io vado in un ospedale e la legge me lo consente ho tutto il diritto di abortire, come di ricevere un altro qualunque trattamento sanitario consentito e previsto dalla legge, senza che le complicazioni esistenziali di un medico me lo proibiscano (e dico questo perchè, credo tu lo sappia quanto me, in molti ospedali c'è una situazione paradossale con l'80% di medici che si dichiarano obiettori- percentuale che, per inciso, se si ripetesse a messa implicherebbe la necessità di rifare tutte le chiese italiane per triplicarne la capienza).
Oltretutto, e questo a me non va proprio giù, c'è l'invito a non tenere conto della legge, a far primeggiare le convinzioni religiose sulla legge stessa,a ritenere che il diritto possa anche essere sbagliato, ideologicamente ed eticamente. Concetti legittimi, certo, a parità, ad esempio, del senecano "uccidere il tiranno è cosa giusta" cosa che, se la propagandasse un qualunque movimento politico, credo varrebbe la galera ai suoi attivisti.
Del resto capisco la posizione del Vaticano, ogni bambino non nato è una potenziale vittima in meno per i pretacci in calore...
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
A dar manforte ai pasdaran pro-vita come Cota è Mons. Fisichella, presidente della pontifica accademia per la Vita. Da lui arriva un plauso esplicito al goverantore piemontese, capace di "atti concreti che parlano da sè".
Ecco cosa intendo: ad una Chiesa che ha l'impudenza di dare ancora lezioni di moralità, uno stato degno di questo nome dovrebbe rispondere, chiaro e netto "non accettiamo, in temi di etica, alcuna lezione da chi ha occultato e continua ad occultare i casi di preti pedofili, insabbiandone sistematicamente le storie. La Chiesa vuole proteggere l'embrione, noi proteggiamo quello stesso embrione, diventato bambino, che i preti si divertono a torturare".
Poco diplomatico, ma molto efficace per fara abbassare la cresta ai vari monsignori...e invece tutti pronti a baciare le mani.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
sistematicamente le storie. La Chiesa vuole proteggere l'embrione, noi proteggiamo quello stesso embrione, diventato bambino, che i preti si divertono a torturare".
Si, probabilmente a fini populistici la tua battuta è simpatica (anche se fa orrore a pensarci) e ad effetto... Però sei eccessivo, spari sul mucchio al pari del peggior Berlusconi... Generalizzi parlando di una situazione come se fosse la regola. Grazie al cielo i religiosi deviati (almeno quelli scoperti) sono stati ben pochi. La chiesa non è tutta marcia, per fortuna la maggior parte di sacerdoti che ho frequentato fanno solo del bene. Che l'ingerenza sulla politica sia insopportabile ne convengo. Che abbia dovuto denigrare la Bonino nel Lazio solo perché favorevole all'aborto è una cosa vergognosa. La Bonino si candidava a fare l'amministratrice di una regione, non a promulgare leggi abortiste. E' l'asse con Berlusconi, che tiene da anni, la cosa intollerabile... In base a quale principio la chiesa decide che i pax o i matrimoni gay sono PEGGIORI dello stile e del comportamento privato del premier e dei suoi scandali? Questo è inaccettabile.
Si, probabilmente a fini populistici la tua battuta è simpatica (anche se fa orrore a pensarci) e ad effetto... Però sei eccessivo, spari sul mucchio al pari del peggior Berlusconi... Generalizzi parlando di una situazione come se fosse la regola. Grazie al cielo i religiosi deviati (almeno quelli scoperti) sono stati ben pochi. La chiesa non è tutta marcia, per fortuna la maggior parte di sacerdoti che ho frequentato fanno solo del bene. Che l'ingerenza sulla politica sia insopportabile ne convengo. Che abbia dovuto denigrare la Bonino nel Lazio solo perché favorevole all'aborto è una cosa vergognosa. La Bonino si candidava a fare l'amministratrice di una regione, non a promulgare leggi abortiste. E' l'asse con Berlusconi, che tiene da anni, la cosa intollerabile... La chiesa decide che i pax o i matrimoni gay sono meglio degli esempio di stile e comportamento privato del premier e dei suoi scandali... Questo è inaccettabile.
Ovvio, come non è tutta marcia la società. Possiamo dire che la percentuale di preti pedofili è uguale a quella, che so, dei metalmeccanici pedofili, dei benzinai pedofili? Credo di sì. Ecco, allora mi spieghi tu (o meglio, la Chiesa) da dove viene la superiorità morale con cui una Chiesa fatta di uomini pretende, ad altri uomini, di insegnare cosa sia la moralità? Credo tu sia d'accodo con me che, per insegnare una cosa, una qualunque cosa, bisogna essere nella posizione di chi, quella cosa, meglio la conosce per averla più spesso praticata: che si tratti di etica, di bodybuilding, di fisica o di latino. Ecco questa superiorità morale, quando mai fosse esistita, per certo non esiste oggi...in tema di moralità la Chiesa deve riscoprire il valore del silenzio.
Insomma...abbiamo Bagnasco che parla ancora di "errori" per definire stupri di bambini! Errore è dire che 2+2 fa 5, non violentare un bambino.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Secondo me un errore che continuiamo a fare è considerare la Chiesa tutto tranne che un soggetto politico, quando invece lo è, ed agisce come tale. Strategicamente, tenta di difendere i suoi interessi, e se per far ciò deve seguire il Berlusconi di turno, lo segue. D'altra parte, uno degli "impulsi" principali è la sopravvivenza all'interno dello scenario internazionale, sia come entità religiosa che come soggetto politico. Berlusconi prima o poi schiatterà, la Chiesa rimarrà, per altri 2000 anni (o almeno ci proverà..), e avrà espanso il suo potere e la sua influenza in Italia e in Europa, grazie anche a mosse come queste.
Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta