Originariamente Scritto da Black87
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Originariamente Scritto da Whipper1980
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Infatti questo topic si è configurato come una sorta di "gruppo di auto-aiuto", con i contributi delle esperienze e delle conoscenze degli utenti che partecipavano. In effetti, in questo genere di problemi, anche affrontati come una chiacchierata tra amici sul web, il principale agente di contenimento è l'empatia. E di empatia ne ho vista in abbondanza. Nulla che possa sostituire una vera terapia, ma qualcosa di alternativo ed utile; starà poi alle singole persone che hanno dichiarato il proprio disagio rispetto alla propria situazione decidere se sia il caso di affrontare un trattamento specifico.
Originariamente Scritto da richard
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All'interno di queste riflessioni sui paradigmi conoscitivi, trova posto anche il concetto di campo psicologico.
La sua prima formulazione si deve a Kurt Lewin negli anni '70. Fino ad allora, la psicologia sociale era stata concepita come lo studio della mente dei singoli attori nelle relazioni sociali, ed eventualmente le influenze tra essi.
Kurt Lewin ipotizzò un nuovo approccio. Invece dello studio delle proprietà e attività della psiche, viene studiato il campo psicologico. I diversi attori sono in reciproca relazione: ogni cambiamento nel singolo attore influenza l'intero campo, modificandolo. Lo studio non è più focalizzato sull'individuo quindi ma sul campo stesso - fermo restando che è comunque possibile studiare i cambiamenti all'interno della singola psiche influenzata dai cambiamenti del campo.
In psicoterapia l'analogo è la psicologia relazionale. Mi riferirò in particolare alla psicoanalisi, ma concetti simili si ritrovano anche ad esempio nella psicoterapia cognitivo-costruttivista o in quelle relazionali (Rogersiana, Gestalt).
Inizialmente la psicoanalisi è stata una psicologia essenzialmente monopersonale. C'è un paziente che ha un problema, c'è un terapeuta che studia la situazione da fuori e porta il paziente sulla strada della salute. Ma da subito viene capito che il terapeuta è influenzato a sua volta dal paziente (vs. Freud, Transfert e controtransfert; Ferenczi).
Senza voler scrivere una storia del concetto di controtransfert, che sarebbe lunghissima, veniamo direttamente ai giorni nostri con la psicoanalisi relazionale di Mitchell, la psicoanalisi intersoggettiva di Storolow, Atwood ed Orange eccetera. Centro della terapia è la relazione diadica tra terapeuta e paziente; tutto ciò che avviene in analisi va considerato alla luce della relazione tra le due figure.
Può sembrare un passo piccolo e magari scontato; in realtà è enorme. Non più due figure isolate; soprattutto, non più l'illusione di essere un osservatore esterno che scruta in maniera oggettiva nel mondo intrapsichico del paziente.
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