Originariamente Scritto da ma_75
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14 Luglio.
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Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Ma questo è ovvio a tutti: Napoleone era l'opposto di un rivoluzionario, era un reazionario
E così cambiato il mondo.. non dal punto di vista economico o altro, ma l'idea stessa di società..
Robespierre 36 anni
Danton 35 anni
Couthon 39 anni
Saint-Just 27 anni
Poi molti di loro si resero partecipi di gravi crimini.. parlo degli stermini indiscriminati sui nobili, o anche sui borghesi, prima e durante il periodo del terrore
non credo avrebbero fatto molto di più di buono se fossero vissuti di più..il potere aveva dato alla testa e la situazione era sfuggita di mano
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Originariamente Scritto da CaiusIulius Visualizza Messaggio
Fu un bene, lasciarono un bel cadavere.
Poi molti di loro si resero partecipi di gravi crimini.. parlo degli stermini indiscriminati sui nobili, o anche sui borghesi, prima e durante il periodo del terrore
non credo avrebbero fatto molto di più di buono se fossero vissuti di più..il potere aveva dato alla testa e la situazione era sfuggita di manoIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Prima di tutto non è impossibile.. in secondo luogo fu calcata decisamente la mano. Per finire sotto la ghigliottina bastava un sospetto.. tanto che perfino coloro che avevano fatto la rivoluzione ci finirono.
Solo l'arrivo di Napoleone mise fine a questa situazione.
La ghigliottina era diventata uno strumento per gestire il potere..così come l'accusa di aver tradito la rivoluzione.. come l'inquisizione nella Spagna del 1500-1700
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Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggionon ho capito.
Napoleone è un reazionario ante litteram e stava gia ostacolando la rivoluzione mentre dava costituzioni liberali a mezza europa? Non vorrei che Metternich mi diventasse cosi rivoluzionario in risposta alla reaziona Napoleonica. O reazionario satellite di Napoleone.Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioSe parliamo di reazione in senso stretto, quella post congresso di Vienna, naturalmente Napoleone è agli antipodi. Nel processo rivoluzionario iniziato nel 1789, tuttavia, dalla fine del giacobinismo con il Termidoro e, quindi, subito dopo, con Napoleone entriamo in una fase pienamente restauratrice, ossia in una fase in cui si cancellano alcune conquiste rivoluzionarie e si prosegue su una strada più moderata.Originariamente Scritto da Leonida Visualizza MessaggioNapoleone secondo me potrebbe essere reazionario se lo interpretiamo alla luce della modernità, ripulendo il termine dal suo significato concreto, e dandogli un respiro molto ampio. L' imperatore fu il primo grande interprete di una politica di pura potenza che vedrà il suo apice nel novecento. Ma rifuggo dalle definizioni facili.
Tu, piuttosto, ti riferisci ad una ben determinata accezione di "reazione", che è peculiare di una fase storica; ma, attenzione, non identifichiamo il significato a priori del termine con connotati storici precisi, a cui semplicemente è stato attribuito quel termine, che ha respiro più ampio che va a delineare dinamiche storiche cicliche
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Ti ha risposto Ma nel frattempo, ed io aggiungo riguardo al tuo "definizioni facili": la catalogazione di Napoleone come reazionario, secondo meri criteri di dinamica storica, è corretta ed inequivocabile. Napoleone fu un imperatore assolutista, lontanissimo dal concetto di primus inter pares nei fatti. Che lui si fregiasse di essere fiaccoliere di alcuni principi ricollegabili alla rivoluzione francese, era solo una gestione strumentale di quegli stessi principi come strumento politico, completamente asservito alla propria politica imperiale.
