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Morto Charles Donald Albury
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a prescindere dal fatto che le vittime furono civili o militari credo che si trattò comunque di vigliaccheria dato che il Giappone attaccò senza prima aver dichiarato lo stato di guerra all'America. Solo durante l'attacco comunicarono le loro intenzioni..Originariamente Scritto da DR. MORTEUn cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.
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Originariamente Scritto da Adam Visualizza Messaggioa prescindere dal fatto che le vittime furono civili o militari credo che si trattò comunque di vigliaccheria dato che il Giappone attaccò senza prima aver dichiarato lo stato di guerra all'America. Solo durante l'attacco comunicarono le loro intenzioni..In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIn effetti questa è la vulgata, ma è falsa. Il messaggio era stato tramesso qualche ora prima dell'attacco, ma per errori di comunicazione non fu tradotto in tempo.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIn effetti questa è la vulgata, ma è falsa. Il messaggio era stato tramesso qualche ora prima dell'attacco, ma per errori di comunicazione non fu tradotto in tempo.però non so, in poche ore non sarebbe stato comunque facile fermare un attacco di quella portata, anche perchè tutta la flotta americana non era in assetto di guerra no?
Originariamente Scritto da tod Visualizza Messaggiograzie mille, non conoscevo questo particolare fondamentale.Originariamente Scritto da DR. MORTEUn cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.
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cmq a pensarci bene questo fatto delle errori di comunicazione è di notevole importanza. Non capisco perchè si tende a tralasciarlo. Intendo nelle spiegazioni scolastiche ad esempio, non me ne parlarono mai..e cosi anche su internet, nei primi risultati la tesi ufficiale parla di un attacco di vigliaccheria. mah, forse sono cose che non si devono sapereOriginariamente Scritto da DR. MORTEUn cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.
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In realtà i giapponesi dichiararono guerra (se ben ricodo in modo criptico) con gli aerei già in volo. Per chi ama il complottismo c'è da studiare l'interessante ricostruzione che vede i vertici militari e politici degli USA favorevoli a procurarsi un casus belli devastante: un'ipotesi che non mi convince troppo.
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L'attacco di Pearl Harbor fu studiato dai giapponesi per recare il massimo danno ma, allo stesso tempo, con la convinzione di muoversi nella piena legittimità del diritto internazionale. Infatti la nota sarebbe dovuta giungere all'ambasciatore giapponese a Washington nella serata del 6 dicembre per essere consegnata allae 13 della domenica al governo USA. A quel punto alle Hawaii sarebbero state le 7.30. La notifica sarebbe stata girata, quindi, con circa 30 minuti di anticipo rispetto alla partenze degli aerei anche alle basi USA el Pacifico. Me, come a volte accade, il caso decise diversamente. Il problema sopraggiungse per l'eccessiva lunghezza del testo che comportò problemi di decifrazione, sicchè fu pronto solo per le 14,20, ovvero le 8.50 di Pearl Harbor, 30 minuti dopo l'attacco. Bisogna, però, anche aggiungere he gli americani avevano decifrato i codici cifrati giapponesi da circa un anno sicché tutte le indicazioni su un attacco erano in loro possesso, ciò che non sapevano era il dove e il quando. I negoziati che si svolsero fino ad un attimo prima dello scoppio della guerra, inoltre, erano portati avanti dagli USA con l'intento di strozzare economicamente il Giappone e costringerlo a recedere da qualunque progetto di espansione in Asia. I nipponici mantennero sempre la speranza di avere qualche concessione da parte USA che pemettesse loro di continuare quella politica espansionistica di cui necessitavano per acquisire risorse economiche vitali come il petrolio. La flotta he si dirigeva verso Pearl Harbor era in continua comunicazione con la diplomazia, con l'ordine di sospendere l'attacco al minimo cenno di un progresso nella trattativa. Fu realmente con rammarico che i giapponesi, non aveno intravisto la benchè minima apertura, decisero di portare a termine l'attacco. Aggiungo anche che un attacco simile i nipponici lo aveno sferrato a danno dei russi nel 1904 a Port Arthur, non era, dunque, una tattica nè nuova nè imprevedibile. Infine gli americani sottovalutarono l'avvistamento di uno stormo di caccia giapponesi (scambiati per dei B17) che si dirigevano verso le Hawai e l'intercettazione di un gruppo di sottomarini nella stessa zona. Ovviamente la retorica a stelle e strisce ha parlato di attacco proditorio, di giapponesi vigliacchi e quant'altro, ma la storia, credo sia palese da quello che ho scritto, ci dice cose molto diverse.