Che guevara:eroe o assassino

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  • luigi_ego
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    Originariamente Scritto da Dopritem Visualizza Messaggio
    la chiusura non è stata solo opera degli Stati Uniti. L'informazione è quella che è, internet non esiste, l'importazione fino a pochissimo tempo fa era limitata a certi prodotti.. l'informatica per esempio fino a poco tempo fa non sapevano nemmeno cosa fosse. Libertà di pensiero e di parola inesistenti, prigionieri e oppositori politici vengono trattati spesso in violazione dei fondamentali diritti umani. Solo qualche esempio da contrapporre ad una situazione sanitaria evidentemente di spicco e ad una scuola di livello (a cosa possa servire poi l'alfabetizzazione quando un medico guadagna quanto basta comprarsi un paio di scarpe e quando non puoi pensarla diversamente...). Chi lavora nel settore turistico è in una posizione di vantaggio poichè riceve mance che superano lo stipendio annuo di un operaio statale con tutte le conseguenze sociali che questo può comportare...


    cmq stiamo andando OT... il problema è l'ipocrisia con cui viene propinata la figura del Che come difensore dei deboli, dei gay, e come pacifista... tutto ciò che in effetti lui non è mai stato...per quanto lo stato Cubano abbia potuto beneficiare o meno della rivoluzione
    io questo non l'ho mai detto
    le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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    • Blinko
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      Originariamente Scritto da Dopritem Visualizza Messaggio


      cmq stiamo andando OT... il problema è l'ipocrisia con cui viene propinata la figura del Che come difensore dei deboli, dei gay, e come pacifista... tutto ciò che in effetti lui non è mai stato...per quanto lo stato Cubano abbia potuto beneficiare o meno della rivoluzione
      ...non mi pare che come icona sia stato mai indicato come un pacifista, né come un difensore della causa gay. Guevara non era di sicuro un Wladimir Luxuria argentino, né ne un Ventola dei suoi tempi...
      Dei deboli e dei campesinos di sicuro è stato un rappresentante e un fautore della loro organizzazione armata rivoluzionaria, visto che la rivoluzione era orientata proprio alla loro liberazione dal regime di Batista.

      A me pare che fate una confusione tra il Guevara rivoluzionario (apprezzabile o meno per questo) e i soggetti che OGGI hanno il mito di Guevara e che sono pacifisti, di sinistra, pro gay ecc ecc...

      Manco dai fricchettoni più post-moderni che circolano ho mai sentito dire che Guevara era un Peace and Love o un Gayprouder
      Ho sempre sentito parlare del Comandante Che Guevara.
      sigpic
      http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
      Originariamente Scritto da mavors
      [...]puoi fare sempre meglio,ma l'importante non è essere migliori degli altri ma migliorare se stessi

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      • luigi_ego
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        ti immaggini che gayvara



        l'img non si vede... ecco il link

        le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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        • Sean
          Csar
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          • In piedi tra le rovine
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          Durante tutta la sua vita egli ebbe il cuore infiammato da una sola passione: l’unità e l’indipendenza della Patria. Tra i due periodi giganteggia Garibaldi che ha un solo pensiero, un solo programma, un sola fede: l’Italia. Coerente, di una perfetta coerenza, che gli apologeti postumi del suo nome non sempre compresero, fu coerente, e quando offriva la sua spada a Pio IX, e quando vent’anni dopo, lanciava i suoi disperati legionari sulle colline di Mentana. Coerente quando collaborava con Cavour, seguiva Mazzini, serviva Vittorio Emanuele II, osava Aspromonte. La marcia dei Mille, da Marsala al Volturno, guerra e rivoluzione insieme, elemento portentoso che ha dato per sempre l’unità della Patria. Il suono della vita, anche in quella di Garibaldi, le minori e le mediocri cose che accompagnano inevitabilmente l’azione – polemiche, ingratitudine, abbandoni -, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo fra gli uomini.

          (B. Mussolini)

          Che cosa fa un eroe? Qual'è la sua cifra?
          La coerenza, portare il proprio destino fino in fondo, pur tra le mediocrità e gli inciampi della vita di ogni uomo.

