220 anni fa
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Al mattino la folla armata (alla quale si mescolano anche alcuni soldati della guarnigione cittadina) si accalca intorno alle mura e chiede venga abbassato il ponte levatoio e aperto l’ingresso ai cortili interni. Il Governatore Launay cerca di negoziare, fa qualche concessione e permette ai rivoltosi di occupare alcuni cortili, ma non basta. Alcuni colpi di arma da fuoco, partiti dalla folla, danno inizio ad una vera e propria battaglia che durerà quattro ore, provocando almeno un centinaio di morti fra gli insorti.
Alle ore 17, il Governatore, onde evitare ulteriori massacri, ordina il cessate il fuoco e propone la resa purchè sia fatta salva la vita dei suoi uomini e la sua. Accettate le condizioni, i rivoltosi invadono il forte e per prima cosa decapitano il malcapitato Launay ed issano la sua testa su di una picca, come trofeo; si dice che ad ucciderlo sia stato un certo Jourdan detto Mozza-Teste, suo ex attendente. Il marchese di Pellepont, che aveva cercato di intervenire per liberare il Launay, viene ucciso a colpi d’ascia da uno degli insorti.
Durante le incontrollabili manifestazioni della folla, anche il sindaco Flesselles, che il giorno prima aveva esitato a consegnare la polvere da sparo agli insorti, viene decapitato e la sua testa portata in trionfo sulla punta di un picca.
Per un nuovo 14 luglio
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Al mattino la folla armata (alla quale si mescolano anche alcuni soldati della guarnigione cittadina) si accalca intorno alle mura e chiede venga abbassato il ponte levatoio e aperto l’ingresso ai cortili interni. Il Governatore Launay cerca di negoziare, fa qualche concessione e permette ai rivoltosi di occupare alcuni cortili, ma non basta. Alcuni colpi di arma da fuoco, partiti dalla folla, danno inizio ad una vera e propria battaglia che durerà quattro ore, provocando almeno un centinaio di morti fra gli insorti.
Alle ore 17, il Governatore, onde evitare ulteriori massacri, ordina il cessate il fuoco e propone la resa purchè sia fatta salva la vita dei suoi uomini e la sua. Accettate le condizioni, i rivoltosi invadono il forte e per prima cosa decapitano il malcapitato Launay ed issano la sua testa su di una picca, come trofeo; si dice che ad ucciderlo sia stato un certo Jourdan detto Mozza-Teste, suo ex attendente. Il marchese di Pellepont, che aveva cercato di intervenire per liberare il Launay, viene ucciso a colpi d’ascia da uno degli insorti.
Durante le incontrollabili manifestazioni della folla, anche il sindaco Flesselles, che il giorno prima aveva esitato a consegnare la polvere da sparo agli insorti, viene decapitato e la sua testa portata in trionfo sulla punta di un picca.
Per un nuovo 14 luglio
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