Michael Jackson, il lutto, il ricordo.

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    Monday, 29 June 2009 11:11 Janet Jackson ha parlato ieri sera ai BET Awards, per ricordare il fratello Michael. La folla era in silenzio mentre Janet saliva sul palco dello Shrine Auditorium di Hollywood dove si sono tenuti ieri i BET Awards. Janet, visibilmente segnata, e con le lacrime agli occhi, ha ringraziato i fans per tutto il supporto mostrato in questo difficile momento.
    "Tutta la mia famiglia avrebbe voluto essere qui stanotte, ma era semplicemente troppo doloroso, quindi mi hanno incaricato di parlarvi a nome loro.
    "Per voi Michael è un' idolo. Per noi, Michael è la nostra famiglia e vivrà per sempre nei nostri cuori.
    "A nome di tutta la mia famiglia, voglio ringraziare voi tutti per l'increbibile supporto ed amore mostrati. Michael ci manca così tanto."

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    • BornAgain
      Zilver
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      Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
      non avrebbe mai potuto fare 50 concerti dai...
      era messo troppo male
      ma nemmeno uno sano ce la fa a cantare e ballare 3 ore un giorno si e uno no per 2-3 mesi...oltre l'esibizione ci son gli allenamenti..è una cosa sovrumana..

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      • Argor
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        • huntermaster
          GUFOGNA
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          • Genova
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          Ripeto nuovamente di considerare attentamente ciò che si legge sul giornale The Sun soprattutto riguardo le condizioni di salute del cantante.
          Il sito TMZ riporta delle foto di Mike delle prove allo Staples Center di Los Angeles avvenute il 24 giugno.








          leggete inoltre qua non fidatevi troppo però potrebbe essere uno dei tanti rumores.
          Nuovo DVD sulle prove del This is It
          Michael Jackson's final rehearsal for his London concert tour was recorded in high definition video and audio on the eve of his death -- and could be released as the King of Pop's final album, sources said Sunday.
          The rehearsals at the Staples Center in Los Angeles were taped by concert promotion company AEG Live to produce an album and DVD of what Jackson had billed his "final performance" tour called "This Is It," according to Sharon Waxman of the Hollywood blog TheWrap.com.
          One AEG official boasted to a colleague this weekend, "We have a live album in the can," Waxman writes.
          Jackson had failed to appear at many of the scheduled rehearsals in Los Angeles over the past two months, but he was there for an "electric" full rehearsal on the night before his death.
          The rehearsal, which went on for several hours, included dancers, musicians and aerial performers. Three people close to the production said it had been captured by multiple cameras, and the audio was digitally recorded in a manner that could be used to produce surround-sound DVD and audio products.
          Randy Phillips, president and CEO of AEG Live, the nation's second largest concert promoter, emailed that he would not comment for the story. The spectacular 50-concert series at London's 02 arena was set to begin in July.
          AEG Live may stand to lose millions due to the unexpected cancellation of Jackson's 50-show London concert series, but potential earnings from recordings of the star's final moments could offset the losses - and then some.
          Retailers like Amazon.com and Barnes and Noble have reportedly sold out of Jackson goods in the days after his death.
          Patrick Woodroffe, a lighting designer for the concerts, watched the final rehearsal, he told the BBC.
          "We had rehearsed for the last couple weeks. We put together a complicated show, quite a spectacular show," Woodroffe said.
          "Of course a huge part of it was him, and I would say for the last week he hadn't really been with us. He would appear, and he would rehearse sometimes, and he would not rehearse," he said.
          "I guess that we were nervous whether we would be able to carry off this show at the 02."
          fonte :nydailynews.com
          notizie riguardo le malattie cutanee del cantante oltre alla vitiligine anche il lupus.


          Spiritual teacher and medical doctor Deepak Chopra tells PEOPLE that his longtime friend Michael Jackson suffered from lupus, an autoimmune disease, and a skin disorder for many years.

          "He had been diagnosed with lupus and he had vitiligo," Chopra says. "There's some recent research that suggests that if children have experienced either physical or verbal, mental, emotional or sexual abuse, then 20, 30 years later they can develop these autoimmune diseases including lupus."

          He adds, "Michael, he was never sexually abused but according to him, he was traumatized verbally and physically in his childhood, and it was a big issue with him."

          Lupus is a chronic autoimmune disease that can damage any part of the body, and Chopra said it can cause skin discoloration known as vitiligo. "He had a lot of blotches on his skin, huge white patches all over his body. So he would cover up his body and that of course gave food for fodder to the press," Chopra says.

          And Jackson was no stranger to pain medication. At various points in his life, he used Oxycontin, Vicodin and Demerol, Chopra said.

