Muore un soldato italiano
KABUL - Un militare italiano è rimasto ucciso e altri tre sono stati feriti nell'esplosione di una bomba in Afghanistan. I tre paracadutisti sono fuori pericolo. La vittima è il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio, di Campobasso, classe 1984, in missione da 4 mesi, esperto artificiere dell'Ottavo genio guastatori della Folgore; lascia genitori e due sorelle. "Non posso crederci, non è vero, forse è uno scherzo?, così ha reagito, Nunzio Di Lisio, il padre del ragazzo. Con Di Lisio salgono a 14 i militari italiani morti in Afghanistan.
Secondo le informazioni diffuse dallo Stato maggiore della Difesa, questa mattina a circa 50 chilometri a nord-est di Farah una pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri è stata coinvolta nella deflagrazione di un ordigno led posizionato lungo la strada. Nell'esplosione, che ha coinvolto il primo mezzo, sono rimasti feriti tre parà, mentre un quarto è deceduto per le ferite riportate subito dopo essere stato trasportato all'ospedale militare di Farah. "Nessuno dei tre parà rimasti coinvolti nell'esplosione è in pericolo di vita", ha annunciato il colonnello Massimo Fogari, portavoce del capo di Stato maggiore della Difesa. I mezzi e gli uomini coinvolti nell'attacco erano diretti a una caserma afghana a Farah. Il rinforzo era stato chiesto dalle forze armate locali che, sotto costante attacco dei ribelli, con riuscivano a completare i lavori di costuzione della struttura.
Con l'attentato di oggi salgono a 14 i militari italiani morti in Afghanistan dall'inizio della missione italiana nel 2004. Di questi la maggioranza è rimasta vittima di attentati, altri invece sono morti in incidenti, alcuni per malore.
Il presidente della Repubblica. "Il dolore per la morte del parà italiano in Afghanistan e il ferimento di altri soldati non può mettere in discussione l'importanza della missione che l'Italia sta svolgendo in quell'area nella lotta al terrorismo", così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha commentato l'agguato al contingente italiano.
La Camera dei deputati. L'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio dopo che il presidente Gianfranco Fini ha annunciato la morte del militare e il ferimento di tre commilitoni. "Confermo all'aula l'avvenuto decesso di un militare italiano in Afghanistan. A nome della Camera esprimo alle Forze armate e alla famiglia il senso del nostro cordoglio. Il governo riferirà all'aula non appena avrà maggioro informazioni".
Il presidente del Consiglio. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non appena appresa la notizia dell'attacco ha espresso il cordoglio suo personale e quello del governo, sottolineando al tempo stesso la necessità e l'importanza della missione di pace in Afghanistan per la stabilità di un'area strategica.
Il ministro della Difesa. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, appena atterrato ad Algeri, ha replicato, : "Il peggior timore che avevamo purtroppo si è verificato". Ora sarà necessaria "un'ulteriore riflessione - ha aggiunto - sui mezzi e sulle attrezzature" in dotazione al contingente italiano.
Il Papa. Il Papa appresa la notizia si è raccolto in preghiera per le vittime dell'esplosione.
Riposi in pace il militare.
Ma quando ce ne andiamo? Quando finiremo di dover pagare il nostro debito verso gli americani con il sangue dei nostri soldati?
Sono 8 anni che lottiamo contro il terrorismo, 8 anni in cui non c'é stato un solo attacco terroristico in Italia.
Quando ce ne andremo?
KABUL - Un militare italiano è rimasto ucciso e altri tre sono stati feriti nell'esplosione di una bomba in Afghanistan. I tre paracadutisti sono fuori pericolo. La vittima è il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio, di Campobasso, classe 1984, in missione da 4 mesi, esperto artificiere dell'Ottavo genio guastatori della Folgore; lascia genitori e due sorelle. "Non posso crederci, non è vero, forse è uno scherzo?, così ha reagito, Nunzio Di Lisio, il padre del ragazzo. Con Di Lisio salgono a 14 i militari italiani morti in Afghanistan.
Secondo le informazioni diffuse dallo Stato maggiore della Difesa, questa mattina a circa 50 chilometri a nord-est di Farah una pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri è stata coinvolta nella deflagrazione di un ordigno led posizionato lungo la strada. Nell'esplosione, che ha coinvolto il primo mezzo, sono rimasti feriti tre parà, mentre un quarto è deceduto per le ferite riportate subito dopo essere stato trasportato all'ospedale militare di Farah. "Nessuno dei tre parà rimasti coinvolti nell'esplosione è in pericolo di vita", ha annunciato il colonnello Massimo Fogari, portavoce del capo di Stato maggiore della Difesa. I mezzi e gli uomini coinvolti nell'attacco erano diretti a una caserma afghana a Farah. Il rinforzo era stato chiesto dalle forze armate locali che, sotto costante attacco dei ribelli, con riuscivano a completare i lavori di costuzione della struttura.
Con l'attentato di oggi salgono a 14 i militari italiani morti in Afghanistan dall'inizio della missione italiana nel 2004. Di questi la maggioranza è rimasta vittima di attentati, altri invece sono morti in incidenti, alcuni per malore.
Il presidente della Repubblica. "Il dolore per la morte del parà italiano in Afghanistan e il ferimento di altri soldati non può mettere in discussione l'importanza della missione che l'Italia sta svolgendo in quell'area nella lotta al terrorismo", così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha commentato l'agguato al contingente italiano.
La Camera dei deputati. L'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio dopo che il presidente Gianfranco Fini ha annunciato la morte del militare e il ferimento di tre commilitoni. "Confermo all'aula l'avvenuto decesso di un militare italiano in Afghanistan. A nome della Camera esprimo alle Forze armate e alla famiglia il senso del nostro cordoglio. Il governo riferirà all'aula non appena avrà maggioro informazioni".
Il presidente del Consiglio. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non appena appresa la notizia dell'attacco ha espresso il cordoglio suo personale e quello del governo, sottolineando al tempo stesso la necessità e l'importanza della missione di pace in Afghanistan per la stabilità di un'area strategica.
Il ministro della Difesa. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, appena atterrato ad Algeri, ha replicato, : "Il peggior timore che avevamo purtroppo si è verificato". Ora sarà necessaria "un'ulteriore riflessione - ha aggiunto - sui mezzi e sulle attrezzature" in dotazione al contingente italiano.
Il Papa. Il Papa appresa la notizia si è raccolto in preghiera per le vittime dell'esplosione.
Riposi in pace il militare.
Ma quando ce ne andiamo? Quando finiremo di dover pagare il nostro debito verso gli americani con il sangue dei nostri soldati?
Sono 8 anni che lottiamo contro il terrorismo, 8 anni in cui non c'é stato un solo attacco terroristico in Italia.
Quando ce ne andremo?
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