Originariamente Scritto da Sean
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Non la vota più perchè l'intellettualismo da puzza sotto al naso, la erre moscia dei Bertinotti, la melassa dei Veltroni ha fatto perdere alla sinistra il contatto con la realtà, che è prassi, azione, movimento, e che con queste si traduce, e non coi sogni di chissà quali utopici sistemi sociali di fratellanza e bene mondiale.
La sinistra al metallurgico non solo non dà più il pane, ma neppure lotta per assicuraglielo, e neppure lo promette:
Si è persa nell'empireo del volemose bene, dello "yes, we can", si, ma possiamo cosa?
Possiamo far vivere tutti assieme, gente di ogni colore, razza, cultura, abbattendo le frontiere?
Possiamo far sposare i gay, rovesciare l'evidenza che impedisce loro di procreare e promettere che si moltiplicheranno, come da Adamo accade all'uomo e alla donna, complementari?
Gli orizzonti senza confini, le promesse a perdere...Ma al metallurgico interessa il pane, il mutuo, il poter fare e sfamare un figlio, con la propria donna, interessa che il lavoro vi sia per lui, innanzitutto, poi, semmai, per gli altri dell'arcobaleno.
Dei sogni di Veltroni ci si pulisce il cosidetto, non è con le belle parole che si manda avanti un popolo, sopratutto quando si è consapevoli che nulla di quanto promesso può essere attuato, perchè il nostro paese ha una storia ed una tradizione tutta sua alla quale si deve portare rispetto, verso la quale ci dobbiamo tutti inchinare, non stravolgerla con sogni all'americana.
C'è molta più verità in quei ragazzi dalle teste rasate che lottano coi propri mezzi per la creazione dei mutui sociali, delle case per tutti, del lavoro degno per tutti, c'è molta più cura e interesse per l'uomo e le sue problematiche spirituali e vitali che non in quella marmaglia da centri sociali che, certo, difende pure i gay, a parole, ma solo tra una canna e un'altra.
Se c'è speranza di cambiare e progredire, per tutti, questa non ha mai abitato dalle parti di quel sole dell'avvenire che non è mai sorto.
Noi siamo più naturali, veniamo dalla terra, noi amiamo e serviamo il sole che vediamo e sentiamo, senza alcun bisogno di sognarne un altro.
La sinistra al metallurgico non solo non dà più il pane, ma neppure lotta per assicuraglielo, e neppure lo promette:
Si è persa nell'empireo del volemose bene, dello "yes, we can", si, ma possiamo cosa?
Possiamo far vivere tutti assieme, gente di ogni colore, razza, cultura, abbattendo le frontiere?
Possiamo far sposare i gay, rovesciare l'evidenza che impedisce loro di procreare e promettere che si moltiplicheranno, come da Adamo accade all'uomo e alla donna, complementari?
Gli orizzonti senza confini, le promesse a perdere...Ma al metallurgico interessa il pane, il mutuo, il poter fare e sfamare un figlio, con la propria donna, interessa che il lavoro vi sia per lui, innanzitutto, poi, semmai, per gli altri dell'arcobaleno.
Dei sogni di Veltroni ci si pulisce il cosidetto, non è con le belle parole che si manda avanti un popolo, sopratutto quando si è consapevoli che nulla di quanto promesso può essere attuato, perchè il nostro paese ha una storia ed una tradizione tutta sua alla quale si deve portare rispetto, verso la quale ci dobbiamo tutti inchinare, non stravolgerla con sogni all'americana.
C'è molta più verità in quei ragazzi dalle teste rasate che lottano coi propri mezzi per la creazione dei mutui sociali, delle case per tutti, del lavoro degno per tutti, c'è molta più cura e interesse per l'uomo e le sue problematiche spirituali e vitali che non in quella marmaglia da centri sociali che, certo, difende pure i gay, a parole, ma solo tra una canna e un'altra.
Se c'è speranza di cambiare e progredire, per tutti, questa non ha mai abitato dalle parti di quel sole dell'avvenire che non è mai sorto.
Noi siamo più naturali, veniamo dalla terra, noi amiamo e serviamo il sole che vediamo e sentiamo, senza alcun bisogno di sognarne un altro.
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