          Chopra's son, Gotham, who was also close to Jackson, also says that the singer, 50, had lupus, but it was his skin disorder that bothered him.

          "It was very disturbing to him that people thought he always wanted to be white and he was bleaching his skin. [But] he identified as being a black person and so it was troubling to him that everyone thought that he was a hater of his own race," Gotham explains. "And the lupus, why he didn't just come out more clearly and say that was the problem, I'm not sure. But I know it was something that bothered him a lot."
          Last edited by huntermaster; 30-06-2009, 02:17:35.
          Originariamente Scritto da laplace
          Io che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questa
          Originariamente Scritto da Pesca
          vuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.

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          • Sean
            Csar
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            • In piedi tra le rovine
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            Grande pezzo di Henri Lévy:

            L’orrore per la vita e il folle sogno
            del dandy senza volto


            La tragica morte di Michael Jackson



            Innanzitutto, le cose. Il sacro orrore delle cose. Un’attrezzatura di maschere, corazze, parasole, oggetti instabili, una bolla soffocante e al tempo stesso sovra-ossigenata, chiusa e sovra-esposta, che funzionava come una serra e lo preservava dalla grande contaminazione delle cose. Non solo, come è stato detto, i virus, i germi, i batteri. Ma la vita stessa come un germe. Il vivo come un batterio.



            La materia, gli oggetti, l’aria che respi*rava non appena si avventurava fuori del suo caro Neverland, divenuti fonte d’infezione, pestilenza, ossessione ma*cabra, scuola del cadavere. I dandy era*no così. Intendo dire i grandi dandy. I fondatori della tradizione. Barbey. Beau Brummel. Wilde e il suo Dorian Gray. Tacchi rossi per danzare al di sopra di un mondo di miasmi e di umori. Bellet*ti e artifici per sfuggire al De Profundis di un baratro definitivamente parassita*to. Senza parlare di Baudelai*re che, del suo disgusto per la natura e le sue mostruose proliferazioni, aveva fatto il principio della propria esteti*ca, della propria politica. Mi*chael Jackson era il loro ere*de. Michael Jackson, con i suoi dischi in vinile, i latex, la casa mausoleo, i terrori profilattici e anche, beninte*so, i saltelli da danzatore ge*niale assediato da ogni parte dalla luce, era l’ultimo di questi grandi dandy. Ag*giungete la cura morbosa che, pare, de*dicava al proprio corpo. La storia della cassa a ossigeno dove si preparava, in*stancabilmente, per chissà quale toilet*te funeraria. Non è morto per una over*dose di farmaci, ma per aver voluto non solo inventare, ma inocularsi un vacci*no contro la vita. Poi gli altri. Veramente gli altri. Non più le cose, ma gli umani. Il loro contat*to. La loro prossimità maligna e ripu*gnante.

            La presenza stessa dell’altro, il suo odore, il suo sguardo immediata*mente scrutatore — da cui lo protegge*vano solo le lenti scure degli occhiali— vissuti come un’offesa, una minaccia, la causa di tutte le violenze, la loro origi*ne. L’inferno? Sì, l’inferno. Un Jackson sartriano, stavolta. Oppure, il che è lo stesso, un Jackson cataro. Un Jackson di cui il minimo paradosso non è, quando scrive «We are the world», quando ren*de popolare quel che bisogna pur chia*mare l’umanitario contemporaneo, di vedere l’umanità come fallimento, gli uomini come piaghe e la loro società co*me male necessario, compromesso ob*bligato, accomodamento degradante al quale un artista non può consentire che controvoglia.


            Questa reincarnazione di Peter Pan pensava sinceramente, per esempio, che i bambini fossero concepiti senza contatto. Questo adulto incompiuto nu*triva il folle sogno — e, in un certo sen*so, lo esaudì — di concepire i propri fi*gli senza contatto, quasi senza madre. Questo misantropo, questo mutante, fu uno degli ultimi umani a credere agli an*tichi teoremi dell’inconveniente d’esser nato. E a viverli. Generazione, corruzio*ne... Desiderio privo di concupiscenza... Il che, sia detto en passant, rende perlo*meno assurdi i processi di stregoneria istruiti contro di lui negli ultimi dieci anni della sua vita e che furono una per*secuzione senza fine. Michael Jackson non voleva essere un bambino ma un santo. O un angelo. E gli angeli, come sappiamo, non hanno sesso. O l’hanno soltanto nell’immaginazione dei perver*si che a essi attribuiscono i propri fanta*smi.


