SENTIRSI VECCHI A 30 ANNI:analisi di un problema

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  • simones
    Bodyweb Senior
    • Jun 2002
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    • altoadige
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    Originariamente Scritto da Jada Visualizza Messaggio
    sai non ho letto tutto ciò che ti hanno risposto ma credo che ti fai dei problemi inutili
    le ragazzine vanno matte per gli uomini maturi
    la donne mature (dipende da quanto lo sono ovvio) non disdegnano
    l'uomo dai 30 ai 50 è sessualmente perfetto
    sa essere abbastanza furno per le cose della vita
    e fisicamente se si allena è splendido come un gladiatore

    ecco magari fai lo sforzo di leggere anche il resto.
    non volermene ma il mio era un semplice spunto ed il discorso si è evoluto su più piani
    "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

    L.F.Celine

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    • Jada
      Bodyweb Member
      • Jun 2009
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      • la terra di mezzo
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      Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
      ecco magari fai lo sforzo di leggere anche il resto.
      non volermene ma il mio era un semplice spunto ed il discorso si è evoluto su più piani
      si ho notato e chiedo scusa
      Dei figli di questo suolo sei madre gentile
      Patria amata
      Brasile !

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      • ma_75
        Super Moderator
        • Sep 2006
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        Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
        non emrge da quanto scrivi un accenno benchè minimo ad un qualche aspetto metafisico dell'essere?
        è così?
        per dirla alla de lamettrie sei unmaterialista integrale?
        Non ho la spocchia di affermare con baldanzache non vi sia un dopo né che la cosa non mi tocchi. Già se ne accennò in altre discussioni: la fede è un dono, specie in relazione ad un tema di questo tipo in cui la speranza di un futuro dopo la fine è una consolazione enorme.

        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
        Considera che la degenerazione mentale non avviene dall'oggi al domani, ma soprattutto non colpisce indiscriminatamente ogni area cognitiva nè ha una continuità completa. Ci sono momenti di lucidità in cui ci si rende conto assolutamente di avere perso grossi brani della propria personalità. Si assiste al disfacimento del proprio Sé.

        I malati di Alzhemier spesso si rendono conto delle proprie gaffes, gaffes gravi anche, come non riconoscere il proprio figlio. E tentano, in maniera ingenua ma inequivocabile, di dartela a bere, fingendo di aver scherzato, o fingendo di essersi ricordati benissimo di cosa o di chi si sta parlando.

        Ecco, quei rari momenti di lucidità credo siano quanto di più tremendo esista. Prendere coscienza della propria dissoluzione, sentire la condizione di deficienza mentale. Per questo immaginavo come "auspicabile" una morte intellettuale prima di quella fisica.
        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
        ma_75@bodyweb.com

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        • girl on the moon
          Bodyweb Senior
          • Aug 2007
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          Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
          traggo spunto da quanto riportato da jpp.
          egli sostiene,a ragion veduta,ciò che io fortemente appprovo.
          esiste un limite d'età per tutto oltre il quale si scivola nell'indecenza qual'ora si voglia tentare di assumere atteggiamenti propri di una classe d'età differente.

          ora,a parte qualche giuntura che cigola quanto e più del castello di dracula e qualche capello bianco che piace solo alle 40-50enni io mi mantengo piuttosto attivo.
          eppure quando la barista di 20 anni si rivolge a me dandomi del lei vengo preso dalla sensazione che la vita mi scivoli dalle mani come un pugno di sabbia.

