Michael Jackson, il lutto, il ricordo.

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  • giopal84
    Bodyweb Senior
    • May 2007
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    rip

    uno dei più grandi!!

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    • Hombrillo
      Pezzo di merda ipocrita
      • Sep 2005
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      • cerca de la playa...
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      noooooooooooooooooooooooo

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      • luigi_ego
        PanzaLifter-SeccoBuilder
        • Feb 2007
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        le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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        • Argor
          Bodyweb Advanced
          • Jun 2009
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          YouTube - the Jackson 5 - I Want You Back RARE

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          • Pif
            Inattivo
            • Nov 2008
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            • trasferimento imminente
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            sto troppo male.

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            • Meco
              Bodyweb Member
              • Jun 2005
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              addio ad uno degli artisti più straordinari degli ultimi decenni. R.I.P.

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              • master wallace
                Bodyweb Senior
                • Sep 2005
                • 29591
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                sono sconvolto...questo e' per me un momento davvero terribile....la sua morte mi priva di un punto di riferimento per la mia vita...per me non era solo il piu' grande talento di ballo e animale da palcoscenico di tutti i tempi...ma paradossalmente il suo stile sul palco mi insegnava tante cose per la vita sociale...laddove invece la sua vita sociale era assurda e folle...

                come Bruce Lee..forse e' meglio che un idolo assoluto rimanga tale e non subisca le ingiurie del tempo..il decadimento..la morte lo rendera' immortale..al meglio delle sue prestazioni che noi tutti ricordiamo...

                ora anche lui...e' nel nulla...mentre la sua leggenda inizia ora...e vive nelle nostre menti....addio Michael.......
                contatto face book
                roberto moroni

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                • Arturo Bandini
                  million dollar boy
                  • Aug 2003
                  • 31176
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                  Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
                  M.J. aveva in sè l' orologio dell' autodistruzione che spesso accompagna il carattere della genialità. Come le più grandi rockstar era in grado di allietare il pubblico ed al contempo incapace di trascorrere una vita serena,questa scissione ha fatto di lui un personaggio tragico ,per certi versi grottesco, e non poteva che finire cosi,come è sempre per i grandi, la sua triste morte gli donerà l' eternità.
                  già...
                  non conosco neanche una sua canzone, ma mi dispiace lo stesso

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                  • GIULIO
                    The D.I.L.F.
                    • May 2002
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                    • Bologna - città delle 3 T: Tette, Torri e Tortellini
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                    Credo si possa dire che oggi il mondo intero ha perso un Grande Artista,
                    Riposa in pace Michael, ci mancherai.

                    Originariamente Scritto da Gandhi
                    c'ha più zigomi che zinne dasha

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                    • GalDregon
                      Bodyweb Senior
                      • Sep 2007
                      • 12502
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                      temo che, prima o poi, si crepi un po tutti... la notizia mi lascia nella più totale indifferenza perchè jackson era già leggenda ancor prima di morire...

                      indimenticabile

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                      • Cast_86
                        Bodyweb Member
                        • Jun 2009
                        • 36
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                        un personaggio che ha bruciato tutte le tappe,

                        forse un unicum nel mondo dello spettacolo

                        mi dispiace che sia finita così per lui,
                        come mi dispiacerebbe per qualsiasi altro cinquantenne morto di infarto
                        stroncato da una vita sicuramente non facile.

                        Negli ultimi anni però si era capito che le sue condizioni erano gravi, mi ricordo alcune immagini sulla sedia a rotelle

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                        • Sean
                          Csar
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                          Genio e scandali, la vita come luna park

                          Amori e solidarietà: sempre alla ribalta. Mi*chael Jackson è stato unico nei cambi estetici e nel modo di ballare

                          Alla fine è stato il cuore a tradirlo. Mi*chael Joseph Jackson era nato a Gary nel*l’Indiana il 29 agosto 1958 e aveva co*minciato a calcare le scene a soli cinque anni nella band di famiglia, i Jackson Fi*ve. Grandi successi, ma anche una infan*zia segnata da un padre-padrone mana*ger da lui descritto nell’autobiografia «Moonwalk». Nel 1979 l’allontanamen*to dal gruppo d’origine per diventare l’artista pop numero uno, con «Thriller» (1982), tuttora l’album più venduto nel*la storia della musica, co-prodotto da Quincy Jones e vincitore diciotto Gram*my. Thriller ha venduto oltre 100 milio*ni di album.


