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Cade Airbus con oltre 150 persone a bordo, un bimbo è sopravvissuto

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    Cade Airbus con oltre 150 persone a bordo, un bimbo è sopravvissuto

    È un bambino di cinque anni il superstite recuperato dai soccorritori a bordo dell'Airbus A310 della Yemenia Air, che si è schiantato nella notte tra lunedì e martedì al largo delle Isole Comore nell'Oceano Indiano. Lo hanno indicato fonti ospedaliere locali.
    Il numero preciso delle persone a bordo dell'aereo - decollato da Sana'a e diretto a Moroni - non è ancora noto, ma in base alle prime informazioni diffuse la sciagura aerea ha provocato oltre 150 morti.
    A bordo del velivolo, infatti, viaggiavano 142 passeggeri e 11 membri dell'equipaggio, al momento i media francesi comunicano che tra le 153 persone ben 66 sarebbero cittadini francesi, soprattutto abitanti delle Comore che stavano rientrando a casa . Alcuni cadaveri sono stati già recuperati in mare nella zona in cui sono stati avvistati i rottami dell'A310. L'aereo doveva atterrare a Moroni, capitale dell'arcipelago nell'Oceano Indiano, ma intorno all'una di notte (ora italiana) è scomparso dai radar.

    Si tratta del secondo grave incidente che coinvolge un Airbus in meno di un mese dopo il disastro dell'A330 dell'Air France che, lo scorso 1 giugno, sparì dai radar dopo essere decollato da Rio de Janeiro in direzione di Parigi.

    Si fanno ipotesi sulle cause del disastro. A causare l'incidente potrebbero essere state le cattive condizioni del tempo - forti raffiche di vento, ma non un temporale - ha sostenuto il segretario di Stato francese ai trasporti, Dominique Bussereau, secondo il quale ci sarebbe stato «un avvicinamento, quindi una ripresa di velocità, poi un nuovo avvicinamento che sarebbe stato mancato». L'aereo avrebbe tentato infatti un atterraggio d'emergenza.

    Nell'area del sinistro sono giunti due aerei militari e un mezzo navale, tutti francesi, e partiti dalle isole di Reunion e Mayotte, Territori francesi d'Oltremare. «Le condizioni del tempo erano terribili - ha detto Mohammad al-Sumairi, che è tra coloro a cui è stato affidato il compito di coordinare le operazioni per conto della Yemenia -, vento forte e mare molto mosso. La velocità del vento registrata in aeroporto era di 61 chilometri all'ora, ma ci potrebbero essere altre cause».

    Le fasi del volo. Il volo era partito dall'aeroporto parigino Charles de Gaulle, dove adesso è stata predisposta una cellula di crisi dalla società Aeroporti di Parigi (AdP),ed aveva fatto scalo a Marsiglia e poi nella capitale yemenita, Sanaa. A Sanaa, i passeggeri dell'A330-220 erano saliti sull'Airbus 310 e ripartiti alla volta di Moroni, via Djibouti. Potrebbe esserci stato un cambiamento di equipaggio, ma il servizio di stampa non è stato in grado di confermarlo.

    Dubbi sulla sicurezza del velivolo. Bussereau ha spiegato che quel A310 non volava più nel «cielo francese»: era era stato controllato nel 2007 dalla Direzione generale dell' aviazione civile in Francia ed erano stati rilevati un certo numero di difetti. «Da allora l'apparecchio non è più riapparso nel nostro Paese», ha detto il segretario di Stato. Stando a quanto hanno riferito fonti di Airbus in Francia, l'aereo coinvolto nell'incidente era «vecchio e difettoso»: 19 anni - durante i quali ha accumulato 52mila ore di volo e circa 17.300 tratte - ed era in servizio con la compagnia yemenita dal 1999.
    Pronta la reazione del ministro dei Trasporti yemenita, Khalid Ibrahim al-Wazir. «Il velivolo della compagnia aerea yemenita precipitato oggi non era aveva problemi tecnici e non era vecchio». È quanto ha detto alla Tv satellitare al-Arabiya. Rispondendo alle «osservazioni» delle autorità francesi, il ministro ha ribadito di non credere «che l'aereo fosse vecchio». Infine, per il ministro «le osservazioni dei francesi erano tutte» di carattere non tecnico.

    Il commissario europeo per i Trasporti, Antonio Tajani, ha sottolineato che la compagnia aerea Yemenia non era nella lista nera dell'Unione europea sulle aerolinee a rischio. Nel corso di una conferenza stampa Tajani ha spiegato che all'origine dell'incidente, «c'è stato qualcosa di strano con il cambio a Sanaa». Il commissario ha aggiunto: «Parleremo con i responsabili della compagnia per capire che cosa è successo».


    La Farnesina: non dovrebbero esserci italiani. Fonti della Farnesina hanno segnalato che non risulta al momento che ci fossero cittadini italiani a bordo del volo della compagnia di bandiera yemenita. L'Unità di crisi del ministero degli Esteri, hanno aggiunto le fonti, sta comunque portando avanti le verifiche del caso ed è in attesa della lista definitiva dei passeggeri. Secondo il responsabile aeroportuale, la maggior parte dei passeggeri erano residenti delle Comore che rientravano da Parigi. Il Quai d'Orsay (il ministero degli Esteri francese) ha confermato l'incidente e ha soltanto precisato per il momento che l'ambasciata di Francia a Sana'a sta procedendo ai controlli necessari.

    #2
    Ho letto la notizia, cavolo ultimamente ne stanno cadendo un pò troppi di aerei
    sigpic

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