          In sostanza, dalla descrizione che fai, tra non molti anni mi ritroverò su una sedia a dondolo,con il bastone,a giocare a carte , e a guardare i cantieri e i trattori in movimentoTra l'altro il concetto di tempo è qualcosa di piuttosto arbitrario...passato presente futuro?Mah.
          Riguardo la barista ventenne che ti da del "LEI" è sempre la solita vecchia storia.I bambini dell ‘asilo vedono "grandi" quelli delle elementari. I ragazzi del liceo vedono gli universitari come ormai inesorabilmente vecchi ,gli universitari vedono chi ha passato i 30 sulla soglia della morte. E così all ‘infinito.
          Ad ogni modo il "LEI" lo davano anche a mio fratello quando aveva 15 anni.Forse per via dell 'altezza.Fai un pò te. Inoltre può anche significare un' antipatia a pelle,come dire una sorta di "stronzo stammi lontano".Insomma la gente è bizzarra,per vedere indice di vecchiaia, aspetta che con il "lei" ti venga anche ceduto il posto sul tram.
          Comunque una persona a me vicina diceva sempre che sentirsi vecchi è un tipico stato d'animo dei giovani facendo riferimento al fatto che si fosse sentita vecchia per la prima volta a 16 anni.
          Tutto normale, quindi. O quasi.
          Last edited by girl on the moon; 13-06-2009, 02:45:13.

          Remember to be happy




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          • Steel77
            Administrator
            • Feb 2002
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            Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio
            In sostanza, dalla descrizione che fai, tra non molti anni mi ritroverò su una sedia a dondolo,con il bastone,a giocare a carte , e a guardare i cantieri e i trattori in movimentoMapeffavore.Tra l'altro il concetto di tempo è qualcosa di piuttosto arbitrario...passato presente futuro?Mah.
            Riguardo la barista ventenne che ti da del "LEI" è sempre la solita vecchia storia.I bambini dell ‘asilo vedono "grandi" quelli delle elementari. I ragazzi del liceo vedono gli universitari come ormai inesorabilmente vecchi ,gli universitari vedono chi ha passato i 30 sulla soglia della morte. E così all ‘infinito.
            Ad ogni modo il "LEI" lo davano anche a mio fratello quando aveva 15 anni.Forse per via dell 'altezza.Fai un pò te. Inoltre può anche significare un' antipatia a pelle,come dire una sorta di "stronzo stammi lontano".Insomma la gente è bizzarra,per vedere indice di vecchiaia, aspetta che con il "lei" ti venga anche ceduto il posto sul tram.
            Comunque una persona a me vicina diceva sempre che sentirsi vecchi è un tipico stato d'animo dei giovani facendo riferimento al fatto che si fosse sentita vecchia per la prima volta a 16 anni.
            Tutto normale, quindi. O quasi.
            mah, mi sembra che tu sita banalizzando la questione

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            • BESTIOLINA
              Banned
              • Nov 2004
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              • VILLAGGIO PINGUINO
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Non ho la spocchia di affermare con baldanzache non vi sia un dopo né che la cosa non mi tocchi. Già se ne accennò in altre discussioni: la fede è un dono, specie in relazione ad un tema di questo tipo in cui la speranza di un futuro dopo la fine è una consolazione enorme.

              se devo dire la verita' sull'aregomento la penso esattamente al contrario
              io sono ateo..... veramente ateo,non credo in dio ne in altro ne in niente dopo la morte
              e personalmente penso che questo sia piuttosto consolante
              alla fine si spegne la luce e finisce tutto,nessun dolore nessun pensiero......
              quindi non vedo il perche preoccuparsi, arrivato il momento tutto finisce quindi da questo punto di vista non c'è niente da temere.
              troverei molto piu problematica la situazione nel caso credessi in paradiso,reincarnazione ecc......

              ma ci finiro in paradiso? non e che mi mandano all'inferno? ma in paradiso trovero i miei cari? si trovera un buon spacciatore di whey? non e che mi mettono in una nuvola vicino a niko e sbarba?

              insomma i pensieri possono essere parecchi.

              nel caso di un ateo che sia ateo veramente tutti questi pensieri sono automaticaemnte azzerati e la morte diventa una cosa brutta per chi vive e sente la mancanza del morto non per il morto in se stesso.