          Come ben dice Mussolini, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo tra uomini...
          Io mi tengo Garibaldi, per molti motivi, ma se vogliamo parlare di Guevara bisogna chiedersi se è stato coerente con la sua missione e con se stesso, al di là dell'esegesi postuma:
          Eroe e assassino non necessariamente non si legano assieme.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Blinko
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            Originariamente Scritto da luigi_ego Visualizza Messaggio
            ti immaggini che gayvara

            "Aquì se CHINA la Clara...la ENCULABLE trasparentia...de tu CULITA presentia, Comandante GAYEVARA!!!!"

            Luigi ho visto sta foto...è ho fatto una sovrapposizione tra Benicio del Toro nel suo ultimo film e Benicio in tunica arancio che dice "tutto questo è aaaaah" di Paura e delirio a Las vegas!!!!



            oddio, meglio che mi rimetto a lavorare!!!!
            sigpic
            http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
            Originariamente Scritto da mavors
            [...]puoi fare sempre meglio,ma l'importante non è essere migliori degli altri ma migliorare se stessi

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            • luigi_ego
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              Durante tutta la sua vita egli ebbe il cuore infiammato da una sola passione: l’unità e l’indipendenza della Patria. Tra i due periodi giganteggia Garibaldi che ha un solo pensiero, un solo programma, un sola fede: l’Italia. Coerente, di una perfetta coerenza, che gli apologeti postumi del suo nome non sempre compresero, fu coerente, e quando offriva la sua spada a Pio IX, e quando vent’anni dopo, lanciava i suoi disperati legionari sulle colline di Mentana. Coerente quando collaborava con Cavour, seguiva Mazzini, serviva Vittorio Emanuele II, osava Aspromonte. La marcia dei Mille, da Marsala al Volturno, guerra e rivoluzione insieme, elemento portentoso che ha dato per sempre l’unità della Patria. Il suono della vita, anche in quella di Garibaldi, le minori e le mediocri cose che accompagnano inevitabilmente l’azione – polemiche, ingratitudine, abbandoni -, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo fra gli uomini.

              (B. Mussolini)

              Che cosa fa un eroe? Qual'è la sua cifra?
              La coerenza, portare il proprio destino fino in fondo, pur tra le mediocrità e gli inciampi della vita di ogni uomo.

              Come ben dice Mussolini, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo tra uomini...
              Io mi tengo Garibaldi, per molti motivi, ma se vogliamo parlare di Guevara bisogna chiedersi se è stato coerente con la sua missione e con se stesso, al di là dell'esegesi postuma:
              Eroe e assassino non necessariamente non si legano assieme.
              è quello che dico da 2 giorni
              le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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              • luigi_ego
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                "Aquì se CHINA la Clara...la ENCULABLE trasparentia...de tu CULITA presentia, Comandante GAYEVARA!!!!"

                Luigi ho visto sta foto...è ho fatto una sovrapposizione tra Benicio del Toro nel suo ultimo film e Benicio in tunica arancio che dice "tutto questo è aaaaah" di Paura e delirio a Las vegas!!!!



                oddio, meglio che mi rimetto a lavorare!!!!
                ahah ...

                cmq Benicio del toro ha una somiglianza incredibile con che guevara
                le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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                • PrinceRiky
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                  Durante tutta la sua vita egli ebbe il cuore infiammato da una sola passione: l’unità e l’indipendenza della Patria. Tra i due periodi giganteggia Garibaldi che ha un solo pensiero, un solo programma, un sola fede: l’Italia. Coerente, di una perfetta coerenza, che gli apologeti postumi del suo nome non sempre compresero, fu coerente, e quando offriva la sua spada a Pio IX, e quando vent’anni dopo, lanciava i suoi disperati legionari sulle colline di Mentana. Coerente quando collaborava con Cavour, seguiva Mazzini, serviva Vittorio Emanuele II, osava Aspromonte. La marcia dei Mille, da Marsala al Volturno, guerra e rivoluzione insieme, elemento portentoso che ha dato per sempre l’unità della Patria. Il suono della vita, anche in quella di Garibaldi, le minori e le mediocri cose che accompagnano inevitabilmente l’azione – polemiche, ingratitudine, abbandoni -, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo fra gli uomini.

                  (B. Mussolini)

                  Che cosa fa un eroe? Qual'è la sua cifra?
                  La coerenza, portare il proprio destino fino in fondo, pur tra le mediocrità e gli inciampi della vita di ogni uomo.