            Poi infine, se stesso. Il proprio corpo, il proprio volto, visti come minacce an*cora più grandi, come luoghi di ogni pe*ricolo. Il nemico intimo ma spietato, che la vita intera non sarà sufficiente per annientarlo o domarlo. Anche qui, si sfiora appena la singolare avventura di Michael Jackson, si sbaglia sulla folle metamorfosi che egli impresse al suo volto, non si capisce nulla delle opera*zioni di chirurgia a ripetizione che egli si inflisse di continuo, se riduciamo tut*to a un fatto di pigmenti: razza, anti-raz*za, odio di sé, mal-essere, sentirsi a disa*gio nella propria pelle, bla bla. Guarda*te le sue foto. Osservate l’epidermide, ef*fettivamente sempre più bianca, ma co*me passata nella calce viva. Il naso or*mai quasi inesistente, le labbra divorate dall’interno, i pomelli smagriti come quelli di una maschera jivaro o di una testa di Giacometti. Scrutate i suoi tratti assottigliati, la pelle ruvida, gli occhi che sembrano stare al loro posto come un anello al dito di uno scheletro. Consi*derate il restringimento — un filosofo direbbe questa époché — di un viso ri*dotto alla sua più semplice inespressio*ne e diventato il proprio sosia. Il viso non è forse la firma stessa dell’essere umano? La sua verità? La maniera in cui si espone e si esprime? Il segno della sin*golarità di ciascuno, della sua inestima*bile unicità? Eh sì. È sempre questo, un volto. Ed è proprio per questo che la ter*za tappa, il modo di torturare, mortifica*re, profanare e, alla fin fine, cancellare il proprio volto deve leggersi come l’ulti*ma stazione di un lungo, terribile calva*rio. Infatti, giunti a tale stadio, quando si è deciso di sfuggire al regno delle co*se, poi di uscire dai ranghi degli umani, poi di divenire un umano senza volto, non rimane molta scelta. O si reinventa l’umano, si diviene realmente trans-umano, l’operazione Ogm (orga*nismo geneticamente modificato) rie*sce. Oppure si muore.



            Bernard-Henri Lévy

            L’orrore per la vita e il folle sogno del dandy senza volto - Corriere della Sera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • master wallace
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              Originariamente Scritto da BornAgain Visualizza Messaggio
              ma nemmeno uno sano ce la fa a cantare e ballare 3 ore un giorno si e uno no per 2-3 mesi...oltre l'esibizione ci son gli allenamenti..è una cosa sovrumana..
              non sappiamo se ce l'avrebbe fatta...ma almeno se avesse fatto qualche concerto avremmo visto delle nuove e imperiture performances...da aggiungere alle altre......epiche e indimenticabili......
              contatto face book
              roberto moroni

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              • KURTANGLE
                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                Grande pezzo di Henri Lévy:

                L’orrore per la vita e il folle sogno
                del dandy senza volto


                La tragica morte di Michael Jackson



                Innanzitutto, le cose. Il sacro orrore delle cose. Un’attrezzatura di maschere, corazze, parasole, oggetti instabili, una bolla soffocante e al tempo stesso sovra-ossigenata, chiusa e sovra-esposta, che funzionava come una serra e lo preservava dalla grande contaminazione delle cose. Non solo, come è stato detto, i virus, i germi, i batteri. Ma la vita stessa come un germe. Il vivo come un batterio.



                La materia, gli oggetti, l’aria che respi*rava non appena si avventurava fuori del suo caro Neverland, divenuti fonte d’infezione, pestilenza, ossessione ma*cabra, scuola del cadavere. I dandy era*no così. Intendo dire i grandi dandy. I fondatori della tradizione. Barbey. Beau Brummel. Wilde e il suo Dorian Gray. Tacchi rossi per danzare al di sopra di un mondo di miasmi e di umori. Bellet*ti e artifici per sfuggire al De Profundis di un baratro definitivamente parassita*to. Senza parlare di Baudelai*re che, del suo disgusto per la natura e le sue mostruose proliferazioni, aveva fatto il principio della propria esteti*ca, della propria politica. Mi*chael Jackson era il loro ere*de. Michael Jackson, con i suoi dischi in vinile, i latex, la casa mausoleo, i terrori profilattici e anche, beninte*so, i saltelli da danzatore ge*niale assediato da ogni parte dalla luce, era l’ultimo di questi grandi dandy. Ag*giungete la cura morbosa che, pare, de*dicava al proprio corpo. La storia della cassa a ossigeno dove si preparava, in*stancabilmente, per chissà quale toilet*te funeraria. Non è morto per una over*dose di farmaci, ma per aver voluto non solo inventare, ma inocularsi un vacci*no contro la vita. Poi gli altri. Veramente gli altri. Non più le cose, ma gli umani. Il loro contat*to. La loro prossimità maligna e ripu*gnante.

