Istruzione universitaria per tutti, soldi sprecati?

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  • naoto
    cavaliere prolisso
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    #16
    Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
    io non darei soldi per i primi anni, ma solo per master o progetti vari ai più meritevoli. è un concetto poco democratico, ma siamo pieni di gente che si iscrive in università per passare il tempo.
    Assolutamente daccordo.

    Quando studiavo io, le borse di studio erano praticamente regalate... il requisito fondamentale era il reddito, e le graduatorie erano pubbliche... ai primi posti c'erano studenti che dichiaravano un reddito familiare nullo... cosa chiaramente ipossibile, per uno studente fuorisede (principalmente calabresi, siciliani e pugliesi) che non dovrebbe avere neanche i soldi per mangiare.

    Bisognava poi sostenere due esami all'anno (uno solo il primo anno) per riconfermarla, indipendentemente dal voto.

    A mio avviso, come dice Riky non ci dovrebbero essere borse per il periodo di laurea, semplicemente perchè non hanno senso, l'università italiana è la più ecumenica di tutte, accetta cani e porci proprio per farli diventare dei magnifici fuori corso (con tasse alle stelle) in aree di parcheggio.

    Chi decide di fare l'università fondamentalmente può permetterselo (economicamente) e, stando così le cose, può anche stare a fermentare tutto il tempo che vuole, ma non deve avere nulla.

    Diverso il discorso del post-laurea, dove i soldi sono necessari, per i più meritevoli.
    Lonely roses slowly wither and die

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    • DORian_fAke
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      #17
      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Forse da te, da me esiste solo la prima tipologia.
      Ma perchè tu sei ancora all'università?

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        #18
        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
        Si ma i sussidi non li danno all'infinito, al primo anno fuori corso non li vede più, lo stato deve garantire pari possibilità a tutti a prescindere dal reddito della famiglia, se poi uno non si applica ne pagherà le conseguenze.
        La possibilità di cosa? Credo sia questo il punto.
        La possibilità di laurearsi o la possibilità di tirare fuori un talento se lo si possiede?
        Che senso ha far laureare qualcuno se poi quella laurea non gli servirà a nulla?
        Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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        • ma_75
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          #19
          Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
          Assolutamente daccordo.

          Quando studiavo io, le borse di studio erano praticamente regalate... il requisito fondamentale era il reddito, e le graduatorie erano pubbliche... ai primi posti c'erano studenti che dichiaravano un reddito familiare nullo... cosa chiaramente ipossibile, per uno studente fuorisede (principalmente calabresi, siciliani e pugliesi) che non dovrebbe avere neanche i soldi per mangiare.

          Bisognava poi sostenere due esami all'anno (uno solo il primo anno) per riconfermarla, indipendentemente dal voto.

          A mio avviso, come dice Riky non ci dovrebbero essere borse per il periodo di laurea, semplicemente perchè non hanno senso, l'università italiana è la più ecumenica di tutte, accetta cani e porci proprio per farli diventare dei magnifici fuori corso (con tasse alle stelle) in aree di parcheggio.

          Chi decide di fare l'università fondamentalmente può permetterselo (economicamente) e, stando così le cose, può anche stare a fermentare tutto il tempo che vuole, ma non deve avere nulla.

          Diverso il discorso del post-laurea, dove i soldi sono necessari, per i più meritevoli.
          Come sempre, sono d'accordo su tutto. Perchè incentivare una libera scelta? Perchè premiare chi fa, semplicemente, il suo dovere di studente? I premi devono andare all'eccellenza, la quale emerge nel post lauream, a patto, anche qui, che ci sia una selezione seria.

          Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
          Ma perchè tu sei ancora all'università?
          No, ma ho contatti ancora, per cui so come funzionano le cose, purtroppo.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • DORian_fAke
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            #20
            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
            Come sempre, sono d'accordo su tutto. Perchè incentivare una libera scelta? Perchè premiare chi fa, semplicemente, il suo dovere di studente? I premi devono andare all'eccellenza, la quale emerge nel post lauream, a patto, anche qui, che ci sia una selezione seria.