              certo questo e valido solo per la morte, invecchiamento e decadimento sono un altro paio di maniche

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              • simones
                Bodyweb Senior
                • Jun 2002
                • 3728
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                • altoadige
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                Originariamente Scritto da BESTIOLINA Visualizza Messaggio
                se devo dire la verita' sull'aregomento la penso esattamente al contrario
                io sono ateo..... veramente ateo,non credo in dio ne in altro ne in niente dopo la morte
                e personalmente penso che questo sia piuttosto consolante
                alla fine si spegne la luce e finisce tutto,nessun dolore nessun pensiero......
                quindi non vedo il perche preoccuparsi, arrivato il momento tutto finisce quindi da questo punto di vista non c'è niente da temere.
                troverei molto piu problematica la situazione nel caso credessi in paradiso,reincarnazione ecc......

                ma ci finiro in paradiso? non e che mi mandano all'inferno? ma in paradiso trovero i miei cari? si trovera un buon spacciatore di whey? non e che mi mettono in una nuvola vicino a niko e sbarba?

                insomma i pensieri possono essere parecchi.

                nel caso di un ateo che sia ateo veramente tutti questi pensieri sono automaticaemnte azzerati e la morte diventa una cosa brutta per chi vive e sente la mancanza del morto non per il morto in se stesso.


                certo questo e valido solo per la morte, invecchiamento e decadimento sono un altro paio di maniche

                d'accordo.
                ma una visione metafisica non estende solamente la vita oltre quella naturale e biologica.
                non è solamente questione di un "dopo".
                una visione spirituale e metafisica di qualsiasi tipo dovrebbe fondare i valori che tu vivi(se li vivi) nella tua quotidianità.
                non vedo come un valore possa essere ritenuto tale se non fondato metafisicamente.
                voglio dire non è forse vero che "se dio non esiste" dove per dio non intendo il dio cristiano ma una più generale sfera metafisica "tutto è concesso"?
                "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                L.F.Celine

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                • thetongue
                  Bodyweb Senior
                  • Mar 2003
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                  Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                  d'accordo.
                  ma una visione metafisica non estende solamente la vita oltre quella naturale e biologica.
                  non è solamente questione di un "dopo".
                  una visione spirituale e metafisica di qualsiasi tipo dovrebbe fondare i valori che tu vivi(se li vivi) nella tua quotidianità.
                  non vedo come un valore possa essere ritenuto tale se non fondato metafisicamente.
                  voglio dire non è forse vero che "se dio non esiste" dove per dio non intendo il dio cristiano ma una più generale sfera metafisica "tutto è concesso"?
                  infatti io non son mai riuscito a capire perchè una persona, che abbia esautorato la dimensione metafisica, debba rifarsi ad una scala di "valori": se tutto si riducesse alla meccanica di questo mondo, la conseguenza naturale sarebbe vivere tenendo solo in conto la "legge della jungla"

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                  • simones
                    Bodyweb Senior
                    • Jun 2002
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                    Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                    infatti io non son mai riuscito a capire perchè una persona, che abbia esautorato la dimensione metafisica, debba rifarsi ad una scala di "valori": se tutto si riducesse alla meccanica di questo mondo, la conseguenza naturale sarebbe vivere tenendo solo in conto la "legge della jungla"

                    esatto.con tutte le conseguenza del caso.
                    ma non solo.
                    ogni proposito dovrebbe essere valutato secondo parametri di patto societario.
                    lo sbandierare valori si ridurrebbe alla ricerca di un utile personale che possa ripercuotersi positivamente su quante più persone possibili.
                    un "valore" così impostato finirebbe con funzionare e con l'essere accetato socialmente
                    "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                    L.F.Celine