                La presenza stessa dell’altro, il suo odore, il suo sguardo immediata*mente scrutatore — da cui lo protegge*vano solo le lenti scure degli occhiali— vissuti come un’offesa, una minaccia, la causa di tutte le violenze, la loro origi*ne. L’inferno? Sì, l’inferno. Un Jackson sartriano, stavolta. Oppure, il che è lo stesso, un Jackson cataro. Un Jackson di cui il minimo paradosso non è, quando scrive «We are the world», quando ren*de popolare quel che bisogna pur chia*mare l’umanitario contemporaneo, di vedere l’umanità come fallimento, gli uomini come piaghe e la loro società co*me male necessario, compromesso ob*bligato, accomodamento degradante al quale un artista non può consentire che controvoglia.


                Questa reincarnazione di Peter Pan pensava sinceramente, per esempio, che i bambini fossero concepiti senza contatto. Questo adulto incompiuto nu*triva il folle sogno — e, in un certo sen*so, lo esaudì — di concepire i propri fi*gli senza contatto, quasi senza madre. Questo misantropo, questo mutante, fu uno degli ultimi umani a credere agli an*tichi teoremi dell’inconveniente d’esser nato. E a viverli. Generazione, corruzio*ne... Desiderio privo di concupiscenza... Il che, sia detto en passant, rende perlo*meno assurdi i processi di stregoneria istruiti contro di lui negli ultimi dieci anni della sua vita e che furono una per*secuzione senza fine. Michael Jackson non voleva essere un bambino ma un santo. O un angelo. E gli angeli, come sappiamo, non hanno sesso. O l’hanno soltanto nell’immaginazione dei perver*si che a essi attribuiscono i propri fanta*smi.


                Poi infine, se stesso. Il proprio corpo, il proprio volto, visti come minacce an*cora più grandi, come luoghi di ogni pe*ricolo. Il nemico intimo ma spietato, che la vita intera non sarà sufficiente per annientarlo o domarlo. Anche qui, si sfiora appena la singolare avventura di Michael Jackson, si sbaglia sulla folle metamorfosi che egli impresse al suo volto, non si capisce nulla delle opera*zioni di chirurgia a ripetizione che egli si inflisse di continuo, se riduciamo tut*to a un fatto di pigmenti: razza, anti-raz*za, odio di sé, mal-essere, sentirsi a disa*gio nella propria pelle, bla bla. Guarda*te le sue foto. Osservate l’epidermide, ef*fettivamente sempre più bianca, ma co*me passata nella calce viva. Il naso or*mai quasi inesistente, le labbra divorate dall’interno, i pomelli smagriti come quelli di una maschera jivaro o di una testa di Giacometti. Scrutate i suoi tratti assottigliati, la pelle ruvida, gli occhi che sembrano stare al loro posto come un anello al dito di uno scheletro. Consi*derate il restringimento — un filosofo direbbe questa époché — di un viso ri*dotto alla sua più semplice inespressio*ne e diventato il proprio sosia. Il viso non è forse la firma stessa dell’essere umano? La sua verità? La maniera in cui si espone e si esprime? Il segno della sin*golarità di ciascuno, della sua inestima*bile unicità? Eh sì. È sempre questo, un volto. Ed è proprio per questo che la ter*za tappa, il modo di torturare, mortifica*re, profanare e, alla fin fine, cancellare il proprio volto deve leggersi come l’ulti*ma stazione di un lungo, terribile calva*rio. Infatti, giunti a tale stadio, quando si è deciso di sfuggire al regno delle co*se, poi di uscire dai ranghi degli umani, poi di divenire un umano senza volto, non rimane molta scelta. O si reinventa l’umano, si diviene realmente trans-umano, l’operazione Ogm (orga*nismo geneticamente modificato) rie*sce. Oppure si muore.



                Bernard-Henri Lévy

                L’orrore per la vita e il folle sogno del dandy senza volto - Corriere della Sera

                questo articolo è stupendo
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                • BornAgain
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                  Originariamente Scritto da master wallace Visualizza Messaggio
                  non sappiamo se ce l'avrebbe fatta...ma almeno se avesse fatto qualche concerto avremmo visto delle nuove e imperiture performances...da aggiungere alle altre......epiche e indimenticabili......
                  Guarda non so che dire..è mancato ancor prima di inizare il tour...a me viene da pensare che non sia un caso...probabilmente le date dei concerti erano state fissate già sapendo che non sarebbe arrivato vivo a luglio...le hai lette le dichiarazioni dell'autopsia...era messo veramente male. Ridotto com'era lo spettacolo piu' probabile che avrebbe potuto offrire sarebbe stata la morte in diretta sul palco..alla fine dei conti va bene cosi'..continuare a vivere in quel modo era inutile, lui ha fatto di tutto per distruggersi e ha infine ottenuto cio' che voleva. Per egoismo lo volevamo vivo, probabilmente lui sta meglio dov'è adesso.