            No, ma ho contatti ancora, per cui so come funzionano le cose, purtroppo.
            Ma guarda che premiare gli studenti in un italietta del grande fratello, delle veline, dei calciatori è già un notevole passo in avanti.
            Io credo che chi studia debba essere premiato, è un investimento per la nazione, e il livello di civiltà di un paese si misura anche e soprattutto con il livello di istruzione dei suoi cittadini.
            La verità è che lo studio in Italia non paga, paga fare il grande fratello, gli show televisivi e tutto il ciarpame che puntualmente criticate.

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              #21
              Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
              La possibilità di cosa? Credo sia questo il punto.
              La possibilità di laurearsi o la possibilità di tirare fuori un talento se lo si possiede?
              Che senso ha far laureare qualcuno se poi quella laurea non gli servirà a nulla?
              La possibilità di frequentare l'università e se uno ha voglia e capacità si prende la laurea che abbia soldi o meno.

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                #22
                Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                La possibilità di frequentare l'università e se uno ha voglia e capacità si prende la laurea che abbia soldi o meno.
                Ma questa possibilità di frequentare l'università che andrebbe offerta a tutti, questa laurea che tutti possono conseguire, a chi serve poi? Un laureato con voti bassi non è forse l'ennesimo disoccupato che va a inflazionare un'offerta già debordante?
                Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                • DORian_fAke
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                  #23
                  Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                  Ma questa possibilità di frequentare l'università che andrebbe offerta a tutti, questa laurea che tutti possono conseguire, a chi serve poi? Un laureato con voti bassi non è forse l'ennesimo disoccupato che va a inflazionare un'offerta già debordante?
                  Stai partendo da presupposti sbagliati, la possibilità di frequentare l'università deve essere data a tutti, però conseguire la laurea dev'essere una cosa seria e meritata. Non tutti quelli che si iscrivono conseguiranno la laurea, ma solo quelle che avranno capacità e si impegneranno.
                  Ma poi di che offerta parli?
                  L'Italia è il paese europeo con il numero minore di laureati rispetto ai lavoratori, forse sarebbe il caso di premiare di più i laureati e mandare a zappare (sempre che siano in grado) veline, tronisti etc..

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                    #24
                    Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                    Stai partendo da presupposti sbagliati, la possibilità di frequentare l'università deve essere data a tutti, però conseguire la laurea dev'essere una cosa seria e meritata. Non tutti quelli che si iscrivono conseguiranno la laurea, ma solo quelle che avranno capacità e si impegneranno.
                    Ma poi di che offerta parli?
                    L'Italia è il paese europeo con il numero minore di laureati rispetto ai lavoratori, forse sarebbe il caso di premiare di più i laureati e mandare a zappare (sempre che siano in grado) veline, tronisti etc..
                    Il ragionamento che fai te significa prendere la situazione moooolto alla larga. Guardando la situazione da lontano, purtroppo appare però sfocata. Ora come ora è inutile lamentarsi di un mercato del lavoro ridicolo e immaginarsi una laurea meritata, come è inutile far finta che esistano laureati di serie A e laureati di serie B. Io dico solo che le borse non dovrebbero andare ad alimentare quella serie B di cui nessuno sente particolarmente il bisogno e che va anzi a creare poi problemi nell'offerta lavorativa.
                    Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                    • ma_75
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                      #25
                      Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                      Ma guarda che premiare gli studenti in un italietta del grande fratello, delle veline, dei calciatori è già un notevole passo in avanti.
                      Io credo che chi studia debba essere premiato, è un investimento per la nazione, e il livello di civiltà di un paese si misura anche e soprattutto con il livello di istruzione dei suoi cittadini.
                      La verità è che lo studio in Italia non paga, paga fare il grande fratello, gli show televisivi e tutto il ciarpame che puntualmente criticate.

