Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Totò: Il suo primo provino

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    #16
    La malattia agli occhi [modifica]

    Nel 1956 Totò fece la sua ultima rivista teatrale; in quello spettacolo si ammalerà definitivamente e il danno alla vista non lo abbandonerà più.
    La rivista che si chiamava A prescindere era stata scritta da Nelli e Mangini e organizzata da Remigio Paone. Debuttò a Roma il 1º dicembre 1956; dopo due mesi trascorsi nella capitale, si trasferì a Milano; lì Totò si ammalò di broncopolmonite, poi si trasferì a Genova, dove iniziò a soffrire di disturbi alla vista; a Firenze le condizioni peggiorarono, ma a Palermo il 4 maggio 1957, ebbe un "crollo".
    Totò perse infatti completamente la vista nella parte centrale della pupilla dell'occhio destro (vedeva soltanto sui lati degli occhi, come un vetro appannato). Inoltre, circa venti anni prima aveva già perso l'altro occhio per un distacco di retina operato male: Totò si ritrovò di fatto quasi cieco.[16]
    A causa di ciò fu costretto ad interrompere la rivista (l'impresario Remigio Paone, non credendolo, richiese una visita fiscale) e a rimanere immobile per circa sette mesi in casa, proprio quando l'anno precedente aveva ottenuto un irripetibile successo con alcuni film memorabili diretti da Camillo Mastrocinque e interpretati in coppia con Peppino De Filippo (tra questi, sicuramente da ricordare La banda degli onesti, Totò, Peppino e la... malafemmina o Totò, Peppino e i fuorilegge, tutti del 1956).
    Grazie alle cure dei medici, la vista migliorò ma non in modo soddisfacente. Totò, da questo momento in poi, fu costretto ad indossare sempre un pesante paio di occhiali scuri, che toglieva solo per le riprese dei film.
    "
    Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

    Commenta

    Working...
    X
    😀
    🥰
    🤢
    😎
    😡
    👍
    👎