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                  • Liam & Me
                    Bad Blake
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                    Originariamente Scritto da master wallace Visualizza Messaggio
                    non sappiamo se ce l'avrebbe fatta...ma almeno se avesse fatto qualche concerto avremmo visto delle nuove e imperiture performances...da aggiungere alle altre......epiche e indimenticabili......

                    sembra che il giorno prima di morire avesse fatto uno "show di prova", registrato con tutti i crismi di uno spettacolo vero. L'intenzione era quella di farne un DVD, probabilmente passera' alla storia come il suo canto del cigno.
                    B & B with a little weed










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                    • huntermaster
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                      Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                      sembra che il giorno prima di morire avesse fatto uno "show di prova", registrato con tutti i crismi di uno spettacolo vero. L'intenzione era quella di farne un DVD, probabilmente passera' alla storia come il suo canto del cigno.
                      inoltre pare che le prove per il concerto di cui sopra ho messo le foto non fossero state effettuate come preparativi per quello londinese ma sembra che avrebbero dovuto essere per un'altro spetacolo a cui Michael Jackson avrebbe dovuto essere partecipe con i Jackson's 5 prima dell'inizio degli del This is it.
                      Originariamente Scritto da laplace
                      Io che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questa
                      Originariamente Scritto da Pesca
                      vuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.

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                      • master wallace
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                        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                        sembra che il giorno prima di morire avesse fatto uno "show di prova", registrato con tutti i crismi di uno spettacolo vero. L'intenzione era quella di farne un DVD, probabilmente passera' alla storia come il suo canto del cigno.

                        probabilmente le prove sono state registrate...lo faceva sempre..anche con il dangerous tour...credo che se venissero pubblicate con un dvd....sarebbe un successo incredibile e davvero lo potremo ammirare per l'ultima volta...io lo spero ....molto....
                        contatto face book
                        roberto moroni

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                        • Bad Girl
                          Bodyweb Senior
                          • Oct 2003
                          • 10214
                          • 557
                          • 557
                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da huntermaster Visualizza Messaggio
                          Ripeto nuovamente di considerare attentamente ciò che si legge sul giornale The Sun soprattutto riguardo le condizioni di salute del cantante.
                          Il sito TMZ riporta delle foto di Mike delle prove allo Staples Center di Los Angeles avvenute il 24 giugno.







                          Originariamente Scritto da huntermaster Visualizza Messaggio
                          inoltre pare che le prove per il concerto di cui sopra ho messo le foto non fossero state effettuate come preparativi per quello londinese ma sembra che avrebbero dovuto essere per un'altro spetacolo a cui Michael Jackson avrebbe dovuto essere partecipe con i Jackson's 5 prima dell'inizio degli del This is it.
                          Originariamente Scritto da Gary
                          mi è stato consigliato nutella e caciotta come spuntino pre nanna. che faccio leo ?



                          Originariamente Scritto da Leonida
                          vai tranquillo, se sei in def puoi anche pensare di metterci due peperoni vicino.



                          https://www.bodyweb.com/threads/1713...ozze+colazione

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                          • Argor
                            Bodyweb Advanced
                            • Jun 2009
                            • 3832
                            • 423
                            • 748
                            • Send PM

                            Povero Michael in queste ultime foto è completamente privo di forze

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                            • Cl4ud
                              Bodyweb Senior
                              • Mar 2008
                              • 2531
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                              • Ceppaloni
                              • Send PM

                              sorry sono OLD
                              Last edited by Cl4ud; 30-06-2009, 17:44:25.
                              Cl4ud

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                              • il pio
                                Bodyweb Advanced
                                • May 2008
                                • 254
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                                • 9
                                • Provincia di Verona
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Cl4ud Visualizza Messaggio
                                questo video documenta le ragioni per cui Michael Jackson scelse la strada della pelle chiara,rendendo pertanto surrettizio il convincimento generale che voleva il MJ rinnegare le sue origini di colore


                                YouTube - Michael Jackson - The truth (La veritÃ*)
                                E' già stato postato due pagine fa
                                Obiettivo: Gara
                                Anni: 21, Peso: 71kg, Altezza: 168cm.

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