Tu, piuttosto, ti riferisci ad una ben determinata accezione di "reazione", che è peculiare di una fase storica; ma, attenzione, non identifichiamo il significato a priori del termine con connotati storici precisi, a cui semplicemente è stato attribuito quel termine, che ha respiro più ampio che va a delineare dinamiche storiche cicliche
Chi è quello nel tuo avatar?
per il resto mi trovi concorde nel definirlo reazionario, ma un reazionario che pur non volendolo alla fine diffuse gli ideali rivoluzionari
Comunque Master direbbe che non ha senso essere a capo di un impero essendo alti 150 cm e non riuscendo probabilmente a sollevare neppure 100 kg di panca
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Originariamente Scritto da CaiusIulius Visualizza Messaggiouna domanda ma tu sei un medico?
Chi è quello nel tuo avatar?
per il resto mi trovi concorde nel definirlo reazionario, ma un reazionario che pur non volendolo alla fine diffuse gli ideali rivoluzionari
Comunque Master direbbe che non ha senso essere a capo di un impero essendo alti 150 cm e non riuscendo probabilmente a sollevare neppure 100 kg di panca
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Originariamente Scritto da CaiusIulius Visualizza MessaggioPrima di tutto non è impossibile.. in secondo luogo fu calcata decisamente la mano. Per finire sotto la ghigliottina bastava un sospetto.. tanto che perfino coloro che avevano fatto la rivoluzione ci finirono.
Solo l'arrivo di Napoleone mise fine a questa situazione.
La ghigliottina era diventata uno strumento per gestire il potere..così come l'accusa di aver tradito la rivoluzione.. come l'inquisizione nella Spagna del 1500-1700In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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la "gloriosa rivoluzione" d'inghilterra fu un esempio di rivoluzione pacifica.
Non mi riferisco a Maria Antonietta o al re, ma per esempio ai loro figli.. ed a quei nobili che con la corte non c'entravano un tubo, ma non solo nobili anche borghesi, solo perché sospettati di qualcosa o, come spesso accade in simili situazioni, solo perchè i loro possedimenti facevano gola a qualcuno.
Se guardi le cifre ti rendi conto che fu una carneficina.. e che tra quelli che realmente tramavano contro tra tutti quelli ghigliottinati ci sarà stato l'1%.
Anche Lavoisier finì alla ghigliottina.
Egli sostenne che nulla si crea e nulla si distrugge, ovvero alla fine pose le basi anche per il primo principio della termodinamica
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Originariamente Scritto da CaiusIulius Visualizza Messaggiola "gloriosa rivoluzione" d'inghilterra fu un esempio di rivoluzione pacifica.
Non mi riferisco a Maria Antonietta o al re, ma per esempio ai loro figli.. ed a quei nobili che con la corte non c'entravano un tubo, ma non solo nobili anche borghesi, solo perché sospettati di qualcosa o, come spesso accade in simili situazioni, solo perchè i loro possedimenti facevano gola a qualcuno.
Se guardi le cifre ti rendi conto che fu una carneficina.. e che tra quelli che realmente tramavano contro tra tutti quelli ghigliottinati ci sarà stato l'1%.
Anche Lavoisier finì alla ghigliottina.
Egli sostenne che nulla si crea e nulla si distrugge, ovvero alla fine pose le basi anche per il primo principio della termodinamica
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Originariamente Scritto da CaiusIulius Visualizza Messaggiola "gloriosa rivoluzione" d'inghilterra fu un esempio di rivoluzione pacifica.
Non mi riferisco a Maria Antonietta o al re, ma per esempio ai loro figli.. ed a quei nobili che con la corte non c'entravano un tubo, ma non solo nobili anche borghesi, solo perché sospettati di qualcosa o, come spesso accade in simili situazioni, solo perchè i loro possedimenti facevano gola a qualcuno.
Se guardi le cifre ti rendi conto che fu una carneficina.. e che tra quelli che realmente tramavano contro tra tutti quelli ghigliottinati ci sarà stato l'1%.
Anche Lavoisier finì alla ghigliottina.