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioL'attacco di Pearl Harbor fu studiato dai giapponesi per recare il massimo danno ma, allo stesso tempo, con la convinzione di muoversi nella piena legittimità del diritto internazionale. Infatti la nota sarebbe dovuta giungere all'ambasciatore giapponese a Washington nella serata del 6 dicembre per essere consegnata allae 13 della domenica al governo USA. A quel punto alle Hawaii sarebbero state le 7.30. La notifica sarebbe stata girata, quindi, con circa 30 minuti di anticipo rispetto alla partenze degli aerei anche alle basi USA el Pacifico. Me, come a volte accade, il caso decise diversamente. Il problema sopraggiungse per l'eccessiva lunghezza del testo che comportò problemi di decifrazione, sicchè fu pronto solo per le 14,20, ovvero le 8.50 di Pearl Harbor, 30 minuti dopo l'attacco. Bisogna, però, anche aggiungere he gli americani avevano decifrato i codici cifrati giapponesi da circa un anno sicché tutte le indicazioni su un attacco erano in loro possesso, ciò che non sapevano era il dove e il quando. I negoziati che si svolsero fino ad un attimo prima dello scoppio della guerra, inoltre, erano portati avanti dagli USA con l'intento di strozzare economicamente il Giappone e costringerlo a recedere da qualunque progetto di espansione in Asia. I nipponici mantennero sempre la speranza di avere qualche concessione da parte USA che pemettesse loro di continuare quella politica espansionistica di cui necessitavano per acquisire risorse economiche vitali come il petrolio. La flotta he si dirigeva verso Pearl Harbor era in continua comunicazione con la diplomazia, con l'ordine di sospendere l'attacco al minimo cenno di un progresso nella trattativa. Fu realmente con rammarico che i giapponesi, non aveno intravisto la benchè minima apertura, decisero di portare a termine l'attacco. Aggiungo anche che un attacco simile i nipponici lo aveno sferrato a danno dei russi nel 1904 a Port Arthur, non era, dunque, una tattica nè nuova nè imprevedibile. Infine gli americani sottovalutarono l'avvistamento di uno stormo di caccia giapponesi (scambiati per dei B17) che si dirigevano verso le Hawai e l'intercettazione di un gruppo di sottomarini nella stessa zona. Ovviamente la retorica a stelle e strisce ha parlato di attacco proditorio, di giapponesi vigliacchi e quant'altro, ma la storia, credo sia palese da quello che ho scritto, ci dice cose molto diverse.però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.
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Originariamente Scritto da ciccio.html Visualizza MessaggioMa, lo so che questa mia domanda è ot ma volevo chiederti cosa ne pensavi dell'accordo di reciproca non aggressione tra Russia e Giappone, credi che se la russia fosse stata attaccata anche a est dal Giappone Hitler avrebbe avuto vita più facile?
Per quanto possa sembrare strano, l'obiettivo del Giappone non era un'espansione imperialistica in senso stretto, ma la costituzione di un anello difensivo, tale da renderlo inattaccabile dalle potenze occidentali. In questo senso rivolsero al loro attenzione all'Indocina e alle isole del Pacifico piuttosto che alla Russia che non veniva, evidentemente, considerato il pericolo maggiore al momento. Di certo, numericamente, non era possibile un confronto tra forze terrestri, come non lo fu nemmeno per Hitler che sul fronte orientale, quando pensava di aver sbaragliato i sovietici, si trovava davanti, come niente, altre 200 divisioni recultate negli sterminati spazi della Russia. Non credo, in sostanza, che i giapponesi avrebbero potuto tentare un attacco di terra, anche perchè questo avrebbe significato dividere le loro truppe su due fronti, quando già uno solo dei duei, ben presto, si rivelò troppo ampio.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioPer quanto possa sembrare strano, l'obiettivo del Giappone non era un'espansione imperialistica in senso stretto, ma la costituzione di un anello difensivo, tale da renderlo inattaccabile dalle potenze occidentali. In questo senso rivolsero al loro attenzione all'Indocina e alle isole del Pacifico piuttosto che alla Russia che non veniva, evidentemente, considerato il pericolo maggiore al momento. Di certo, numericamente, non era possibile un confronto tra forze terrestri, come non lo fu nemmeno per Hitler che sul fronte orientale, quando pensava di aver sbaragliato i sovietici, si trovava davanti, come niente, altre 200 divisioni recultate negli sterminati spazi della Russia. Non credo, in sostanza, che i giapponesi avrebbero potuto tentare un attacco di terra, anche perchè questo avrebbe significato dividere le loro truppe su due fronti, quando già uno solo dei duei, ben presto, si rivelò troppo ampio.però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.
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Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza MessaggioIn guerra i propri morti contano più di quelli del nemico, civili o militari che siano. L'invasione del Giappone, secondo le stime USA, sarebbe costata 100.000 morti americani. Una calcolo freddo, gelida matematica che in guerra è tutto.
Teoricamente, loro hanno agito in maniera giusta. Il fine giustifica i mezzi...
Il Giappone in una guerra normale non si sarebbero mai arresi...gli Americani con i Vietnamiti se sanno qualcosa... (non sono Giapponesi ma la razza, grosso modo, è quella)
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIn effetti questa è la vulgata, ma è falsa. Il messaggio era stato tramesso qualche ora prima dell'attacco, ma per errori di comunicazione non fu tradotto in tempo.
Ti mando un messaggio 60 secondi prima di distruggerti e poi ti dico "eh cavolo, ma te l'ho detto 60 secondi prima che sarei entrato in guerra".
L'attacco di Pearl Harbour fu studiato per mesi e mesi...
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Originariamente Scritto da Tristan Visualizza MessaggioBeh cavolo, allora tutto è giustificato.
Ti mando un messaggio 60 secondi prima di distruggerti e poi ti dico "eh cavolo, ma te l'ho detto 60 secondi prima che sarei entrato in guerra".
L'attacco di Pearl Harbour fu studiato per mesi e mesi...In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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