                  Come ben dice Mussolini, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo tra uomini...
                  Io mi tengo Garibaldi, per molti motivi, ma se vogliamo parlare di Guevara bisogna chiedersi se è stato coerente con la sua missione e con se stesso, al di là dell'esegesi postuma:
                  Eroe e assassino non necessariamente non si legano assieme.
                  Guevara ha fallito, ha creduto ingenuamente in progetti mastodontici e illusori.
                  Un eroe è fatto anche di pragmatismo, concretezza e soprattutto vittoria.

                  Grande stima, rispetto e devozione ho verso Mussolini, ma per me non è un eroe. Non è un eroe perché ha fallito, ha sbagliato, si è fatto fregare.

                  Poco importano le giustificazioni, un eroe vince. Non sono per l'eroismo degli immolati, non sono per l'eroismo degli incoscienti o degli sprovveduti; sono per l'eroismo dei vincenti. Spesso chi vince non è un eroe, ma a mio modestissimo parere e gusto, chi perde (non raggiunge gli obiettivi) non lo è certamente.

                  Sarà una visione impopolare, ma l'eroismo per me è altro dal mito.

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                  • Blinko
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                    Eroe e assassino non necessariamente non si legano assieme.


                    Originariamente Scritto da luigi_ego Visualizza Messaggio
                    ahah ...

                    cmq Benicio del toro ha una somiglianza incredibile con che guevara
                    Le prime scene del film credevo si trattassero di un vecchio documentario, ho impiegato una buona decina di minuti a comprendere che era tutto film
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                    http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
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                    • odisseo
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Durante tutta la sua vita egli ebbe il cuore infiammato da una sola passione: l’unità e l’indipendenza della Patria. Tra i due periodi giganteggia Garibaldi che ha un solo pensiero, un solo programma, un sola fede: l’Italia. Coerente, di una perfetta coerenza, che gli apologeti postumi del suo nome non sempre compresero, fu coerente, e quando offriva la sua spada a Pio IX, e quando vent’anni dopo, lanciava i suoi disperati legionari sulle colline di Mentana. Coerente quando collaborava con Cavour, seguiva Mazzini, serviva Vittorio Emanuele II, osava Aspromonte. La marcia dei Mille, da Marsala al Volturno, guerra e rivoluzione insieme, elemento portentoso che ha dato per sempre l’unità della Patria. Il suono della vita, anche in quella di Garibaldi, le minori e le mediocri cose che accompagnano inevitabilmente l’azione – polemiche, ingratitudine, abbandoni -, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo fra gli uomini.

                      (B. Mussolini)

                      Che cosa fa un eroe? Qual'è la sua cifra?
                      La coerenza, portare il proprio destino fino in fondo, pur tra le mediocrità e gli inciampi della vita di ogni uomo.

                      Come ben dice Mussolini, un uomo non sarebbe più grande se non fosse uomo tra uomini...
                      Io mi tengo Garibaldi, per molti motivi, ma se vogliamo parlare di Guevara bisogna chiedersi se è stato coerente con la sua missione e con se stesso, al di là dell'esegesi postuma:
                      Eroe e assassino non necessariamente non si legano assieme.
                      beh anche su Garibaldi ci sono parecchie zone d'ombra,dal periodo venezuelano alla battaglia di Catalafimi alle varie rappresaglie ed esecuzioni sommarie.

                      ma alla fine anche per me è un grande personaggio.
                      "
                      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                      • ma_75
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                        Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                        Guevara ha fallito, ha creduto ingenuamente in progetti mastodontici e illusori.
                        Un eroe è fatto anche di pragmatismo, concretezza e soprattutto vittoria.

                        Grande stima, rispetto e devozione ho verso Mussolini, ma per me non è un eroe. Non è un eroe perché ha fallito, ha sbagliato, si è fatto fregare.

                        Poco importano le giustificazioni, un eroe vince. Non sono per l'eroismo degli immolati, non sono per l'eroismo degli incoscienti o degli sprovveduti; sono per l'eroismo dei vincenti. Spesso chi vince non è un eroe, ma a mio modestissimo parere e gusto, chi perde non lo è certamente.

                        Sarà una visione impopolare, ma l'eroismo per me è altro dal mito.