Egli sostenne che nulla si crea e nulla si distrugge, ovvero alla fine pose le basi anche per il primo principio della termodinamica
la rivoluzione inglese fu possibile solo perchè prima ci fu un Cromwell ed un re decapitato...il terreno era già spianato. Sul resto, ripeto, non dico certo che le esecuzioni furono tutte giustificate, ma il clima era da stato d'assedio, la piccola Francia rivoluzionaria, assediata dalle monarchie europee che potevano contare sul sostegno dei nobili all'interno del paese. Difficile poter ragionare in maniera moderata in un clima del genere. La violenza non fu solo utilizzata dai rivoluzionari, ma pure teorizzata, perchè sapevano bene che da parte dei loro avversari avrebebro ricevuto la stessa moneta.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioNon vi è nulla di più disgraziato, nonchè pericoloso, di un idealista col forcone in mano
E così butti al macero gli eroi della storia, salvando i pigri fautori dello status quo. Ma sai bene che, senza idealisti, saremmo ancora all'età della pietraIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Non vi è nulla di più disgraziato, nonchè pericoloso, di un idealista col forcone in mano
E così butti al macero gli eroi della storia, salvando i pigri fautori dello status quo. Ma sai bene che, senza idealisti, saremmo ancora all'età della pietra
Vivere a parigi significava vivere nella paura..ogni giorno c'erano centinaia di esecuzioni.
Una condizione simile non mi pare quella necessaria per fare una rivoluzione.. mi sembra solo la degenerazione dovuta ad una condizione di anarchia (che guarda caso sparì del tutto soltanto con Napoleone)
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C'è una cosa che vorrei far notare, senza la quale resta difficile inquadrare bene il perchè della portata di quel Terrore, e cioè il contesto.
In Francia non si trattò di passare da una forma di governo ad un'altra, ma di mutare natura alla stessa nazione, che viveva e si identificava con la monarchia da mille anni.
Possiamo immaginarci la portata delle spinte e delle controspinte che un mutamento del genere produsse?
E' ovvio che quel potere che era la forma stessa della nazione, non si sarebbe certo rassegnato ad un pensionamento pacifico, così come chi quel potere era determinato a sotterrare, non avrebbe potuto che farlo letteralmente, affossando tutti i gangli della piovra millenaria.
Si passa da una società ancora pienamente medioevale ad altro, un moto paragonabile a ciò che fu il Big Bang per l'Universo:
Ecco perchè i nemici erano nella Francia ma ancor più fuori dalla Francia, proprio perchè i primi a comprendere il potenziale distruttivo di quella Rivoluzione furono tutti i monarchi e tutti i rappresentanti di un mondo al capolinea.
Di fronte a questo scontro millenario, entrambi gli schieramenti erano pronti a tutto, ed il Terrore servì al momento per non far si che il contraccolpo spazzasse sul nascere la Rivoluzione.
Un cataclisma storico di quella portata miete ogni sorta di vittime, colpevoli e innocenti....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Non ho nulla da ridire sui nemici esterni è ovvio. ma il terrore non fu deciso o progettato da qualcuno.. si generò da sé. Ma la colpa fu proprio dei capi rivoluzionari.. che desiderosi di essere i soli a governare il paese iniziarono a farsi guerra tra loro, in maniera più che altro subdola (vedi l'assassinio di Marat..oppure la fine che fece Danton.. e lo stesso Robenspierre che finì sulla ghigliottina..alla fine non ci rimase quasi nessuno).
il terrore fu la conseguenza di un vuoto di potere.. è chiaro che la monarchia, nonostante Luigi XVI probabilmente fosse una personalità debole, cadendo, aveva lasciato un vuoto di potere che non poteva essere colmato facilmente, ed ecco l'anarchia. Ma questo clima si creò fin dall'inizio come ho già detto per colpa dei rivoluzionari.. che invece di fare giusti processi agli accusati, come sarebbe stato giusto anche nello spirito degli ideali rivoluzionari, e magari limitare al minimo l'uso della pena di morte, ghigliottinavano chiunque e molto spesso senza prove, con processi che erano buffonate
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