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                    • thetongue
                      Bodyweb Senior
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                      Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                      esatto.con tutte le conseguenza del caso.
                      ma non solo.
                      ogni proposito dovrebbe essere valutato secondo parametri di patto societario.
                      lo sbandierare valori si ridurrebbe alla ricerca di un utile personale che possa ripercuotersi positivamente su quante più persone possibili.
                      un "valore" così impostato finirebbe con funzionare e con l'essere accetato socialmente
                      è così. ma un sistema siffatto è gestibile solo con un massiccio uso di forza e repressione: una volta eliminato l'aspetto metafisico, la prevaricazione e la legge del più forte sono contenibili solo con la forza. è per questo che la religione, se non altro, è quantomeno un ottimo equilibratore sociale

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                      • girl on the moon
                        Bodyweb Senior
                        • Aug 2007
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                        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                        mah, mi sembra che tu sita banalizzando la questione

                        E te pareva che Steel per una volta che mi quota doveva dire un qualcosa di positivo.

                        Scherzi a parte,ho risposto di getto al post di Simones,perchè NON SI PUO' LEGGERE un trentenne che scrive "Mi mantengo ancora piuttosto attivo". E altro. Mi sa di morte. E a trent'anni non si può morire mentre si è in vita.
                        E' vero che quando attraversiamo delle fasi,che spesso associamo al passaggio da una decina all 'altra,ci si rende conto del tempo che è passato e ripercorriamo la nostra vita, traendo dei bilanci.
                        Com'è vero che dipendere dal tempo è la terrificante paura della morte. Perchè la morte interrompe il futuro. Ma lasciandosi sopraffare dalla paura,si rischia di morire già in vita. E questo,nella consapevolezza di dare un senso a ciò che ci circonda,fa ancora più paura della morte stessa.
                        Per il resto,lascio a chi ne sa,filosofi e gente scienziata, l'elucubrazione di teorie filosofiche e affini. E se miracolosamente e incredibilmente ne veniste a capo fatemi un fischio.

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                        • Hombrillo
                          Pezzo di merda ipocrita
                          • Sep 2005
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                          a me cmq è da diversi anni ke danno sempre del "Lei"

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                          • Diegosfgt
                            IL SOBILLATORE
                            • Dec 2004
                            • 6530
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                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio
                            In sostanza, dalla descrizione che fai, tra non molti anni mi ritroverò su una sedia a dondolo,con il bastone,a giocare a carte , e a guardare i cantieri e i trattori in movimentoTra l'altro il concetto di tempo è qualcosa di piuttosto arbitrario...passato presente futuro?Mah.
                            Riguardo la barista ventenne che ti da del "LEI" è sempre la solita vecchia storia.I bambini dell ‘asilo vedono "grandi" quelli delle elementari. I ragazzi del liceo vedono gli universitari come ormai inesorabilmente vecchi ,gli universitari vedono chi ha passato i 30 sulla soglia della morte. E così all ‘infinito.
                            Ad ogni modo il "LEI" lo davano anche a mio fratello quando aveva 15 anni.Forse per via dell 'altezza.Fai un pò te. Inoltre può anche significare un' antipatia a pelle,come dire una sorta di "stronzo stammi lontano".Insomma la gente è bizzarra,per vedere indice di vecchiaia, aspetta che con il "lei" ti venga anche ceduto il posto sul tram.
                            Comunque una persona a me vicina diceva sempre che sentirsi vecchi è un tipico stato d'animo dei giovani facendo riferimento al fatto che si fosse sentita vecchia per la prima volta a 16 anni.
                            Tutto normale, quindi. O quasi.
                            C'è del vero in quello che dici.
                            Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

                            però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
                            Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
                            senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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                            • BornAgain
                              Zilver
                              • Feb 2009
                              • 3623
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                              Oggi mi hanno dato 18 anni in palestra...molto bene.
                              Il tizio forse era cieco ma va bene lo stesso.

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                                • Feb 2009
                                • 1023
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                                Oggi mi hanno dato 18 anni in palestra.
                                Evidentemente sei molto secco
                                Diario d'allenamento + Foto + Foto

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