                          Era partito da un sound nero alla Ja*mes Brown per sviluppare nel tempo un pop danzereccio di grande impatto. Ca*rattere molto particolare, era sempre ri*masto un eterno bambino alla ricerca di figure materne (fra le sue migliori ami*che Liz Taylor e Diana Ross). Ma aveva, anche negli affari, una sorta di genialità che lo portò a un certo punto ad acqui*stare per 50 milioni di dollari la proprie*tà editoriale di tutte le canzoni dei Beat*les. La sua potenza economica era tale che nello scontro duro scoppiato fra lui e Toni Mottola, gran capo della Sony, fu quest’ultimo a dover abbandonare l’azienda. Eppure l’artista e l’uomo d’af*fari geniale era sempre più traumatizza*to dal mondo: le sue residenze erano de*gli immensi luna park, i suoi migliori amici i bambini. Tanti i colpi di genio musicali e spetta*colari di Michael Jackson: la sua forza stava in un modo di ballare e di essere in scena che può essere paragonato alla rivoluzione dei corpi scatenata a suo tempo da Elvis Presley.


                          Le sue doti si rivelarono già nel perio*do con i Jackson 5. Michael inventò il Ballo del robot all’età di 11 anni, ma il passo di danza che lo renderà celebre in tutto il mondo è il moonwalk (in italiano «camminata sulla luna»). Lo eseguiva sulle note di Billie Jean (e qualcuno nota*va influenze del grande francese Marcel Marceau): il re del pop scivolava all’in*dietro in modo tutto speciale. E questa nuova forma di comunicazione visiva mandò alle stelle le vendite dell'album Thriller. Sono molti altri i passi inventati da Jackson: nel video di Smooth Criminal si inclinava di 45˚. Lì il Re del Pop usò del*le funi, mentre per fare il tutto nei live, usava delle scarpe modificate. La sua vita privata è stata sempre al centro dell’attenzione dei media. A co*minciare dal matrimonio con Lisa Marie Presley conclusosi dopo 20 mesi. E poi i continui cambi estetici e di colore, il trucco pesante, l’amicizia con i bambini. Anche la sua storia d’amore con una in*fermiera da cui nacquero Prince Michael e Paris Katherine, fu molto chiacchiera*ta.


                          Premiato più di ogni altro, impegnato nel sociale e nella beneficenza, firmò con Lionel Ritchie «We are the world», la canzone simbolo dell’abbraccio fra la musica e i diseredati del mondo. Ricevuto da presidenti degli Stati Uni*ti, Michael Jackson resta un enigma. «Vo*glio la mia privacy, voglio la mia pri*vacy, perciò, paparazzi, state lontano da me» implora nel brano «Privacy» che fa parte del suo album «Invincibile». «Pri*vacy » è una vera e propria invettiva con*tro i giornalisti. Amministratori infedeli, staff strapa*gati in continuo cambiamento sembra*no minare l’impero finanziario di Jack*son che nel 2008 vende per 35 milioni di dollari il celebre Neverland Ranch in cui aveva fatto costruire un parco a tema e uno zoo per ragazzini poveri e malati ter*minali. Nel 1993 Jackson viene accusato di molestie sessuali da un suo fan. Ma molto tempo dopo sarà scagionato.


                          In Italia ebbe un ottimo rapporto con Nicoletta Mantovani e Pavarotti, che lo descrissero come un ragazzo diffidente e spaventato ma pronto a farsi coccola*re. Venne a Montecarlo per una manife*stazione proprio con il ragazzino che poi lo avrebbe denunciato per abusi sessua*li. Cenò con i Grimaldi, ma non toccò ci*bo, bevve solo dell’acqua minerale con*trollando che il bicchiere fosse pulito. E si presentò alla cena col cappellaccio in testa, alla faccia del protocollo. Era an*che quella sera un bambino libero e inge*nuo. Che ora stava cercando una riscos*sa economica e artistica con una serie di concerti in programma in luglio a Lon*dra.


                          Genio e scandali, la vita come luna park - Corriere della Sera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
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                            Finali tragici, Da Janis Joplin a Kurt Cobain

                            Eccessi e fobie, lo stesso destino di Elvis

                            Stroncati dalla ric*chezza immensa, schiaccia*ti dal peso insostenibile delle os*sessioni, dei loro vizi, del loro talen*to

                            MILANO - Il re del pop e quello del rock’n’roll, morti nello stesso mo*do. La telefonata al pronto intervento dei sudditi terrorizzati, la corsa dei pa*ramedici nella villa del cantante più famoso del mondo, i tentativi di riani*mazione, lunghissimi, inutili. Micha*el Jackson come Elvis Presley, il 25 giugno 2009 come il 16 agosto 1977: il nero che voleva sembrare a tutti i costi bianco e il bianco che trasformò in fenomeno globale la musica dei ne*ri. Stroncati dai loro eccessi, dalla ric*chezza immensa e depredata da am*ministratori senza scrupoli, schiaccia*ti dal peso insostenibile delle loro os*sessioni, dei loro vizi, del loro talen*to.