                        Dici bene alla fine, quando marchi la differenza tra il mito e la tua visione che potrei definire "realistica". Culturalmente l'eroe è sempre ammantato di un alone negativo. Non esiste ero senza sconfitta, così come non esiste un eroe vittorioso. Ma non è solo un topos letterario. Un eroe vincente diventa poi, smessi i panni del rivoluzionario, un politico dei compromessi. E il politico ingrigito è poco eroico. Giulio Cesare è più eroico di Augusto perchè non è morto nel suo letto e Robespierre è stato incorruttibile perchè non ha mai potuto gustare pacificamente i frutti del potere. Il Mussolini degli anni'30 è meno romantico del rivoluzionario degli anni '20 e si potrebbe andare avanti all'infinito.
                        Non a caso il personaggio tipico del teatro è l'eroe tragico.
                        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                        ma_75@bodyweb.com

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                          Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                          beh anche su Garibaldi ci sono parecchie zone d'ombra,dal periodo venezuelano alla battaglia di Catalafimi alle varie rappresaglie ed esecuzioni sommarie.

                          ma alla fine anche per me è un grande personaggio.
                          Le migliori e le mediocri cose...Chi non le ha avute?
                          Solo Cristo, tra gli uomini, ma lì siamo fuori gara.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                          • luigi_ego
                            PanzaLifter-SeccoBuilder
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                            Le migliori e le mediocri cose...Chi non le ha avute?
                            Solo Cristo, tra gli uomini, ma lì siamo fuori gara.


                            questa mi è piaciuta
                            le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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                            • PrinceRiky
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                              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                              Dici bene alla fine, quando marchi la differenza tra il mito e la tua visione che potrei definire "realistica". Culturalmente l'eroe è sempre ammantato di un alone negativo. Non esiste ero senza sconfitta, così come non esiste un eroe vittorioso. Ma non è solo un topos letterario. Un eroe vincente diventa poi, smessi i panni del rivoluzionario, un politico dei compromessi. E il politico ingrigito è poco eroico. Giulio Cesare è più eroico di Augusto perchè non è morto nel suo letto e Robespierre è stato incorruttibile perchè non ha mai potuto gustare pacificamente i frutti del potere. Il Mussolini degli anni'30 è meno romantico del rivoluzionario degli anni '20 e si potrebbe andare avanti all'infinito.
                              Non a caso il personaggio tipico del teatro è l'eroe tragico.
                              per vincente/perdente parlo di raggiungimento di obiettivi grandiosi

                              non necessariamente il dominio incontrastato fa un eroe ai miei occhi.

                              hai citato Gandhi: io lo trovo eroico. Così trovo eroico Napoleone Bonaparte, come trovo eroico Gesù Cristo.

                              L'eroe è qualcuno che fa qualcosa che nessuno ha mai fatto e raggiunge obiettivi importanti.

                              Guevara ha preso cuba, ha ribaltato una dittatura, è andato a farsi sputare in faccia altrove... tutto ciò non è eroico, è coraggioso: un colpo di Stato non è una cosa mai vista, sebbene tutte le difficoltà del caso.
                              Last edited by PrinceRiky; 15-06-2009, 22:56:30.

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                              • ma_75
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                                per vincente/perdente parlo di raggiungimento degli obiettivi

                                non necessariamente il dominio incontrastato fa un eroe ai miei occhi.

                                hai citato Gandhi: io lo trovo eroico. Così trovo eroico Napoleone Bonaparte, come trovo eroico Gesù Cristo.

                                L'eroe è qualcuno che fa qualcosa che nessuno ha mai fatto e raggiunge obiettivi importanti.

                                Guevara ha preso cuba, ha ribaltato una dittatura, è andato a farsi sputare in faccia altrove... tutto ciò non è eroico: un colpo di Stato non è una cosa mai vista, sebbene tutte le difficoltà del caso.

                                Per me eroe è chi ha il coraggio di persegure fino in fondo i proprio obiettivi. Perseguire, non raggiungere. Li raggiungi con la gestione del potere. E poichè la gestione del potere, a lungo andare, porta al compromesso e con questo alla perdita della purezza ideale è molto difficile che chi arriva a gestire il potere possa mantenersi pure, eroico. Direi quasi che l'eroe è sempre in potenza.
                                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                                ma_75@bodyweb.com

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