Istruzione universitaria per tutti, soldi sprecati?

[600]

Pagina 3 de La Repubblica di oggi. Guardate il numero di luareati rispetto agli altri paesi

Se in Italia ne servono meno è giusto che ce ne siano meno. E si, ne servono meno.

[DORian_fAke]

Se in Italia ne servono meno è giusto che ce ne siano meno. E si, ne servono meno.

Ma se si legge l'esatto opposto? Citami qualche fonte autorevole a favore della tua tesi..

[Black87]

Se in Italia ne servono meno è giusto che ce ne siano meno. E si, ne servono meno.

non concordo per nulla, ovviamente si parte come sempre da un problema sensato per generalizzare al massimo.

[600]

Ma se si legge l'esatto opposto? Citami qualche fonte autorevole a favore della tua tesi..

Io ho provato a spiegare qualcosa in quello che ho scritto prima, se non è chiaro posso rispiegarlo. Esperti in gestione universitaria non ne conosco e più che quello che penso io non posso proprio riportarti.

non concordo per nulla, ovviamente si parte come sempre da un problema sensato per generalizzare al massimo.

...non capisco proprio che intendi, se puoi esser più chiaro...

[ma_75]

Pagina 3 de La Repubblica di oggi. Guardate il numero di luareati rispetto agli altri paesi

Guarda il numero di laureati che stanno ai call center o, comunque, in posti di lavoro per i quali la laurea non serve. Che in Italia se ne sfornino troppo rispetto quelli che il mercato del lavoro, quello sì sottosviluppato, richiede?

[Pedro17]

Guarda il numero di laureati che stanno ai call center o, comunque, in posti di lavoro per i quali la laurea non serve. Che in Italia se ne sfornino troppo rispetto quelli che il mercato del lavoro, quello sì sottosviluppato, richiede?

beh e tutti quelli ke se ne vanno all'estero a cercare lavoro...a loro magari "va" meglio di quelli ke si ritrovano in 1 call center però sono costretti a mollare il loro Paese...

[600]

Guarda il numero di laureati che stanno ai call center o, comunque, in posti di lavoro per i quali la laurea non serve. Che in Italia se ne sfornino troppo rispetto quelli che il mercato del lavoro, quello sì sottosviluppato, richiede?

Beh anche se la risposta è affermativa, lì c'è da tenere anche in considerazione come spesso magari venga preferito un non-laureato rispetto a un laureato in qualche posto di lavoro per questioni di raccomandazione(e lì c'è poco da fare) oppure per il fatto che il laureato non è visto nell'ottica corretta vista proprio la mandria di laureati di serie B che svalutano la considerazione generale...

[ma_75]

Beh anche se la risposta è affermativa, lì c'è da tenere anche in considerazione come spesso magari venga preferito un non-laureato rispetto a un laureato in qualche posto di lavoro per questioni di raccomandazione(e lì c'è poco da fare) oppure per il fatto che il laureato non è visto nell'ottica corretta vista proprio la mandria di laureati di serie B che svalutano la considerazione generale...

Quando parlo di casi del genre l'esempio tipico che mi viene in mente sono i tantissimi laureati in giurisprudenza che finscono per fare lavori come call center oppure le segretarie. E là il punto non è che lavori per i quali viene richiesta la laurea in giurisprudenza vengano dati a chi la laurea non ce l'ha ma,semplicmenete, che avvocati, magistrati, posti pubblici...sono numericamente molto inferiori rispetto a coloro che vi concorrono. Ovvio,a questo punto, che tantissimi rimangano fuori e debbano poi adattarsi a fare lavori diversi. E qui bisognerebbe dire qualcosa anche sul "popolo bue" universtario che sceglie i corsi di laurea ad ondate...prima ingnegneria, poi giurisprudenza, ora non so. Col risultato che certe facoltà si intasano e poi, allo sbocco, la gran parte resta a piedi.