                      Che lo studio non paghi posso essere d'accordo. Ma non sono d'accordo che uno debba essere incentivato a laurearsi. Deve essere una scelta di vita che fai liberamente: a 18 anni decidi che, invece di andare in fabbrica in catena di montaggio, vuoi studiare e fare magari l'avvocato. Ma non premio una scelta o l'altra, proprio perchè devi esseer consapevole della scelta che fai in libertà non perchè, detto papale papale, te ne venga qualcosa in tasca in immediato. Ma poi, oggi, che l'università in Italia la fanno praticamente tutti che senso ha premiare la semplice frequenza e una media "normale"?Discorso di verso nel post lauream quando si premia chi ha delle abilità nella ricerca, abilità che non tutti possono avere.
                      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                      ma_75@bodyweb.com

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                      • brosgym
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                        #26
                        Il problema è che specie le Università medio-piccole ma nn solo, sono diventate "aziende" devono attrarre studenti, quindi iscrizioni, ci mettono 10 anni....meglio!!! 10 anni di tasse pagate!! Poi alla fine si arriva alla laurea ma vale meno della carta sulla quale è stampata....
                        Ingegnere biochimico
                        Tecnologo alimentare
                        Nutrizionista sportivo
                        Zone Consultant
                        Personal trainer
                        Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
                        Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
                        Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
                        Consulente FIT, FIGC e WKF
                        Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
                        CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE
                        RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA

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                        • DORian_fAke
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                          #27
                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          Che lo studio non paghi posso essere d'accordo. Ma non sono d'accordo che uno debba essere incentivato a laurearsi. Deve essere una scelta di vita che fai liberamente: a 18 anni decidi che, invece di andare in fabbrica in catena di montaggio, vuoi studiare e fare magari l'avvocato. Ma non premio una scelta o l'altra, proprio perchè devi esseer consapevole della scelta che fai in libertà non perchè, detto papale papale, te ne venga qualcosa in tasca in immediato. Ma poi, oggi, che l'università in Italia la fanno praticamente tutti che senso ha premiare la semplice frequenza e una media "normale"?Discorso di verso nel post lauream quando si premia chi ha delle abilità nella ricerca, abilità che non tutti possono avere.
                          Ma perchè continuate a dire questa cosa quando i dati Istat dicono il contrario?
                          O postate i dati o non ha manco senso parlare, sennò ognuno posta quel che gli pare dicendo che lo ha sentito dall'amico del cugggino..

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                          • ma_75
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                            #28
                            Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                            Ma perchè continuate a dire questa cosa quando i dati Istat dicono il contrario?
                            O postate i dati o non ha manco senso parlare, sennò ognuno posta quel che gli pare dicendo che lo ha sentito dall'amico del cugggino..

                            Guarda questi me li ha passati, mio cugino che lavora all'Istat. Chiede di scusarlo perchè sono solo del 2006. Mi pare si legga che il 74% dei diplomati si iscrive all'università. Decisamente una percentuale elitaria, da paese del terzo mondo.


                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                              #29
                              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                              Guarda questi me li ha passati, mio cugino che lavora all'Istat. Chiede di scusarlo perchè sono solo del 2006. Mi pare si legga che il 74% dei diplomati si iscrive all'università. Decisamente una percentuale elitaria, da paese del terzo mondo.


                              http://www.istat.it/lavoro/unilav/UnivLav_2006.pdf
                              Si ma iscriversi non significa laurearsi, bisogna vedere quanti di questo 74% si laurea.
                              Il rapporto tra i lavoratori e i lavoratori laureati in Italia è molto sotto la media europea. Evidentemente non ci sono poi così tanti laureati come si evince da questo thread

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                              • DORian_fAke
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                                #30
                                Pagina 3 de La Repubblica di oggi. Guardate il numero di luareati rispetto agli altri paesi

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