FIGLIO NERO DA COPPIA BIANCA, ERRORE DEI MEDICI LONDRA - Una coppia nordirlandese si prepara a portare in tribunale l'ospedale di Belfast che per errore ha fertilizzato l'ovulo della donna con lo sperma di un uomo sudafricano, dando loro un figlio nero. Keith e Catherine Williams vogliono che il Belfast Health and Social Care Trust elargisca loro un risarcimento per il trauma emozionale che l'intera famiglia è costretta a soffrire: Michael (non il suo vero nome), che ora ha dieci anni, chiede in continuazione ai genitori perché non è bianco come loro e come la sorella Susan di tre anni più vecchia. Alla madre viene ripetutamente chiesto invece se ha avuto una relazione con un altro uomo, mentre il padre (che a causa di una ciste al testicolo non può avere figli) teme che quando dirà la verità al bambino questi lo rifiuterà. L'errore colpisce anche la figlia maggiore Susan.
Anziché utilizzare lo sperma di un "caucasico bianco", i medici hanno invece utilizzato quello di un "caucasico sudafricano", ovvero un misto di bianco, nero e asiatico, dal quale possono nascere bambini sia bianchi che neri. Susan è nata dalla stessa serie di ovuli fertilizzati e sebbene bianca potrebbe quindi un giorno avere lei stessa figli neri. Parlando della sua difficoltà a dire a Michael la verità, il 47enne Keith ha dichiarato: "La gente può dire che avrei dovuto raccontargli prima tutto, ma a che età si possono spiegare queste cose in modo che le capiscano. Il fatto è che non avremmo mai dovuto trovarci in questa situazione. Sta diventando grande e sempre più confuso".
"A scuola ha subito insulti razzisti - ha aggiunto - con gli altri bambini che gli chiedono 'Di dov'é tuo padre?'. Viviamo in una piccola comunità che è prevalentemente bianca, la gente se ne accorge e fa illazioni, il che è stressante e doloroso". I Williams non sono gli unici a soffrire per gli errori commessi dalle cliniche per la fertilità in Gran Bretagna, che secondo nuove statistiche ufficiali nell'ultimo anno sarebbero stati almeno 200. Proprio ieri è emerso che un ospedale di Cardiff ha impiantato nella donna sbagliata l'ultimo ovulo di una 38enne che ora ha quindi perso ogni speranza di avere figli.
Lo scorso mese un ospedale londinese ha dovuto distruggere tre embrioni dopo che i medici si erano accorti di averlo fertilizzato con lo sperma sbagliato. Sono 35.000 le donne britanniche che ogni anno si rivolgono alle cliniche per la fertilizzazione in vitro, 15.000 in più rispetto al 1995. Nonostante ciò il numero di strutture, circa 120, che offrono questo tipo di trattamenti non è aumentato.
Anziché utilizzare lo sperma di un "caucasico bianco", i medici hanno invece utilizzato quello di un "caucasico sudafricano", ovvero un misto di bianco, nero e asiatico, dal quale possono nascere bambini sia bianchi che neri. Susan è nata dalla stessa serie di ovuli fertilizzati e sebbene bianca potrebbe quindi un giorno avere lei stessa figli neri. Parlando della sua difficoltà a dire a Michael la verità, il 47enne Keith ha dichiarato: "La gente può dire che avrei dovuto raccontargli prima tutto, ma a che età si possono spiegare queste cose in modo che le capiscano. Il fatto è che non avremmo mai dovuto trovarci in questa situazione. Sta diventando grande e sempre più confuso".
"A scuola ha subito insulti razzisti - ha aggiunto - con gli altri bambini che gli chiedono 'Di dov'é tuo padre?'. Viviamo in una piccola comunità che è prevalentemente bianca, la gente se ne accorge e fa illazioni, il che è stressante e doloroso". I Williams non sono gli unici a soffrire per gli errori commessi dalle cliniche per la fertilità in Gran Bretagna, che secondo nuove statistiche ufficiali nell'ultimo anno sarebbero stati almeno 200. Proprio ieri è emerso che un ospedale di Cardiff ha impiantato nella donna sbagliata l'ultimo ovulo di una 38enne che ora ha quindi perso ogni speranza di avere figli.
Lo scorso mese un ospedale londinese ha dovuto distruggere tre embrioni dopo che i medici si erano accorti di averlo fertilizzato con lo sperma sbagliato. Sono 35.000 le donne britanniche che ogni anno si rivolgono alle cliniche per la fertilizzazione in vitro, 15.000 in più rispetto al 1995. Nonostante ciò il numero di strutture, circa 120, che offrono questo tipo di trattamenti non è aumentato.
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