                            Irriconoscibile e gonfio di hambur*ger, pancetta fritta e burro d’arachidi - cibo da poveri, l’unico che poteva permettersi di gustare da bambino, l’unico che si poteva mangiare senza le posate che non imparò mai a ma*neggiare - e di psicofarmaci inghiot*titi a manciate il re del rock’n’roll. Scheletrico e sfigurato da decenni di folle chirurgia plastica - ultimo ca*so, le recenti foto-tabloid spaventose delle orecchie quasi amputate per tra*piantarne le cartilagini in quel naso demolito da un trentennio di bisturi da espulsione immediata dall’ordine dei medici - il re del pop



                            La villa Graceland di Elvis a Mem*phis, Tennessee, pacchiano nascondi*glio della star obesa e impotente di*ventato museo-mausoleo funebre da onnipotente faraone. E la villa di Nor*th Carolwood Drive, Holmby Hills, Los Angeles, ultimo rifugio da 100mi*la dollari di affitto al mese in cui Jack*son si era rifugiato al termine di un pellegrinaggio globale, Dubai, Las Ve*gas, dopo aver lasciato la grande villa di Neverland, l’isola che non c’è, in*quietante regno tra giostre e video*game del Peter Pan del pop processa*to per pedofilia e inseguito dai capita*ni Uncino dei tabloid e di Internet, spietati come i pugni di suo padre che lo terrorizzavano da bambino. Ed è così che la musica più popola*re del mondo uccide ancora una volta il suo sovrano: un altro genio sul tavo*lo dell’obitorio, come tanti altri re e regine prima di Michael Jackson. Co*me Janis Joplin poetessa infelice del blues - «Prenditi ancora un pezzet*to del mio cuore, baby / Se ti fa stare bene» - stroncata dall’ultima «pera» e dall’ultima bottiglia di bourbon be*vuta in solitudine.


                            Come Jim Morri*son, il re lucertola bellissimo e colto che passa dal sonno alla morte nel suo esilio di Parigi, il solitario del rock condannato ad avere la tomba al Père Lachaise trasformata in sbracato bivacco di «scoppiati». Come Jimi Hendrix genio mancino della chitar*ra, il Mozart della Stratocaster, morto a Londra - camera 507 del Sa*markand Hotel, nella Notting Hill non ancora cooptata dagli yuppies - soffocato dal suo stesso vomito. E co*me Kurt Cobain, eroinomane del grunge incapace di disintossicarsi e tormentato dalla «scimmia» sulla schiena, suicida con un colpo di fuci*le alla gola seduto nella foresteria del*la villa da milionario che odiava con tutte le sue forze, il simbolo del suo successo e - pensava - della sua ipocrisia. Quanto talento bruciato e quante la*crime - fatte versare e versate - an*che nell’ultima stazione del calvario del rock: la villa di re Michael a Holm*by Hills, quartiere di lusso attraversa*to come una ferita da Sunset Boule*vard, il viale del tramonto.

                            Eccessi e fobie, lo stesso destino di Elvis - Corriere della Sera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              lutto per la morte di michael jackson

                              Madonna: «Non smetto di piangere»

                              Liz Taylor: «Sono devastata». Cher: «Un genio bambino, ma era sovrastato dal bisogno di sentirsi accettato»

                              MILANO - Anche i vip piangono la morte di Michael Jackson. Come Madonna, l'altro mostro sacro del pop: «Non riesco a smettere di piangere: ho sempre ammirato Michael Jackson - dice la cantante -. Il mondo ha perso uno dei suoi grandi, la sua musica vivrà per sempre. Il mio pensiero va ai suoi tre bambini e agli altri membri della sua famiglia. Che Dio lo benedica».


                              TAYLOR: «DEVASTATA» - Liz Taylor si dice «troppo devastata per fare una dichiarazione». L'attrice ha sempre avuto uno stretto rapporto di amicizia con Jackson e ha affidato la sua tristezza all'addetto stampa. La Taylor è stata una frequentatrice abituale del ranch Neverland ed è stata vicina all'ex Re del Pop anche nei momenti più difficili della sua vita.


                              GENIO BAMBINO - Cher, attrice e cantante che diverse volte ha cantato e ballato con Jacko, dice di lui che era un «genio bambino». «Era un bambino dotato di un incredibile talento - ha dichiarato in un'intervista alla Cnn -. Dolce come un bimbo e innocente, e dotato di un'incredibile sensibilità. Un bambino ma anche un genio, dotato di un talento incredibile. Ma mi piace ricordarlo nei primi anni, Perché ebbi modo di rivederlo in seguito e mi fece un effetto strano. Era come sovrastato dal bisogno di sentirsi accettato, dal bisogno di essere amato. Io lo ricorderò bambino, un bambino-genio del livello di Ray Charles, che cantava e ballava come solo un genio sa fare, con felicità».

                              Madonna: «Non smetto di piangere» - Corriere della Sera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
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                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                riposi in pace...
                                mi dispiace veramente tanto

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