[600]

Concordo su tutto quello che dici Ma_ , solo che io mi riferivo anche a posti di lavoro, ad esempio in campo informatico, in cui la laurea non è formalmente richiesta (a differenza di un lavoro di avvocato/giudice/...) e in cui il datore di lavoro preferisce un diplomato in un ITIS piuttosto che un laureato vedendo ben poca differenza nella preparazione. Questo non accade perchè ci sono troppi laureati in informatica, ma perchè la preparazione del laureato medio (o comunque di una gran fetta di laureati) è troppo scadente.

[DORian_fAke]

Guarda il numero di laureati che stanno ai call center o, comunque, in posti di lavoro per i quali la laurea non serve. Che in Italia se ne sfornino troppo rispetto quelli che il mercato del lavoro, quello sì sottosviluppato, richiede?

Sarei curioso di vedere che tipo di laureato si trova in un call center e con che votazione si laureato.
Pensi che i laureati in fisica, matematica, ing elettronica o chimica siano poi così tanti?
Secondo me ci sono pochi laureati in termini assoluti ma molti laureati in facoltà poco "produttive".

[ma_75]

Sarei curioso di vedere che tipo di laureato si trova in un call center e con che votazione si laureato.
Pensi che i laureati in fisica, matematica, ing elettronica o chimica siano poi così tanti?
Secondo me ci sono pochi laureati in termini assoluti ma molti laureati in facoltà poco "produttive".

Certo, ma se uno si iscrive in una facoltà poco "produttiva" è colpa sua e poi ne pagherà le conseguenza, non è che possiamo obbligarlo ad iscriversi in una facoltà per cui non è minimamente tagliato. Magari, però, poteva evitare di iscriversi all'università e cercare un buon lavoro, ben retribuito, da diplomato. Ma il fascino del "dott", temo sia irresistibile.

[DORian_fAke]

Certo, ma se uno si iscrive in una facoltà poco "produttiva" è colpa sua e poi ne pagherà le conseguenza, non è che possiamo obbligarlo ad iscriversi in una facoltà per cui non è minimamente tagliato. Magari, però, poteva evitare di iscriversi all'università e cercare un buon lavoro, ben retribuito, da diplomato. Ma il fascino del "dott", temo sia irresistibile.

Ma allora di cosa stiamo parlando?
Ecco appunto è colpa sua, e se tu scegli una facoltà inflazionata e poco produttiva che dirti? "Peggio per te"

[ma_75]

Ma allora di cosa stiamo parlando?
Ecco appunto è colpa sua, e se tu scegli una facoltà inflazionata e poco produttiva che dirti? "Peggio per te"

A 18 anni credo dovresti avere sufficiente marturità per conoscere ciò che ti circonda e scegliere di conseguenza. Poi tutti magari vogliono studare giurisprudenza e diventare notai pechè si fanno i soldi, se, però, in partenza non sanno che i posti sono pochi e i concorrenti troppi, direi che non hanno studiato a sufficienza la situazione prima di scegliere. Se, invece, hanno pensato comunque di rischiare, nel momento in cui il rischio non paga immagino avranno una saluzione alternativa.se non se la sono preparato sono degli ingenui, mi dispiace per loro.
Parliamo di ventenni, non di bambini che devi accompagnare per mano: quello lo si fa, anche troppo, alle superiori. Poi non ha nemmeno senso chiudere facoltà poco produttive, perchè io ho il diritto di studiare, che so, letteratura giapponese per mio diletto non perchè pensi di diventare un famoso orientalista.

[600]

Poi non ha nemmeno senso chiudere facoltà poco produttive, perchè io ho il diritto di studiare, che so, letteratura giapponese per mio diletto non perchè pensi di diventare un famoso orientalista.

Questo non lo so mica eh. Visto che gli studi di letteratura giapponese te li paga la comunità sarebbe bene che serva a qualcuno oltre che te. I corsi universitari non ha senso che stiano lì a esser frequentati "per diletto".

[ma_75]

Questo non lo so mica eh. Visto che gli studi di letteratura giapponese te li paga la comunità sarebbe bene che serva a qualcuno oltre che te. I corsi universitari non ha senso che stiano lì a esser frequentati "per diletto".

Allora doversti proibire ai cinquantenni che lavorano di iscriversi all'università per diletto
Detto questo cosa facciamo, iniziamo a chiudere tutti i corsi di laurea che non sono produttivi?